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    Reggio Emilia. Pestaggio in carcere: il garante regionale tra le parti civili al processo

    Roberto Cavalieri

    Accolta dal giudice la richiesta del garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, di costituirsi parte civile nel processo che vede imputati una decina di agenti della Polizia penitenziaria accusati di avere percosso un detenuto all’interno della struttura carceraria di Reggio Emilia.
    Oltre a quella del garante regionale sono state accolte le richieste di parte civile della stessa vittima, del garante nazionale e delle associazioni Antigone e Yairaiha. Accolta, poi, la richiesta, sempre da parte della  vittima, di citare il ministero della Giustizia come responsabile civile.
    “Esprimo soddisfazione – sottolinea Roberto Cavalieri – per l’inclusione del garante regionale dei detenuti fra le parti civili del processo. Bisogna intervenire per arginare in ogni modo la diffusione della violenza nelle carceri, anche quando questa veste la divisa. Il corpo della Polizia penitenziaria è sano e merita tutta la stima per il lavoro che svolge a favore dei detenuti e della sicurezza nel territorio. Ma è necessario capire che per fare questo mestiere serve non cedere ai metodi coercitivi”.
    (Cristian Casali)

    Parità, diritti e partecipazione

    9 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): chiarire i motivi del noleggio di 4 treni regionali

    Chiarire se è vera la notizia secondo cui 4 treni ATR, attualmente in servizio sulla rete ferroviaria regionale, verrebbero prossimamente ceduti in noleggio.
    A rivolgere il quesito all’esecutivo regionale è Giulia Gibertoni (Misto), la quale sottolinea come le 4 macchine diesel, acquistate nel 2009 da Trenitalia e attualmente in servizio sulle tratte Parma-Suzzara-Ferrara e Ferrara-Codigoro della rete regionale gestita da Fer, potrebbero essere noleggiate alla società Longitude che si propone di gestire alcune tratte piemontesi.
    Ricordando come sulle due linee ferroviarie emiliano-romagnole a cavallo tra le province di Parma e Ferrara “i lavori di elettrificazione sono ancora lontani dall’essere completati”, Gibertoni paventa la la sostituzione dei treni attuali “con altri in servizio da quasi 25 anni, particolarmente carenti sotto il profilo dell’accessibilità generale e della presenza di servizi igienici perfettamente accessibili”.
    Ricordando poi come “i programmi di elettrificazione delle linee ferroviarie regionali avrebbero già dimostrato i loro limiti nel 2023 quando, per molti mesi sulle linee reggiane, i treni elettrici delle ferrovie locali avrebbero viaggiato senza la necessaria autorizzazione”, la consigliera rimarca le inadeguatezze ancora presenti nella provincia di Reggio Emilia e a fronte della situazione descritta, chiede dettagli sulla data esatta in cui partirebbe il noleggio, per quale corrispettivo, per quali motivazioni, chi abbia autorizzato il noleggio e se ciò abbia ricadute sul contratto di servizio attualmente in essere”.
    Infine, Gibertoni sollecita la giunta per sapere “quale sia l’attuale situazione dei lavori di elettrificazione, ancora in corso, delle linee ferroviarie della Regione Emilia-Romagna gestite da FER, e quali le date previste di completamento dei lavori per ciascuna linea, in particolare per le linee Ferrara – Codigoro, Suzzara – Ferrara e Parma – Suzzara”.
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    9 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Disostruzione pediatrica, confermati i corsi di formazione per il 2024

    Il soffocamento è la principale causa di morte dei bambini sotto i 3 anni. In Italia sono mille le ospedalizzazioni e circa 80mila i casi stimati ogni anno. Nel 60-80% dei casi l’ostruzione delle vie respiratorie è causata dal cibo. Per questo motivo è fondamentale che le persone coinvolte nella cura dei più piccoli siano preparate a gestire l’eventuale emergenza, a partire dalle manovre anti-soffocamento. Se infatti le morti sono in diminuzione è anche grazie alla prevenzione e a interventi eseguiti da persone formate adeguatamente.
    Con questa premessa Francesca Maletti ha introdotto la commissione Politiche per la salute, dedicata al tema della disostruzione pediatrica. “L’Emilia-Romagna è impegnata, in collaborazione con le Ausl e le associazioni territoriali, nella formazione e sensibilizzazione sulla disostruzione, a partire di chi opera nei luoghi dove i bimbi stanno diverse ore come asili e scuole”, ha sottolineato Maletti, ricordando che a dicembre è stato approvato un ordine del giorno a firma Daniele Marchetti e Valentina Stragliati (Lega) per continuare a valorizzare questa pratica”.
    Dai responsabili del servizio Sanità della Regione, è arrivata la conferma che i corsi verranno rifinanziati e saranno avviati a metà del 2024. Nella tornata avviata nel 2022 sono state formate 2.262 persone in 183 corsi svolti su tutto il territorio regionale a fronte di un finanziamento di 85mila euro.
    Alle iniziative della Regione si affiancano quelle promosse dalle associazioni, come i progetti dedicati a informazione, prevenzione e manovre di disostruzione della Croce Rossa e Anpas Emilia-Romagna. I rappresentanti delle associazioni hanno evidenziato l’importanza di “continuare questo percorso, perché le richieste aumentano anche da parte della popolazione, rafforzare la collaborazione con la Regione e aggiornare le linee guida”.
    Per Marco Squicciarini, medico formatore di rianimazione cardio polmonare, “anche se i casi di morte sono in sensibile diminuzione, non mancano eventi gravi che possono portare alla disabilità e per contrastare tutto questo sono fondamentali la formazione e l’aggiornamento”.
    Valentina Stragliati (Lega) ha sottolineato “il grande lavoro che la Regione sta portando avanti per le manovre salvavita pediatriche. Ma si può migliorare coinvolgendo le famiglie oltre agli insegnanti e stanziando risorse specifiche per la formazione in ambito pediatrico”.
    Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) ha aggiunto: “Oltre agli effetti diretti di queste misure l’aspetto positivo è la diffusione di una cultura della prevenzione e del soccorso. Occorrono controlli più puntuali sulla formazione degli alimentaristi”.
    Per Palma Costi (Partito democratico) “il dato positivo è un’attenzione a 360 gradi e una programmazione che prevede una formazione specifica. Importante informare anche le figure che si occupano dei bambini in tenera età, come ad esempio i nonni”.
    Daniele Marchetti (Lega) ha ricordato come “la legge regionale 19 sulla prevenzione permetta di trovare canali di finanziamento diretti. Per questo, in futuro si può rendere strutturale l’impegno della Regione nei confronti delle associazioni per potare avanti l’attività formativa”.
    Per Simone Pelloni (Rete Civica) “occorre prestare attenzione alla formazione degli operatori alimentaristi che avrebbero bisogno di diversi correttivi. La corretta somministrazione di alimenti è estremamente importante come forma di prevenzione”.
    (Lucia Paci)

    Sanità e welfare

    9 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    A Modena giornata dedicata al trattamento dei detenuti per reati a sfondo sessuale

    Una giornata dedicata al trattamento in carcere dei cosiddetti “sex offender”, ovvero persone che hanno commesso reati a sfondo sessuale. Intervengono all’incontro docenti, giuristi, criminologi, psicologi, operatori penitenziari e dei diritti dei detenuti, per dialogare e confrontarsi a partire, soprattutto, dalle esperienze della Casa circondariale S. Anna di Modena.
    “Il trattamento in carcere delle persone autrici di violenza di genere e di reati sessuali, tra diritti, buone prassi e prospettive future” è il convegno organizzato dalla Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Modena, la professoressa Giovanna Laura De Fazio, insieme al Garante regionale Roberto Cavalieri, in programma giovedì 11 aprile a Modena, dalle 9.30, presso l’Aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, in via San Geminiano 3.
    L’evento è promosso dal Comune di Modena, attraverso l’assessorato alle Politiche sociali, e dal Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria dell’Emilia-Romagna e Marche, con l’Università di Modena e Reggio Emilia –-Dipartimento di Giurisprudenza e la Camera penale Carl’Alberto Perroux di Modena.
    Il convegno si propone di fare luce su chi ha compiuto violenza di genere e reati sessuali e sconta la propria pena in apposite sezioni “protette” del carcere. Si tratta, infatti, di persone che necessitano di percorsi penitenziari differenziati avendo commesso reati contrari all’etica della “sottocultura” carceraria, e quindi invisi agli altri detenuti, con conseguente potenziale pericolo per la loro incolumità. Tuttavia, la collocazione in sezione protette all’interno degli istituti penitenziari comporta il rischio di una loro marginalizzazione e si traduce nella presenza di notevoli difficoltà nella programmazione di interventi trattamentali individualizzati e di prevenzione della recidiva.
    Un focus specifico dell’iniziativa, quindi, riguarda il carcere di Modena che attualmente ospita nella sezione “protetti” all’incirca un centinaio di persone, dove la situazione di sovraffollamento rende particolarmente complicata la gestione di questi reclusi, che rappresentano una parte ridotta ma non trascurabile nel contesto penitenziario italiano (circa il 4 per cento dell’intera popolazione penitenziaria).
    Il convegno, in particolare, ha l’obiettivo di mettere in luce gli interventi di trattamento possibili all’interno del carcere, discutendo anche percorsi che possano preludere all’accesso ai benefici e alle misure alternative alla detenzione.
    I lavori del convegno si svolgono al mattino, dalle 9.30 alle 13.30, e al pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.30. I lavori della mattinata, aperti da un intervento del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, sono dedicati alla trattazione di problematiche giuridiche e trattamentali, a cura di esperti giuristi e criminologi; la sessione pomeridiana, invece, riguarda l’esposizione dei programmi di trattamento attivi all’interno del carcere di Modena e in alcune realtà penitenziarie regionali e interregionali.
    Sono già quasi cento (su un totale di 120 posti disponibili) gli operatori, professionisti e cittadini iscritti alle sessioni di lavoro. Il programma completo del convegno è disponibile sul sito www.assemblea.emr.it/garante-detenuti/iniziative.

    Assemblea

    9 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    La commissione Territorio in visita alla cassa di espansione di Sala Baganza

    Il futuro della cassa di espansione di Sala Baganza al centro dei lavori della commissione Territorio e Ambiente. L’appuntamento è per il 10 aprile quando i consiglieri della commissione si riuniranno nel Comune in provincia di Parma per fare il punto sui lavori dell’infrastruttura.
    Si parte alle ore 9,30 nei locali della Rocca Sanvitale, in Piazza Gramsci a Sala Baganza. Dopo i saluti del presidente della Commissione Stefano Caliandro, sarà il turno della vicepresidente e assessore all’Ambiente Irene Priolo e dei sindaci di Sala Baganza Aldo Spina, di Parma Michele Guerra, di Collecchio Maristella Galli, e di Felino Filippo Casolari.
    Gli aspetti tecnici dell’opera saranno presentanti da Angelica Catalano, direttore generale per le dighe e le infrastrutture idriche del Dipartimento per le opere pubbliche e le politiche abitative del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, da Gianluca Zanichelli, direttore Vicario AIPo (Agenzia interregionale per il fiume Po) e da Mirella Vergnani, dirigente AIPo Transizione Ecologica e Mobilità Dolce.
    A seguire il dibattito con i consiglieri regionali e le conclusioni di Priolo.
    I lavori potranno essere trasmessi via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    9 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Piccinini (M5s): modificare la legge regionale per evitare il sovraindebitamento

    Modificare la legge regionale 28 in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di sovraindebitamento. Lo propone Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) presentando un progetto di legge che ha come obiettivo quello di potenziare la disciplina esistente per evitare situazioni di povertà per i debitori sovraesposti e, nel contempo, favorire il recupero dei crediti.
    Nello specifico, ha chiarito la consigliera, la proposta intende “delineare più concretamente i soggetti che operano nei servizi informativi, di preistruttoria e istruttoria per il supporto ai debitori insolventi”.
    Per la copertura degli oneri derivanti dall’attuazione della legge, si prevede un limite massimo di 200mila per ciascuno degli esercizi finanziari 2024 e 2025 e di 50mila euro per il 2026, con l’istituzione di appositi capitoli di bilancio.
    (Lucia Paci)

    Governo locale e legalità

    8 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Parma, Evangelisti (Fdi): chiarire l’attività del laboratorio di igiene e sanità pubblica dell’Università

    “Dettagliare l’attività del laboratorio di igiene e sanità pubblica dell’università di Parma”.
    Questa la richiesta che Marta Evangelisti (Fdi) rivolge all’esecutivo regionale sulla struttura istituita durante la pandemia Covid al centro di un’indagine della Procura della Repubblica di Parma sull’attività svolta durante l’emergenza di SARS-CoV-2.
    In particolare, Evangelisti fa riferimento ad alcune inchieste giornalistiche dello scorso marzo secondo cui la gestione della pandemia in Emilia-Romagna “sarebbe costituito da diagnosi Covid ‘abusive’, ritardi nei tamponi che avrebbero mandato in tilt il pronto soccorso e dispositivi sanitari acquistati con affidamenti senza gara”.
    Per la capogruppo di Fratelli d’Italia, l’atto che avrebbe dato origine all’inchiesta sarebbe la decisione assunta dal direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria di Parma, “il quale ha optato per la creazione, dal nulla, di un laboratorio di igiene all’interno dell’Università, che non era un reparto diagnostico, ma un gruppo di ricerca esterno al sistema sanitario nazionale”.
    Per Evangelisti non solo questa struttura avrebbe operato in mancanza di una convenzione con l’azienda ospedaliero universitaria, “dal momento che la stipula dell’intesa risulta sottoscritta il 12 maggio 2021 con efficacia retroattiva dal 23 febbraio 2020, ma avrebbe anche ritardato i responsi sui tamponi mandando in tilt l’attività del Pronto soccorso”. Una particolare sottolineatura, infine, viene riservata alle spese sostenute: per la consigliera, infatti, “nel periodo 1 marzo-13 aprile 2020 la Regione ha sborsato oltre 530mila euro alla settimana per attrezzare il laboratorio di reagenti e forniture di consumabili e monouso che devono sommarsi alle somme spese per l’acquisto dei macchinari necessari”.
    Richiamando, infine, le circolari del ministero della Salute che raccomandavano di affidare l’esecuzione dei test Covid ai laboratori dei principali ospedali italiani e una lettera dello scorso giugno firmata da un gruppo di medici del nosocomio parmigiano secondo cui “non vi sono dubbi che alcuni comportamenti della direzione aziendale hanno contribuito alla elevata percentuale di mortalità del nostro ospedale. Il ritardo nella esecuzione e refertazione è una delle cause”, Evangelisti chiede alla giunta di giustificare la scelta di non affidare l’esecuzione dei test molecolari al laboratorio di microbiologia e virologia dell’azienda ospedaliero universitaria di Parma e fornire chiarimenti sull’attività del laboratorio di igiene e sanità pubblica oltre a fornire i costi dettagliati per la creazione della struttura.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    8 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): Alto Reno Terme, riqualificare l’antico ponte sul torrente Merlandoni

    Riqualificare e mettere in sicurezza l’antico ponte sul torrente Merlandoni, nel comune di Alto Reno Terme (Bologna), anche in occasione del 150esimo della nascita di Guglielmo Marconi “una grande opportunità da cogliere immediatamente”.
    È la richiesta del consigliere Michele Facci (Gruppo misto) in un’interpellanza alla giunta. All’interno dei percorsi storico naturalistici ad Alto Reno Terme c’è questo sentiero così denominato perché attraversa la frazione di Capugnano dove nacquero i genitori di Guglielmo Marconi. “Lungo il ‘Sentiero marconiano’ – spiega Facci – in località Ca’ Ianni, sul torrente Merlandoni, si trova lo scheletro di un magnifico ponticello in muratura, chiuso al transito pedonale, apparentemente privo di qualsiasi attività di manutenzione, di fatto in stato di completo abbandono”. Se ristrutturato, il ponte potrebbe rappresentare “un’autentica riqualificazione e valorizzazione del percorso, idoneo a diventare anche un elemento di richiamo turistico”. La legge 18 del 2023, ricorda il consigliere del Misto, tutelando il patrimonio culturale e le tradizioni storiche del territorio, afferma che la Regione “sostiene i programmi di iniziative celebrative per i centocinquanta anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, nato a Bologna nel 1874”.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO

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    In commissione Politiche economiche parte il confronto sulla legge per la vendita dei prodotti sfusi e alla spina

    La Regione presenta i progetti per la disostruzione pediatrica. L’appuntamento è per il 9 aprile alle ore 10 quando in commissione Politiche per la Salute ci sarà l’informativa dell’Assessorato alle politiche per la salute e audizione di Michele Clemente, di Cristiana Madoni e di Marco Squicciarini.
    Alle ore 14, invece, si riunirà la commissione Politiche economiche dove si terrà l’audizione sul progetto di legge per la vendita dei prodotti sfusi e alla spina.
    Al termine dell’udienza conoscitiva la commissione discuterà la comunicazione dell’assessore Paolo Calvano in merito alla Convenzione per lo svolgimento di attività di assistenza tecnica nell’ambito del programma di cooperazione transnazionale Interreg VI B IPA Adriatico – Mar Ionio 2021-2027.
    I lavori saranno trasmessi via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it

    Imprese lavoro e turismo

    8 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Alberto Manzi. Tre volumi del Maestro ristampati e presentati alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna

    Per il centenario della nascita del maestro Alberto Manzi tornano a disposizione dei lettori tre suoi volumi: Testa rossa, La luna nelle baracche e Orzowei, il libro più famoso del maestro, ristampato con le illustrazioni di Nora Krug.
    I tre volumi verranno presentati, su iniziativa e con la collaborazione del Centro Alberto Manzi, alla Fiera del libro per ragazzi (Bologna children’s book fair) in programma a Bologna dall’8 all’11 aprile.
    Il libro Orzowei sarà presentato l’8 aprile alle 17.30 da Alessandra Falconi del Centro Manzi nella libreria Attraverso, in via Santo Stefano 80/d .
    Il 10 aprile, alle 9, in fiera, nello spazio espositivo “Caffè Illustratori”, si terrà la presentazione di tutti e tre i volumi a cura dalle case editrici.
    Nello stesso spazio, l’11 aprile, alle 10, è in programma l’incontro “Un concerto a scuola, una app in biblioteca, un cartone animato per un festival?”, dedicato ai ragazzi sul linguaggio creativo per conoscere il maestro Manzi, con Garilli sound project, Alessia Canducci, Gianni Zauli e Alberto Baioni. Sempre l’11 aprile, alle 18, nella libreria Stoppani, in via Rizzoli 1/2, è prevista la presentazione del romanzo La luna nelle baracche, con Alessandra Falconi, Massimo Manzi, figlio del maestro, e Roberto Farné dell’Università di Bologna.
    La trama dei libri
    Testa Rossa. Pierone, Memmo, Riccardo, Claudio, Fausto, Alda, Massimo, Marco e Roberta sono i protagonisti di questo libro che parla di valori: l’amore e la pace che devono sconfiggere l’odio e la guerra. I protagonisti, utilizzando la fantasia, immaginano il loro modello di mondo.
    La luna nelle baracche. Volume da tempo introvabile, pubblicato la prima volta nel 1974 e mai più ristampato, racconta l’esperienza di volontariato di Manzi tra i campesinos e gli indios del Sud America. Pedro è il più forte e instancabile contadino del villaggio, fra i pochi a saper scrivere e leggere, e rivendica per i suoi compagni quel tanto di alfabetizzazione che consentirebbe loro di difendere i diritti fondamentali.
    Orzowei. Il libro narra la storia di Isa, un bambino abbandonato nella foresta e adottato da una tribù di Swazi. Isa è considerato un orzowei, un emarginato. Il suo obiettivo è quello di trovare la sua dimensione in un modo particolarmente complesso.
    Il Centro Alberto Manzi, con sede in Assemblea legislativa, è stato creato nel 2007 e raccoglie tutto il materiale documentale e archivistico appartenuto o realizzato dallo stesso maestro. Il vasto archivio è a disposizione di studiosi e ricercatori per dare impulso a un filone di ricerca sul tracciato pedagogico e didattico di Manzi e per supportare educatori e insegnanti fornendo idee e strumenti. Fra gli obiettivi, organizzare iniziative culturali e di formazione o di carattere divulgativo, rivolte in particolare a insegnanti, educatori e operatori culturali.
    Per i dettagli del programma delle presentazioni e approndimenti consultare il sito centroalbertomanzi.it.
    (Cristian Casali)

    Scuola giovani e cultura

    5 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): gli studenti di Lagaro devono poter praticare attività motoria

    Far sì che gli studenti della scuola media della frazione di Lagaro (Castiglione dei Pepoli, Bologna) possano svolgere l’attività motoria. Lo chiede Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) con un’interrogazione in cui sollecita, a tal fine, anche l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale.
    “Mi è stato segnalato -ha spiegato la consigliera- che i ragazzi non svolgono l’ora di attività motoria perché mancherebbero gli insegnanti. Ciò comporta la mancata preparazione in una disciplina obbligatoria e preclude la partecipazione dell’istituto scolastico di Lagaro ad eventi sportivi previsti per gli studenti. L’insegnamento dell’educazione motoria a scuola è di fondamentale importanza, tanto che, recentemente, è stata inserita anche nella scuola primaria con insegnanti specializzati e per due ore settimanali”.
    (Lucia Paci)

    Scuola giovani e cultura

    5 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Bologna, Gibertoni (Misto): la Regione esprima solidarietà ai cittadini che difendono il parco Don Bosco alle scuole Besta

    Giulia Gibertoni

    Manifestare solidarietà ai cittadini che, in questi giorni, stanno operando in difesa degli alberi e dell’area verde del parco “Don Bosco”. È quanto chiede la consigliera Giulia Gibertoni (Misto) in un’interrogazione.
    La consigliera ricorda gli ultimi fatti di cronaca legati alle proteste dei cittadini bolognesi nei confronti dell’amministrazione comunale “intenzionata a tagliare 60 alberi del parco Don Bosco di Bologna demolendo poi la scuola esistente”. Il dissenso pacifico, a detta di Gibertoni, verrebbe “represso ogni giorno a colpi di manganello in una chiara logica di intimidazione” e anche la notte scorsa un ragazzo “sarebbe stato inseguito e su di lui sarebbe stato usato il taser due volte e lo spray al peperoncino, picchiato e poi ammanettato mentre era a terra”.
    “L’amministrazione comunale di Bologna – afferma la consigliera – anziché fermare il cantiere, non è capace di rispondere a tutti i bisogni in gioco, incluso quello di preservare il parco”. “Il giardino che verrebbe cementificato – aggiunge Gibertoni – è molto amato da studenti e insegnanti della stessa scuola, rappresentando una sorta di giardino botanico, creato negli anni ‘90 dalla stessa comunità scolastica”, prosegue.
    Ripercorrendo le tappe che hanno segnato il progetto, la consigliera rileva che la scelta più logica sarebbe stata quella di “ristrutturare l’edificio esistente che oggi ospita la scuola media Besta, risparmiando denaro utilizzabile per lavori in altre scuole del territorio”. Proprio come è avvenuto per la scuola media “Guercino” costruita nel 1980, “già adeguata dal punto di vista sismico, per la quale sono in corso lavori di efficientamento energetico con riqualificazione dell’involucro”. “Non si comprende la ragione per cui non si prevedano gli stessi interventi nelle scuole Besta e Dozza, un’altra scuola che si intende demolire e ricostruire: così in tutto si potrebbero risparmiare oltre 25milioni di euro” evidenzia la consigliera.
    Altra criticità evidenziata nell’atto ispettivo riguarda i costi del progetto delle scuole Besta.
    Inizialmente il costo era di nove milioni di euro, di cui due provenienti dal Pnrr e sette cofinanziati dall’amministrazione comunale di Bologna: “ma questi ultimi oggi sono pressoché raddoppiati arrivando a quasi 14 milioni di euro”, sottolinea Gibertoni.
    “La città di Bologna sarebbe fra le candidate alla missione dell’Unione Europea denominata ‘Città a impatto climatico zero entro il 2030’, ma per raggiungere questo obiettivo non è pensabile continuare a tagliare alberi e cementificare le aree verdi della città”, conclude la consigliera, che chiede dunque, alla giunta regionale, di manifestare solidarietà ai cittadini in protesta e di non restare indifferente, avendo la Regione il dovere di perseguire la coesione sociale.
    (Brigida Miranda)

    Ambiente e territorio

    5 Aprile 2024 LEGGI TUTTO