More stories

  • in

    Paninoteche ambulanti sul lungomare di Mondragone: 4 denunciati

    A Mondragone, in via Lungomare Camillo Federico, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, insieme al personale della locale Guardia Costiera, hanno denunciato in stato di libertà quattro titolari di attività ambulanti di ristorazione (paninoteche) per occupazione illegale di area demaniale marittima.PUBBLICITA

    Nel corso dell’operazione, le attrezzature mobili presenti sul posto sono state sequestrate e affidate in custodia agli stessi utilizzatori. L’intera area, comprese le strutture fisse e i veicoli, è stata invece affidata in custodia al Sindaco del comune di Mondragone.
    L’intervento di oggi è stato avviato in seguito al deferimento di due dei quattro indagati odierni per furto e allaccio abusivo alla rete elettrica, accertato il 2 agosto scorso grazie a un’operazione mirata condotta dai Carabinieri con il supporto del personale specializzato dell’unità di verifiche della società di distribuzione elettrica “e-distribuzione S.p.A.”.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Caserta, sequestrate due aziende agricole a Marzano Appio per gravi irregolarità ambientali

    Due aziende agricole situate a Marzano Appio, nel casertano, sono state sequestrate dai Carabinieri Forestali di Roccamonfina e Vairano Patenora in esecuzione di un decreto emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’operazione è stata coordinata dalla Procura sammaritana, che ha disposto il provvedimento nell’ambito di un’indagine su gravi irregolarità ambientali legate alle attività delle aziende.PUBBLICITA

    Secondo quanto emerso dalle investigazioni, le due realtà aziendali, pur formalmente distinte, operavano in stretta connessione, con una gestione promiscua che violava diverse normative ambientali. Durante i sopralluoghi, effettuati con il supporto tecnico dell’Arpac di Caserta, sono state rilevate numerose criticità di particolare gravità. Tra queste, lo stoccaggio incontrollato di reflui aziendali e il loro illecito smaltimento attraverso immissioni dirette nel Rio Caricaturo.
    Ulteriori irregolarità riguardavano la gestione dei rifiuti: all’interno delle aree aziendali erano presenti depositi non differenziati di materiali come plastica, cartoni, metalli e gusci d’uovo rotti. È stata inoltre documentata la presenza di cumuli di carcasse di galline e gusci triturati, nonché di rifiuti recentemente combusti, tra cui bombolette spray, filtri d’aria e scarti plastici.
    Gli accertamenti hanno rivelato una gestione illecita dei rifiuti speciali derivanti dalle attività aziendali, sia nella fase di deposito sia in quella di smaltimento, eseguita tramite incenerimento non autorizzato. Inoltre, le indagini hanno evidenziato che nei due allevamenti erano ospitate oltre 80mila galline, superando il limite dei 40mila capi previsto dalla legge, soglia oltre la quale è obbligatoria l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Tale autorizzazione, come confermato dagli investigatori, risultava mancante.
    Alla luce delle gravi irregolarità riscontrate, le autorità hanno deciso di agire rapidamente per impedire il protrarsi delle condotte illecite. Nei confronti dei legali rappresentanti delle due aziende è stato eseguito il sequestro preventivo degli interi complessi aziendali. Contestualmente, è stato nominato un amministratore giudiziario incaricato di gestire le attività nel rispetto delle normative vigenti, in particolare quelle relative alla corretta gestione dei rifiuti speciali.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Scontri tra calciatori e dirigenti in Casapesenna e Mondragone City: scattano 10 Daspo

    La finale playoff di Prima Categoria tra Casapesenna e Mondragone City, destinata a decidere la promozione in Eccellenza dello scorso maggio è stata macchiata da una rissa furiosa.PUBBLICITA

    Lo scontro, scoppiato durante i tempi supplementari, aveva coinvolto calciatori e dirigenti di entrambe le squadre, costringendo l’arbitro a sospendere la partita.
    Tre giocatori del Mondragone City finirono all’ospedale, mentre le forze dell’ordine intervenerro per sedare gli animi. Le indagini, condotte dal Commissariato di Casal di Principe e supportate dalle immagini della Polizia Scientifica, hanno permesso di individuare i responsabili.
    Il Questore di Caserta ha emesso Daspo della durata di 17 anni nei confronti di 4 calciatori del Casapesenna e di 5 calciatori e un dirigente del Mondragone City, vietando loro l’accesso a tutti gli impianti sportivi italiani, dal calcio dilettantistico alla Serie A.
    La giustizia sportiva ha comminato sanzioni alle società e squalifiche ai calciatori coinvolti, assegnando la vittoria a tavolino al Casapesenna che, grazie a questo episodio increscioso, accederà alla categoria superiore.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Frana a San Felice a Cancello: arriva Baila, il cane specializzato nel rilevamento di tracce di sangue

    PUBBLICITA

    Baila, il cane dell’unità cinofila dei Carabinieri di Bologna, è stato chiamato in aiuto dei soccorritori impegnati da quasi 48 ore a Talanico, frazione di San Felice a Cancello, nella ricerca dei corpi di Agnese Milanese, 74 anni, e del figlio Giuseppe Guadagnino, 42 anni.
    Baila è l’unico cane in Italia capace di rilevare tracce di sangue e individuare persone decedute, anche in condizioni estremamente difficili come quelle incontrate dai Vigili del Fuoco e dalle forze dell’ordine nel comune casertano.
    Il canalone dove è stato ritrovato l’Apecar, su cui madre e figlio avevano cercato di fuggire martedì sera dalla furia dell’acqua e dei detriti provenienti dalla collina sovrastante Talanico, è stato parzialmente ripulito. Stamattina è stata rinvenuta un’altra parte del veicolo a tre ruote a circa 500 metri dal punto iniziale, ma dei corpi non c’è ancora traccia.
    “Servirebbe un colpo di fortuna”, commenta un cittadino che osserva il canalone, lo stesso dove ieri si affacciavano disperati Raffaele Guadagnino, fratello e figlio dei dispersi, il datore di lavoro di Giuseppe e numerosi abitanti del luogo, sperando almeno di poter dare un ultimo saluto e una degna sepoltura ai loro cari.no che emergessero i corpi per dar loro l’ultimo saluto e degna sepoltura.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Marcianise sorpreso a bruciare rifiuti: denunciato

    PUBBLICITA

    Durante un servizio mirato contro i roghi di rifiuti nella ‘Terra dei Fuochi’, i Carabinieri Forestali di Marcianise, supportati dai colleghi del NIPAAF di Caserta, hanno individuato un uomo intento a bruciare rifiuti in un fondo agricolo vicino alla S.P. 19 di Marcianise.
    Sul posto è stato rinvenuto un cumulo di rifiuti in fiamme composto da plastica, sacchi e legno, oltre a tre sacchi di rifiuti agricoli pronti per essere bruciati.
    Sono state inoltre scoperte due aree più ampie, già interessate da precedenti roghi, con cumuli di rifiuti parzialmente bruciati e uno spesso strato di ceneri.
    L’aria era irrespirabile a causa della forte puzza di plastica bruciata.
    Considerata la gravità dell’illecito smaltimento di rifiuti, i Carabinieri hanno sequestrato l’intero fondo e i rifiuti, identificando e denunciando l’individuo responsabile.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    San Felice a Cancello, proseguono ricerche madre e figlio dispersi

    PUBBLICITA

    Proseguono da 24 ore le ricerche di Agnese Minieri, 74 anni, e del figlio Giuseppe Guadagnino, 41 anni, dispersi da ieri a San Felice a Cancello, comune del Casertano travolto dal maltempo che ha causato smottamenti e colate di fango.
    Madre e figlio stavano raccogliendo nocciole in un appezzamento di terreno nella frazione Talanico quando sono stati sorpresi da un temporale improvviso, hanno tentato di rientrare velocemente a casa a bordo del loro Apecar ma sono stati travolti dal fiume di fango generato da una frana.
    Il veicolo è stato ritrovato, ma dopo un’intera giornata di ricerche ancora non c’è ancora traccia dei due occupanti. Sono impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso cinque squadre dei vigili del fuoco, il lavoro prosegue a terra con escavatori, nucleo cinofilo, soccorritori fluviali alluvionali ed esperti in topografia, mentre dall’alto si procede con droni dotati di termocamera e con il supporto di un elicottero. Finora, però, nessuna traccia di Agnese e Giuseppe.
    “La priorità assoluta in questo momento è trovare i dispersi”, ha detto il sindaco di San Felice a Cancello, Emilio Nuzzo, al termine di un vertice nella sede del Comune con il capo della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo, il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo e le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di soccorso.
    Parallelamente alla ricerca dei dispersi, ha spiegato Nuzzo, “c’è da lavorare per ripristinare la normalità nel paese” anche alla luce della nuova allerta meteo diramata dalla Protezione civile regionale, in vigore dalle ore 14 e fino a mezzanotte.
    Un centro di accoglienza è stato attivato per ospitare i cittadini in caso di evacuazione d’urgenza, ha spiegato il prefetto Castaldo. Nel frattempo il Comune di San Felice a Cancello ha inoltrato a Prefettura, Regione, Provincia e al Dipartimento di protezione civile la richiesta di stato di calamità naturale, “tenuto conto – si legge nell’atto – che la grave situazione di emergenza, per intensità ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari di cui dispone il Comune di San Felice a Cancello”.

    Il sindaco chiede in particolare “l’attivazione anche di risorse regionali e statali da stanziare, finalizzate al ripristino, in condizioni di sicurezza, delle strutture e delle infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico danneggiate”. Al termine del vertice in Comune, Nuzzo ha spiegato che “serve un intervento shock sulla manutenzione, ma da soli non andiamo da nessuna parte. Vogliamo lavorare con la Regione Campania per far capire che i Comuni come i nostri, in dissesto idrogeologico, devono essere attenzionati in modo diverso”.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Morto a 38 anni Ferruccio Piccinini, il militare arbitro originario di Teano

    PUBBLICITA

    E’ morto a soli 38 anni il militare arbitro Ferruccio Piccinini originario di Teano, in provincia di Caserta.
    Il decesso è avvenuto nella casa di cura “Villa Azzurra” di Terracina, a Latina dove ha combattutto con un male incurabile che lo ha stroncato in breve tempo.
    Il 38enne casertano era in servizio nella caserma di Cordenons in provincia di Pordenone. Dopo aver passato l’esame per diventare arbitro, è entrato a far parte della sezione “Guarini” di Pordenone fino a che non gli è stata diagnosticata una grave patologia. Il cancro non gli ha lasciato scampo. Resta, però, il ricordo dei colleghi che hanno condiviso parte della sua carriera dentro il campo di gioco.
    “Nonostante fossi entrato nella nostra “famiglia” da poco più di un anno sei stato un vortice di entusiasmo e passione arbitrale. Sempre pronto a spronare tutti ad allenamento dove non mancavi mai, neppure nei momenti più difficili per te – ha dichiarato il presidente Manuel Giacomazzi dell’Associazione italiana arbitri di Pordenone -. Il tuo contagioso accento romano e la tua simpatia infinita ha conquistato tutti da subito, ci mancherai tanto”.
    Alcuni suoi amici e colleghi hanno anche organizzato una raccolta fondi per aiutare la famiglia su GofundMe: “Ferruccio ci ha salutato dopo aver combattuto un terribile male che in poco tempo ha spento il suo splendido sorriso, lascia l’amata moglie Virginia e il suo adorato figlio Andrea, ancora troppo piccolo per dover salutare il suo fantastico Papà…. Ferruccio è stato un Uomo, un Soldato che ci ha lasciato troppo presto e nessuna parola potrà mai descrivere ciò che ha trasmesso a chiunque abbia incrociato il suo cammino…. Questa raccolta non sarà mai abbastanza per la persona che era ma almeno possiamo aiutare la sua fantastica famiglia che avrà il compito più difficile di tutti…”

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Mario Eutizia trasferito in una cella sicura con un detenuto straniero

    PUBBLICITA

    Mario Eutizia, il 47enne badante che ha confessato di aver ucciso quattro anziani, è stato trasferito in una cella di massima sicurezza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
    La decisione è stata presa per proteggere l’uomo, considerato a rischio a causa della gravità delle accuse mossegli.
    Eutizia, che avrebbe somministrato dosi letali di farmaci agli anziani per alleviarne le sofferenze, condivideva precedentemente la cella con altri detenuti. Tuttavia, il timore che potesse subire violenze da parte degli altri reclusi ha spinto le autorità carcerarie a trasferirlo in una sezione isolata.
    Perché il trasferimento?
    All’interno del carcere, i reati commessi ai danni di anziani, donne o bambini sono spesso condannati con particolare severità. Le accuse mosse a Eutizia lo rendono un bersaglio facile per altri detenuti.
    Le indagini proseguono
    Intanto, gli avvocati di Eutizia attendono di conoscere il pubblico ministero che si occuperà del caso a Latina. Le indagini sono ancora in corso per accertare i dettagli dei fatti e identificare le vittime.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Casal di Principe: furto in casa dell’imprenditore Antonio Cosentino, fratello dell’ex sottosegretario

    PUBBLICITA

    Casal di Principe. I malviventi hanno fatto irruzione nell’abitazione di Antonio Cosentino, imprenditore e fratello dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino, in via Corelli a Casal di Principe.
    Sfruttando l’assenza del proprietario, i ladri hanno portato via un ricco bottino, tra cui contanti, gioielli, un computer e alcune pistole legalmente detenute.
    Un passato giudiziario
    Antonio Cosentino era già stato coinvolto in un’inchiesta nel 2014, insieme ai fratelli Nicola e Giovanni, per presunte irregolarità nella vendita di carburanti. Accusato di aver ottenuto favori da funzionari pubblici per l’apertura di nuovi impianti, Cosentino era stato assolto in appello dopo una condanna in primo grado.
    Attualmente, Cosentino vive a San Tammaro e si dedica alla produzione e commercializzazione del vino. L’abitazione svaligiata è di proprietà dell’ex moglie, Tina Di Caterino.
    Le forze dell’ordine sono al lavoro per risalire ai responsabili del furto e recuperare il bottino. Le indagini si concentreranno anche sull’eventuale collegamento tra il furto e il passato giudiziario di Cosentino.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Mamma e figlio dispersi nel Casertano: ritrovato solo l’Apecar

    PUBBLICITA

    E’ stato ritrovato l’Apecar sul quale erano salito a bordo Giuseppe Guadagnino di 41 anni e la mamma Agnese Minieri di 82 per cercare riparo dal temporale sulla collina di San Felice a Cancello.
    I due purtroppo risultano ancora dispersi dal pomeriggio di ieri quando la frazione di Talanico si è registrata una frana a seguito del violento nubifragio.
    Centiania di chiamate di soccorso ai vigili del fuoco. Sono state evacuate alcune abitazioni in pericolo per la colata di fango che si è abbattuta sul comune casertano.
    La stessa zona era stata già colpita da una frana nel 1998. Alle ricerche sta partecipando anche il sindaco Emilio Nuzzo: “Mai vista una situazione simile, stiamo vivendo un inferno, spero di ritrovare in vita Agnese e Giuseppe”.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Frana per il maltempo a San Felice a Cancello: due dispersi

    PUBBLICITA

    Ansia e preoccupazione a San Felice a Cancello: due persone risultano disperse da alcune abitazioni evacuate a causa del nubifragio che si è abbattutto in città e che ha causato danni notevoli e allagamenti.
    I Vigili del Fuoco sono intervenuti  nella frazione di Talanico, per far fronte a una frana. In questo momento, si sta procedendo con l’evacuazione di diverse abitazioni e le ricerche sono in corso per due persone attualmente disperse.
    Le strade di Talanico sono state sommerse da un torrente di fango e detriti, costringendo molti residenti a uscire dalle loro case per la paura, dopo che le acque hanno inondato cantine e garage, trascinando via veicoli e motorini.
    I vigili del fuoco cercano i dispersi anche con i cani da ricerca
    “Stiamo concentrando a Talanico tutti i mezzi disponibili, inclusi i cani da ricerca”, ha dichiarato il comandante dei Vigili del Fuoco di Caserta, Paolo Massimi, confermando che si stanno effettuando ricerche per due persone ancora non trovate.
    “Collaboriamo costantemente con la Protezione Civile e stiamo assistendo numerosi cittadini”.
    Il flusso di fango e detriti è precipitato rapidamente dalla collina che domina Talanico, un fenomeno aggravato dal terreno reso fragile dalle piogge intense del pomeriggio e dall’assenza di alberi, distrutti da un incendio che ha devastato la pineta della collina a inizio agosto.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Castel Volturno, sequestrati 43 appartamenti nella zona di Bagnara

    PUBBLICITA

    Nei giorni scorsi, i militari del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Mondragone, insieme a quelli della Guardia Costiera — Ufficio Marittimo di Pozzuoli , hanno notificato un decreto di sequestro preventivo emesso con urgenza dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
    Questo decreto riguarda 43 edifici situati nella località Bagnara di Castel Volturno.
    Il 26 agosto 2024, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha confermato il provvedimento di sequestro.
    L’azione è stata intrapresa a seguito delle indagini condotte dai militari, le quali, attraverso accurate verifiche e riscontri documentali, hanno permesso di accertare, anche se ancora nella fase preliminare delle indagini, che tutte le unità abitative oggetto del sequestro, costruite a partire dal 1950, erano state realizzate su un’area demaniale costiera soggetta a vincolo, occupando abusivamente il suolo del Comune di Castel Volturno.
     Sette appartamenti abitati da persone legate al clan Belforte di Marcianise
    Sette di queste unità abitative, situate nella stessa località di Bagnara, erano nella disponibilità di individui sospettati di far parte del clan camorristico Belforte di Marcianise o di persone a loro collegate da rapporti di parentela o affinità. Anche per questi soggetti è stata ordinata la liberazione degli immobili occupati.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO