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Appalti in cambio di voti, indagati ex amministratori irpini
Appalti in assenza di gara e senza copertura finanziaria in cambio di voti per le elezioni regionali della Campania nel settembre del 2020. Avrebbero svolto un ruolo di primo piano Emanuele Aufiero e il fratello Antonio, all’epoca dei fatti sindaco e presidente del Consiglio comunale di Pratola Serra, in provincia di Avellino tra i 19 indagati dalle Procure di Napoli e Avellino che hanno proceduto alla notifica di conclusione delle indagini affidate ai carabinieri della Compagni di Mirabella Eclano.PUBBLICITA
Le indagini hanno consentito di raccogliere significativi elementi su “patti verosimilmente corruttivi” posti in essere dai due ex amministratori. Il comune di Pratola Serra venne sciolto dal decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’Interno, nell’ottobre del 2020 per infiltrazioni camorristiche.
Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO
Afragola choc: rapina per coprire gli abusi sessuali commessi dai preti. Sei arresti
Sei persone arrestate, il parroco di Afragola mandate di una rapina per coprire gli abusi sessuali perpetrati nella sua chiesa: definire inconsueto uno scenario del genere è usare un eufemismo soft.PUBBLICITA
Ma la storia scoperta dai carabinieri della Stazione di Afragola che stamane hanno eseguito le sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica è tutt’altro che soft. Anzi. Lascia interdetti.
Punti Chiave ArticoloAnche perché i reati commessi dai preti sono gravi oltre a quelli sessuali e ora ci si aspetta una presa di posizione forte e decisa dai parte dei vertici dellla Chiesa napoletana e della stessa Santa Sede. I sei indagati sono infatti gravemente sospettati di rapina aggravata in concorso e violenza sessuale.
L’indagine, avviata ad aprile a seguito della denuncia di due uomini di Afragola, ha rivelato un caso complesso. Le vittime hanno raccontato di essere state rapinate in casa da due uomini mascherati e armati, che dopo aver sfondato la porta, hanno rubato un cellulare e tentato di prenderne un altro. Tra i sei arrestati ci sono anche due preti Le indagini immediate, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, hanno portato all’identificazione degli esecutori materiali della rapina, dei mandanti e dei motivi del crimine. Le vittime hanno collegato l’evento a precedenti rapporti con alcuni frati e hanno denunciato abusi sessuali. Le indagini hanno confermato le dichiarazioni delle vittime, rivelando che la rapina era finalizzata a recuperare i cellulari contenenti prove compromettenti per alcuni frati. Le intercettazioni hanno dimostrato che il parroco di Afragola aveva commissionato il crimine per eliminare queste prove. Inoltre, una lettera degli avvocati delle vittime ai superiori religiosi ha rivelato che le vittime avevano subito abusi sessuali in cambio di assistenza e lavoro nei monasteri. Le vittime avevano svolto lavori non retribuiti e ricevuto maltrattamenti sessuali. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO
Napoli, controlli nella movida: tre patenti ritirate e decine di multe
Napoli. I Carabinieri intensificano controlli sulla movida a Bagnoli e Posillipo: focus su guida in stato di ebbrezza e attività commerciali.PUBBLICITA
Punti Chiave ArticoloNumerose patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza e sanzioni per violazioni del codice della strada.
I Carabinieri della compagnia di Bagnoli hanno effettuato controlli a tappeto durante la movida del fine settimana, presidiando le zone di Bagnoli e Posillipo fino alle prime ore dell’alba. Tre automobilisti sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza e le loro patenti sono state ritirate. Inoltre, sono state elevate 11 sanzioni per violazioni del codice della strada, per un totale di oltre 3.000 euro di multe. Tra le infrazioni contestate, mancato uso delle cinture di sicurezza, revisioni scadute e mancata copertura assicurativa.Attività di contrasto al lavoro nero e alle violazioni igienico-sanitarie I controlli si sono estesi anche alle attività commerciali della zona. In una nota trattoria di Posillipo, i Carabinieri hanno scoperto 350 chili di alimenti non tracciati o conservati in maniera non idonea. Per questo motivo, è stata disposta la sospensione dell’attività di ristorazione e deposito, con una sanzione di 4.500 euro per il titolare.
Sospese due attività per violazioni igienico-sanitarie Un simile provvedimento è stato adottato per un forno a piazza San Luigi, dove sono stati sequestrati 110 chili di generi alimentari in cattivo stato di conservazione. In questo caso, la sanzione per l’imprenditore ammonta a 3.500 euro. Inoltre, in un locale notturno di via Coroglio sono stati scoperti 6 lavoratori in nero, per i quali sono state elevate sanzioni per un totale di 25.000 euro. La posizione del titolare è al vaglio. Denunce per droga, porto abusivo di armi e guida senza patente Nel corso dei controlli, un 37enne è stato denunciato per il possesso di un coltello a scatto, mentre un 56enne è stato sorpreso con 179 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento della droga. Infine, un 27enne è stato denunciato per guida senza patente.
Segnalati alla prefettura cinque minori per consumo di droga. L’intensificazione dei controlli da parte dei Carabinieri mira a garantire la sicurezza dei cittadini e a contrastare i fenomeni di illegalità che spesso si verificano nelle zone della movida. L’attenzione è rivolta in particolare alla guida in stato di ebbrezza, al lavoro nero e alle violazioni delle norme igienico-sanitarie. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTOSant’Antonio Abate pizzo da un milione di euro agli imprenditori: arrestati 2 del clan Fontanella
Sant’Antonio Abate. Avevano fatto il giro degli imprednitori conservieri di Sant’Antonio Abate arrivano a chiedere il pizzo per una somma complessiva di un milione di euro.PUBBLICITA La richiesta avanzata a nome del clan Fontanella al quale si vantava di fare parte. I due avevano minacciato gli imprenditori di commettere azione violente nei loro confronto, di familiari e di danneggiare le aziende.Minacce effettuate negli ultimi mesi senza sapere che tutte le aziende sono dotate di telecamere di sorveglianza. E’ bastata la denuncia ai carabinieri per avviare le indagini che sono scaturite stamane con l’arresto dei due affiliati al clan Fontanella.I due su disposzione della Dda di Napoli sono finiti in carcere con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Fontanella, operante in S. Antonio Abate e territori limitrofi.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO
Jabil Marcianise: lavoratori chiedono sostegno alla Regione Campania
I lavoratori della Jabil di Marcianise, con una seconda lettera inviata al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, chiedono il suo sostegno in vista dell’incontro di verifica sulla vertenza aziendale, in programma per lunedì 27 maggio al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).
Nella lettera, firmata dai delegati sindacali RSU a nome dei 420 lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise, si sottolinea l’importanza della presenza e del supporto della Regione Campania all’incontro.
I lavoratori ricordano le precedenti manifestazioni e gli incontri con De Luca, e chiedono che la Regione assuma una posizione forte e determinata per difendere il presidio industriale e le loro famiglie.
Le preoccupazioni dei lavoratori:
I lavoratori esprimono la loro preoccupazione per la decisione di Jabil di chiudere lo stabilimento di Marcianise e di lasciare l’Italia. Sottolineano che il sito ha ancora un grande potenziale e chiedono alla Regione di attivarsi per trovare soluzioni che permettano di rilanciare gli investimenti e le commesse. LEGGI TUTTO