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Sequestro da oltre 5 milioni all’ex deputato Maietta, “socialmente pericoloso”


Nella giornata di mercoledì le Fiamme gialle dei Comandi provinciali di Latina e Roma hanno eseguito un provvedimento del Tribunale – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, emesso su richiesta delle Procure della Repubblica di Latina e di Roma, con cui è stato disposto il sequestro dei beni del valore di oltre 5 milioni di euro appartenenti a Pasquale Maietta. Ex deputato di Fratelli d’Italia e tesoriere del gruppo alla Camera dei Deputati, nonché ex assessore al Bilancio del Comune di Latina ed x presidente del Latina calcio, Maietta è considerato “socialmente pericoloso”.

“Lo stesso, dall’anno 2014, risulta coinvolto sistematicamente in reati di trasferimento fraudolento di valori, associazione per delinquere finalizzata ad una incessante attività di evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, corruzione, nonché numerosi reati tributari e fiscali in concorso con altri soggetti”, ricordano dalla guardia di finanza. “Sin dai primi anni 2000 è risultato inoltre legato a soggetti della provincia di Latina di elevato spessore criminale. Gli accertamenti svolti negli anni dalla Procura della Repubblica di Latina hanno generato numerosi procedimenti penali per numerosi reati, alcuni dei quali ancora in corso. In uno di questi, il predetto è stato sottoposto a misura cautelare in carcere”.

Le investigazioni patrimoniali condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economica – Finanziaria di Latina e Nucleo di Polizia Economica – Finanziaria di Roma/G.I.C.O., hanno interessato l’intero nucleo familiare del professionista, consentendo, allo stato, di dimostrare la presenza di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente dichiarati, composto da immobili (ubicati a Latina e Roma) e quote societarie, per un valore complessivo come accennato di oltre 5 milioni di euro. Un patrimonio, dicono le Fiamme gialle, “da ritenersi riconducibile agli introiti derivanti da attività illecite”.

“Il provvedimento ablativo del Tribunale di Roma – sottolineano gli operanti – è il risultato dell’impegno congiunto delle Procure della Repubblica di Latina e Roma e della Guardia di Finanza, nel quadro delle strategie di aggressione patrimoniale dei beni acquisiti da soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose o che rappresentano il frutto o il reimpiego di attività illecite”.


Fonte: https://www.h24notizie.com/sezioni/cronaca-giudiziaria/feed/


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