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    Eboli, minaccia la ex e la madre: arrestato 

    Ad Eboli i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 32enne del luogo per maltrattamenti contro familiari conviventi, rapina, estorsione e minaccia aggravata nei riguardi della madre e dell’ex compagnaPUBBLICITA

    . L’uomo, secondo la ricostruzione operata dalla polizia giudiziaria, con un cacciavite avrebbe minacciato le due donne facendosi consegnare danaro nonché appropriandosi con la forza del telefono cellulare di una delle due.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Migliaia di visitatori nelle Strettule a Postiglione per Alburni Borghi, Salute e Benessere

    “Alburni Borghi Salute e Benessere è il marchio identitario della rete di borghi alburnini che offrono uno stile di vita fatto di enogastronomia tipica locale, ricettività, storia, ambiente, turismo, benessere e attività outdoor. Un nuovo modo di progettare il futuro, creare turismo e vivere i paesi dell’entroterra”. Così, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, al convegno su Turismo e Aree Interne che si è tenuto ieri sera nel castello normanno di Postiglione, in occasione dell’evento “Alburni Borghi, Salute e Benessere: verso Strettule” organizzato dal Comune di Postiglione, grazie ad un finanziamento regionale promosso da Scabec e dal Ministero del Turismo.PUBBLICITA

    Progetto che vede il finanziamento regionale promuovere cinque borghi degli Alburni, con Postiglione quale Ente capofila, insieme ai Comuni di Palomonte, Serre, Sicignano degli Alburni e Controne. “L’obiettivo del progetto – ha spiegato il vicepresidente della Regione – è quello lanciare il marchio BSB che identifica la rete delle 48 aggregazioni di comuni con 340 borghi campani beneficiari del finanziamento regionale Borghi, Salute e Benessere, che promuove i piccoli borghi delle aree interne, tracciando una linea che si muove nella direzione dello sviluppo economico e la lotta allo spopolamento legata al buon vivere, al benessere e al turismo culturale, enogastronomico, ambientale, outdoor e storico che offra come elemento principale lo stile di vita”.

    “Solo attraverso una concreta promozione e valorizzazione dei piccoli borghi in rete tra loro attraverso azioni che puntino a creare un sistema di ricettività che conti almeno 300 posti letto in ogni rete di borghi – ha aggiunto il vicepresidente della Regione Campania- si può fermare lo spopolamento, e offrire ai turisti ma anche agli emigranti e ai loro discendenti, l’occasione di restare, tornare, vivere e condividere usi, tradizioni antiche e bellezze dei borghi, riscoprendo le così le proprie radici e rafforzando l’identità dei borghi”.
    Lotta allo spopolamento e sviluppo turistico, attraverso – “un progetto che prevede il potenziamento delle infrastrutture e la creazione di una rete di collegamento con i trasporti su gomma tra le aree interne e l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi e al quale proprio l’Ente di Palazzo Santa Lucia sta lavorando” – come ha annunciato il presidente della commissione trasporti della Regione Campania, Luca Cascone, in risposta alla richiesta del primo cittadino di Postiglione, il sindaco Carmine Cennamo, di – “ottenere dalla Regione Campania, una rete di collegamenti di trasporto su gomma tra gli Alburni e l’aeroporto di Salerno- Costa d’Amalfi”.

    “Aree Interne sulle quali si concentra proprio il lavoro portato avanti da anni dalla Commissione Aree Interne della Regione Campania” – come sottolineato dal presidente della commissione e consigliere regionale, Michele Cammarano. “Potenziamento delle infrastrutture messo in campo nelle aree interne anche dall’Ente di Palazzo Sant’Agostino” – come ha aggiunto il vicepresidente della Provincia di Salerno, Giovanni Guzzo.
    Infrastrutture, trasporti e – “un progetto turistico attivo 365 giorni l’anno, attraverso una programmazione che mette in rete promozione del territorio e sviluppo di itinerari culturali e turistici con attività outdoor, agri-turismo, turismo esperienziale e ricettività” – come ha sottolineato il consigliere delegato al Turismo della Provincia di Salerno, Pasquale Sorrentino, promotore dell’itinerario culturale e turistico dei 158 comuni salernitani con il progetto “Chiamata alle Arti”.
    Al termine del convegno al quale hanno partecipato tra gli altri anche gli operatori economici e i sindaci degli Alburni, il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, insieme ai rappresentanti di Regione, Provincia e Comune, si è recato nel centro storico per il taglio del nastro del percorso enogastronomico con i piatti tipici della tradizione che terminerà alle ore 23.59 di domenica 21 luglio. Un percorso con piatti tipici della tradizione postiglionese, accompagnato da musica popolare, esposizioni artistiche, laboratori di artigianato, visite guidate in montagna, presso i monumenti storici e attività all’aria aperta nel parco avventura e il rafting fiume Calore, che già nella prima giornata di Strettule hanno riscosso grande successo con la presenza di migliaia di turisti e visitatori.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Eboli 15enne finisce nel carcere minorile per rapina e spaccio

    E’ stato arrestato e collocato in un istituto penale minorile un quindicenne di Eboli accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, rapina, lesioni personali e violenza privata.PUBBLICITA

    Ad eseguire la misura cautelare, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Eboli.

    L’indagato, come disposto dall’autorità giudiziaria, è stato accompagnato presso l’Istituto penale minorile di Napoli.
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    Salerno detenuto ucciso in cella: la vittima era in procinto di essere scarcerata

    Salerno. Un detenuto di origine magrebina ha ucciso il suo compagno di cella nel carcere di Salerno al culmine di una lite.PUBBLICITA

    La vittima, un 30enne originario dell’Umbria, era in procinto di essere scarcerata nel 2026, mentre l’aggressore, 24enne, era in attesa di giudizio.

    I fatti si sono svolti nella serata di ieri, 18 luglio 2024, all’interno della sezione “detenuti comuni” del carcere di Fuorni.
    Secondo le prime ricostruzioni, la lite sarebbe scoppiata per futili motivi e il 24enne avrebbe aggredito il compagno con una lametta ricavata da una lametta da barba, ferendolo gravemente al collo.

    La vittima, trasportata d’urgenza all’ospedale “Ruggi” di Salerno, è arrivata già in condizioni non coscienti e, dopo una notte in rianimazione, è deceduta questa mattina.
    Entrambi i detenuti erano già noti alle forze dell’ordine: la vittima aveva precedenti per spaccio e rapina, mentre l’aggressore era in attesa di giudizio per reati non ancora precisati.
    Sull’episodio è stata aperta un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Salerno per fare luce sulla dinamica dell’accaduto e stabilire le esatte responsabilità.

    La notizia ha destato sgomento e preoccupazione all’interno del carcere di Salerno, dove già in passato si sono verificati episodi di violenza tra detenuti.
    L’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (USPP) ha denunciato la situazione di sovraffollamento e la carenza di personale nelle carceri italiane, che a loro dire creerebbero un clima di tensione e insicurezza all’interno degli istituti penitenziari.
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    Il dolore di Salerno per la scomparsa degli avvocati Mario Valiante e Wilma Fezza

    Sonoi nstati fissati per sabato mattina alle 10 i funerali degli avvocati Mario Valiante e Wilma Fezza, marito e moglie, che hanno perso la vita questa mattina in un incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria all’altezza dello svincolo di Eboli.PUBBLICITA

    I due stavano raggiungendo Roccadaspide, il paese d’origine della famiglia Valiante, avevano appuntamento con Anna Rita Valiante, la sorella “piccola” di Mario, all’uscita dello svincolo per Capaccio.

    Punti Chiave ArticoloMa purtroppo non ci sono mai arrivati. Ora sarà l’inchiesta della magistratura a stabilire le eventuali responsabilità del camionista che ha causato la carambola mortale. Per lui scattarà una denuncia per omicidio stradale in attesa dei risultati dei test tossicologici e quelli alcolemici. Già nel pomeriggio di oggi è stata aperta la camera ardente presso la casa del commiato San Leoanrdo a Salerno.
    Sui social in tanti stanno ricordando la coppia con pensieri e ricordi esprimendo dolore e vicinanza alla famiglia Valiante. Lo ha fatto anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che esprime “Grande dolore e commozione”. In un post social De Luca esprime il proprio cordoglio per le due vittime dell’incidente avvenuto questa mattina nel Salernitano. “I coniugi Valiante e Fezza – ricorda – erano professionisti stimati presso il Foro il Salerno, conosciuti ed apprezzati anche per il loro impegno civico nei confronti della comunita’”. Il dolore di Vincenzo De Luca e Vincenzo Napoli “Le nostre condoglianze alla famiglia, al fratello dell’avvocato Valiante, il nostro amico Gianfranco, e a tutti i loro cari per questo grave lutto”, conclude il ‘governatore’ De Luca.
    “Esprimo il cordoglio mio personale e della civica amministrazione per la tragica morte degli avvocati Wilma Fezza e Mario Valiante periti in un incidente stradale”. A dirlo e’ il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, rivolgendo “ai familiari, amici e colleghi un abbraccio fortissimo di solidarieta’ umana in queste tragiche ore”. “Wilma e Mario – prosegue – erano molto conosciuti ed apprezzati nella nostra comunita’ per la loro professionalita’ e per la dedizione al bene comune nei vari incarichi istituzionali svolti. Erano rigorosi ed appassionati nelle questioni giuridiche e politiche, sempre rispettosi ed attenti all’umanita’ nelle relazioni umane e nei rapporti sociali. Sempre con il sorriso”. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Scafati, scarcerato il ras delle palazzine Raffaele Forte, nipote del boss Dario Federico

    Scafati. E’ tornato in libertà dopo 5 mesi il ras Raffaele Forte  definito dal nuovo collaboratore di giustizia scafatese Giuseppe Di Dato quale promotore e gestore dell’associazione dedita allo spaccio di cocaina con epicentro nel rione popolare di Mariconda al confine tra Scafati e Pompei.PUBBLICITA

    Personaggio di alto spessore criminale in quanto nipote di Dario Federico e Di Paolo Salvatore era stato arrestato con una doppia ordinanza di custodia cautelare in carcere  daii carabinieri che bussarono alla sua porta il 16 febbraio scorso per notificargli l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

    Era accusato de essere componente attivo dell’organizzazione criminale dedita al narcotraffico nella zona tra Scafati e Pompei e tra l’altro all’atto della perquisizione fu trovato in possesso di 100 grammi di hashish.
    Due scarcerazioni in rapida successione ottenute dall’avvocato Gennaro De Gennaro difensore di Forte Raffaele.

    Qualche settimana fa il GIP di Salerno, dott. Indinnimeo gli aveva sostituito la misura cautelare per il reato associativo ma il giovane era rimasto bloccato in carcere per la procedura del Tribunale di Nocera Inferiore relativa ai 100 grammi di hashish.

    Ieri il giudice di Nocera Inferiore accogliendo l’istanza del suo avvocato di fiducia gli ha concesso gli arresti domiciliari ed il giovane ha potuto lasciare il carcere di massima sicurezza di Santa Maria Capua vetere.
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    Sparatoria al Festival del Sordo a Capaccio: caccia a due fratelli di Napoli

    Capaccio.Tre feriti gravi, tra cui uno in pericolo di vita, il bilancio di una sparatoria avvenuta nella notte di sabato 13 luglio a Capaccio Paestum, durante il Festival Internazionale del Sordo in corso presso l’hotel Ariston.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloLe vittime sono tutte motociclisti appartenenti al gruppo “Deaf Bones Motorcycles”, di Napoli. Secondo una prima ricostruzione, la sparatoria sarebbe l’epilogo di una violenta lite tra due fratelli napoletani, anche loro partecipanti al Festival, e il gruppo di motociclisti.
    Uno dei due fratelli ha estratto una pistola e ha esploso almeno 13 colpi calibro 9, ferendo gravemente tre persone. I feriti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali di Eboli, Battipaglia e Salerno. Subito dopo la sparatoria, i due fratelli si sono dati alla fuga a bordo di un furgone.
    I due fratelli si sono dati alla fuga su un furgone Le ricerche dei responsabili sono affidate ai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Agropoli e della stazione di Capaccio Scalo.
    L’episodio ha destato grande sgomento tra i partecipanti al Festival e nella comunità locale. I carabinieri stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e assicurare i colpevoli alla giustizia. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Senso unico alternato sulla Statale 163 “Amalfitana” a Conca dei Marini

    Frana a Conca dei Marini, Anas attiva senso unico alternato sulla Statale 163 “Amalfitana”PUBBLICITA

    Un tratto della Statale 163 “Amalfitana” è interessato da un senso unico alternato nel comune di Conca dei Marini a causa della caduta di massi da un costone roccioso.

    Il materiale roccioso, staccatosi da un terreno privato, è stato contenuto dalle reti di protezione, evitando di invadere la carreggiata in modo significativo.
    L’istituzione del senso unico alternato è temporanea e si rende necessaria per consentire la rimozione dei detriti dalle reti e lo svolgimento delle opportune verifiche sulla stabilità del costone roccioso.

    Sul posto sono presenti le squadre di Anas e le forze dell’ordine per la gestione della viabilità e la messa in sicurezza dell’area.

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    Salerno, all’aeroporto Costa d’Amalfi atterrati i primi due voli di linea

    Questa mattina, intorno alle 8, l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi ha ufficialmente avviato le proprie attività con l’atterraggio dei primi due voli di linea. Il primo aereo a toccare terra è stato un Volotea proveniente da Nantes, seguito da un EasyJet in arrivo da Milano Malpensa.PUBBLICITA

    Per celebrare l’importante evento, alle 11:30 è in programma la cerimonia ‘Salerno decolla’. Tra i partecipanti di rilievo figurano il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e Carlo Borgomeo, presidente di Gesac, la società che gestisce gli aeroporti di Napoli e Salerno, nonché di Assaeroporti.

    L’inaugurazione ha attirato una folla di curiosi, molti dei quali armati di smartphone e telecamere per immortalare gli atterraggi e i decolli dei primi aerei. La giornata viene considerata da molti come “storica” per Salerno, la Campania e il Sud Italia, segnando un nuovo capitolo nello sviluppo infrastrutturale della regione.
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    Salerno anziani adescati al bar, narcotizzati e derubati: presa la banda di napoletani e salernitani

    Salerno. Erano diventati il terrore di Salerno e dei frequentatori di bar e caffè. Grazie alla complicità di piacenti e talvolta giovani donne adescavano le vittime al bar.PUBBLICITA

    E dopo aver condiviso con loro una birra o un caffè e approfittavano per narcotizzare le bevanda. E poi a quel punto il gioco era facile.
    Punti Chiave Articolopotevano riaccompagnarli a casa e rapinarli di tutto.
    I Carabinieri della Stazione Salerno Duomo hanno arrestato 7 persone accusate di aver messo a segno rapine, furti e truffe. L’indagine, coordinata dalla Procura di Salerno, ha permesso di scoprire un’associazione a delinquere che dal 2018 al 2023 ha commesso almeno cinque rapine, una truffa aggravata, un furto in abitazione e un furto d’auto tra Salerno e Battipaglia.
     Le vittime adescate ai bar da piacenti donne Le vittime venivano adescate in bar. Una volta conquistata la loro fiducia, i malviventi offrivano loro una birra o un caffè, approfittando per mescolare nella bevanda una sostanza stupefacente. Quando le vittime erano in stato di incoscienza, i criminali derubavano i loro beni e le loro carte di credito.
    Oltre alle rapine, il gruppo è accusato di aver riciclato il denaro proveniente dai loro crimini. I sette indagati sono stati arrestati con diverse misure cautelari: custodia in carcere, arresti domiciliari e divieto di dimora.
    Ai sette indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine mediante narcotizzazione, furti in abitazione, furti di autovetture, truffe aggravate in danno di anziani, riciclaggio e reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, sostituzione di persona. In carcere sono finiti: Bernardo Sperandeo, nato a Salerno il 17.1.1990, indagato per associazione per delinquere, furto aggravato, rapina aggravata, truffa aggravata, reimpiego di denaro di provenienza illecita;Pietro Izzo, nato a Torre del Greco il 23.2.1976, indagato per furto aggravato. Agli arresti domiciliari:Claudio Sena, nato a Salerno il 9.1.1982, indagato per associazione per delinquere, furto aggravato, rapina aggravata, truffa aggravata, reimpiego di denaro di provenienza illecita, sostituzione di persona;Fortuna Samo, nata a Napoli il 26.3.1980, indagata per associazione per delinquere, furto aggravato, truffa aggravata, reimpiego di denaro di provenienza illecita, rapina aggravata, sostituzione di persona;Ida Massotti, nata a Salerno il 2.11.1990, indagata per associazione per delinquere, furto aggravato, rapina aggravata;Fiorenzo Memoli,nato a Battipaglia il 15.11.1983, indagato per furto aggravato, rapina aggravata. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Salerno narcotizzavano le vittime e poi le rapinavano: 7 arresti

    Salerno. Sgominata la banda che terrorizzava da mesi i cittadini di Salerno e provincia con rapine in casa attraverso l’utilizzo di narcotici e sostanze ipnotichePUBBLICITA

    I carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 7 indagati (2 in carcere, 4 ai domiciliari e un destinatario di divieto di dimora ), emesse dal gip di Salerno.

    Ai 7 sono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine in abitazioni mediante narcotizzazione, furti in abitazione, truffe aggravate in danno di anziani, e riciclaggio.
    Dalle indagini è emerso che il gruppo sceglieva le vittime tra le famiglie facoltose. Numerosi i colpi messi a segno dalla banda in tutta la provincia di Salerno.

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    Salerno, l’avvocato Cembalo organizzatore del giro di sfruttamento degli immigrati

    Salerno. L’avvocato penalista Gerardo Cembalo, sua moglie Maria Chirico, la sua assistente Nadia Outalbi, l’intermediario Tojammel Hopssain Md alias Oliva, il connazionale del Bangladesh Bilger Mohamed, e gli imprenditori agricoli Armando e Raffaele Nappi della Arfedi di Capaccio Paestum sono stati arrestati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento di manodopera.PUBBLICITA

    L’indagine, coordinata dalle sostitute procuratrici Francesca Fittipaldi e Claudia D’Alitto, ha permesso di scoprire un’organizzazione criminale che, grazie allo sfruttamento dei decreti flussi del 2023 e del 2024, ha favorito l’ingresso in Italia di almeno 144 cittadini extracomunitari.

    Punti Chiave ArticoloCembalo, secondo l’accusa, era il “dirigente” del gruppo, mentre Chirico, Hossain e Outalbi ne facevano parte. L’organizzazione avrebbe richiesto mille euro per ogni istanza inoltrata durante i “click day”, duemila per ogni nulla osta e, in caso di ottenimento di un contratto fittizio, altri duemila euro. Gli imprenditori Nappi, invece, avrebbero acconsentito a fungere da finti datori di lavoro per gli immigrati, assumendone 300 nel corso di due anni attraverso la produzione di certificazioni e documenti falsi. In questo modo, avrebbero tratto un profitto tra i mille e i 5mila euro a immigrato.
    Secondo la procura di Salerno, Cembalo e Nappi avrebbero svolto l’attività illecita “sistematicamente”, reinvestendo i profitti.
    Gli strani legami con persone del clan Cesarano E poi c’erano Decimo Viola, il vero organizzatore del giro d’affari legato all’immigrazione clandestina e l’imprenditore di Castellammare di Stabia,  Catello Cascone, figlio di quel famoso Ferdinando Cascone che negli anni novanta aveva favorito la latitanza del boss Ferdinando Cesarano in provincia di Salerno.
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