Clan e appalti a Capua, rigettata l’istanza di ricusazione del giudice
Caserta. Infiltrazioni del clan dei Casalesi nel Comune di Capua: la Corte d’appello rigetta l’istanza di ricusazione del giudice Fabio Provvisier.
Potrà continuare senza cambio del giudice per le udienze preliminari, il processo per l’inchiesta bis sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi al comune di Capua: lo ha deciso la Corte d’Appello di Napoli che ha rigettato l’istanza di ricusazione del giudice Fabio Provvisier, davanti al quale si sta celebrando l’udienza preliminare.
L’istanza di ricusazione del giudice era stata presentata da Mauro Iodice, difensore di Carmine Antropoli, ex sindaco di Capua e imputato nel processo. L’avvocato aveva fatto notare come Provvisier fosse stato il magistrato che in qualità di gip aveva firmato nel febbraio 2019 l’ordinanza di custodia cautelare relativa alla prima indagine della Dda di Napoli sul Comune di Capua, che aveva portato in carcere Antropoli (poi scarcerato).
Tra gli imputati che rischiano essere rinviati a giudizio compaiono oltre all’ex Antropoli, primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli già sotto processo alla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per concorso esterno in camorra in relazione alla prima indagine sulle infiltrazioni dei clan nel Comune di Capua; figurano poi gli amministratori locali Marco Ricci e Guido Taglialatela, il collaboratore di giustizia Francesco Zagaria, anch’essi, come Antropoli, gia’ imputati nel primo processo. Rischiano inoltre il giudizio gli imprenditori Domenico Pagano, 59 anni di Trentola Ducenta, i cugini imprenditori Francesco e Giuseppe Verazzo, 61 e 65 anni di Casal di Principe, il dirigente del Comune Francesco Greco e altre quattro persone. LEGGI TUTTO