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    Aversa, 24enne evade dai domiciliari e viene bloccato dai carabinieri dopo folle inseguimento

    Un giovane di 24 anni, soggetto ai domiciliari per reati legati agli stupefacenti, è stato fermato dalla polizia mentre guidava a forte velocità lungo viale Europa ad Aversa.
    Nonostante fosse ristretto ai domiciliari, il giovane ha tentato la fuga a bordo della Smart Fortwo di proprietà della madre, ma è stato fermato dopo un rocambolesco inseguimento protrattosi per diversi chilometri.
    Avvistati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, il ragazzo ha cercato di scappare aumentando la velocità e mettendo a repentaglio la sicurezza sua e degli altri.
    Dopo un violento impatto contro un veicolo in sosta, ha cercato la fuga a piedi, ma è stato bloccato dopo una breve corsa. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di dosi di marijuana, prontamente sequestrate.
    Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e dovrà rispondere di evasione, resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente. Il 24enne, oltre ai reati già commessi, dovrà ora affrontare le conseguenze di questa nuova infrazione. LEGGI TUTTO

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    Camorra, riciclavano i soldi dei Casalesi attraverso società di comodo: 8 arresti

    Riciclavano  i proventi illeciti del clan dei Casalesi attraverso una società di gestione e smaltimento di rifiuti formalmente intestata a un “prestanome”, ma di fatto collegata a una compagine familiare vicina agli ambienti camorristici della potente cosca di camorra.E lo facevano tramite una rete di persone fisiche e giuridiche guidate da una stessa direzione.
    E per questo che stamane  i militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma, con il supporto del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia.
    L’ordinanza riguarda otto persone fortemente indiziate di far parte di un’organizzazione dedita ai reati di riciclaggio di denaro, frode fiscale ed intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di agevolare il clan dei Casalesi.
    L’operazione di oggi è il risultato di un’indagine che ha raccolto prove a carico di un gruppo di imprenditori con base organizzativa nella provincia di Caserta, i quali si dedicavano in modo sistematico alla commissione di reati tributari.
    Nonostante la precedente presenza di provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti dell’impresa di smaltimento rifiuti, a causa dell’associazione con un esponente di spicco del clan dei Casalesi, la società ha continuato a operare attraverso una nuova compagine, mantenendo così una continuità gestionale e imprenditoriale.
    Le indagini hanno rivelato che la società avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti, generando costi fittizi e consentendo la fuoriuscita di utili aziendali attraverso un sistema di riciclaggio.
    Con ruoli ben definiti, diversi soggetti hanno eseguito movimentazioni finanziarie anomale, connesse alle fatturazioni di operazioni inesistenti emesse da società di comodo/cartiere.
    Queste movimentazioni avevano l’obiettivo di far confluire somme di denaro su conti correnti bancari e postali, successivamente trasferite anche all’estero (in Bulgaria, Regno Unito, Polonia, Germania, Belgio, Lituania) o prelevate in contanti, rendendo complessa l’identificazione della destinazione finale. Le indagini tecniche e bancarie hanno comunque permesso di rintracciare una parte significativa dei capitali di probabile provenienza illecita attraverso transazioni di denaro contante.
    In relazione a coloro che hanno diretto e organizzato l’attività criminale, è stata emessa la custodia cautelare in carcere, mentre gli altri sei indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
    Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il GIP ha anche ordinato il sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, per un ammontare superiore a 11 milioni di euro, comprendendo la totalità delle quote di partecipazione al capitale sociale e dei complessi aziendali di sei società coinvolte.
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    Aversa, incendio ne capannone industriale: indagini dell’Arpac

    Nel pomeriggio di ieri, un incendio è divampato in un deposito di circa 300 metri quadrati, contenente pellame e calzature, nell’area industriale Aversa Nord. L’amministrazione comunale di Gricignano ha attivato il dipartimento Arpac di Caserta per valutare le conseguenze ambientali dell’evento.
    Dopo i primi sopralluoghi, è stato avviato il monitoraggio di diossine e furani dispersi in atmosfera mediante un campionatore ad alto flusso. Al momento dell’arrivo del personale dell’Arpac, l’incendio risultava già spento grazie all’intervento dei vigili del fuoco.
    Ulteriori accertamenti sono in corso e i risultati verranno diffusi non appena disponibili, in seguito alle procedure tecniche necessarie per i campionamenti e le determinazioni analitiche. LEGGI TUTTO

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    Caserta, arrestato nigeriano: era ricercato per violenza sessuale in Germania

    La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato un cittadino nigeriano di 32 anni, ricercato dall’autorità giudiziaria tedesca per violenza sessuale. Non è il primo arresto per questo tipo di reato: il secondo in pochi giorni per le stesse motivazioni dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Caserta.
    Durante la settimana scorsa, i poliziotti avevano arrestato, per violenza sessuale avvenuta in Germania nel 2023, un nigeriano trovato anche in possesso di un “machete”. Durante il secondo arresto, i poliziotti hanno scoperto le false generalità fornite da un altro uomo richiedente il permesso di soggiorno per protezione internazionale.
    Questo ha consentito di collegare l’identità reale della persona ad un ricercato per violenza sessuale, avvenuta nel mese di gennaio 2022 in un parco pubblico di Berlino.
    La persona è stata arrestata ed accompagnata nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della Corte d’Appello di Napoli, per gli adempimenti relativi all’estradizione e alla consegna alle Autorità tedesche. LEGGI TUTTO

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    Caserta, falsi interventi con Sismabonus: sequestrati 800mila euro

    A Caserta, è stato eseguito un sequestro di 800mila euro legato a profitti illeciti derivanti dall’indebita compensazione di crediti di imposta ottenuti attraverso interventi antisismici falsi, sfruttando i benefici fiscali del “Sismabonus”. L’operazione è stata condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta.
    Le indagini, avviate nell’ottobre 2023, hanno rivelato che imprenditori edili, professionisti e tecnici avrebbero attestato, anche attraverso false asseverazioni del rischio sismico, la demolizione di un immobile inesistente e la ristrutturazione di un complesso residenziale mai realizzato. La truffa mirava a beneficiare indebitamente delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa, coinvolgendo una simulata alienazione tra una società e una cooperativa di comodo, entrambe legate a un unico centro di interessi.
    I crediti maturati in modo fittizio sono stati ceduti dalla cooperativa alla società, che li ha utilizzati come “moneta fiscale” per pagare debiti tributari. Successivamente, parte dei crediti è stata ceduta ad altri soggetti, riconducibili alla stessa “cabina di regia”, che li hanno compensati, ceduti o monetizzati nonostante fossero inesistenti.
    Per prevenire ulteriori illeciti, ad ottobre scorso, è stato eseguito un sequestro di 12.293.006,11 euro. Gli approfondimenti investigativi successivi hanno rivelato il coinvolgimento di altre persone fisiche e giuridiche, che hanno compensato i crediti acquisiti illegalmente con debiti effettivi verso il Fisco, portando al sequestro odierno di 775.385,84 euro. LEGGI TUTTO

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    Maddaloni, ruba occhiali dal centro commerciale: fermato 40enne della provincia di Napoli

    Arrestato a San Marco Evangelista un uomo di 40 anni, originario della provincia di Napoli, per il furto di occhiali in un centro commerciale di Maddaloni.
    L’intervento della Polizia di Stato di Caserta ha portato alla sua cattura mentre tentava di nascondere la refurtiva, diversi paia di occhiali di importanti marchi commerciali, dal valore di diverse centinaia di euro, che sono stati prontamente restituiti ai titolari del negozio.
    Dopo il giudizio con rito “direttissimo” presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stata applicata la misura dell’obbligo di firma e sono state avviate le procedure per l’emissione del “foglio di via” nei suoi confronti.
    Questa misura di prevenzione del Questore obbliga le persone socialmente pericolose al rientro nei comuni di abituale dimora. LEGGI TUTTO

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    Capodrise, ai domiciliari trovato con una pistola: arrestato

    Nonostante fosse confinato ai domiciliari, il soggetto teneva occultata in una scatola di scarpe nella sua camera da letto una pistola semiautomatica di calibro 7,65, la cui matricola era stata abrasa, insieme a 18 munizioni dello stesso calibro.
    Questa scoperta è stata effettuata nel pomeriggio odierno dai carabinieri della Stazione di Macerata Campania, durante un controllo a Capodrise, nel casertano, nei confronti di un individuo di 33 anni già soggetto a restrizioni domiciliari.
    Notando il comportamento nervoso e sospetto dell’uomo, i militari dell’Arma hanno proceduto con una perquisizione personale e domiciliare, riuscendo a trovare la pistola illegalmente detenuta insieme al suo munizionamento, accuratamente nascosti all’interno di una scatola per scarpe in camera da letto.
    Tutto il materiale rinvenuto è stato prontamente sequestrato. Il 33enne è stato successivamente condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Ora dovrà rispondere delle accuse di detenzione illegale di armi e munizioni, nonché di detenzione di armi clandestine. LEGGI TUTTO

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    Reggia di Caserta, 1 marzo apre l’ala nord ovest del Palazzo reale

    Il primo marzo il pubblico potrà visitare l’ala nord ovest del Palazzo reale della Reggia di Caserta. Dopo oltre un secolo, questa struttura di 3000 metri quadrati tornerà ad essere accessibile al pubblico, grazie agli interventi realizzati con i fondi Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020.
    Questo è stato possibile grazie alla collaborazione del Servizio V del Segretariato generale del Ministero della Cultura. Gli ambienti della Gran Galleria sono stati recuperati e destinati a diventare uno spazio per esposizioni temporanee, oltre ad un’area museale con attività educative, una sala conferenze e un bookshop.
    Inoltre, sarà allestita una mostra fotografica in onore dell’architetto, comprendente progetti come “Attraversamenti” e “Genius et Loci – La drammaturgia dello sguardo” di Luciano D’Inverno e Luciano Romano.
    La Reggia di Caserta è tra i vincitori della seconda edizione di Strategia Fotografia, bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
    L’inaugurazione di questi nuovi spazi sarà arricchita da due giorni di studio e approfondimento del “Cantiere dei cantieri”, con un fitto programma di interventi di ricercatori e studiosi sull’opera magna di Luigi Vanvitelli. LEGGI TUTTO

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    Da Marcianise inseguito fino a Napoli alla guida di un’auto rubata

    La scorsa notte, un carabiniere libero dal servizio ha individuato un ladro a bordo di una Lancia Ypsilon con a bordo una persona che spingeva una Fiat Panda con il motore spento e due persone al suo interno, lungo la sp 335, agro del comune di Marcianise.
    L’allarme è stato dato da un carabiniere della Compagnia di Marcianise che stava facendo rientro in caserma. L’intervento della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile è stato immediato, ma gli occupanti della Fiat Panda sono riusciti a fuggire a piedi nelle campagne circostanti.
    Il conducente della Lancia Ypsilon ha tentato la fuga in direzione di Napoli, scatenando un inseguimento che si è concluso in Corso Vittorio Emanuele III, sulle scale di San Pasquale, dove è stato bloccato.
    Successivi accertamenti hanno rivelato che entrambe le auto erano rubate. Il fermato, un 45enne di Castel Volturno, è stato denunciato in stato di libertà e dovrà rispondere di furto con violenza sulle cose e resistenza a pubblico ufficiale. Sono in corso ulteriori indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Marcianise. LEGGI TUTTO

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    Capua, minacce incendiarie ai vicini per far vendere la casa: in 4 a processo

    È stata fissata l’udienza preliminare per il 23 febbraio prossimo riguardo alle quattro persone residenti a Capua, arrestate lo scorso luglio su richiesta del pm Gerardina Cozzolino e per ordine del gip Daniela Vecchiarelli del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
    Sono accusati di aver fatto parte di un gruppo dedito all’incendio doloso delle auto dei rivali. I soggetti coinvolti sono Claudio Sinapi, 62 anni, proprietario di una palestra e attualmente agli arresti domiciliari, sua moglie Annamaria Fortino, 52 anni, difesi dall’avvocato Giuseppe Stellato, Renaldo Likaj, 26 anni, e Gazmir Shahu, 39 anni, entrambi albanesi, difesi dall’avvocato Paolo Di Furia.
    L’indagine è stata avviata a seguito delle minacce rivolte dal signor e la signora Sinapi al proprietario di una casa, che successivamente si sarebbe rivolto agli albanesi per organizzare l’attacco incendiario. Sono state numerose le automobili incendiate.
    Lo scopo era quello di ottenere la casa dei vicini ad un prezzo molto inferiore al suo valore reale. Sinapi e Fortino sono anche accusati di stalking continuato, in quanto, in esecuzione di un piano criminale comune, hanno intimidito ripetutamente e minacciato gravemente la famiglia della vittima, difesa dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo.
    Lo avevano minacciato con frasi tipo “se tuo padre non è disposto a vendere la casa, io prenderò altre misure con l’aiuto di terze persone” e “è meglio che ve ne andiate da qui! Mi occuperò personalmente di voi!” .
    Hanno minacciato e molestato i vicini e i loro familiari in modo da causare loro un grave stato di paura e timore per la loro incolumità e per quella dei loro cari. LEGGI TUTTO

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    Caserta, finisce ‘per errore’ nella movida: pestato dal branco

    Un giovane di 25 anni è stato pestato da un gruppo di ragazzi per aver chiesto loro di spostarsi per permettergli di passare. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di sabato in via Ferrante, nel centro storico di Caserta, una zona molto frequentata dai giovani per la presenza di bar e locali.
    Il giovane, che era venuto a cena a Caserta con la fidanzata, aveva messo il navigatore per tornare a casa, ma si è ritrovato per errore in una stradina congestionata. Ha chiesto a diversi ragazzi di spostarsi, ma alcuni di loro hanno fatto orecchie da mercante. Quando il giovane ha detto di essersi perso e di non essere di Caserta, i ragazzi hanno capito che era un estraneo e lo hanno aggredito.
    Il giovane è stato colpito con una testata al volto e poi preso a calci e pugni. È stato soccorso da alcuni passanti e portato in ospedale, dove è stato riscontrato una frattura scomposta delle ossa nasali, varie contusioni e ferite lacero contuse.
    La vittima ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini per identificare i responsabili.
    La denuncia del deputato Borrelli
    L’episodio ha suscitato la reazione del deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato: “È assurdo davvero quello che accade oggigiorno. Uno esce per passare una piacevole serata e poi si ritrova in ospedale. E questo non è neanche il peggio, perché altre volte si è arrivati alla tragedia. Tanta violenza brutale ed immotivata non ha proprio alcun senso, eppure è una realtà che sta prendendo sempre più il sopravvento.
    Rimedi? Innanzitutto cominciamo ad inasprire le pene per questi barbari, anzi a garantire che le pene ci siano, perché troppo spesso questi farabutti se la cavano con poco e niente.
    Bisogna anche lavorare sulla prevenzione, investendo sui giovani e sulla cultura della legalità. Non possiamo tollerare che le nostre città siano preda di questi violenti, che rovinano la vita di chi vuole semplicemente divertirsi in modo sano”. LEGGI TUTTO

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    LA PROTESTA Mancata assistenza scolastica per disabili, domani presidio in piazza Vanvitelli a Caserta

    “Questa amministrazione comunale si contraddistingue solo per gli annunci, ma nei fatti l’assistenza scolastica per alunni disabili che frequentano le scuole primarie e secondarie non è ancora partita. Possiamo capire perché?”. Lo dice in una nota l’eurodeputata Chiara Gemma (Fdi-Ecr), che domani alle 9.30 parteciperà in piazza Vanvitelli a Caserta al presidio dei genitori di ragazzi con disabilità insieme al consigliere comunale di Fdi Pasquale Napoletano.
    “Le famiglie sono disperate, costrette a correre in aiuto dei figli a scuola perché oltre agli insegnanti non c’è nessuno che possa aiutare i ragazzi disabili”, afferma Napoletano, che ha presentato una mozione per comprendere i motivi di questo ritardo di quattro mesi. “Le famiglie vogliono conoscere la verità – insiste Gemma – i fondi ci sono, perché tardare l’assistenza scolastica a studenti disabili? Un servizio che doveva partire a settembre per oltre mille alunni. Ricordo che l’Ambito Sociale C01 – Distretto Regio di Caserta, di cui fanno parte i Comuni di Caserta, Casagiove, Castel Morrone e San Nicola La Strada, aveva comunicato due settimane fa che dal 22 gennaio sarebbe partito il servizio di assistenza”.
    “Dieci giorni dopo siamo ancora a digiuno di informazioni, manca il rispetto per le famiglie dei ragazzi disabili, sarebbe il minimo pretendere dal Comune di Caserta almeno una risposta? Porterò all’attenzione dei miei colleghi di partito questo enorme disservizio e sarò voce di queste famiglie”, ha concluso l’eurodeputata. LEGGI TUTTO