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    Droga dal Parco Verde a Maddaloni, 14 arresti

    I carabinieri della Compagnia di Maddaloni (CASERTA) hanno arrestato su ordine del Gip del tribunale di Napoli quattordici persone ritenute componenti di un’associazione dedita da anni allo spaccio di stupefacenti, tra cui hashish, marijuana, cocaina e crack. A capo del gruppo formato quasi interamente da persone di età compresa tra i 40 e i 50 anni – è emerso – vi era un 46enne di Caivano, residente al Parco Verde, nota piazza di spaccio del Napoletano che però rifornisce, anche per la vicinaza geografica, molte basi del Casertano.
    Il 46enne aveva anche riciclato i soldi della droga creando una società di noleggio auto, che poi ha chiuso vendendo i veicoli; stamani i militari sono andati a sequestrare otto auto ai compratori, che ora dovranno dimostrare la buona fede nell’acquisto per ottenere il dissequestro del mezzo.
    Durante le esecuzioni dei provvedimenti, i carabinieri hanno inoltre trovato e sequestrato a casa di uno degli indagati, residente nel quartiere napoletano di Secondigliano, 20mila euro in contanti. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno accertato l’esistenza di un vasto giro di spaccio tra Maddaloni e i comuni vicini, gestito da vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, che si rifornivano soprattutto al Parco Verde e in qualche caso nelle piazze di spaccio di Napoli, come Secondigliano e Scampia. I fornitori a loro volta si approvvigionavano da personaggi calabresi, ma su questo filone procedono separatamente le Procure calabresi competenti.
    Il 46enne di Parco Verde – hanno accertato gli inquirenti – dava direttive agli altri indagati sulle modalità di approvvigionamento soprattutto per evitare le forze dell’ordine. Ma nonostante le accortezze, durante lo svolgimento delle indagini, i carabinieri hanno arrestato in flagranza undici pusher e segnalato per consumo personale tredici assuntori, sequestrando 2,5 chili di stupefacenti e una pistola semiautomatica calibro 6.35 con decine di cartucce. LEGGI TUTTO

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    Parco Verde, arrestati 2 pusher, in casa anche uno scanner

    Ennesimo blitz anti-droga dei Carabinieri della compagnia di Caivano che hanno fatto irruzione in una piazza di spaccio nel Parco Verde.
    I Carabinieri entrano nell’abitazione al secondo piano di un’immobile e sorprendono il 31enne Aniello Savarese e il 19enne Nicola Iavazzo, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Perquisiti, vengono trovati in possesso di 48 dosi di hashish e un panetto della stessa sostanza per il peso complessivo di 120 grammi.
    Durante la perquisizione i militari trovano altro: 100 grammi di cocaina pura ancora da preparare, un dvr, telecamere, diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente e uno scanner verosimilmente utilizzato per segnalare la presenza di “cimici”.
    Gli arrestati – dovranno rispondere di produzione, traffico e detenzione di droga – sono in attesa di giudizio. L’appartamento in questione è stato sequestrato e i carabinieri, insieme a personale del Comune di Caivano, hanno saldato la porta di accesso. LEGGI TUTTO

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    Pusher in trasferta da Nocera al Parco Verde di Caivano: 3 arresti

    I Carabinieri della stazione di Caivano insieme ai militari del Reggimento Campania hanno arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio 3 persone di Nocera Inferiore.
    I militari hanno fermato i 3 in trasferta nel parco verde isolato C. Nelle loro tasche i carabinieri hanno trovato 28 dosi di cocaina e 6 grammi di eroina. Sequestrata anche la somma di 440 euro verosimilmente provento illecito.
     I pusher in trasferta: volti noti alle forze dell’ordine
    A finire in manette sono il 52enne Alfonso Granato, il 55enne Marcello Oliva e il 52enne Ivan Cuomo, tutti già noti alle forze dell’ordine e in attesa di giudizio.

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    I militari stanno accertando se i tre fossero li per spacciare oppure aveva acquistato il quantitativo di droga da rivendere nella loro città, Nocera Inferiore. E per questo che le indagini continuano per risalire ai fornitori e capire il giro di clientela. LEGGI TUTTO

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    Caivano, incendiate due auto rubate

    Ieri sera i Carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Caivano sono intervenuti in località Casolla, in aperta campagna, per l’incendio di due auto.
    Le fiamme domate dai Vigili del fuoco hanno completamente distrutto una Fiat Punto e una Lancia Y entrambe risultate rubate e intestate a incensurati.
    Indagini in corso dei Carabinieri che stanno cercando di appurare il perché dell’incendio e soprattutto capire se le due auto siano state utilizzate in recenti fatti delittuosi. LEGGI TUTTO

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    Caivano, droga e armi in uno stabile abbandonato

    Armi, munizioni e droga in uno stabile abbandonato. Sequestro dei Carabinieri a Caivano.
    I Carabinieri della stazione di Caivano hanno rinvenuto armi e droga all’interno di un immobile abbandonato in via Cairoli. Questa volta non nel solito parco Verde. Erano nascoste in una cassetta metallica.
    Sono 555 i grammi di cocaina trovati dai militari insieme a 1 dose di hashish e vario materiale per il confezionamento. Tra le armi, invece, una pistola calibro 7,65 carica risultata provento di furto, un revolver calibro 38 carica con matricola cancellata e 34 cartucce calibro 38. Stupefacenti, armi e munizioni sono stati sequestrati.
     Una pistola e un revolver sequestrate oltre alla droga
    Le armi saranno sottoposte ad accertamenti dattiloscopici e balistici per verificare se siano state utilizzate in fatti di sangue o intimidazione. Continuano le indagini dei Carabinieri per risalire al “custode”. LEGGI TUTTO

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    Pugile ucciso a Caserta: assassino condannato a 21 anni di carcere

    Il Giudice chiede accertamenti su eventuali “mancanze mediche”. il 18enne Gennaro Leone con una coltellata nell’agosto del 2021 a Caserta

    La Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato a 21 anni ed un mese di carcere Gabriel Ippolito.
    Il 22enne di Caivano è stato riconosciuto colpevole di aver ucciso in via Vico a Caserta, nell’agosto 2021, il 18enne Gennaro Leone con una coltellata alla coscia. Il pubblico ministero Chiara Esposito aveva invocato una pena di 23 anni.
    La Corte presieduta da Roberto Donatiello ha disposto inoltre l’invio degli atti in Procura per indagare su eventuali mancanze dei medici dell’ospedale di Caserta che la notte tra il 28 e 29 agosto 2021 soccorsero Leone; questi arrivò nel presidio sanitario del capoluogo con una profonda emorragia alla coscia causata dalla coltellata di Ippolito, che gli aveva reciso l’arteria femorale, e morì dissanguato.
    Per i giudici dunque vanno realizzati ulteriori accertamenti sui momenti finali della vita del 18enne Leone, nonostante sia stata riconosciuta la colpevolezza di Ippolito, condannato per omicidio volontario, sebbene con la pena minima prevista per questa fattispecie.
    “La decisione della Corte di inviare gli atti in Procura per accertare eventuali colpe dei medici – sottolinea Angelo Raucci, difensore di Ippolito insieme all’avvocato Michela Ponticelli – è importante per arrivare all’accertamento della verità, come noi abbiamo sempre auspicato e fatto emergere tramite i nostri consulenti. Resta il rammarico perché non è stata riconosciuta la preterintenzionalità, come noi richiedevano; leggeremo comunque le motivazioni”.
    I giudici hanno inoltre riconosciuto le attenuanti generiche come chiesto dal pm, disponendo per il 22enne di Caivano l’interdizione perpetua dai pubblici uffici oltre al risarcimento nei confronti delle parti civili, da quantificare in sede civile, con una provvisionale immediatamente esecutiva di 100mila euro nei confronti dei genitori di Gennaro, di 70mila euro per ciascun fratello, 7mila euro per il Comune di Caserta e 5mila per la fondazione Polis.
    Leone, studente e pugile – è stato ricostruito nel processo – ebbe un litigio per futili motivi con Gabriel Ippolito, che lo accoltellò ad una gamba lasciandolo sul selciato in una pozza di sangue; Leone morì poi in ospedale. Ippolito fu arrestato il giorno dopo, ammise le sue colpe e da allora è in carcere.

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    Caivano, eroina in lavanderia: arrestato Giovanni Ciccarelli

    Eroina nel vano lavanderia. Carabinieri arrestano pusher vicino al clan CiccarelliIsolato B3/6 del Parco Verde di Caivano e ancora spaccio di droga.
    In manette questa volta Giovanni Ciccarelli, contiguo all’omonimo clan.
    I carabinieri della sezione radiomobile locale hanno perquisito il vano ascensore della palazzina e un ambiente utilizzato in via esclusiva da Ciccarelli per stendere ed asciugare il bucato.
    Non solo panni al suo interno, anche un panetto di oltre mezzo chilo di eroina.Droga ancora da tagliare in quantità tali da assecondare le esigenze di circa 500 clienti con altrettante dosi da smerciare.
    Ciccarelli è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio ed è ora in carcere, in attesa di spiegare al Giudice le sue ragioni.

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    Bomba di 3 chilogrammi davanti a una concessionaria: evitata una strage

    Nel caso fosse esplosa avrebbe causato danni ingenti.
    Questa mattina i Carabinieri della compagnia di Caivano sono intervenuti in piazza Santa Croce a Cardito per il rinvenimento di un ordigno inesploso. La bomba di circa 3 kg, ripiena di polvere, chiodi e bulloni, sarebbe stata piazzata da ignoti davanti un’attività di noleggio auto.
    I carabinieri della stazione di Crispano e gli Artificieri del nucleo investigativo di Napoli hanno disinnescato l’ordigno. Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice evento.
    I militari stanno prendendo visione delle immagini delle telecamere pubbliche e private presenti in zona per avere elementi utili a dare un nome e un volto ai bombaroli.
    Il titolare della concessionaria presa di mira sentito a sommarie informazione ha riferito ai carabinieri di non aver mai ricevuto minacce ne richieste estorsive e di non sapere spiegare i motivi di quel gesto.

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    Caivano, Rosa Amato la manager a capo della ‘piazza di spaccio del parco Verde

    Gestiva in maniera manageriale la sua piazza di spaccio, particolarmente fiorente, senza mai entrare in diretto contatto con la droga che i suoi pusher vendevano h24.
    E per questo che può essere a tutti gli effetti considerata un “capo piazza 2.0” Rosa Amato, 62 anni, una delle quattro donne arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna (coordinati dal maggiore Andrea Coratza) che oggi hanno assestato un duro colpo agli spacciatori del tristemente noto Parco Verde di Caivano.
    Trentatrè sono le misure cautelari emesse dal gip di Napoli Marco Giordano su richiesta della DDA, che riguardano presunti esponenti del clan Sautto-Ciccarelli. Dalle indagini dei militari è emerso che la “piazza di spaccio” di Rosa Amato era tra le più produttive delle quattordici neutralizzate con la raffica di misure cautelari notificate all’alba di oggi.
    Molti altri gruppi criminali, anche provenienti da altre province della Campania, come i clan casertani di Marcianise, acquistavano cobret, cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana, a Caivano, soprattutto da lei. Il giro d’affari complessivo era particolarmente ingente: circa 100mila euro al mese, secondo le stime degli investigatori.
    Anche i suoi figli, in passato, sono stati arrestati per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le forniture di cocaina alle piazze di spaccio del Parco Verde erano di appannaggio esclusivo di Pasquale Fucito, detto “o’ marziano” (che qualche anno fa, con una lettera dal carcere, manifestò il suo intento di ‘dissociarsi’) il quale aveva stipulato con il boss Nicola Sautto un patto: per avere questo privilegio (da condivedere con Antonio e Gennaro Sautto) doveva versare mensilmente 35mila euro.

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    Caivano, rubato e ritrovato il violino secolare della country band americana

    Un violino di oltre 100 anni, tramandato di generazione in generazione. Uno strumento da 20mila euro, di abete rosso pregiato e corde in budello, finito nella mani di ladri senza scrupoli.
    Questa notte, i carabinieri della sezione radiomobile di Caivano hanno ritrovato nel parco Verde un furgone, rubato poche ore prima a Giugliano in Campania. Nel veicolo strumenti musicali per un valore complessivo di 100mila euro, di proprietà di una country band americana che poco prima si era esibita in un locale generalmente frequentato da militari in servizio nella base NATO giuglianese.

    Dopo il ritrovamento del veicolo i membri della band hanno ringraziato i carabinieri intervenuti e chiesto un simpatico selfie per ricordare la disavventura dal lieto fine

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    Cadavere a Caivano: scoperta dei carabinieri a Pascarola

    Questa mattina i carabinieri della stazione di Caivano hanno rinvenuto il cadavere di un 45enne allontanatosi lo scorso 3 ottobre dall’ospedale di Frattamaggiore (reparto psichiatria).E’ stato trovato in un terreno, in avanzato stato di decomposizione. Non si esclude che sia morto per cause naturali. Indagini in corso da parte dei militari per stabilire come la vittima sia arrivata sul posto e le cause della morte.
    Intanto stanotte sempre a Caivano la sezione radiomobile della locale compagnia ha effettuato un arresto al Parco Verde. Un uomo è in strada e alla vista delle luci blu tenta di fuggire. I militari lo vedono e lo inseguono fino a raggiungerlo in quello che una volta era un negozio.I Carabinieri lo conoscono, si tratta del 41enne Vincenzo Buonaurio, è del posto ed è già noto alle forze dell’ordine.Parte la perquisizione che si estende anche a casa del fermato. Rinvenute e sequestrate due pistole marca Wienerwald waffenfabrik calibro 6,35 con matricole abrase. Sequestrata anche una pistola replica priva ti tappo rosso calibro 8. Durante le operazioni i militari hanno trovato e sequestrato anche una cartuccia calibro 12 e un bilancino di precisione.Il 41enne è stato arrestato e trasferito nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di detenzione illegale di armi e resistenza. Le armi sequestrate saranno sottoposte ad accertamenti per accertare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti LEGGI TUTTO

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    Caivano, nasconde la droga colorata nel congelatore: arrestato 36enne

    Caivano, nasconde la droga colorata nel congelatore: arrestato 36enne. Ancora un arresto dei carabinieri nel parco Verde di Caivano.
    Nel Parco Verde di Caivano i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Roberto Iannucci, 36enne della provincia di Benevento già noto alle forze dell’ordine.
    L’uomo passeggiava nel Parco Verde indossando un marsupio. Non sembrava proprio un turista e i carabinieri lo hanno seguito. Alla vista dei militari ha tentato di fuggire ed è entrato in un appartamento che poi è risultato essere nella sua disponibilità. I Carabinieri lo hanno raggiunto e beccato proprio mentre stava nascondendo la borsetta nel cassetto del congelatore. Nel marsupio c’erano 55 dosi di cocaina, 41 dosi di eroina e la somma contante di 420 euro. E’ stato tutto sequestrato.
    La droga, pronta alla vendita, aveva la particolarità di essere confezionata con involucri colorati. Celeste per la cocaina e bianco per l’eroina. Stratagemma probabilmente utilizzato dal pusher per consegnare lo stupefacente più velocemente possibile a seconda della richiesta del cliente di turno e dei suoi “gusti”. L’arrestato è stato trasferito in carcere in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO