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Pusher col reddito di cittadinanza arrestato a Chiaiano
Pusher col reddito di cittadinanza: un 33enne è stato arrestato dai Carabinieri del nucleo operativo di Napoli Vomero con l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio.
Durante un controllo alla circolazione nel quartiere Chiaiano, Cesare Di Domenico, 33enne di Marano già noto alle forze dell’ordine, è stato trovato in possesso di 4 dosi di crack. Nella sua abitazione altre 226 dosi della stessa sostanza e 2 “palline” di cocaina.
Da accertamenti svolti dai militari, il 33enne è risultato anche percettore del reddito di cittadinanza e per questo è stato avviato l’iter per la revoca del beneficio. E’ ora in carcere, in attesa di giudizio con rito direttissimo.
Ora le indagini continuano per stabilire se il 33enne di Marano spacciasse abitualmente in quella zona e per conto di chi. Ci sono i suoi complici e i fornitori.Continua a leggere LEGGI TUTTO
Trovato con 19 chili e mezzo di droga, arriva la condanna
Fonte: https://www.h24notizie.com/sezioni/cronaca-giudiziaria/feed/ LEGGI TUTTO
Cronaca Nera, smantellato il nuovo clan Marino delle Case Celesti: 6 arresti
Napoli. Smantellato il nuovo clan Marino delle Case Celesti: 6 arrestiGli agenti della Squadra Mobile e dei Commissariati Scampia e di Giugliano- Villaricca hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di Crescenzo Marino, nato a Napoli il 18.03.1997, Maddalena Imperatore, nata a Napoli il 31.12.1982, Lorenzo Celetano, nato a Napoli il 3.05.1995, Mariano Isaia, nato a Napoli il 4.01.1975, nato a Napoli il 6.10.1977, Raffaele Barretta, nato a Napoli il 03.07.1979, Mario Attrice, nato a Napoli il 22.05.1983.
Sono tutti ritenuti gravemente indiziati del reato di cui all’art. 416 bis c.p., per essersi associati tra loro ed aver in tal modo costituito una associazione camorristica denominata “clan Marino” che si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omertà che ne derivano, operante nei quartieri napoletani di Secondigliano e Scampia.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Napoli, Sezione Distrettuale Riesame Provvedimenti Restrittivi Libertà Personale e Sequestri, a seguito del riscorso presentato dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia ed è divenuto esecutivo dopo la dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione presentato dagli indagati.
La complessa attività investigativa era stata avviata al fine di catturare l’allora latitante Roberto Manganiello, colpito da provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Napoli perché gravemente indiziato dei reati di duplice omicidio aggravato dal metodo mafioso, porto abusivo e detenzione illegale di armi.
I predetti sono stati deferiti poiché ritenuti partecipi dell’organizzazione criminale denominata “Clan Marino”, che insiste sull’agglomerato di edilizia popolare di Napoli-Scampia denominato “Case Celesti”.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva. LEGGI TUTTOOmicidio Vassallo, Cagnazzo: “Accuse infondate, saranno chiarite”
Omicidio Vassallo, il colonnello Fabio Cagnazzo attraverso il suo legale rilascia una dichiarazione. “Come ho riferito nell’immediatezza al mio Legale di fiducia avvocato Ilaria Criscuolo, l’ Atto Garantito per me e’ una liberazione perche’ per oltre 10 anni ho convissuto con una spada di Damocle sul capo, a causa di accuse […] LEGGI TUTTO
Camorra, inflitti 263 anni di carcere ai nuovi clan di Miano
Dure condanne anche al termine del processo di in appello per il gruppo camorristico detto “Abbasc Miano” che si era candidato a prendere il posto dei Lo Russo i cosiddetti “capitoni”.La quarta sezione penale della Corte di Appello di Napoli (presidente Aldo Polizzi) ha inflitto (tra conferme e rideterminazioni) circa oltre 263 anni di carcere agli imputati, tra i quali figurano elementi di vertice e gregari del clan.
Riduzione di pena, in particolare, di tre anni, da 20 a 17 anni, per Matteo Balzano, elemento di vertice del gruppo di camorra dei Balzano-D’Errico-Scarpellini, difeso dall’avvocato Raffaele Chiummariello (che rappresentava nel giudizio anche Giuseppe Falcone: 8 anni, 10 mesi e 20 giorni, Mario e Salvatore De Marinis: rispettivamente 8 anni e 4 mesi e 6 anni e 4 mesi, e Cira Ciotola (un anno).
Le variazioni di pena hanno riguardato 26 dei 35 imputati. Conferma (due anni e mezzo) per Vincenza Carrese, moglie di Pasquale Sibillo, baby boss della ‘paranza dei bambini’ insieme con il fratello Emanuele, ucciso a vent’anni, in un agguato, scattato nel luglio del 2015. Le condanne in primo grado risalgono al marzo 2021 mentre il blitz che ha sgominato il gruppo malavitoso di Miano risale al febbraio 2020.
Nel dettaglio tutte le condanne come riportate dal quotidiano Il Roma
Matteo Balzano, 17 anni; Giovanni Borriello, 9 anni; Vincenzo Cangiano, 10 anni; Cira Ciotola, 1 anno; Angelo Contiello, 9 anni e 1 mese; Patrizio D’Aria, 10 anni; Mario De Marinis, 8 anni e 4 mesi; Salvatore De Marinis, 6 anni e 4 mesi; Gianluca D’Errico, 16 anni e 4 mesi; Salvatore Esposito, 8 anni e 10 mesi; Giuseppe Falcone, 8 anni e 10 mesi; Francesco Gervasio, 10 anni; Ciro Mallardo, 8 anni e 10 mesi; Vincenzo Minervino, 4 anni e 2 mesi; Alberto Natale, deceduto nel corso del processo; Cristian Patierno, 8 anni e6 mesi; Angelo Pesacane, 6 anni in continuazione con altra sentenza; Alessio Peluso, 14 anni e 8 mesi in continuazione con altra sentenza; Salvatore Sansone, 8 anni e 10 mesi; Giovanni Scarpellini, 3 anni e 4 mesi; Salvatore Scarpellini, 16 anni e 4 mesi; Alessio Sepe, 6 anni e 6 mesi; Pasquale Silvestri, 9 anni; Salvatore Silvestri (classe 1979), 19 anni e 8 mesi in continuazione con altra sentenza; Martina Torre, 1 anno e 4 mesi; Maria Trambarulo, 4 anni e 8 mesi; Marco Valentino, 5 anni e 4 mesi; Arcangelo Vitale, 8 anni e 10 mesi.
Confermate invece le condanne inflitte in primo grado a Vincenza Carrese, 2 anni e 6 mesi; Luca Covelli (pentito), 8 anni; Gaetano Garnier, 2 anni e 6 mesi; Giuseppe Marciello, 2 anni e 8 mesi; Vincenzo Russo, 1 anno e 4 mesi; Salvatore Silvestri (classe 1973), 2 anni e 6 mesi; Salvatore Velotti, 6anni e 8 mesi. LEGGI TUTTO
CRONACA NERA
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