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    Fermato nei boschi il fratello assassino di Gioia Sannitica

    È stato arrestato nell tarda serata di ieri Danilo Melillo, il 19 di Gioia Sannitica in provincia di Caserta che nel pomeriggio aveva ucciso il fratello maggiore Alessio e poi ferito gravemente l’altro Giovanni. E’ stato arrestato dai carabinieri dopo una fuga durata alcune ore.
    Era nei boschi non distanti dall’abitazione nella frazione di Caselle. E’ stato portato in caserma e sottoposto a un lungo interrogatorio e poi in nottata trasferito in carcere.
    Danilo si trovava da solo in casa quando il fratello maggiore, Alessio, è arrivato. Il motivo che ha scatenato l’istinto omicida del diciannovenne non è chiaro, poiché erano da soli in quel momento. Solo le dichiarazioni di Danilo potranno fornire ulteriori dettagli sulla dinamica dell’evento.
    Poco dopo, è entrato in casa il terzo fratello, Giovanni, che ha trovato Alessio morto a terra. Successivamente, Danilo avrebbe attaccato anche Giovanni con un coltello al volto, fuggendo poi dalla scena del crimine. Giovanni, nonostante le ferite gravi, è riuscito a lanciare l’allarme e ad attirare l’attenzione dei soccorsi, che lo hanno trasportato in ospedale.
    Le indagini sono complesse a causa della mancanza di testimonianze dirette e delle condizioni di salute di Giovanni, che non è in grado di parlare. L’interrogatorio di Danilo è fondamentale per comprendere meglio la dinamica e il movente del crimine.
    Al momento dell’omicidio e del ferimento, non c’era nessun altro nella casa della famiglia Melillo, situata in una zona isolata e rurale.
    Il padre lavora in Svizzera e sta tornando a casa
    La comunità locale è sconvolta dall’accaduto, e sia la madre che il padre dei fratelli Melillo sono profondamente colpiti dalla tragedia. La madre, ancora in stato di grave shock, riceve il sostegno dei vicini, mentre il padre è in viaggio dalla Svizzera per raggiungere la famiglia. LEGGI TUTTO

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    Caserta, cani selvatici uccide gregge di pecore

    Nel comune di Caserta, precisamente nella località Vaccheria, si è verificato un episodio di aggressione da parte di canidi selvatici ai danni di un gregge di pecore.
    Le forze dell’ordine del Nucleo Carabinieri Forestale di Caserta in collaborazione con i medici veterinari dell’A.S.L. di Caserta sono intervenuti per accertare i danni subiti dall’allevatore locale.
    Sono state riscontrate dieci pecore uccise e sbranate, tra cui quattro agnelli di piccola età, tutte con evidenti segni di aggressione animale. L’attacco si è verificato nella notte tra l’11 e il 12 febbraio. LEGGI TUTTO

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    Aversa: 44enne denunciato per aver aggredito la sorella

    Un uomo di 44 anni di Aversa è stato denunciato dai carabinieri per aver aggredito ripetutamente la propria sorella, colpendola con schiaffi e spinte. La donna è stata presa di mira dal fratello convivente, che cercava anche di estorcerle denaro.
    Questo nuovo episodio arriva pochi giorni dopo che l’uomo era stato denunciato per essere ritenuto responsabile di tre furti con strappo in città. La sorella ha denunciato l’aggressione presso i militari dell’Arma, preoccupata per la sua incolumità.
    Secondo quanto riferito, il motivo dell’aggressione sarebbe legato al fatto che il fratello la ritiene responsabile dell’intervento dei carabinieri nella loro abitazione, dove erano stati rinvenuti e sequestrati i beni rubati e una somma di denaro contante.
    L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato in stato di libertà per maltrattamenti contro familiari e conviventi. Inoltre, è stato sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare. LEGGI TUTTO

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    Casal di Principe, con la droga nascosta negli slip: arrestati 2 pusher

    I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Casal di Principe hanno arrestato due uomini, un 35enne e un 42enne, entrambi del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
    I due sono stati fermati ieri sera intorno alle 21:00 mentre viaggiavano a bordo di una Citroen C3 in via San Donato a Casal di Principe. Il loro atteggiamento nervoso ha insospettito i militari che hanno deciso di perquisirli.
    Nonostante una prima perquisizione non abbia avuto esito positivo, i Carabinieri hanno deciso di approfondire il controllo conducendo i due in caserma.
    Intuizione premiata: il 42enne nascondeva negli slip una busta di cellophane con 6 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 3,03 grammi. Il 35enne, prima di essere perquisito, ha consegnato spontaneamente ai Carabinieri un’altra busta di cellophane con 12 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 4,23 grammi.
    I due sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.
    L’operazione dei Carabinieri dimostra l’impegno costante nel contrasto al traffico di droga sul territorio. LEGGI TUTTO

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    Tre morti in due diversi incidenti stradali nel Casertano

    Due incidenti stradali si sono verificati ieri nel Casertano, causando la morte di tre persone.
    A Marcianise, un uomo di 67 anni, Giuseppe Mavilio, è morto dopo essersi schiantato con la sua auto contro il Castel Loriano. L’uomo, dipendente delle Poste e residente a Grumo Nevano, avrebbe perso il controllo della sua auto, urtando una vettura e imboccando contromano una rotonda prima di schiantarsi contro il castello. L’ipotesi è che abbia avuto un malore, in quanto sull’asfalto non sono state trovate tracce di frenata. La salma è stata trasportata all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Caserta per l’autopsia.
    A Castel Volturno, invece, due uomini, un 82enne e un 40enne, sono morti in un violento scontro tra due auto. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio dei carabinieri.
    Si tratta di un tragico bilancio per la giornata di ieri sulle strade del Casertano LEGGI TUTTO

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    Benevento, perseguitava la ex: arrestato 38enne di Caserta

    Un uomo di 38 anni, proveniente dalla provincia di Caserta, è stato arrestato a Benevento per atti persecutori nei confronti della sua ex compagna.
    La polizia è intervenuta dopo che la vittima ha chiesto aiuto alla sala operativa della polizia di Benevento. Nel pomeriggio del 2 febbraio, l’uomo è stato sorpreso mentre minacciava la sua ex compagna e danneggiava l’auto della donna.
    Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico insieme alla Squadra Mobile lo hanno fermato in flagranza di reato e lo hanno condotto in Questura.
    Dopo la denuncia della donna, l’uomo è stato arrestato e condotto presso la locale casa circondariale su disposizione del pubblico ministero.
    Successivamente, il Tribunale di Benevento ha convalidato l’arresto eseguito e confermato la misura della custodia cautelare in carcere. LEGGI TUTTO

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    Processo Angela Iannotta e Francesco Di Vilio, chiamata in causa la Clinica Villa del Sole di Caserta per il risarciment…

    Durante la prima udienza preliminare del processo contro il chirurgo bariatrico Stefano Cristiano, il Giudice ha accolto la richiesta dei legali di parte civile e autorizzato la chiamata in giudizio della Clinica Villa del Sole SpA.
    La clinica è stata convocata come responsabile civile per il risarcimento dei danni subiti da Angela Iannotta e dai familiari di Di Vilio. La prossima udienza preliminare per la costituzione in giudizio della Clinica del Sole è prevista per il 5 aprile prossimo.
    La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal Procuratore Capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dott. Pierpaolo Bruni, e dal Pubblico Ministero delegato, dott.ssa Valentina Santoro. Durante l’udienza precedente, si è anche assistito alla costituzione di parte civile di Angela Iannotta, rappresentata dall’avvocato Raffaele G. Crisileo, e dei familiari del defunto Francesco Di Vilio, assistiti dall’avvocato Gaetano Crisileo.
    Inoltre, l’Associazione Codici Salute, rappresentata dall’avvocato Ivano Giacomelli, si è costituita come parte civile. È stata ammessa l’inclusione della Clinica Villa del Sole SpA di Caserta, nella persona del direttore sanitario, dott. Nicolino Rosato, e del legale rappresentante, dott. Americo Porfidia, come responsabile civile.
    Gli avvocati Crisileo sostengono che sia la clinica a dover risarcire i danni ad Angela Iannotta e agli eredi Di Vilio nel caso in cui il dott. Cristiano venisse condannato per le accuse di lesioni colpose gravissime e falso ai danni di Angela Iannotta e omicidio colposo per il decesso di Francesco Di Vilio. LEGGI TUTTO

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    Casal di Principe: inefficace sequestro a Setola: le ville tornano a famiglia boss

    Inefficace sequestro delle ville di Giuseppe Setola, noto killer del clan dei Casalesi, è stato annullato dal giudice per le indagini preliminari di Napoli, Gianluigi Visco.
    Le due ville, situate a Casal di Principe, erano state sequestrate meno di due mesi fa dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, ma dopo un passaggio procedurale, saranno restituite alla famiglia del camorrista.
    Questi edifici ospitano attualmente la figlia di Setola, Rosaria, e i suoceri. Setola, condannato a 28 anni, sconta la pena nel carcere di Milano Opera. La Procura della Repubblica sammaritana aveva ottenuto il sequestro delle ville dopo complesse indagini patrimoniali coordinate dal Procuratore Aggiunto Antonio D’Amato, specializzato in criminalità economica.
    Giuseppe Setola, membro del clan dei Casalesi e colpevole di numerosi omicidi, tra cui la strage dei ghanesi a Castel Volturno nel 2008, è attualmente detenuto con diverse condanne all’ergastolo.
    Il giudice per le indagini preliminari di Napoli, Gianluigi Visco, ha stabilito l’annullamento del sequestro delle due ville appartenenti a Setola, restituendole alla sua famiglia. La documentazione relativa al sequestro è stata inviata dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che si era dichiarato incompetente dopo aver disposto la confisca dei beni a novembre.
    La Procura della Repubblica sammaritana aveva richiesto e ottenuto il sequestro delle proprietà dopo approfondite indagini patrimoniali coordinate dal Procuratore Aggiunto Antonio D’Amato, specializzato in criminalità economica. LEGGI TUTTO

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    Caserta, documenti falsi per l’immigrazione clandestina: 3 arresti

    La polizia ha arrestato tre persone nel casertano per aver commesso reati legati all’immigrazione clandestina e al falso documentale, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord.
    Gli arrestati sono P.I., 50enne di San Cipriano d’Aversa, Y.I.M., 52enne della Costa d’Avorio, e C.E., 58enne di Carinaro.
    L’indagine è stata avviata in seguito a una precedente inchiesta del 2022 su una donna coinvolta nella produzione di documenti falsi per agevolare la permanenza illegale sul territorio italiano di numerosi immigrati extracomunitari.
    La donna, insieme a complici italiani e stranieri, produceva documentazione falsa riguardante dichiarazioni di ospitalità in immobili di sua proprietà, necessarie per ottenere il permesso di soggiorno.
     Sequestrati anche timbri per produrre la documentazione falsa
    Le perquisizioni presso gli immobili della donna hanno portato al sequestro di moduli in bianco e timbri utilizzati per produrre la documentazione falsa. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord ha richiesto e ottenuto un’ordinanza cautelare che prevede gli arresti domiciliari per la donna e il divieto di dimora nella provincia di Caserta per gli altri due indagati.
    Nella mattinata odierna, due degli indagati sono stati arrestati presso le loro abitazioni dalla Squadra Mobile e dalla DIGOS di Caserta, mentre il terzo è stato individuato dalla Squadra Mobile di Milano nel suo comune di residenza. LEGGI TUTTO

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    Castel Volturno, arrestato ricercato per violenza sessuale su una minorenne

    Un uomo di 33 anni, nigeriano, è stato arrestato nel Casertano, a Castel Volturno, a seguito delle indagini condotte dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Caserta. L’uomo era ricercato per scontare una pena residua di tre anni per violenza sessuale su una minorenne a Parma nel 2015.
    Nonostante la sentenza della Corte d’Appello di Bologna, l’uomo aveva evitato il carcere, nascondendosi nel Casertano, dove ha trovato rifugio grazie a dei complici. La Polizia di Stato ha proceduto all’arresto del 33enne, che aveva anche tentato di ottenere un permesso di soggiorno per motivi umanitari durante il periodo in cui si è celato alle autorità.
    Le autorità avevano già arrestato, sempre a Castel Volturno, altri due individui ricercati per violenza sessuale commessa in Germania. Questo arresto rappresenta un importante risultato delle attività di contrasto condotte dalle forze dell’ordine, dimostrando l’impegno e la determinazione nel portare di fronte alla giustizia individui responsabili di gravi reati.
    La cooperazione tra le autorità competenti ha consentito di assicurare alla giustizia persone che cercavano di sfuggire alle proprie responsabilità. LEGGI TUTTO

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    Detenuto morto suicida nel carcere di Carinola

    Un detenuto disabile di 58 anni si è suicidato nel carcere di Carinola, in provincia di Caserta, secondo quanto dichiarato dal Sindacato autonomo polizia penitenziaria.
    Donato Capece, segretario generale del SAPPE, commenta la tragedia affermando che “il suicidio di un detenuto in carcere rappresenta una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che operiamo in prima linea”.
    Tiziana Guacci, segretario regionale del sindacato, spiega che l’uomo è stato trovato impiccato nella sua cella, e nonostante i tentativi di soccorso da parte di sanitari e personale di Polizia Penitenziaria, non è stato possibile salvarlo.
    Guacci sottolinea che, “sebbene il suicidio sia un evento imprevedibile, il problema principale è la prevenzione”. Con il trasferimento della sanità penitenziaria alle Regioni, la situazione è notevolmente peggiorata, evidenzia Guacci, sottolineando la carenza di operatori sanitari, psicologi e psichiatri.
    La proposta avanzata è quella di avviare concorsi regionali e assumere personale sanitario dedicato esclusivamente alle carceri della Campania. LEGGI TUTTO

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    Camorra, arrestato a Casal di Principe affiliato ai Casalesi

    Questa mattina, i Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Casal di Principe hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica di Napoli nei confronti di un uomo di 50 anni.
    L’uomo dovrà scontare una pena di 2 anni di reclusione dopo essere stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e detenzione abusiva di armi da fuoco.
    I reati sono stati commessi tra gli anni 2000 e 2013 a Casal di Principe e comuni limitrofi, in qualità di esponente della fazione Schiavone del clan dei Casalesi.
    Dopo essere stato rintracciato nella sua abitazione, il 50enne è stato portato nel carcere di Secondigliano, a Napoli, a disposizione della competente autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO