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    Lotta ai parcheggiatori abusivi a Napoli: numerose sanzioni e denunce

    Intensificati i controlli da parte della Polizia Locale contro il racket dei parcheggi abusivi a Napoli. Diverse operazioni sono state condotte nelle zone del mercato Caramanico, della Municipalità 1 e di Coroglio, con l’obiettivo di garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini.PUBBLICITA

    Nel dettaglio:

    Mercato Caramanico:
    4 parcheggiatori abusivi sanzionati e denunciati all’Autorità Giudiziaria per reiterazione del reato.39 verbali per violazioni del Codice della Strada, con 6 rimozioni di veicoli.14 sanzioni per occupazione abusiva di suolo pubblico da parte degli operatori mercatali.Municipalità 1:

    4 parcheggiatori abusivi sanzionati, 3 dei quali denunciati all’Autorità Giudiziaria per reiterazione.Confiscati 183,80 euro provenienti dall’attività illecita.2 libretti di circolazione ritirati per mancato uso del casco.Coroglio:

    Operazione interforze con Polizia Locale e altre forze dell’ordine.Controllati 30 veicoli.Diverse sanzioni per violazioni del Codice della Strada, tra cui:Mancanza di copertura assicurativa obbligatoria.Mancata revisione periodica del veicolo.Mancata esibizione dei documenti di circolazione.Trasporto non conforme alle norme di sicurezza.Circolazione di veicoli sottoposti a sequestro amministrativo.Mancato uso del casco da parte di motociclisti.L’impegno della Polizia Locale contro il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è costante e mira a tutelare la cittadinanza e a garantire il regolare svolgimento delle attività. Le operazioni di controllo continueranno su tutto il territorio cittadino.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Palazzo Reale di Napoli: Riaprono il Belvedere e nuovi allestimenti

    Napoli. Sono stati inaugurati oggi a Palazzo Reale di Napoli nuovi affascinanti spazi: il Belvedere, il Museo della Fabbrica, una nuova biglietteria e un’accogliente area nel Cortile d’Onore, oltre alla mostra temporanea “Quattro secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale”.PUBBLICITA

    Il Belvedere, incastonato sul tetto del Palazzo e affacciato sul Molosiglio, offre una vista panoramica mozzafiato sul Golfo di Napoli da una prospettiva unica.

    Un insolito percorso attraverso i sottotetti conduce al torrino del Belvedere, mai aperto al pubblico prima d’ora dalla sua costruzione nel 1837, che a partire da settembre sarà incluso nei percorsi di visita guidata del Palazzo Reale.
    Il Museo della Fabbrica, situato al pianterreno, racconta la storia del Palazzo attraverso opere e installazioni audiovisive, modelli 3D e ricostruzioni coinvolgenti. Il museo funge da introduzione alla visita dell’Appartamento di Etichetta e dell’intero complesso monumentale.

    La mostra “Quattro secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale”, allestita nella Galleria del Genovese al piano nobile fino al 3 settembre, ripercorre la storia del Palazzo attraverso opere d’arte che ne documentano l’evoluzione e le vicende storiche.

    Il nuovo ingresso, con biglietteria, guardaroba e un’ampia area di accoglienza e informazione, è stato progettato dall’architetto Giovanni Francesco Frascino in asse con l’ingresso principale di Piazza del Plebiscito.
    Il Cortile d’Onore, grazie al nuovo museo e all’area accoglienza, diventerà un vero e proprio polo culturale, un luogo di incontro e di eventi aperto alla città.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, la Maddalena di Artemisia Gentileschi torna visibile dal prossimo 19 luglio

    Un grande evento culturale si prepara a illuminare la città di Napoli: la “Maddalena” di Artemisia Gentileschi, un capolavoro dipinto nel 1630, sarà finalmente accessibile al pubblico dopo 400 anni.PUBBLICITA

    Esposizione nel Complesso Monumentale di S. Chiara
    Punti Chiave ArticoloL’opera sarà esposta in uno dei luoghi più suggestivi della città, il celebre Complesso Monumentale di S. Chiara. Dal prossimo 19 luglio, i visitatori avranno la straordinaria opportunità di ammirare il dipinto di Artemisia Gentileschi, restaurato e riportato al suo antico splendore. Questa iniziativa rende omaggio alla ricca tradizione artistica di Napoli e offre un’importante occasione di riscoperta del patrimonio culturale locale.
    Programma Espositivo del Complesso Monumentale di Santa Chiara La mostra della “Maddalena” è solo il primo appuntamento di un programma espositivo ricco e variegato. Il Complesso Monumentale di Santa Chiara è destinato a diventare una sede di grandi mostre, contribuendo così a consolidare il ruolo di Napoli come centro culturale di rilievo. Mostra su San Francesco e Santa Chiara Tra le altre iniziative, è già in programma una mostra che sarà inaugurata nel mese di aprile 2025, in occasione dell’ottocentesimo anniversario della creazione del “Cantico delle Creature”. Per la prima volta, questa esposizione sarà dedicata a San Francesco e Santa Chiara, arricchendo ulteriormente il panorama culturale della città. In sintesi, il ritorno della “Maddalena” di Artemisia Gentileschi rappresenta un’occasione unica sia per gli appassionati d’arte che per i cittadini di Napoli, ponendo un faro sull’inesauribile patrimonio culturale della città partenopea.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    In molti dei dipinti esposti nella mostra “Artemisia Gentileschi a Napoli” ricorre il tema della donna che si prende la propria rivincita sull’uomo. L’artista era scappata da Roma dopo essere stata stuprata da Agostino Tassi

    Aldo Cazzullo (foto di Carlo Furgeri Gilbert).

    La mostra dell’anno è quella alle Gallerie d’Italia di Napoli, in via Toledo. Ed è dedicata ad Artemisia Gentileschi, in particolare al suo soggiorno napoletano.
    Sono esposte 21 sue opere, che illustrano la parabola della “pittora”, come venne chiamata (la parola pittrice non esisteva): per la prima volta il pubblico italiano può ammirare capolavori come la Santa Caterina d’Alessandria di recente acquisita dalla National Gallery di Londra; inoltre, la stessa Santa del Nationalmuseum di Stoccolma o la Giuditta e l’ancella con la testa di Oloferne del Nasjonalmuseet di Oslo.

    Ecco poi le grandi e rare commissioni pubbliche della pittrice, dall’Annunciazione di Capodimonte a due delle tre monumentali tele realizzate per il coro della cattedrale di Pozzuoli, il San Gennaro nell’anfiteatro e I Santi Procolo e Nicea, quest’ultima restaurata per l’occasione.

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    Ma c’è un aspetto non meno interessante, che va oltre le tele in mostra. Artemisia arriva a Napoli dopo un lungo girovagare, da Firenze a Venezia, al termine di una fuga infinita dalla sua città, Roma.
    A Roma Artemisia aveva imparato a dipingere, e aveva conosciuto la violenza di Agostino Tassi. A Roma era stata torturata: perché, allora come oggi, era spesso la vittima dello stupro a salire sul banco degli imputati. Quel processo Artemisia lo vinse; ma il Papa graziò il condannato.
    Anche per questo ricorre nella pittura di Artemisia il tema della donna che si prende la propria rivincita sull’uomo. Era una società profondamente ingiusta, questo lo sappiamo.
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    Ci piace meno ricordare che sotto il fascismo le donne di fatto non potevano lavorare, che votarono per la prima volta nel 1946, che ancora negli anni ’50 non potevano entrare in magistratura, che la prima donna diventa ministra solo nel 1976, l’anno dopo l’abolizione dell’autorità maritale.
    Il delitto d’onore resta in vigore fino al 1981, e fino al 1996 lo stupro era un reato contro la morale e non contro la persona. L’opera e la vita di Artemisia sono più che mai la battaglia di una pioniera.

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