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    Softlab, presidio dei lavoratori in Regione: “Soluzioni rapide”

    I lavoratori della sede di Maddaloni della Softlab, azienda di informatica, hanno tenuto un presidio a Napoli davanti alla Regione Campania.PUBBLICITA

    Presenti i sindacalisti delle sigle dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm. Una delegazione, composta dai segretari casertani dei sindacati e da lavoratori, è stata ricevuta dall’assessore Marchiello.

    Nel corso dell’incontro, il componente della giunta regionale è stato sollecitato a mettere in campo un impegno rapido per favorire un’opportunità occupazionale sul territorio, dal momento che gli oltre 200 lavoratori casertani di Softlab sono in cassa integrazione quasi ininterrottamente da un paio d’anni, in pratica dalla loro assunzione nell’azienda.
    Mon sono impegnati dunque in alcuna attività produttiva, e a ciò si aggiunge l’ansia per la scadenza della cassa integrazione a fine dicembre; negli ultimi mesi inoltre i dipendenti hanno dovuto spesso sopportare ritardi nel ricevimento di stipendi e cassa integrazione.

    I lavoratori Softlab sono tutti ex addetti della multinazionale Jabil di Marcianise, fuoriusciti in vari momenti in questi ultimi anni dagli organici Jabil e ricollocati in Softlab sulla base di progetti produttivi mai decollati.
    “L’assessore Marchiello – spiega il segretario della Fiom-Cgil Francesco Percuoco – ha dichiarato di essere già in contatto con un importante realtà imprenditoriale per affrontare positivamente il dramma dei lavoratori Softlab.
    Visto che il Sindaco di Maddaloni ha riconfermato la propria disponibilità, dopo il periodo feriale, ad avviare la cabina di regia con il coinvolgimento dei parlamentari eletti nel territorio casertano e della Regione Campania per discutere di accordi di programma e favorire la creazione di opportunità occupazionali, sarebbe utile e necessario che le istituzioni si parlassero per dare concretezza alle ipotesi avanzate” conclude il sindacalista.

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    Camorra, sequestrati beni per 30milioni di euro a imprenditore legato al clan Belforte

    Un duro colpo alla criminalità organizzata: le forze dell’ordine hanno confiscato un patrimonio da 30 milioni di euro a un imprenditore colluso con il clan Belforte, reo di aver estorto denaro alle sue vittime.PUBBLICITA

    Il provvedimento, deciso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, riguarda beni per circa 30 milioni di euro, tra cui aziende, immobili, terreni, veicoli e conti correnti.

    L’imprenditore era stato condannato per aver imposto il pagamento del pizzo alle sue vittime attraverso fatture gonfiate. Con questa operazione, si mira a colpire il patrimonio illecitamente accumulato dalla criminalità organizzata e a restituirlo alla collettività.
    Il Tribunale ha già disposto l’amministrazione giudiziaria dei beni confiscati per garantirne la gestione trasparente ed efficiente.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Casal di Principe, cocaina nascosta nella bocchetta dell’aria condizionata dell’auto: arrestato 47enne

    Alla guida della sua Volkswagen Polo, un uomo è stato fermato dai carabinieri della Stazione di Casal di Principe, nella serata del 22 luglio, per un controllo alla circolazione stradale in via Macario.PUBBLICITA

    Fin dal primo momento, il comportamento insolitamente nervoso del conducente ha attirato l’attenzione dei militari, suggerendo che potesse avere qualcosa da nascondere.

    Questo sospetto ha portato i carabinieri a effettuare una perquisizione sia personale che del veicolo.
    Durante la perquisizione, i carabinieri hanno scoperto della cocaina confezionata sottovuoto, nascosta all’interno della bocchetta dell’aria condizionata dell’auto. La droga, del peso di 45 grammi, è stata sequestrata.

    L’uomo, un 47enne già soggetto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
    Successivamente, è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
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    Attaccato dal toro mentre fa il pic nic con la famiglia sulle montagne di Montella

    Montella.Domenica di paura sull’altopiano di Verteglie a Montella, dove un uomo di 60 anni, residente in provincia di Caserta, è stato gravemente ferito dopo essere stato attaccato da un toro.PUBBLICITA

    L’uomo, che si trovava in località turistica con la famiglia per trascorrere la domenica, sarebbe stato assalito alle spalle dal toro in un’area tra la zona pic nic e un sentiero di montagna. L’impatto è stato violento e l’uomo è stato sbalzato a terra a diversi metri di distanza.

    Punti Chiave ArticoloImmediati i soccorsi: un’ambulanza del 118 è prontamente intervenuta sul posto e ha trasportato il ferito all’ospedale “Moscati” di Avellino. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita. Sull’episodio sono in corso indagini da parte dei carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
    Ancora da chiarire le cause che hanno spinto l’animale all’aggressione. Non è la prima volta che si verificano incidenti di questo tipo nella zona, dove la presenza di tori allo stato brado è frequente. Preoccupazione tra i residenti e i turisti L’episodio ha destato preoccupazione tra i residenti e i turisti che frequentano l’altopiano di Verteglie, soprattutto per la mancanza di recinzioni e di adeguate misure di sicurezza. Le autorità locali dovranno fare chiarezza sull’accaduto e prendere provvedimenti per evitare che simili episodi si ripetano. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Caserta: Tari, dal prossimo anno la tassa diminuirà. Consiglio comunale approva delibera

    Buone notizie per i cittadini di Napoli: dal prossimo anno la Tassa sui Rifiuti (TARI) non subirà aumenti e, anzi, nel 2025 è prevista una riduzione. Il Consiglio Comunale, durante la seduta odierna, ha approvato le nuove tariffe TARI per il 2024, introducendo importanti novità.PUBBLICITA

    Nel 2024, nonostante la crescita dell’inflazione, la TARI non subirà aumenti. Inoltre, grazie all’aumento della percentuale di raccolta differenziata e alla conseguente riduzione del conferimento di rifiuti indifferenziati, i costi di smaltimento sono diminuiti, permettendo di abbassare la tassa nel 2025. Per l’anno corrente, sarà possibile dilazionare i pagamenti, offrendo maggiore flessibilità ai contribuenti.

    I capigruppo di maggioranza, Giovanni Comunale, Nicola Gentile, Francesco Guida, Gianluca Iannucci, Roberto Peluso, Massimo Russo e Liliana Trovato, hanno espresso la loro soddisfazione per l’approvazione della delibera, ma anche il loro rammarico per l’assenza dell’opposizione durante la votazione. Hanno dichiarato: “Dispiace che su temi così importanti e strategici per la città l’opposizione non sia stata presente in aula per la votazione. Questa delibera affrontava una questione di grande rilevanza per tutti i cittadini e ci aspettavamo che anche la minoranza partecipasse alle procedure di voto”.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Caserta: stretta contro la ‘malamovida’, multe fino a 5mila euro e chiusure per i locali

    Caserta dice basta alla ‘malamovida’: il Comune ha approvato nuove misure per contrastare il fenomeno, con multe fino a 5mila euro e possibili chiusure per i locali che non rispetteranno le regole.PUBBLICITA

    Ecco le novità in arrivo:

    Multe più salate: si potrà arrivare a un massimo di 5.164 euro per le violazioni.Chiusure temporanee: alla prima infrazione, stop di 5 giorni per l’attività. Per ogni reiterazione, chiusura di 15 giorni.
    Maggiori responsabilità per i gestori: dovranno attuare misure per contenere il disturbo, come avvisare la clientela, impiegare personale addetto alla sicurezza, somministrare le bevande solo in bicchieri non da asporto e, in caso di necessità, richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

    Ampliamento del Daspo urbano: lo strumento verrà utilizzato per tutelare il decoro urbano e la quiete pubblica.Regole per il commercio ambulante: linee guida più specifiche per disciplinare il commercio in forma itinerante, soprattutto nel centro storico e nelle aree di interesse storico, artistico e ambientale.
    Piano Chioschi: un nuovo regolamento per disciplinare l’assegnazione di aree per la realizzazione di chioschi nel perimetro urbano.L’obiettivo è quello di rendere la movida a Caserta più vivibile e sicura per tutti, contrastando i comportamenti incivili e garantendo il rispetto del decoro urbano.
    Le nuove misure entreranno in vigore a breve, dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale.

    Oltre alle sanzioni e alle chiusure, il Comune punta anche su un’azione di sensibilizzazione e collaborazione con i gestori dei locali e con i cittadini.
    L’Amministrazione comunale confida nel senso di responsabilità di tutti per costruire una movida rispettosa e di qualità.
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    Caserta black out in molti comuni: vertice in prefettura con E-distribuzione

    Caserta. Un blackout ha colpito diversi comuni della provincia di Caserta, lasciando migliaia di cittadini in difficoltà.PUBBLICITA

    Per affrontare il problema, questa mattina si è tenuta una riunione presieduta dal prefetto Giuseppe Castaldo.

    L’incontro aveva l’obiettivo di analizzare le criticità della rete elettrica, messe a dura prova dalle recenti ondate di calore eccezionali, con temperature molto superiori alla media stagionale di oltre 6°C.
    Alla riunione hanno partecipato rappresentanti di E-distribuzione, della protezione civile regionale, dei vigili del fuoco, dell’Asl e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.

    Durante l’incontro è emerso che E-distribuzione, in collaborazione con la prefettura di Caserta e i sindaci dei comuni colpiti, ha implementato tutte le procedure operative necessarie per fronteggiare le criticità e gestire le possibili conseguenze per gli utenti, con particolare attenzione alle strutture ospedaliere/sanitarie e ai cittadini che utilizzano apparecchi elettro-medicali.
    La società ha comunicato che oltre 250 tecnici, supportati da 230 persone di imprese terze, 24 gruppi elettrogeni e una power station, sono al lavoro per mitigare i disagi e superare nel più breve tempo possibile questa fase eccezionale.
    Grazie all’impegno delle forze dispiegate e ai numerosi interventi attuati nella provincia di Caserta, la situazione sta gradualmente tornando alla normalità nelle ultime ore.

    Inoltre, la prefettura ha attivato il Centro assistenziale di pronto intervento (CAPI) del ministero dell’Interno, con sede a Capua, per soddisfare eventuali ulteriori esigenze di gruppi elettrogeni ad alta capacità e materiali assistenzial
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    Jabil cede lo stabilimento di Marcianise a Tme: ecco cosa cambia per i lavoratori

    Dopo mesi di incertezza, il futuro dello stabilimento Jabil di Marcianise è finalmente chiaro. La multinazionale americana ha infatti raggiunto un accordo con Tme, azienda campana con sede a Portico di Caserta, per la cessione dell’intero stabilimento, che conta 419 dipendenti.PUBBLICITA

    L’operazione avverrà tramite la costituzione di una nuova società, Tme Assembly Engineering Srl, che subentrerà a Jabil in tutti gli asset aziendali, nei contratti di lavoro e in quelli di fornitura. La cessione dovrebbe completarsi entro settembre 2024.

    Le motivazioni della cessione
    Jabil ha scelto Tme come acquirente per due motivi principali: Tme ha una comprovata esperienza nel settore della progettazione e produzione di schede elettroniche, ma le manca un reparto di produzione di grandi dimensioni.

    L’unione delle due realtà creerà un’azienda più competitiva in grado di offrire ai clienti una gamma completa di servizi, dal design alla produzione finale.
    I lavoratori Jabil che accetteranno di passare alla nuova società Tme Assembly Engineering Srl saranno messi in cassa integrazione per due mesi per agevolare la transizione occupazionale. Successivamente, saranno riassorbiti gradualmente entro i prossimi tre anni, quando la nuova società dovrebbe raggiungere la piena competitività.
    Per quei lavoratori che non dovessero accettare il passaggio a Tme, Jabil ha previsto degli incentivi all’esodo.

    I dettagli del piano industriale di Tme Assembly Engineering Srl saranno resi noti nelle prossime settimane.
    Ecco alcuni punti chiave dell’accordo:
    La cessione dovrebbe completarsi entro settembre 2024.I lavoratori Jabil che passeranno a Tme saranno messi in cassa integrazione per due mesi.Tme riassorbirà tutti i lavoratori entro i prossimi tre anni.Per i lavoratori che non accetteranno il passaggio a Tme sono previsti incentivi all’esodo.Questo accordo rappresenta un’importante svolta per il futuro dello stabilimento Jabil di Marcianise e offre una prospettiva di continuità occupazionale per i suoi 419 dipendenti.
    Rimangono da definire alcuni dettagli, ma l’accordo tra Jabil e Tme rappresenta un passo positivo per il futuro del sito produttivo di Marcianise.
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    Caserta, cadavere ripescato nel fiume Volturno

    Un macabro ritrovamento è avvenuto nella serata di ieri nel fiume Volturno, all’altezza del comune di Santa Maria la Fossa in provincia di Caserta.PUBBLICITA

    Un pescatore ha lanciato l’allarme dopo aver notato il corpo senza vita di un uomo galleggiare tra le acque del fiume.

    Punti Chiave ArticoloImmediatamente sono intervenuti i vigili del fuoco di Mondragone, che, con l’ausilio di un gommone e di un team specializzato in soccorso fluviale, hanno recuperato la salma dalla zona impervia in cui si trovava. Al momento non è stata ancora resa nota l’identità della vittima, né le cause del decesso. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto.
    Non si conosce ancora l’identità della vittima Il corpo è stato trasportato a riva e messo a disposizione della magistratura per l’autopsia e l’eventuale riconoscimento.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Carinola, agente penitenziario ferito da detenuto armato di punteruolo

    Nella serata di ieri, durante una perquisizione nel carcere di Carinola, in provincia di Caserta, un agente della polizia penitenziaria è stato colpito al torace da un detenuto che nascondeva un punteruolo. Fortunatamente, le condizioni dell’agente non destano preoccupazioni.PUBBLICITA

    Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp, ha commentato l’episodio: “Oramai in Campania si combatte una guerra quotidiana e, in questo marasma generale, a farne le spese sono i poliziotti penitenziari con turni massacranti e continue aggressioni. A Carinola, come in altri istituti della regione, la situazione è davvero preoccupante.”

    Auricchio ha sottolineato la necessità di un intervento legislativo per annullare i benefici di legge per chi aggredisce il personale e per inasprire le pene. “A Carinola mancano 70 agenti. Al collega aggredito giunga la solidarietà del sindacato,” ha concluso il segretario regionale Uspp.
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    Camorra, la moglie di Sandokan in aula: “L’ho incontrato quando era collaboratore”

    Giuseppina Nappa, moglie di Francesco “Sandokan” Schiavone, ha rivelato in un’udienza al processo in corso a Santa Maria Capua Vetere che ha incontrato il marito in carcere nel marzo del 2024.PUBBLICITA

    L’incontro è avvenuto durante un breve periodo in cui Schiavone aveva avviato la collaborazione con la giustizia, poi interrotta.

    Punti Chiave ArticoloNappa ha affermato di aver potuto parlare liberamente con il marito per la prima volta dopo anni, a causa delle restrizioni imposte dal regime di 41 bis a cui Schiavone era sottoposto. L’ammissione della Nappa è stata fatta durante una discussione sui presunti doni di Natale e Pasqua che Nicola Schiavone, socio storico di Sandokan e ritenuto amico di vecchia data del boss, avrebbe fatto a Nappa e ai suoi figli. La donna ha dichiarato che questi doni sono avvenuti “fino a un certo punto e poi si sono diradati”.
    Poi ad una precisa domanda se avesse avvertito di ciò suo marito, la donna ha riferito che poiché il marito era in carcere al 41bis e i colloqui erano registrati “non gli ho detto nulla”, ma queste circostanze gliele ha riferite lo scorso marzo quando l’ha incontrato in carcere, e “in quella occasione nessuno ci ascoltava”.
     La perplessità degli avvocati della difesa sulla gestione dei pentiti Le dichiarazioni di Nappa hanno suscitato perplessità tra gli avvocati della difesa, che hanno sottolineato la “gestione del collaboratore piuttosto particolare” e il fatto che Sandokan abbia potuto incontrare anche il figlio Emanuele Libero durante il periodo di collaborazione. Emanuele Libero, infatti, non ha seguito la scelta del padre di collaborare con la giustizia, ma ha invece tentato di riorganizzare le attività illecite del clan a Casal di Principe, venendo poi arrestato. Il processo è stato aggiornato al mese di settembre.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Caserta, in giro sullo scooter armato di coltello: denunciato 19enne

    Durante la notte a Caserta, i carabinieri della sezione radiomobile della locale Compagnia hanno denunciato un 19enne di San Nicola La Strada per porto di armi o oggetti atti a offendere.PUBBLICITA

    Il giovane, fermato e perquisito in viale Libertà, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 23 cm, di cui 10 cm di lama.

    L’arma era nascosta nel vano portaoggetti del motociclo che stava guidando.
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