More stories

  • in

    Casal di Principe, sfonda a calci portone della compagna e la picchia: arrestato 47enne di Napoli

    Un uomo di 47 anni della provincia di Napoli è stato arrestato per maltrattamenti nei confronti della compagna, residente a Casal di Principe.
    La vittima ha denunciato di essere stata picchiata e minacciata dal compagno, che è stato arrestato e condotto in carcere dalla Polizia di Stato su ordine del gip del tribunale di Napoli Nord. La donna ha riferito che l’uomo aveva sfondato il portoncino di casa sua a calci, l’aveva aggredita fisicamente e le aveva sottratto denaro.
    Le indagini condotte dalla Polizia di Stato di Casal di Principe, su segnalazione della Procura di Napoli Nord, hanno confermato le accuse della vittima grazie anche alle testimonianze di familiari e conoscenti.
    Di conseguenza, il giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 47enne, che è stato rinchiuso a Santa Maria Capua Vetere. Questo episodio evidenzia l’importanza di denunciare tempestivamente episodi di violenza domestica per assicurare giustizia alle vittime e proteggerle da ulteriori abusi.
    La prontezza delle forze dell’ordine e il coordinamento con la magistratura hanno permesso di agire rapidamente e garantire la tutela della donna maltrattata.. LEGGI TUTTO

  • in

    Casagiove, 17enne egiziano minaccia operatrice comunità per un pacchetto di sigarette negato

    Un 17enne egiziano è stato arrestato a Casagiove, nel casertano, per aver minacciato di morte un’operatrice di una comunità alloggio per minori.
    Il giovane, già noto per il suo comportamento aggressivo, ha reagito violentemente quando l’operatrice ha rifiutato di dargli denaro e un pacchetto di sigarette.
    I carabinieri sono stati chiamati dalla responsabile della struttura dopo i tentativi falliti di placare il giovane, che ha anche danneggiato la proprietà. Quando i carabinieri sono intervenuti, il minorenne ha opposto resistenza e si è scagliato contro di loro.
    Dopo un tentativo vano di placare la sua ira, i militari sono riusciti ad arrestarlo e a condurlo presso l’istituto di prima accoglienza di Napoli. Durante la perquisizione personale, è stato trovato e sequestrato un coltello a serramanico di 22 cm di lunghezza.
    Il giovane ha continuato a mostrare atteggiamenti ribelli anche durante le operazioni successive. Il 17enne dovrà rispondere di vari reati, tra cui maltrattamenti contro conviventi, tentata estorsione, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
    La situazione è stata gestita con non poche difficoltà, ma alla fine il giovane è stato arrestato e portato nelle strutture di accoglienza competenti. LEGGI TUTTO

  • in

    Caserta, morto il poliziotto medaglia d’oro Nicola Barbato

    Addio al Sovrintendente Nicola Barbato, eroe della Polizia di Stato: Nicola Barbato, 61 anni, medaglia d’oro al valor civile, è deceduto a causa di complicazioni legate a una malattia respiratoria.Nel 2015, Barbato fu ferito da colpi di pistola durante un’operazione antiracket nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, da un estorsore legato alla camorra. L’agente, insieme a un collega, stava cercando di arrestare l’uomo responsabile.
    Le ferite riportate lo avevano costretto su una sedia a rotelle, ma non avevano mai intaccato il suo impegno e la sua determinazione nella lotta al crimine.
    La notizia della sua scomparsa ha suscitato una valanga di messaggi di cordoglio, sia da parte dei suoi colleghi che della comunità online.
    La famiglia Barbato, composta dalla moglie Angela e dai figli Giovanna e Luigi, ha ricevuto numerosi gesti di solidarietà e affetto dal mondo intero.
    Nel compianto agente si riconoscono valori di coraggio, dedizione e sacrificio che hanno ispirato e lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco.
    “Carinaro, Caserta, la Campania, l’Italia e le forze dell’ordine sono orgogliose di Te”
    I funerali di Nicola Barbato saranno celebrati alle 16 di domani, 10 marzo 2024, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista a Teverola, in provincia di Caserta, la città di cui era cittadino onorario.
    Una cerimonia che renderà omaggio a un uomo coraggioso e devoto al suo dovere, un eroe della Polizia che ha sacrificato la propria salute per difendere la giustizia e la legalità. Nicola Barbato, un esempio di dedizione al servizio della comunità e di amore per la propria famiglia. LEGGI TUTTO

  • in

    IL DRAMMA Tragedia a Caserta: schiacciato da motozappa, muore 76enne

    Una tragedia ha colpito la piccola comunità di Caiazzo, nel Casertano, quando un uomo di 76 anni è stato mortalmente schiacciato da una motozappa. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo stava lavorando per riparare il macchinario quando è avvenuto l’incidente.
    Sembra che durante l’operazione, sia rimasto schiacciato con una gamba dal pesante macchinario. Il dolore intenso ha provocato un malore che, purtroppo, si è rivelato fatale per l’uomo. Il personale del 118 è stato tempestivamente allertato e si è recato sul luogo dell’incidente, ma nonostante i loro sforzi, non è stato possibile salvare la vita del 76enne.
    Al fine di acquisire una comprensione dettagliata e completa delle circostanze che hanno portato all’incidente, le autorità locali sono attualmente coinvolte in un approfondito processo investigativo che mira a esaminare in modo scrupoloso ogni aspetto connesso a questo tragico evento. LEGGI TUTTO

  • in

    Marcianise, prometteva posti di lavoro in cambio di soldi: indagato noto avvocato

    Un noto avvocato di 64 anni di Marcianise, Domenico Tartaglione, è stato iscritto nel registro degli indagati per truffa aggravata.
    Il legale è accusato di aver ingannato giovani dell’hinterland casertano, promettendo loro posti di lavoro in cambio di consistenti somme di denaro, tra i 25.000 e i 30.000 euro per ciascun aspirante, pagate in contanti.
    Dopo aver ricevuto il denaro, l’avvocato avrebbe sottoposto i giovani a una finta selezione, rivelando così la truffa. I giovani hanno denunciato il fatto e chiesto il sequestro dei beni dell’avvocato tramite gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, e l’indagine è ora in corso presso la magistratura.
    Questo non è il primo caso legale che coinvolge l’avvocato Tartaglione: recentemente è stato condannato a nove mesi di carcere per aver truffato una sua cliente, difeso dall’avvocato Vincenzo Restivo, rappresentata dall’avvocato Goffredo Grasso. La vicenda è stata giudicata dalla dottoressa Sofia Sellitto, giudice monocratico sammaritano.
    Il professionista è il padre di un noto influencer
    Il caso dell’avvocato Tartaglione sta attirando l’attenzione delle autorità giudiziarie per le presunte frodi perpetrate ai danni dei giovani lavoratori, e la situazione è ancora in evoluzione mentre la magistratura sta valutando le prove presentate.
    Il professionista tra l’altro è il padre di un conosciuto influencer (coniugato con una tronista pure televisiva) che ha partecipato a numerose trasmissioni televisive. LEGGI TUTTO

  • in

    Aversa, sequestrato mini-van per il trasporto illecito di rifiuti

    Durante un servizio finalizzato al contrasto dell’illegale trasporto di rifiuti ad Aversa, i Carabinieri Forestali di Marcianise hanno individuato un mini-van Piaggio Poker rosso carico di rifiuti speciali e non pericolosi.
    Dopo aver controllato il veicolo e identificato il conducente, hanno riscontrato la mancanza di documentazione sulla provenienza e la destinazione dei rifiuti, così come l’assenza di iscrizione dell’automezzo all’Albo dei Gestori Ambientali.
    Di conseguenza, in presenza di attività illegale di carico e trasporto di rifiuti senza l’iscrizione richiesta, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro del veicolo e dei rifiuti trasportati, denunciando il conducente.
    La presenza di materiale pericoloso e danneggiato ha portato all’intervento delle autorità competenti per garantire la corretta gestione di tali rifiuti. LEGGI TUTTO

  • in

    Sequestrati oltre 12.000 litri di prodotto petrolifero adulterato a Caserta

    Nelle scorse settimane, è stata effettuata un’operazione di controllo da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, con l’obiettivo di tutelare la libera concorrenza nel mercato dei carburanti.
    Dopo un’analisi mirata, sono stati individuati e controllati diversi distributori di carburante nel territorio casertano, risultando che tre di essi commercializzavano gasolio adulterato, con il conseguente sequestro di 12.449 litri di prodotto.
    Le imprese responsabili sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere per violazione dell’Articolo 40 D.Lgs. 504/95.
    Quest’azione conferma la collaborazione efficace tra istituzioni per garantire la corretta commercializzazione dei prodotti petroliferi e contrastare eventuali illeciti che possano danneggiare i consumatori e ledere la concorrenza leale.
    È importante sottolineare che la presunzione di innocenza rimane garantita per i soggetti coinvolti fino a una sentenza definitiva della competente Autorità Giudiziaria.
    I provvedimenti adottati sono stati presi senza contraddittorio, ma questo avverrà successivamente davanti al Giudice terzo che varrà tutti gli elementi in questione. LEGGI TUTTO

  • in

    Francolise, incendiata l’auto del parroco: stasera fiaccolata di solidarietà

    Auto del parroco incendiata a Francolise in provincia di Caserta: indagano i carabinieri. Le fiamme hanno avvolto l’auto di don Marcos, parroco della chiesa di San Germano Vescovo a Sant’Andrea del Pizzone, nel comune di Francolise tra sabato e domenica scorsi.
    I carabinieri stanno indagando sull’incidente, confermando che l’incendio potrebbe essere stato doloso. Le telecamere di sorveglianza hanno catturato delle immagini di una figura sospetta che si avvicina alla vettura parcheggiata vicino alla parrocchia e sembra versare del liquido infiammabile prima che le fiamme divampino.
    La comunità locale è sconvolta dall’evento e si è mobilitata per esprimere solidarietà al sacerdote, Don Marcos.
    Il sindaco Sergio Tessitore ha condannato fermamente l’atto definendolo intimidatorio e distante dai valori della città, chiedendo che l’autore venga identificato e punito per garantire la sicurezza della comunità.
    “Nel nostro Comune non si è mai assistito ad un gesto così chiaramente intimidatorio, e dall’odore camorristico. A Don Marcos – si legge ancora – vanno la solidarietà e la vicinanza di tutta l’amministrazione comunale e la condanna netta di questo tentativo di portare nel nostro territorio pratiche losche che sono lontane dalla serietà e dalla compostezza dei nostri concittadini.
    Ci auguriamo che al più presto possa essere individuato il colpevole dalle Autorità competenti, perché il nostro Comune non deve essere annoverato tra quei luoghi in cui vengono compiuti atti vandalici, ma come un territorio in cui vigono la cura delle persone e il rispetto delle regole”.
    Un corteo di solidarietà è stato organizzato in appoggio a Don Marcos. L’associazione Abele Legalità Giustizia e Sicurezza, guidata da Salvatore Mezzarano, ha espresso la propria solidarietà al parroco e ha invitato la comunità ad unirsi per prendere posizione contro un gesto così vile, specie in prossimità dell’anniversario dell’assassinio di Don Peppe Diana. LEGGI TUTTO

  • in

     San Felice a Cancello, aveva 151 dosi di cocaina: arrestato 34enne

    Un uomo di 34 anni di San Felice a Cancello è stato arrestato dai carabinieri mentre si trovava in possesso di 151 dosi di cocaina.
    Durante un controllo stradale, l’uomo ha cercato di fuggire quando ha intuito che stava per scattare la perquisizione personale. Ma nonostante la fuga è stato inseguito e prontamente bloccato.
    Il sospettato è stato trovato con circa 35 grammi di cocaina divisi in 151 dosi e gli sono stati sequestrati due telefoni cellulari. L’uomo è stato poi incriminato e portato in carcere a Santa Maria Capua Vetere. LEGGI TUTTO

  • in

    IL FATTO A Villa Literno sequestrato un allevamento bufalino in condizioni ambientali orribili

    In seguito a un servizio di controllo interforze denominato “Action Day,” coordinato dalla Questura di Caserta per la prevenzione e il contrasto dei roghi di rifiuti e delle condotte illecite connesse, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Castel Volturno, insieme al personale della Polizia Municipale di Villa Literno e del Servizio Veterinario ASL di Caserta, hanno effettuato un sopralluogo presso un’azienda bufalina situata a Villa Literno, località San Sossio, all’interno dell’area protetta denominata “Oasi Soglitelle.”
    Durante l’ispezione sono emerse gravi irregolarità nella gestione dei reflui zootecnici, smaltiti in modo illecito sul suolo e nei canali perimetrali, oltre al deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi rinvenuti abbandonati all’interno dell’azienda. L’allevatore risultava privo della documentazione obbligatoria relativa alla corretta gestione del liquame e dello smaltimento dei rifiuti speciali prodotti.
    L’area aziendale è soggetta a vari regimi vincolistici, tra cui il vincolo paesaggistico-ambientale e il vincolo dell’area protetta, essendo parte della riserva naturale “Oasi Soglitelle.” Di conseguenza, i militari hanno proceduto al sequestro giudiziario dell’intero complesso aziendale, limitandone l’uso esclusivamente al governo degli animali. Il titolare dell’allevamento è stato deferito in stato di libertà per il reato di inquinamento ambientale e per la gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, nonché per altri reati connessi alla violazione delle norme ambientali e paesaggistiche. LEGGI TUTTO

  • in

    Arrestato pusher gambiano a San Nicola la Strada

    Questa mattina, a San Nicola la Strada, un pusher è stato arrestato dalla polizia mentre cedeva una dose di hashish a un acquirente.
    Durante un normale servizio di controllo del territorio, i carabinieri hanno notato l’uomo in atto e hanno prontamente bloccato l’attività illecita.
    Il pusher, un 33enne di origini gambiane, è stato trovato in possesso di 14 barrette di hashish, per un peso totale di circa 40 grammi, e è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
    Inoltre, l’acquirente è stato identificato e segnalato alle autorità competenti. Dopo le formalità di rito, il pusher è stato posto ai domiciliari in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO

  • in

    Camorra, sequestro beni allo sponsor della Casertana calcio

    Sequestro beni per oltre 1,5 milioni di euro a imprenditore ritenuto contiguo al clan Belforte dei Marcianise. E tra i beni sequestrati c’è anche il ristorante braceria ‘La Baita’ di Pasquale Maravita, sponsor della Casertana Calcio e che si trova a Valle di Maddaloni.
    E infatti stamane la Divisione Anticrimine di Caserta e il Servizio Centrale Anticrimine hanno eseguito un decreto di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di un uomo affiliato al clan Belforte.
    Il provvedimento, del valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro, riguarda due unità immobiliari, quattro società con annessi beni strumentali, diversi rapporti finanziari e bancari, auto e un’imbarcazione.
    L’uomo è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Appello di Napoli per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed è ritenuto socialmente pericoloso per la sua affiliazione al clan Belforte.
    La ricostruzione del patrimonio dell’uomo è stata fatta acquisendo documentazione riferita all’ultimo ventennio.
    Sono stati esaminati contratti di compravendita di beni, di quote societarie e numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel tempo l’intero suo nucleo familiare.L’operazione:
    Durante la fase di esecuzione del provvedimento, hanno collaborato l’unità cinofila anti valuta della Guardia di Finanza e il servizio veterinario dell’Asl di Caserta.
    L’inchiesta si colloca nell’ambito di una più ampia strategia finalizzata a contrastare l’accumulazione dei proventi delle attività delittuose da parte di organizzazioni criminali operanti nella provincia casertana.
    Un duro colpo al clan Belforte
    Il sequestro di beni rappresenta un importante risultato nella lotta alla criminalità organizzata.L’operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività illecite e nel tutelare la legalità. LEGGI TUTTO