More stories

  • in

    Ricercato da aprile, 24enne rintracciato ed arrestato dai poliziotti di Gaeta

    Nella tarda mattinata di sabato personale del Commissariato di Polizia di Gaeta ha rintracciato e tratto in arresto un 24enne, A.A. le sue iniziali, colpito da un ordine di cattura emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia, che aveva disposto la sospensione della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale, beneficio precedentemente concesso al  giovane, […] LEGGI TUTTO

  • in

    Atti sessuali su minori, sorveglianza speciale per l’educatore arrestato a Terracina

    Il Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, ha emanato un decreto applicativo della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza e divieto di avvicinamento alle parti offese, nei confronti di un 35enne di Terracina, attualmente agli arresti domiciliari. “L’uomo, impegnato quale educatore […] LEGGI TUTTO

  • in

    Stalking, violenze ed estorsioni nella comunità per minori: sei ragazzi in manette

    Martedì mattina personale della Squadra Volanti e della Squadra Mobile di L’Aquila, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Roma e Latina, ha tratto in arresto cinque minorenni e un neo maggiorenne, destinatari di altrettante custodie cautelari in carcere. I destinatari delle misure cautelari restrittive sono indagati poiché presunti responsabili dei reati di atti persecutori, […] LEGGI TUTTO

  • in

    Cardito, sparatoria contro casa del rivale: fermato uno dei pistoleri

    E’ stato fermato dalla polizia uno dei dei pistoleri che la notte del 5 marzo scorso a Cardito si resero protagonisti di una plateale sparatoria contro l’abitazione di un rivale.
    Stamane infatti per delega del Procuratore Distrettuale facente funzione la Polizia di Stato di Napoli ha eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia a carico di una persona, in quanto gravemente indiziata dei reati di tentato omicidio, di porto e detenzione di arma da guerra e di arma comune da sparo nonché di ricettazione, delitti aggravati dal cosiddetto metodo mafioso e dalla finalità di acquisire il controllo e la gestione delle attività illecite nel territorio di Cardito.
    Armati di mitra e pistole esplosero 27 colpi contro la casa di un rivale
    In particolare, le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile e dei Commissariati di Afragola e Frattamaggiore hanno permesso di accertare che il fermato, unitamente ad altri due soggetti non ancora identificati, nelle prime ore del mattino dello scorso 5 marzo, in Cardito, dopo aver sfondato con un’autovettura provento di furto il cancello di ingresso del cortile pertinenziale alla palazzina di residenza delle vittime, esplodeva almeno 22 colpi con un mitra e 5 con una pistola a tamburo all’indirizzo dell’abitazione delle stesse, con lo scopo di cagionare il decesso delle persone che in quel momento si trovavano all’interno dell’edificio.
    L’evento letale non si verificava in quanto l’abitazione era dotata di vetri blindati che bloccavano la traiettoria della maggior parte dei proiettili.

    E’ successo anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, cittadina cinese uccisa all’Arenaccia durante una rapina: preso uomo del clan Contini

    Era presente anche lui la sera del 3 aprile 2011 in via Attanasio all’ Arenaccia quando insieme con due complice prima rapinarono e poi ucciserouna cittadina cinese.E oggi a 12 anni di distanza sono scattate le manette anche per lui, un 32enne, esponente di spicco del clan Contini. Infatti su delega del Procuratore della Repubblica facente funzione di Napoli,  stamattina la Squadra Mobile di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di C.P.,.
    L’uomo è ritenuto gravemente indiziato dei reati di concorso in rapina pluriaggravata e concorso in omicidio volontario pluriaggravato.
    La sera del 3 aprile 2011 la cittadina cinese Wu Shufen detta Angela fu rinvenuta priva di vita all’interno della propria abitazione in via Attanasio. L’appartamento si presentava completamente a soqquadro e sul cadavere della donna erano presenti numerose ferite multiple da taglio e da punta.
    La successiva attività d’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di accertare che la vittima era rimasta uccisa dopo aver ricevuto numerosi fendenti in varie parti del corpo, nel tentativo invano di opporsi alla rapina di una somma di denaro di 230 euro.
    Nella circostanza furono individuati quali responsabili Vincenzo Rubino (classe 1992) e  Lucio Di Roberto (classe 1993, minorenne all’epoca dei fatti), entrambi successivamente condannati per questo delitto con sentenze divenute irrevocabili.
    Gli ultimi sviluppi investigativi, che hanno preso le mosse dalle recenti dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza anche a carico di C.P. quale autore materiale in concorso con gli altri due soggetti già condannati di quell’efferato delitto.
    Il coinvolgimento del suddetto, all’epoca ventenne e legato da vincoli di parentela con elementi di spicco del clan Contini, sodalizio di camorra reggente della zona “Vasto-Arenaccia”, non sarebbe mai stato svelato negli anni dagli altri indagati proprio in ragione del clima di omertà determinatosi sulla sua figura per effetto del suo spessore criminale.
    La misura cautelare de quo è stata eseguita in carcere, ove l’indagato è attualmente detenuto per altri reati.

    E’ successo anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, sequestrate le armi della faida al rione Don Guanella

    Importante sequestro di armi e droga da parte della polizia nel rione don Guanella da tempo al centro di una sanguinosa faida di camorra per il controllo delle attività illecite dopo lo smantellamento del clan Lo Russo “capitoni”.
    Ieri sera infatti gli agenti del Commissariato Scampia hanno effettuato un controllo presso uno stabile di via Oliviero Zuccarini dove hanno rinvenuto, nel vano ascensore, un fucile kalashnikov ak-47, una pistola semiautomatica cal. 9×21, 32 cartucce di vario calibro, una busta contenente circa 97 grammi di marijuana, due buste ed un involucro contenenti complessivamente circa 50 grammi di cocaina e 3 bilancini di precisione.
    Inoltre, stamattina i poliziotti, durante un controllo nel rione Don Guanella, hanno rinvenuto in un cespuglio una mitraglietta modello Mini-Uzi.
    Le armi sono state inviate alla sezione scientifica della questura di Napoli per stabilire se siano state utilizzate in recenti fatti di sangue mentre le indagini continuano per risalire agli utilizzatori

    E’ successo anche LEGGI TUTTO

  • in

    La commovente lettera del parroco: “Francesco Pio aiuta Napoli a sconvolgersi per la morte dei suoi ragazzi”

    “Non siamo sconvolti ma attoniti e addolorati perché la vita di Francesco Pio, un giovane della nostra comunità, i suoi progetti e i suoi sogni sono stati interrotti da una mano criminale”, lo dice in una nota il parroco don Enzo Cimarelli.“Non siamo sconvolti perché ci si sconvolge quando accade qualcosa che non ti aspetti, qualcosa di impensabile ma l’ondata di violenza e di morti di questi anni ci ha periodicamente abituati alle vita spezzate di tanti giovani della nostra città”.
    Don Enzo Cimarelli è il giovane parroco dell’antica chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Soccavo, nella zona della Croce di Piperno impegnato nel volontariato e nelle azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà.
    “Non siamo sconvolti-spiega- ma straziati perché solidali allo strazio di una famiglia, di un gruppo di amici, di un intero quartiere che ha visto un ragazzo pieno di speranza non far mai più ritorno nella sua casa, nel suo quartiere, tra i suoi cari.
    Anche se il presunto assassino di Francesco Pio Maimone è stato arrestato dalla squadra mobile di Napoli nel giro di 24 ore: si tratta del 20enne Francesco Pio Valda, figlio di Ciro Valda, ras del clan Cuccaro ucciso nel  2013 a Barra, don Enzo Cimarelli parla di omertà e di assenza delle istituzioni.
    “Siamo stanchi dell’omertà e dell’assenza delle istituzioni”
    Non siamo sconvolti perché queste notizie cadenzano ormai gli anni e segnano tempi e dolori collettivi e per questo siamo stanchi: stanchi dell’assenza delle istituzioni, perse nelle loro burocrazie, conti, tavoli; stanchi dell’omertà di chi fa finta di nulla e dell’indifferenza di chi si gira dall’altra parte, stanchi dell’individualismo di tutti e dell’incapacità di far rete sul serio, fino in fondo, per il bene dei piccoli.
    Caro Francesco Pio, non siamo sconvolti da questo mare di dolore a cui ci siamo assuefatti ma siamo certi che dal cielo tu potrai sconvolgere i cuori induriti dal male, gli sguardi offuscati dagli interessi di parte, le menti prese da un’economia che non mette al centro i ragazzi e i giovani.
    “Francesco Pio aiuta Napoli a sconvolgersi per la morte dei suoi ragazzi, aiuta tutti noi a non abituarci a notizie come queste!”
    E siamo certi anche che la tua presenza luminosa sosterrà i tuoi genitori, familiari e amici in queso momento di buia sofferenza. E noi, tua comunità parrocchiale, ti facciamo una promessa: lavoreremo senza stancarci, notte e giorno, per continuare la nostra missione educativa, adoperandoci per una Napoli più giusta, equa, sicura, pacifica, una società in cui la morte di un bellissimo ragazzo come te non sia accolta come una cosa ormai normale ma sconvolgente. Francesco Pio aiuta Napoli a sconvolgersi per la morte dei suoi ragazzi, aiuta tutti noi a non abituarci a notizie come queste!” LEGGI TUTTO

  • in

    Frattamaggiore, rinvenute armi e droga in un’auto. Tre persone denunciate

    Giovedì pomeriggio gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore hanno effettuato un controllo in via Trieste a Frattamaggiore presso un’abitazione in uso ad un uomo dove, in un’auto parcheggiata nel cortile, hanno rinvenuto una pistola magnum 357 Smith e Wesson, una pistola Beretta cal. 6,35 con una cartuccia e priva di matricola, un coltello della lunghezza di 20 cm, 930 involucri contenenti circa 1,4 kg di marijuana, 19 panetti di hashish del peso di circa 1,9 kg, numerose dosi contenenti circa 570 grammi di cocaina e diverso materiale per il confezionamento della droga.
    I poliziotti hanno, altresì, verificato che l’auto era in uso ad un 28enne di Orta di Atella e che lo stesso, lo scorso 4 marzo, era stato arrestato insieme ad un 33enne di Frattaminore poiché trovati in possesso di sostanza stupefacente; inoltre, gli operatori hanno accertato che la sostanza rinvenuta nell’autovettura era riconducibile alla partita di sostanza stupefacente sequestrata agli stessi quella giornata.
    I due, insieme al locatario dell’abitazione, identificato per un 46enne di Frattamaggiore, sono stati denunciati per detenzione abusiva di armi, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, sequestrati beni per 2 milioni di euro al rapinatore trasfertista

    Un pregiudicato di 48anni, rapinatore ‘trasfertista’ residente a Napoli, è stato sottoposto a un sequestro di prevenzione emesso dal Tribunale di Milano su proposta del Questore.
    Il provvedimento, secondo quanto riferito dalla Questura, ha colpito il patrimonio immobiliare ritenuto illecitamente accumulato negli anni grazie alle numerose rapine che l’uomo avrebbe commesso prevalentemente a Milano.
    “Come scrive la Sezione autonoma Misure di prevenzione di Milano – si legge in una nota – l’attività delittuosa posta in essere fin dal 1993 denota uno stabile radicamento dell’uomo in contesti dediti alla perpetrazione di delitti contro il patrimonio, grazie ai quali il medesimo, che non ha altri redditi, si è assicurato rilevanti profitti vivendo abitualmente grazie ai proventi delle attività illecite, a decorrere dal 2009.
    E poi negli anni 2016 e 2020, quando è stato riconosciuto responsabile di numerose rapine di orologi e beni di valore, commesse in modo sistematico” prevalentemente con il trucco della botta allo specchietto retrovisore esterno e poi dello strappo dal polso dell’orologio dal braccio del conducente mentre lo raddrizzava.
     Il rapinatore trasfertista sceglieva solo orologi di grande valore
    Alcuni orologi di lusso valevano oltre 50mila euro. Il sequestro eseguito dalla Polizia di Stato dopo le indagini della Divisione Anticrimine, riguarda diverse unità immobiliari a Napoli, compresa un’attività commerciale, conti correnti e polizze, nonché il contenuto di una cassetta di sicurezza all’interno della quale è stata rinvenuta una somma in contante; il tutto per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Sparatoria a Pianura in via Escivà

    Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi nel pomeriggio nel quartiere Pianura a Napoli.
    La Polizia è intervenuta in via Josemaria Escrivà per la segnalazione dell’esplosione di colpi di arma da fuoco, trovando sul selciato diversi bossoli.
    La Polizia ha avviato le indagini sull’accaduto. La stesa è solo l’ennesimo segnale della tensione esistente tra i clan di Pianura che sono in guerra da mesi per il controllo delle attività illecite nel quartiere.
    L’altra notte invece è stato ferito il boss emergente il 19enne Antonio Gaetano mentre era in auto a Mergellina. Il giovane è ancora ricoverato in fin di vita in ospedale. LEGGI TUTTO

  • in

    Agguato a Mergellina: 19enne di Pianura in fin di vita

    La faida di camorra di Pianura si sposta nel centro città e insanguina le strade della movida di Mergellina del sabato notte.
    Un diciannovenne, Antonio Gaetano ritenuto legato a un clan di camorra del quartiere Pianura di Napoli, è giunto la scorsa notte nell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, a Napoli, gravemente ferito da due colpi d’arma da fuoco, che si sono stati sparati poco prima dell’una, da due persone mentre si trovava in auto a Mergellina, la strada degli chalet del capoluogo campano.
    I medici gli hanno riscontrato due ferite: una all’addome e l’altra alla zona cervicale. Il giovane, con precedenti e residente nel quartiere Pianura della città, qualche giorno fa teatro di un omicidio e ritenuto dagli inquirenti una “zona calda”, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
    Adesso è ricoverato in terapia intensiva in pericolo di vita. Secondo le prime informazioni i killer hanno sparato almeno tre colpi. A terra, la Polizia di Stato ha trovato tre bossoli. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della Squadra Mobile della Questura di Napoli.
    Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere pubbliche e private presenti nella zona per aver elementi utili alle indagini. LEGGI TUTTO