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    Napoli, “Riaprire subito i chioschi del lungomare”: la protesta dei gestori

    Napoli. I gestori degli storici chioschi sul lungomare di Napoli sono scesi in piazza oggi, davanti al Municipio, per chiedere un intervento immediato del sindaco Gaetano Manfredi.
    Armati di striscioni e offrendo caldi taralli, hanno espresso il loro forte disappunto per i sequestri dei loro locali avvenuti lo scorso giugno.
    “Il lungomare è stato abbandonato agli abusivi”, denunciano i manifestanti, sottolineando come i controlli abbiano colpito soprattutto le attività regolari. Convocata una nuova protesta per lunedì, i gestori chiedono “soluzioni, non distruzioni”, difendendo il loro lavoro e la loro dignità.
    Su un grande striscione, si legge: “Per i tempi burocratici sappiamo come vanno le cose. Chiediamo al sindaco una proroga per sistemare tutto, perché per noi è questione di sopravvivenza”. I guadagni dei gestori, infatti, sono concentrati soprattutto nei mesi estivi e i sequestri rischiano di mettere in ginocchio le loro attività.
    I chioschi sono stati sequestrati per diverse violazioni, sia penali (scarichi abusivi, opere edilizie abusive) che amministrative (mancanza di autorizzazioni).
    I gestori, tuttavia, sottolineano la stagionalità del loro lavoro e chiedono al Comune di trovare una soluzione che consenta loro di riaprire al più presto. LEGGI TUTTO

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    Napoli, la mamma di Giogiò organizza un raduno il 31 agosto

    Il 31 agosto, in occasione del primo anniversario della morte di Giovanbattista Cutolo, la mamma Daniela invita tutti a partecipare a un raduno in Piazza Municipio, Napoli, per ricordare il giovane musicista.
    L’evento, che avrà inizio alle 11:30, sarà un momento di raccoglimento e di celebrazione della vita di GiòGiò, la cui eredità vive attraverso le numerose iniziative nate in sua memoria.
    In una lettera aperta, Daniela condivide il profondo dolore per la perdita del figlio e l’orgoglio per l’uomo coraggioso che è stato. Citando Franco Battiato, la mamma di GiòGiò sottolinea come il figlio resterà per sempre nei cuori di chi lo ha amato.
    Un anno fa, il 31 agosto 2023, Napoli si svegliava sotto lo choc della tragica notizia: Giovanbattista Cutolo, promettente musicista di soli 24 anni, era stato ucciso in Piazza Municipio al termine di una banale lite. Un gesto assurdo che spezzava un sogno e gettava nello sconforto un’intera comunità.

    Oggi, a distanza di dodici mesi, la città si riunisce per ricordare GiòGiò, come lo chiamavano affettuosamente gli amici. Alle 11:30 di sabato 31 agosto, in Piazza Municipio, si terrà un commovente raduno organizzato dalla mamma di Giovanbattista, Daniela Di Maggio. Un momento di raccoglimento e di riflessione, ma anche di celebrazione della vita di un giovane che, nonostante la sua breve esistenza, è riuscito a toccare il cuore di molti.
    “Caro Gio, amore di mamma come stai?”
    “12 secondi”, così Daniela ha intitolato la lettera aperta in cui ripercorre l’ultimo anno, un’odissea fatta di dolore e di rabbia, ma anche di orgoglio per il figlio. “Caro Gio, amore di mamma come stai?”, si chiede la donna, immaginando il figlio in un luogo dove il tempo non scorre.

    “L’unica cosa degna di quest’anno passato senza te è stata tutta la bellezza che hai generato intorno a te: ti hanno dedicato aule, canzoni, poesie, disegni, concerti, borse di studio, panchine, alberi, standing ovation, teatri, brani di musica classica”.
    GiòGiò, un ragazzo solare e appassionato di musica, sognava di fare del suo talento la sua professione. La sua morte ha scosso profondamente il mondo della cultura napoletana, che lo ha omaggiato con numerosi eventi e iniziative. La medaglia d’oro al valore civile, conferitagli dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stata un riconoscimento ufficiale del suo coraggio e della sua umanità.
    “Perché sei un essere speciale, e noi avremo cura di te”
    “Perché sei un essere speciale, e noi avremo cura di te”, scrive Daniela, citando la celebre canzone di Franco Battiato. Un messaggio di speranza e di affetto che risuona forte nel cuore di chi ha conosciuto GiòGiò e di chi, pur non avendolo mai incontrato, è stato toccato dalla sua storia.
    Il raduno di sabato sarà un’occasione per ricordare GiòGiò e per ribadire l’importanza di costruire una società più giusta e solidale. Un invito a non dimenticare e a continuare a lottare per un futuro migliore, un futuro in cui la violenza non abbia più spazio. LEGGI TUTTO

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    Caserta bimba di 18 mesi muore in ospedale: aperta un’inchiesta

    Santa Maria a Vico. Un’intera comunità è sotto choc per la tragica scomparsa di Sharon L., una bambina di quasi diciotto mesi, avvenuta domenica scorsa presso l’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta.PUBBLICITA

    La piccola, ricoverata venerdì per disidratazione e vomito, è stata stroncata da un arresto cardiaco improvviso, nonostante non avesse mai mostrato precedenti problemi di salute.
    Arrivata al pronto soccorso pediatrico in condizioni critiche, Sharon era stata sottoposta a terapia intensiva e ricoverata nel reparto di Pediatria. Nella notte tra sabato e domenica le sue condizioni sembravano stabilizzarsi, ma nella mattinata successiva si sono improvvisamente aggravate.
    Nonostante il tempestivo intervento del personale medico, con manovre rianimatorie e tentativo di trasferimento in un ospedale specializzato, il cuore della piccola ha cessato di battere.

    Le indagini sono in corso per chiarire le cause di questo decesso improvviso e inatteso. L’autopsia, disposta dalla direzione sanitaria, fornirà elementi fondamentali per comprendere cosa abbia provocato l’arresto cardiaco.
    Nel frattempo, i genitori di Sharon, sconvolti dal dolore, hanno sporto denuncia presso la polizia ospedaliera, chiedendo che venga fatta piena luce sulla vicenda.

    La comunità di Santa Maria a Vico è stretta nel dolore e nella solidarietà alla famiglia Lettieri. Il sindaco Andrea Pirozzi ha espresso il suo profondo cordoglio, sottolineando l’immane tragedia che ha colpito la famiglia.
    Anche il sindaco di Arienzo, Giuseppe Guida, si è unito al lutto, esprimendo la vicinanza dell’intera comunità.
    La morte improvvisa di Sharon ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di chi la conosceva. La sua giovane vita, spezzata troppo presto, è un monito sulla fragilità dell’esistenza e sulla necessità di fare sempre il possibile per tutelare la salute dei più piccoli.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Trasferiti in due conventi al Nord Italia i 2 preti accusati di violenza sessuale

    Afragola. Sono stati trasferiti in  due conventi nel Nord Italia padre Domenico Silvestro e frate Nicola Gildi, ex parroci del santuario di Sant’Antonio ad Afragola, sospesi dal loro incarico dall’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia.PUBBLICITA

    I due frati sono accusati, rispettivamente, di violenza sessuale e, nel caso di frate Nicola Gildi, anche di concorso in rapina aggravata. E
    Punti Chiave Articolontrambi erano stati arrestati il primo agosto scorso insieme a due imprenditori di Afragola, Giuseppe Castaldo e Antonio Di Maso, accusati di rapina aggravata in concorso. Il crimine è stato materialmente eseguito da due giovani, Danilo Bottino e Biagio Cirillo, già noti alle forze dell’ordine e sospettati di appartenere a un clan criminale locale. Mentre gli imprenditori sono stati posti agli arresti domiciliari, i due giovani malviventi rimangono in carcere a Poggioreale a causa della loro pericolosità sociale. Nel frattempo, la Curia di Napoli potrebbe già aver avviato il processo ecclesiastico per la sospensione “a divinis” di padre Mimmo Silvestro, un provvedimento che lo escluderebbe dall’amministrazione dei sacramenti, inclusi la celebrazione della messa e la confessione.  La Curia di Napoli ha avviato il processo di sospensione “a divinis” Le indagini, condotte dalla procura di Napoli Nord sotto la direzione di Maria Antonietta Troncone, hanno rivelato che i due religiosi costringevano le loro vittime, un italiano e un extracomunitario, a partecipare a rapporti sessuali e orge di gruppo in cambio di cibo, supporto economico e promesse di un lavoro stabile e ben retribuito. Questa situazione si è protratta per tre anni, fino a quando le vittime non si sono rivolte a un avvocato per difendere i propri diritti. L’avvocato delle vittime ha anche richiesto un risarcimento significativo per gli abusi subiti, supportato da prove registrate sui telefoni delle vittime, comprese le conversazioni su app come “Tinder” e “Amigos”. La situazione è peggiorata per i due frati quando frate Nicola Gildi ha chiesto l’intervento dei due imprenditori, i quali hanno organizzato una rapina per sottrarre i cellulari contenenti le prove incriminanti. La rapina ha avuto solo parziale successo: uno dei cellulari è stato rubato, ma l’altro è stato consegnato alle autorità dalle vittime, che hanno indicato padre Gildi come mandante del crimine. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per la visita di Madonna agli Scavi di Pompei e nel frattempo fa una donazione di 250mila euro

    Tutto pronto per la visita della popstar Madonna, attesa questa sera al Parco archeologico di Pompei nel giorno del suo 66mo compleanno.PUBBLICITA

    La pop star ha fatto una donazione di 250mila euro finanziando un progetto che riguarda i giovani studenti che si avvicinano all’archeologia.

    In città e nell’area antistante gli Scavi si parla del possibile itinerario che al momento resta top secret, e di ciò che farà l’artista internazionale – accompagnata da una ristretta cerchia di amici – per festeggiare la ricorrenza.
    Quel che è certo è che Madonna visiterà gli Scavi in forma privata, come già annunciato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta martedì. E che ad accoglierla ci sarà il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel.

    Per la visita della star della musica sono state disposte particolari misure di sicurezza. Smentita invece, nei giorni scorsi, la notizia che era circolata di un party a favore di 500 invitati vip per il suo compleanno all’interno degli Scavi.

    L’altro pomeriggio la popstar, in compagnia del fidanzato Akeem Morris, è atterrata proveniente da Portofino con volo privato all‘aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, per poi entrare in un van con cui ha lasciato lo scalo.Stasera quindi è prevista la visita a Pompei, ma nel frattempo nella giornata di ieri ha fatto tappa in altre località della Costiera Sorrentina e Amalfitana.

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    Individuati 32 B&B abusivi tra Napoli e provincia: denunciate 27 persone

    Napoli, città sempre più amata dai turisti, ha registrato quest’anno un boom di arrivi.PUBBLICITA

    Grazie alla sua storia, alla cultura e alle bellezze naturali, sempre più persone scelgono di trascorrere le vacanze nel capoluogo campano.

    Punti Chiave ArticoloDi conseguenza, sono aumentate anche le strutture ricettive come bed and breakfast e case vacanze. Ma non tutti rispettano le regole. Nei primi 7 mesi dell’anno, è stato registrato un incremento del 24,60% rispetto allo stesso periodo del 2023. Soltanto negli ultimi due mesi, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno individuato 32 bed & breakfast abusivi nel capoluogo partenopeo (Quartieri Spagnoli, Avvocata e Fuorigrotta), nelle isole di Capri e Ischia nonché nei comuni di Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Massa Lubrense.
    Questi alloggi, spesso nascosti in palazzi o in ville di lusso, offrivano servizi simili a quelli legali ma senza pagare le tasse.  A Massa Lubrense B&B abusivi in ville di lusso per 3mila euro a settimana A Massa Lubrense, sono risultate adibite a strutture ricettive quattro ville di lusso (tre delle quali dichiarate come prime abitazioni) in località Termini, poco distante dal mare, con capienza dalle sei alle otto persone ciascuna, per pernottare nelle quali il corrispettivo richiesto andava dai 2 ai 3 mila euro a settimana. A Forio d’Ischia, un soggetto, completamente sconosciuto al Fisco, gestiva quattro miniappartamenti all’interno di un unico immobile, ognuno con ingresso indipendente, fornendo molteplici servizi accessori con caratteristiche tipiche della forma imprenditoriale (servizi di ristorazione, pulizia giornaliera, posto auto, ecc.).
    I gestori di questi alloggi illegali pubblicizzavano le loro strutture sui principali siti di prenotazione online, come Booking e Airbnb, e chiedevano ai clienti di pagare in contanti. In alcuni casi, sono state trovate vere e proprie attività imprenditoriali, con servizi di ristorazione e pulizia giornaliera. Per questi reati, i responsabili rischiano multe salate e potrebbero dover pagare le tasse evase. Inoltre, sono stati denunciati anche coloro che non hanno comunicato la presenza degli ospiti alle autorità, come previsto dalla legge. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, sacerdote indagato in inchiesta cosche-politica si autosospende

    Il sacerdote Antonio Foderaro ha deciso di autosospendersi da ogni incarico da lui ricoperto dopo aver appreso di essere indagato dalla Dda di Reggio Calabria nell’inchiesta “Ducale” per scambio elettorale politico mafioso a causa dei suoi rapporti con Daniel Barillà, il genero del presunto boss Domenico Araniti, finito prima ai domiciliari e poi all’obbligo di firma. Nell’ambito della diocesi Reggio-Bova, Foderaro è l’incaricato diocesano per l’informatica e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose.PUBBLICITA

    Inoltre, lo scorso settembre è stato nominato “decano della Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale” di Napoli. Attraverso una nota dei suoi difensori, gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, don Foderaro “respinge con decisione le contestazioni a lui rivolte tramite la stampa”. “Profondamente turbato e sorpreso da questa vicenda, – si legge nel comunicato dei legali – il sacerdote Foderaro ha deciso di autosospendersi da ogni incarico da lui ricoperto.

    Egli esprime perplessità riguardo il modo in cui la Procura ha gestito la comunicazione dell’indagine, ritenendo che l’informazione resa a mezzo stampa, prima di una formale notifica, rappresenti una deviazione dalle normali procedure giudiziarie. Il professore Foderaro sottolinea l’importanza di procedere nel rispetto delle norme e ha pertanto deciso di adire le vie legali, ricorrendo alla Procura di Catanzaro per individuare eventuali responsabilità nella diffusione delle informazioni apparse sui media nazionali. I suoi difensori, inoltre, annunciano anche la redazione di una dettagliata relazione da presentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio, per sollecitare un tempestivo intervento ispettivo volto ad identificare il o i responsabili di quanto accaduto”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, sei indagati per la morte dei due ricercatori in Tangenziale

    Napoli. Sei persone, tra cui i progettisti del veicolo, sono indagate per omicidio colposo per l ‘esplosione che lo scorso anno avvolse un’auto ibrida sperimentale del CNR sulla tangenziale di Napoli, portando alla morte di due ricercatori: Maria Antonietta Costagliola e il giovane Fulvio Filace.PUBBLICITA

    Al centro dell’attenzione, la batteria al litio. Secondo gli investigatori, un difetto nella batteria, prodotta in Svizzera, sarebbe stato la causa scatenante l’incidente.

    Le indagini- come anticipato stamane da Il Mattino e l’edizione napoletana di Repubblica- suggeriscono che la batteria potrebbe essere stata aggiunta al progetto in un secondo momento, sollevando interrogativi sulle decisioni progettuali.
    Le famiglie delle vittime, rappresentate dall’avvocato Ivan Filippelli, attendono il processo. Entrambi i ricercatori erano appassionati di sostenibilità e avevano dedicato le loro vite a sviluppare tecnologie verdi. La loro tragica scomparsa ha scosso la comunità scientifica.

    Il progetto, finanziato con fondi regionali ed europei, mirava a rivoluzionare il trasporto privato. Tuttavia, il disastro ha gettato un’ombra sull’iniziativa.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Castellammare scoperto il tunnel della banda del buco in via De Gasperi

    Castellammare. Scoperto il tunnel della banda del buco in pieno centro cittadino.PUBBLICITA

    Sarebbe stato un colpo da maestro. Inn via De Gasperi i Carabinieri di Castellammare di Stabia, coadiuvati dalla G.O.R.I., hanno scoperto un intricato sistema di tunnel scavato sotto la filiale di un istituto di credito.

    Punti Chiave ArticoloUn tunnel perfetto fatto da veri ingegneri del crimine Gli investigatori sospettano che il foro clandestino fosse stato realizzato con l’obiettivo di raggiungere il caveau della banca. Le operazioni di sopralluogo hanno portato al sequestro dei materiali utilizzati per lo scavo e alla chiusura del tunnel. Sono in corso indagini approfondite per identificare i responsabili di questo audace tentativo di furto.
    E’ probabile che i banditi sarebbero entrati in azione nel prossimo week end approfittando della chiusura della banca,
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    Napoli, familiari vittime della Vela celeste ospitati in immobili confiscati a camorra

    I familiari delle vittime del tragico crollo avvenuto due settimane fa nella Vela Celeste di Scampia troveranno presto una nuova casa.PUBBLICITA Il Comune di Napoli ha deciso di assegnare loro due appartamenti situati in via Vittorio Emanuele III, a Secondigliano, precedentemente confiscati alla criminalità organizzata.Questi immobili, recentemente ristrutturati per finalità sociali, saranno una prima risposta concreta alle necessità delle famiglie colpite da questa grave perdita.In particolare, si è deciso di assegnare gli appartamenti alle famiglie che hanno subito le conseguenze più gravi, tenendo conto anche delle condizioni di salute delle due bambine ricoverate in ospedale.Questa misura si aggiunge alle altre iniziative già messe in atto dall’Amministrazione comunale per sostenere le famiglie sfollate.Tra queste, l’erogazione di un contributo sociale che è già stata avviata per oltre 200 nuclei familiari. Inoltre, grazie ad ulteriori fondi stanziati dal Governo, il Comune continuerà a fornire un contributo per l’affitto anche nel prossimo anno.L’obiettivo è quello di garantire una sistemazione stabile a tutte le famiglie coinvolte nella tragedia, in attesa della realizzazione dei nuovi alloggi previsti dal programma di riqualificazione di Scampia, ReStart.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Follia a Ischia, lite per il panino al chiosco: giovane accoltellato, 3 denunciati

    L’isola d’Ischia è stata teatro di una violenta rissa scaturita da una banale discussione per un panino. “Il panino doveva essere servito prima a me!”, e si scatena la lite davanti al chiosco.PUBBLICITA L’episodio, avvenuto all’alba del 4 agosto in via Francesco Sogliuzzo, ha visto coinvolti tre giovani, uno dei quali è rimasto ferito da una coltellata. Punti Chiave ArticoloTutto è iniziato intorno alle 5:10, quando un gruppo di ragazzi si trovava in coda davanti a un chiosco per accaparrarsi l’ultimo panino della notte. Tra loro, un apprendista orafo napoletano di 19 anni e un 24enne residente a Lacco Ameno.Una incomprensione sull’ordine di arrivo ha innescato una discussione che si è rapidamente degenerata. Insulti, spintoni e, infine, l’estrazione di un coltello da parte del 19enne che ha colpito alla schiena un 22enne, amico del 24enne.Le telecamere inchiodano i responsabiliLe immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona hanno permesso ai carabinieri di identificare i tre giovani coinvolti. Tutti sono stati denunciati per rissa e proposti per il Daspo (Divieto di accesso ai locali di pubblico spettacolo).In particolare, il 19enne, responsabile dell’accoltellamento, rischia anche il foglio di via obbligatorio.Il chiosco nel mirinoL’episodio, purtroppo non isolato, ha messo sotto la lente d’ingrandimento anche il locale dove è avvenuta la rissa. Considerata la recidività di episodi simili, è stata proposta la sospensione dell’attività.L’accaduto getta un’ombra sull’immagine dell’isola d’Ischia, solitamente meta di tanti vacanzieri. E le cronache di Napoli, raccontano purtroppo ogni estate di episodi di violenze che vede come protagonisti ragazzi di Forcella, dei Quartieri Spagnoli e di altre zone del capoluogo che arriva sull’isola verde.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Arrestati i titolari di un noto albergo nel Vallo di Diano: sfruttavano 17 migranti senza permesso

    Salerno. I Carabinieri di Salerno, in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro e mediatori culturali, hanno condotto un’operazione contro lo sfruttamento lavorativo in una struttura ricettiva del Vallo di Diano.PUBBLICITA Durante i controlli, sono state trovate 30 persone che lavoravano in condizioni disumane, tra cui 17 stranieri senza regolare permesso di soggiorno. Si tratta di cittadini di Sri Lanka, India e Moldavia.Questi lavoratori erano costretti a vivere in locali di fortuna all’interno di un edificio in costruzione, già sotto sequestro per abusi edilizi.Le autorità hanno riscontrato gravi violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro e hanno emesso un provvedimento di sospensione dell’attività.I titolari della struttura sono stati arrestati con l’accusa di sfruttamento lavorativo e la loro consulente del lavoro è stata denunciata. Sono state inoltre comminate sanzioni amministrative per un totale di circa 74.000 euro. Le indagini sono ancora in corso.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO