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    Parcp Verde, sequestrate oltre mille dosi di droga pronte per la vendita

    Ennesimo duro colpo ai signori dello spaccio del parco Verde di Caivano.
    I Carabinieri della compagnia di Caivano hanno setacciato il Parco Verde per un controllo volto al contrasto dello spaccio di droga. Durante le diverse perquisizioni i militari hanno sequestrato una grossa quantità di sostanza stupefacente destinata alla vendita al dettaglio.
    Nel nascondiglio – ricavato in aree comuni dei caseggiati popolari – i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 700 dosi di eroina e 350 dosi di cocaina. La droga avrebbe fruttato circa 15mila euro. Indagini in corso per individuare i responsabili coinvolti nel traffico di droga, gli utilizzatori e soprattutto quali della famiglie camorristiche della zona gestiva quel giro di droga.

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    Torre del Greco, prof muore dopo intervento di isterectomia: in arrivo gli avvisi di garanzia

    Sarà l’inchiesta della magistratura a fare luce sulla morte della professoressa Iolanda Gentile, 51 anni di Trecase.
    La donna, insegnante di matematica al Liceo Pitagora-Croce di Torre Annunziata, era stata sottoposta ad un intervento chirurgico di isterectomia presso una clinica privata nella zona di Santa Maria la Bruna a Torre del Greco.
    Le condizioni della donna, madre di quattro figli, erano peggiorate dopo l’operazione, fino a richiedere la necessità di un trasferimento all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove la paziente è deceduta. I familiari hanno allora presentato denuncia, con l’apertura di un fascicolo.
    Gli agenti del commissariato di polizia stabiese, su ordine dei magistrati, hanno sequestrato le cartelle cliniche, mentre la salma della donna è stata sequestrata in attesa dell’effettuazione dell’autopsia.
    La procura diTorre Annunziata è pronta ad inviare gli avvisi di garanzia, come atto dovuto, a tutte gli operatori sanitari che hanno avuto contatti con la donna. Potranno in questo modo far presenziare sia i loro avvocati sia i loro periti medici all’esame autoptico che si svolgerà ad inizio della prossima settimana.
    E solo in quel caso si potranno avere notizie certe sulle cause della morte della prof.

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    Castellammare, omicidio del boss durante la festa del Santo patrono: arrestati due killer

    Due persone sono state arrestate dai Carabinieri per un omicidio avvenuto l’8 maggio 2005 a Castellammare di Stabia.
    Nell’agguato, compiuto durante la festa per il patrono della città, rimase ucciso Vincenzo De Maria, 35 anni, e ferito Massimo Massa, all’epoca 45enne. I Carabinieri del gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, a carico di due persone.
    Entrambe gravemente indiziate dell’omicidio e del tentato omicidio, aggravati dalla finalità di agevolare il clan camorristico D’Alessandro, attivo nel territorio di Castellammare di Stabia.
    Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l’uccisione di De Maria sarebbe stata deliberata dal clan per eliminare un esponente del gruppo avverso degli Omobono-Scarpa, in parte costituito da scissionisti, di cui faceva parte la vittima. Nell’occasione fu ferito anche Massa, presente sul luogo dell’agguato.

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    Napoli, sparatoria a Ponticelli: ferito 22enne

    In serata i Carabinieri del radiomobile di Napoli sono intervenuti nell’ospedale del Mare per una persona colpita da colpi d’arma da fuoco.
    Da una prima sommaria ricostruzione la vittima, un 22enne del posto, sarebbe stata colpita alla gamba destra da un colpo d’arma da fuoco in un tentativo di rapina finita male da parte di due individui in sella di uno scooter.
    I fatti sarebbero avvenuti in viale della Metamorfosi. Indagini tuttora in corso da parte dei Carabinieri di Ponticelli volte a ricostruire l’esatta dinamica della vicenda.
    Il ragazzo non è in pericolo di vita. I carabinieri stanno verificando la versione fornita dal ferito e stanno procedendo ad analizzare le frequentazioni del 22enne. LEGGI TUTTO

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    Processo “cella zero” a Poggioreale: tutti assolti i 12 agenti penitenziari

    “Il fatto non sussiste”: hanno tutti rinunciato alla prescrizione e sono stati tutti assolti gli agenti della polizia penitenziaria coinvolti nel cosiddetto processo sulla “cella zero” nel carcere napoletano di Poggioreale.
    La sentenza riguarda una decina di agenti ai quali venivano contestati abusi e lesioni ai danni dei detenuti. La sentenza è stata pronunciata in mattinata a Napoli, dal giudice Diego Vargas (terza sezione penale).
    I presunti maltrattamenti vennero denunciati da quattro ex detenuti del carcere di Poggioreale tra il 2012 e il 2014. Il processo prese il via nel 2018 e l’introduzione del reato di tortura (che non poteva essere contestato come invece è avvenuto per i fatti di Santa Maria Capua Vetere) è risalente al 2017.
    Il collegio difensivo è stato composto, tra gli altri, dagli avvocati Marcello Severino, Carmine Capasso, Carlo De Stavola, Elisabetta Montano e Marco Monica. LEGGI TUTTO

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    Agguato a Torre Annunziata, ferito 45enne

    Agguato nella tarda serata di ieri a Torre Annunziata, ferito uomo di 45 anni.
    L’episodio è avvenuto intorno alle 23.00 in via Torretta di Siena nei pressi del cimitero cittadino. Ad essere ferito Luigi Guarro, 44 anni, ritenuto continguo clan Gionta. L’uomo e’ stato colpito da proiettili al torace, gomito, ginocchio e nuca con precedenti penali. Da una prima ricostruzione si tratterebbe di una rapina finita male.
    Trasportato immediatamente al Pronto Soccorso di Castellammare, è fuori pericolo. Sul caso indagano i carabinieri: si indaga su più fronti, compresa la pista legata alla criminalità organizzata.
    I militari stanno verificando la versione fornita dal ferito. Si stanno analizzando i suoi rapporti, le sue frequentazioni. LEGGI TUTTO

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    Camorra, i Montescuro chiedono la restituzione dei beni sequestrati

    ‘La persecuzione dei Montescuro. Ma i figli di ‘o Minuzz non si arrendono’.Risale all’estate del 2021 la richiesta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale e personale nei confronti di Montescuro Luca, figlio 62enne del defunto boss Carmine Montescuro ‘o Minuzz anche detto sindaco della Camorra, scomparso nel mese di gennaio.
    Ma il 25 gennaio il Tribunale di Napoli– Sezione Misure di Prevenzione ha accolto l’istanza con cui le difese, rappresentate dagli avvocati Immacolata Romano e Giuseppe Milazzo, sostenevano l’inammissibilità della sorveglianza speciale. Il Montescuro Luca è infatti detenuto dal lontano 2008 per essere stato ai vertici di un sodalizio che distribuiva droga proveniente dalla Spagna sul territorio campano e per aver partecipato a svariati assalti ai tir in autostrada.
    La Procura infatti chiedeva che venissero sequestrati al Montescuro beni immobili (una casa, la casupola del portiere del condominio, tre locali adibiti a negozi ed un deposito, tutti siti a Sant’Erasmo), rapporti bancari e finanziari e due autoveicoli (una Mini Cooper e una Fiat 500X).
    Il Tribunale, però, nella stessa udienza dove dichiarava inammissibile la richiesta di sorveglianza speciale, rigettava anche il sequestro della maggior parte dei beni ad eccezione di una casa e della casupola del portiere del condominio.
    I due difensori, coadiuvati da esperti contabili, con le memorie difensive prodotte al tribunale sono riusciti a far emergere che i soldi con cui tutti i beni sono stati acquistati fossero di provenienza lecita.
    Ora toccherà agli stessi impugnare il provvedimento per la restituzione dell’unica casa tolta al Montescuro e della casupola del portiere, per sottrarre dalle braccia della Procura il magro bottino consegnatole dal Tribunale. LEGGI TUTTO

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    Camorra, pizzo per il clan Veneruso: 2 fermi

    Avevano imposto il pizzo per conto del clan Veneruso a un imprenditore edile di Casalnuovo ottenendo addirittura i lavori di ristrutturazione dell’abitazione.
    Stamane gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Acerra hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia a carico di due persone.
    Entrambe gravemente indiziate del reato di tentata estorsione continuata, aggravata dal  metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l’organizzazione di stampo camorristico denominata clan Veneruso, operante in Casalnuovo, Volla e zona limitrofe.
    Pizzo su ogni appartamento costruito
    In particolare, le condotte estorsive sarebbero state poste in essere dal mese di settembre 2022 in danno di un imprenditore edile nei confronti del quale, mediante minacce, gli indagati avrebbero preteso il pagamento di tangenti per ogni appartamento costruito dalla vittima nonché l’esecuzione gratuita di lavori presso l’abitazione di uno dei fermati. LEGGI TUTTO

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    Due minorenni di Marano accoltellati stanotte a Villaricca

    Questa notte i carabinieri della stazione di Villaricca sono intervenuti presso il pronto soccorso dell’ospedale di Giugliano in Campania per due minorenni feriti.
    Si tratta di due 17enni maranesi, incensurati, entrambi verosimilmente feriti con un’arma da taglio.
    Per i due ragazzi feriti prognosi si 10 giorni
    Il primo è rimasto ferito alla coscia sinistra, la prognosi è di 10 giorni. L’altro alla coscia destra e all’avambraccio sinistro, identica la prognosi.
    Secondo una prima ricostruzione ancora tutta da verificare i due sarebbero stati colpiti da sconosciuti in Via Enrico Fermi, nel comune di Villaricca.
    Continuano le indagini per chiarire dinamica e matrice. I militari stanno cercando di capire se sia trattata di un’aggressione scaturita dalla solita e banale lite tra ragazzi durante i week end.
    Si stanno cercando immagini dalle telecamere private presenti nella zona e si stanno interrogando amici di Marano e titolari di attività commerciali ancora aperte all’ora dell’aggressione. LEGGI TUTTO

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    Frattamaggiore, rinvenute armi e droga in un’auto. Tre persone denunciate

    Giovedì pomeriggio gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore hanno effettuato un controllo in via Trieste a Frattamaggiore presso un’abitazione in uso ad un uomo dove, in un’auto parcheggiata nel cortile, hanno rinvenuto una pistola magnum 357 Smith e Wesson, una pistola Beretta cal. 6,35 con una cartuccia e priva di matricola, un coltello della lunghezza di 20 cm, 930 involucri contenenti circa 1,4 kg di marijuana, 19 panetti di hashish del peso di circa 1,9 kg, numerose dosi contenenti circa 570 grammi di cocaina e diverso materiale per il confezionamento della droga.
    I poliziotti hanno, altresì, verificato che l’auto era in uso ad un 28enne di Orta di Atella e che lo stesso, lo scorso 4 marzo, era stato arrestato insieme ad un 33enne di Frattaminore poiché trovati in possesso di sostanza stupefacente; inoltre, gli operatori hanno accertato che la sostanza rinvenuta nell’autovettura era riconducibile alla partita di sostanza stupefacente sequestrata agli stessi quella giornata.
    I due, insieme al locatario dell’abitazione, identificato per un 46enne di Frattamaggiore, sono stati denunciati per detenzione abusiva di armi, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. LEGGI TUTTO

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    Latitante arrestato dai carabinieri a Pomigliano

    Nicola Ianuale, 32enne già noto alle forze dell’ordine è stato catturato a Pomigliano dai militari della sezione operativa della compagnia di Castello di Cisterna.
    L’uomo era latitante dallo scorso 5 settembre e destinatario del provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Nola per reati di droga. Un provvedimento emesso in sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico alla quale Ianuale era sottoposto e da cui il 32enne era evaso lo scorso 18 agosto, giorno in cui se ne erano perse le tracce.
    I Carabinieri di Castello di Cisterna però non hanno mai interrotto le indagini e, sempre attenti a monitorare e setacciare non solo le strade ma anche il web, hanno rintracciato il 32enne ieri sera verso le 22.30.
    Era da solo in strada nei pressi un locale di via Terracciano a Pomigliano d’Arco e quando si è visto accerchiato dai carabinieri della sezione operativa per Ianuale non c’era nessuna via di fuga, inutile opporre resistenza. Al momento della cattura l’uomo è stato trovato in possesso di poco più di 13 grammi di marijuana poi sequestrata.
    L’arrestato è stato trasferito nel carcere di Poggioreale a disposizione dell’Autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO