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    Eboli, omicidio Solimeno: tre arresti

    I carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno e della compagnia di Eboli stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura nei confronti di tre persone. Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte a seguito del ferimento – avvenuto il 29 settembre 2022 ad Eboli – di Mario […] LEGGI TUTTO

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    Violenza sessuale di gruppo in discoteca a Salerno, arrestata coppia

    La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 34 anni e degli arresti domiciliari nei confronti di una donna di 21 anni, indagati per il reato di violenza sessuale di gruppo a Salerno.
    Violenza sessuale di gruppo, arrestata coppia a Salerno
    Le indagini della Squadra mobile di Salerno e della Sezione operativa per la sicurezza cibernetica della Polizia postale e delle comunicazioni di Salerno hanno consentito di ricostruire quanto accaduto in una notte dell’estate scorsa.
    L’episodio risale al 31 agosto scorso
    L’episodio risale al 31 agosto scorso quando, dopo aver trascorso una serata in discoteca insieme a un’amica, i due si sarebbero resi responsabili di violenza sessuale nei confronti della stessa.
    In seguito alle indagini e alla ricostruzione di quanto accaduto, gli agenti della Polizia di Stato hanno quindi arrestato la coppia per violenza sessuale di gruppo. LEGGI TUTTO

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    Il “cash-dog” Jumbo scova 1,8 milioni di euro nascosti in cantina

    Grazie al fiuto del cane Jumbo, il “cash dog” della Guardia di Finanza di Salerno, sono stati trovati e sequestrati quasi 1,8 milioni di euro in contanti durante le perquisizioni eseguite nell’ambito nell’inchiesta sulla frode fiscale sui carburanti che oggi ha portato al maxi sequestro da 136 milioni di euro.Si tratta di accertamenti eseguiti anche con la collaborazione del Gruppo Mezzi Tecnici del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalià Organizzata (SCICO) della Guardia di Finanza. La banconote scovate erano nella disponibilità di due indagati che le avevano nascoste in zaini, buste di palstica e in scatole di cartone.
    A Montoro, in provincia di Avellino, le fiamme gialle – coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore  – hanno sequestrato un hotel-ristorante. Infine irregolarità sono state scoperte nella cessione di un resort da 2,5 milioni di euro che vede coinvolte alcune delle società finite sotto la lente di ingradimento degli investigatori.
    L’inchiesta coinvolge 82 persone fisiche, cui vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ricettazione, riciclaggio e reimpiego di denaro provento di reato, omesso versamento d’imposte, sostituzione di persona, falsita’ ideologica commessa da privato in atto pubblico.
    Il gruppo, attraverso la gestione di 12 societa’ di capitali, tra il 2017 e il 2020, ha annotato nelle scritture contabili di queste fatture per operazioni reali ma tra societa’ differenti da quelli indicate nel documento fiscale, per un importo superiore ai 900 milioni di euro. In questo modo, hanno evaso l’Iva per oltre 160 milioni di euro.
    Alla fine della catena distributiva dai depositi alle societa’ cartiere, il carburante, arrivava a due societa’ dell’agro nocerino sarnese e veniva immesso in commercio. Gli illeciti capitali accumulati sarebbero stati riciclati attraverso “vorticosi trasferimenti di flussi finanziari” e utilizzati per acquistare immobili e per fare investimenti. LEGGI TUTTO

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    Omicidio Vassallo: domani accertamenti tecnici su telefono sequestrato

    Omicidio Vassallo: domani accertamenti tecnici su telefono sequestrato. Il Presidente e il Vicepresidente della Fondazione Vassallo: “Domani potrebbe essere una giornata storica per noi della Fondazione”.“Domani 17 gennaio 2023, ci saranno gli ‘Accertamenti tecnici non ripetibili del dispositivo IPhone intestato ad uno degli indagati presso gli uffici ROS Carabinieri, Reparto Indagini Telematiche, siti in Roma’ “. Ad annunciarlo sono il Presidente e il Vicepresidente della “Fondazione Angelo Vassallo”, Dario e Massimo Vassallo, fratelli del Sindaco Pescatore.
    “La Procura Antimafia di Salerno e l’Arma dei Carabinieri, senza sosta, lavorano sul materiale sequestrato il 27 luglio 2022 ai nove indagati implicati a vario titolo nell’uccisione di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica. Sono coinvolti uomini delle istituzioni. Questa indagine è stata inquinata da depistaggi istituzionali sin dal primo giorno. Lo denunciamo da sempre. Abbiamo rischiato che l’inchiesta finisse in prescrizione, ci siamo mobilitati, scuotendo le coscienze di tutta Italia. Oggi, quella verità che noi ricerchiamo e stimoliamo da anni, sembra concretizzarsi”, affermano Dario e Massimo Vassallo.
    “Angelo era un uomo dello Stato. Con la sua uccisione, è stato ucciso lo Stato. Il suo delitto non può restare impunito, come spesso accade per le vittime di mafia. Dopo più di dodici anni dal delitto di nostro fratello, non siamo però più disposti ad aspettare ancora perché si abbiano Verità e Giustizia. Ribadiamo la nostra fiducia nella Procura di Salerno e siamo certi che la Procura farà di tutto affinché la verità venga alla luce.
    Alla Procura Antimafia di Salerno e all’Arma dei Carabinieri, che hanno ridato slancio alle indagini, impegnate in questa ricerca così complessa della verità, esprimiamo tutta la nostra gratitudine – proseguono Dario e Massimo – Le mafie e la corruzione devono essere combattute ogni giorno, non possiamo abbassare la guardia mai. La vita stroncata di Angelo merita giustizia.
    È stato ucciso un uomo, è stato ucciso un sindaco, è stata uccisa una persona perbene, per i suoi ideali, per difendere il suo Paese dalle infiltrazioni criminali e dal malaffare. I nostri giovani devono tornare a recuperare la fiducia nella legalità e nelle istituzioni. Il bene alla fine prevale sul male, dobbiamo unirci contro ogni forma di malaffare. Dobbiamo liberare la nostra terra da questa cappa di omertà. Per la Fondazione, quella di domani potrebbe rivelarsi una giornata storica. Le mafie e il potere criminali non sono invincibili, come sottolineava il Giudice Giovanni Falcone” – concludono-.

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    Banda del buco in azione a Salerno: sventato colpo milionario al Monte dei Paschi

    I carabinieri della compagnia di Salerno hanno sventato un tentativo di furto ai danni del “Monte dei Paschi di Siena” di Corso Vittorio Emanuele, a Salerno.
    I militari, intorno alle 12, sono stati allertati dalla vigilanza dell’istituto, insospettita dall’entrata in funzione dell’allarme a sensore. La banda del buco, da quanto si apprende, è riuscita ad arrivare fino al perimetro esterno del caveau, sfruttando la rete fognaria cittadina.
    Probabile che i malviventi stessero lavorando al colpo già da qualche giorno: ieri, infatti, la banca era chiusa per l’Epifania e avrebbe riaperto soltanto nella giornata di lunedì. I carabinieri, inoltre, hanno rinvenuto e sequestrato anche due jammer che erano stati posizionati per schermare la rete e rendere impossibile ogni tipo di comunicazione.
    L’attivazione dell’allarme, però, ha stravolto i piani dei ladri che sono dovuti scappare prima di poter mettere le mani sul bottino. Il tempestivo intervento dei carabinieri, guidati dal comandante Antonio Corvino, ha evitato il peggio.
    I militari hanno agito anche con l’ausilio delle aliquote di primo intervento (dotate di caschi e scudi), reparto speciale in seno al Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Salerno.
    In queste ore gli uomini dell’Arma stanno analizzando le immagini delle telecamere e presidiando tutti gli sbocchi della rete fognaria. La certezza è che ad agire sia stata una banda di “professionisti” sulle cui tracce, ora, ci sono le forze dell’ordine.

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    Camorra, minacce a ditta autonoleggio: arrestati 6 del clan Fezza De Vivo

    Dopo l’apertura di un’agenzia di autonoleggio a Ibiza, tra l’agosto e il novembre 2018 hanno costretto con minacce armate e metodi mafiosi il gestore di una societa’ italiana con sede a Nocera Superiore, con cui avevano stretto una collaborazione, a rinunciare sia ai propri guadagni sia alla proprieta’ di sette auto, per un danno di 50mila euro circa.
    Per questo motivo, poliziotti e carabinieri, questa mattina, hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di sei indagati per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il gip di Salerno ha disposto la misura cautelare in carcere.
    L’inchiesta e’ legata a una indagine che a dicembre ha portato gia’ a misure cautelari nei confronti di 25 indagati a diverso titolo per associazione a delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, porto e detenzione illegali di armi, illecita concorrenza con minaccia o violenza e autoriciclaggio e, poi, per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
    Tutti fatti aggravati dal metodo o dalle finalita’ mafiose in quanto ritenute riconducibili al clan di camorra che fa capo a Francesco Fezza e Andrea De Vivo di Pagani. Tre degli indagati di oggi erano gia’ destinatari di questi provvedimenti.

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    Salerno, sparano e accoltellano 3 persone dopo una lite:  2 arresti

    Due uomini – A.D.L. E.F. – sono stati arrestati ieri sera dai carabinieri della Compagnia di Salerno per tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso e porto abusivo d’armi.
    Dopo una lite avrebbero, in due diversi momenti, sparato colpi di pistola contro un giovane e accoltellato due uomini con numerosi fendenti colpendoli a gambe e braccia.
    I militari della sezione operativa della Compagnia di Salerno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli che ha trasmesso gli atti al gip per l’emissione di un eventuale provvedimento cautelare.
    I due arrestati hanno legami con i clan locali della camorra e gli investigatori non escludono che la lite sia stata scaturita da vecchie ruggine o da uno sgarro nel mono della criminalità locale. le indagini continuano per accertare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.

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    Latitante arrestato ad Amalfi, era in vacanza in Costiera

    I carabinieri della compagnia di Amalfi, sotto la direzione del capitano Umberto D’Angelantonio, hanno dato esecuzione a un mandato di arresto internazionale nei confronti di un noto latitante.
    L’uomo – di cui non si conoscono ancora le generalita’ – si trovava in vacanza ad Amalfi. E’ stato prelevato dagli uomini dell’Arma dalla camera d’albergo in cui soggiornava. Le operazioni delle forze di polizia sono ancora in corso.
    I militari stanno cercando di ricostruire la rete delle complicità e stanno vagliando la posizione delle persone che si trovavano con lui al momento dell’arresto.
    Per l’uomo vacanze finite e Natale in carcere a Fuorni.

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    Rubano le sigarette e investono il tabaccaio: 2 napoletani arrestati a Baronissi

    Aveva parcheggiato l’auto nell’area di servizio per andare al bar, e all’uscita ha sorpreso due uomini che, dopo aver frantumato il vetro posteriore della vettura, si stavano impossessando di una scatola di cartone contenente sigarette per un valore di circa 3mila euro.
    La vittima, il titolare di una tabaccheria, ha provato a fermarli ma e’ stato travolto dalla loro auto, poi risultata noleggiata, riportando lesioni guaribili in 10 giorni. Il fatto e’ accaduto lo scorso marzo nell’area di servizio Baronissi Est del racconto autostradale Salerno-Avellino.
    Le indagini della polizia stradale di Napoli e della sottosezione di Eboli, scattate poche ore dopo la denuncia del tabaccaio, hanno portato all’identificazione dei due malviventi, entrambi della periferia Est di Napoli. Si tratta di D.Z. un 40enne del quartiere San Giovanni a Teduccio e N. A.un 54enne del quartiere Barra.
    I due sono finiti agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
    Ma non e’ tutto. Gli accertamenti della polizia stradale, hanno anche portato a far luce su una truffa realizzata dal 40enne a Venezia appena cinque giorni dopo la rapina. L’uomo dopo aver letto un annuncio su Subito.it, si e’ recato nel capoluogo veneto per ‘comprare’ un Rolex modello Daytona Oyster Perpetual dal valore di 35mila euro.
    Una volta arrivato a Venezia, concordato con il venditore un incontro nei pressi di un istituto di credito, ha consegnato un assegno circolare risultato poi falso.

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    Salerno, scoperte 12 piazze di spaccio: 19 arresti

    Salerno, scoperte 12 piazze di spaccio: 19 arresti.Il gruppo che agiva a Salerno città e nei comuni vicini ma anche nel Cilento era sotto il controllo di Aniello Romano.Un gruppo organizzato gestiva il traffico di stupefacenti a Salerno e in altri comuni, interessandosi anche della individuazione dei canali di approvvigionamento e dell’assegnazione delle piazze di spaccio.
    E’ una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Salerno che ha chiesto e ottenuto dal gip salernitano l’emissione di una ordinanza cautelare nei confronti di venti persone. Diciotto sono in carcere, mentre uno solo degli indagati ha ottenuto i domiciliari in ragione della età avanzata. Un altro, invece, è irreperibile.
    Questa mattina, l’esecuzione della misura da parte della polizia con l’ausilio di unità cinofile. Agli indagati, a vario titolo, gli inquirenti contestano i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente e altri reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, come cocaina, crack, eroina e hashish.
    Per gli inquirenti, a Salerno e in alcuni comuni della provincia, agiva un gruppo organizzato capeggiato da Aniello Romano, “coadiuvato da Ciro Gaeta e Giuseppe Concilio”, si legge in una nota della procura.
    Sono 12 le piazze di spaccio che gli investigatori sostengono che siano riconducibili al gruppo, individuate nei quartieri di Salerno come Pastena, Mariconda, Fratte, Sant’Eustachio, Mercatello, Fuorni-San Leonardo, e nei comuni del Salernitano, come San Mango Piemonte, Giffoni Valle Piana, Agropoli e Baronissi.
    Ogni piazza di spaccio faceva capo a uno degli indagati. Gli agenti, nel corso delle attività, hanno sequestrato circa 20 chilogrammi di cocaina e circa 10 chilogrammi di eroina, cui si vanno ad aggiungere ulteriori quantitativi corrispondenti a importi pari a circa 50mila euro di cocaina e a circa 40mila euro di hashish.
    Nel corso delle attività investigative, sono state sequestrate inoltre un’arma da sparo artigianale nascosta all’interno di una penna, 9 cartucce calibro 22 e 67 cartucce per fucile calibro 12.

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    Blitz anti droga tra Salerno, Perugia e Trapani: 20 arresti

    Dalle prime ore del giorno personale della Polizia di Stato sta eseguendo una vasta operazione antidroga tra le città di Perugia, Salerno e Trapani.
    I reati contestati agli indagati sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti; detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; ricettazione e detenzione di armi e munizionamento. Centinaia i poliziotti delle squadre mobili e delle unità cinofile impegnate nelle operazioni.
    Le misure cautelari emesse dal gip di Salerno sono 20 nei confronti di altrettante persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti nonche’ per diversi episodi di detenzione, cessione e vendita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack, eroina e hashish tra la citta’, alcuni comuni della provincia ma anche a Perugia e Trapani.

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    Salerno, sparatoria al rione Petrosino

    La Squadra mobile di Salerno indaga sull’esplosione di colpi di arma da fuoco avvenuta nella notte tra sabato e domenica in via Petrosino, nell’omonimo rione del capoluogo salernitano.
    L’episodio, per il quale non si sono registrati feriti o danni a cose, potrebbe essere legato a quanto accaduto nella serata del 7 dicembre scorso, quando un uomo di 32 anni è stato accoltellato nella vicina via Luigi Liguori, sempre nel rione Petrosino, nei pressi di una pizzeria dopo, a suo dire, un litigio con uno sconosciuto.
    Il 32enne è stato portato all’ospedale Ruggi d’Aragona e giudicato guaribile in 15 giorni. Su entrambi gli episodi indaga la Polizia, anche per capire se vi siano legami tra l’accoltellamento e l’esplosione dei colpi di arma da fuoco di due sere fa. LEGGI TUTTO