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    Neonato abbandonato in un cassonetto dei rifiuti: salvato da un passante

    Scoperta choc ieri sera in provincia di Torino e precisamente a Villanova Canavese dove intorno alle ore 19:40, un operaio nei pressi della sua abitazione ha sentito dei lamenti provenienti da un cassonetto dei rifiuti.
    All’interno di un sacchetto di plastica giaceva un neonato di sesso maschile, con placenta e cordone ombelicale ancora attaccati. L’uomo ha avvertito le forze dell’ordine.
    Il rapido intervento del personale del 118 e dei carabinieri, è stato fondamentale per la tempestiva assistenza del neonato.
    Il piccolo è stato trasportato presso l’Ospedale di Ciriè dove è stato curato e non è in pericolo di vita. In corso le indagini per ricostruire quanto accaduto prima del ritrovamento e soprattutto risalire alla mamma.
    I carabinieri stanno analizzando le immagini delle telecamere della zona per avere elementi utili alle indagini. LEGGI TUTTO

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    Palermo, morto il cane Aron bruciato dal suo proprietario

    Aron non ce l’ha fatta. Il pitbull bruciato dal suo stesso proprietario in una piazza del centro di Palermo alcuni giorni fa si è spento in una clinica veterinaria del capoluogo siciliano.
    A darne l’annuncio è la Lav Palermo, che aveva preso in carico il cane pagando le spese veterinarie per salvarlo. “Aron non c’è più – si legge in un post dell’associazione -. Il suo corpo non ha retto, sebbene lui abbia lottato fino alla fine”.
    Oggi intanto in via delle Croci, a partire dalle 14,30   ci sarà una manifestazione cittadina per il cane legato ad un palo e bruciato vivo e per chiedere giustizia contro il suo aguzzino, un uomo già noto alle forze dell’ordine.
    All’iniziativa organizzata dall’attivista Enrico Rizzi prenderà parte anche il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che proprio l’altro giorno è intervenuto in Parlamento per chiedere nuove norme per tutelare gli animali.
    “Quel criminale, nonostante il suo orribile e barbaro gesto, è ancora a piede libero.
    Invece deve essere arrestato. “- commenta Borrelli -“La questione è proprio questa, mancano norme efficaci e ben indirizzate. Se pensiamo che attività come la caccia selvaggia e gli spettacoli circensi con gli animali sono ancora consentite, anzi tutelate, vuol dire che abbiamo un grosso problema ed allora dobbiamo farci sentire. Tutti in piazza e diamo voce ai diritti degli animali.” LEGGI TUTTO

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    Vittorio Sgarbi e il quadro rubato: perquisite tre case del sottosegretario

    L’inchiesta dei carabinieri ha portato alla luce una situazione controversa in cui il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi è coinvolto.
    Il dipinto in questione, chiamato “La Cattura di San Pietro”, è stato oggetto di rubo nel 2013 e poi riapparso nel 2021 a Lucca, attribuito come proprietà personale di Sgarbi.
    I carabinieri hanno eseguito perquisizioni presso tre abitazioni di Vittorio Sgarbi e preso in consegna il dipinto per accertamenti scientifici. Sgarbi è stato notificato della sua posizione di indagato con l’accusa di riciclaggio di beni culturali. Sono stati sequestrati anche dispositivi telematici, informatici e documentali.
    Il dipinto, secondo l’accusa, è stato oggetto di operazioni per ostacolarne la provenienza delittuosa, con l’aggiunta di elementi che attribuiscono l’opera a un pittore senese del 1600. Si è scoperto che il dipinto è stato trovato nelle disponibilità della Fondazione “Cavallini-Sgarbi” in un immobile acquistato dal sottosegretario.
    L’indagine si concentrerà sul confronto tra il dipinto sequestrato e un lembo di tela originale lasciato attaccato alla cornice al momento del furto nel 2013. Sgarbi ha sempre negato le accuse e si è difeso con mezzi vari, attaccando giornalisti e minacciando richieste danni milionarie.
    La vicenda ha suscitato grande interesse a livello internazionale, con molti giornali che hanno riportato la notizia e chiesto spiegazioni alla premier Giorgia Meloni. LEGGI TUTTO

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    Frode fiscale: assoluzione postuma per Carlo Giuffrè e sua moglie

    Carlo Giuffrè, famoso attore di teatro scomparso nel 2018, e sua moglie Lidia Panicali sono stati assolti con formula piena.“È crollato oggi, dinanzi al Giudice delle Indagini Preliminari di Roma, il castello delle accuse contro Lidia Panicali e Carlo Giuffré- fa sapere l’avvocato Mario Bernardo- con la pronuncia della sentenza di assoluzione per non avere commesso il fatto”.
    Si chiude dunque “senza incertezze”, prosegue l’avvocato Bernardo, la vicenda giudiziaria cominciata nel 2018 a seguito dell’arresto di un dipendente dell’Agenzia delle Entrate e di un commercialista con le accuse di corruzione, truffa aggravata ai danni dello Stato, frode informatica e accesso abusivo ai dati, “allo scopo di alterare le posizioni fiscali di diversi contribuenti e procurare quale ingiusto profitto la riduzione delle imposte”.
    Grande clamore e curiosità quando uscirono fuori i nomi, i presunti beneficiari degli sgravi fiscali: “In particolare- sottolinea l’avvocato- i coniugi Carlo Giuffré e Lidia Panicali, portati alla ribalta su un palco mediatico ben diverso da quelli frequentati con successo e partecipazione di pubblico”.
    Carlo Giuffrè si spegneva nel novembre del 2018, prosegue l’avvocato Bernardo, “sollevando la Procura dal proseguimento dell’azione penale nei suoi confronti, ma soprattutto senza potere avere contezza del sipario giudiziario, a prova della propria innocenza. Non meno amareggiata è stata la condivisione delle stesse accuse da parte della signora Panicali, negli oltre cinque anni frattanto trascorsi” fino alla sentenza di oggi.
    Anche lei attrice e doppiatrice, figlia di Giulio Panicali, attore e doppiatore tra i più celebri per aver dato voce a grandi star di Hollywood come Robert Taylor, Kirk Douglas, Henry Fonda, Bing Crosby, Glenn Ford e James Mason. Lidia Panicali, chiude l’avvocato Bernardo “ha seguito in prima persona gli sviluppi dell’indagine, ribadendo la propria estraneità agli illeciti contestati. Alla bontà delle sue condotte hanno dato ragione gli esiti odierni, suffragati dalle verifiche tributarie”. LEGGI TUTTO

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    Controlli Nas su produzione olio, 26 denunce, 46mila litri sequestrati

    Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha condotto una specifica campagna di controlli nel settore oleario nei mesi di novembre e dicembre.
    Questo comparto rappresenta uno dei principali settori della produzione agroalimentare italiana. Durante la campagna, sono stati ispezionati frantoi, aziende produttive e commerciali in un’azione mirata su scala nazionale, intensificando i controlli rispetto al regime ordinario degli altri periodi dell’anno.
    Complessivamente, i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) hanno effettuato 1.250 ispezioni coinvolgendo gli operatori della filiera, identificando situazioni irregolari in 256 aziende ed esercizi commerciali.
    Sono state denunciate 26 persone alle Autorità Giudiziarie, principalmente per reati di frode in commercio e vendita di prodotti alimentari non genuini. Inoltre, 202 imprenditori sono stati sanzionati per violazioni amministrative, con un importo totale di 189.000 euro.
    Le violazioni riguardavano la mancanza di pulizia e manutenzione degli impianti, l’omessa applicazione delle procedure di tracciabilità e registrazione dell’olio prodotto, talvolta associate allo stato di abusività dei frantoi.
    La campagna ha portato alla sospensione di 22 attività e al sequestro di oltre 46.000 litri di olio non dichiarato o dichiarato di qualità superiore rispetto alla realtà. L’obiettivo principale della campagna era la tutela del consumatore e dell’intero settore produttivo dell’olio di oliva. I controlli continueranno nel corso del 2024, considerando l’importanza economica rappresentata dall’olio extravergine di oliva come eccellenza agroalimentare nazionale.
    Tra gli interventi significativi:
    Sequestro di 230 litri di olio lampante etichettato come extra vergine di oliva in un frantoio della provincia di Mantova.Deferimento in stato di libertà per frode e falso nei confronti dei legali di un oleificio e di una ditta nella provincia di Parma.Sanzione per detenzione di olive prive di informazioni sulla provenienza in un frantoio della provincia di Viterbo.Sequestro di 1.500 kg di olio di oliva privo di tracciabilità in un frantoio del viterbese.Sequestro di 800 litri di prodotti oleari privi di indicazioni sulla tracciabilità presso un frantoio oleario di Messina.Chiusura di uno stabilimento di imbottigliamento olii in provincia di Ragusa, con sequestro di 1.825 litri di olio extravergine di oliva.Sequestro di 60 litri di olio extravergine di oliva privo di documentazione idonea a garantire la tracciabilità in un frantoio/oleificio della provincia di Napoli, con sanzioni per carenze igienicosanitarie e strutturali. LEGGI TUTTO

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    Scommesse illegali in tutta Italia: blitz della polizia

    Vasta operazione in tutte le province italiane della Polizia di Stato nel settore del contrasto al gioco ed alle scommesse illegali, anche finalizzata alla tutela dei consumatori.L’operazione, coordinata dal Nucleo Centrale della Polizia dei Giochi e delle Scommesse del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, rientra in una più ampia strategia di contrasto che vede l’impiego dell’expertise investigativa della Polizia di Stato misurarsi sul fronte nazionale ed estero del gioco illegale e delle scommesse clandestine.
    Nell’ambito di mirate attività di controllo, disposte dal Servizio Centrale Operativo con il diretto impiego anche delle SISCO, sono stati oltre 600 gli esercizi commerciali sottoposti a controllo. Più di 3339 i soggetti identificati, con 40 sequestri di apparecchiature illegali (“totem”, personal computer, AWP e VLT), 66 denunce in stato di libertà connesse all’esercizio abusivo del gioco e delle scommesse ed oltre 215 violazioni amministrative sanzionate, per un importo superiore ai 600.000 euro.
    A Prato, gli agenti hanno individuato e fatto irruzione in una bisca clandestina gestita e frequentata da cittadini di nazionalità cinese. 38 i soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per la partecipazione ed esercizio del gioco di azzardo, 9 di essi sono risultati irregolari sul territorio nazionale, con il conseguente sequestro di attrezzatura di gioco e di denaro contante per un ammontare di oltre 110.000 euro.
    A Caltanissetta, i controlli “a tappeto” messi in campo su larga scala dalla Squadra Mobile e dalla SISCO hanno, invece, consentito di individuare anche un vero e proprio laboratorio clandestino per la fabbricazione di armi, comprensivo di tutta l’attrezzatura necessaria per la costruzione di armi corte oltre che di un modello artigianale di pistola e svariato munizionamento di diverso calibro. Tratto in arresto il titolare del sito.
    18 gli esercizi commerciali sottoposti a controllo nella sola città metropolitana di Reggio Calabria, mentre una serie di violazioni in materia di prevenzione e per la sicurezza dei luoghi di lavoro hanno comportato la momentanea chiusura di un’agenzia di scommesse in provincia di Varese. Analoghe violazioni riscontrate anche in provincia di Pesaro-Urbino, dove i controlli hanno peraltro fatto emergere anche l’uso illegale e promiscuo di alcuni circoli privati adibiti a sale gioco. Riporta l’Agenzia Agimeg.
    In tale ambito, il massiccio dispositivo di controllo ha visto l’impiego degli “specialisti” formati nei corsi di qualificazione per la “polizia dei giochi e delle scommesse” organizzati dalla Direzione Centrale Anticrimine, mettendo in campo la professionalità degli operatori scesi in campo presso agenzie di scommesse, negozi di gioco e corner distribuiti in tutte le province italiane.
    L’attività rientra nella costante azione di prevenzione e monitoraggio condotta dalla Polizia di Stato allo scopo di impedire la pratica del gioco e delle scommesse illegali, anche al fine di tutelare l’utenza e prevenire l’erosione illecita di una consistente quota di gettito erariale derivante dalle attività del comparto del gioco pubblico.
    Il monitoraggio, peraltro, ha consentito di attualizzare una costante mappatura delle frequentazioni dei luoghi pubblici e degli esercizi di gioco oltre che delle connesse interessenze economiche, al fine di evidenziare possibili rischi di infiltrazione della criminalità organizzata di tipo mafioso, anche straniera, nel settore del gioco, talvolta attuata mediante sofisticate tecniche di riciclaggio e reimpiego dei beni di provenienza illecita. LEGGI TUTTO

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    Le 10 regole per combattere il cyberbullismo

    Dieci consigli per contrastare e prevenire il cyberbullismo. Unieuro e Polizia di Stato presentano il primo decalogo in materia.ìCapire i ragazzi e sensibilizzarli su un tema così importante.Il decalogo è stato realizzato dagli studenti grazie alla “Storia di Madi”, una dispensa estiva a fumetti in cui la protagonista è una ragazza vittima di bodyshaming
    Il prefetto Cortese: “Per fare della rete un luogo più sicuro è necessario diffondere una cultura della sicurezza e responsabilizzare i ragazzi su una navigazione più consapevole”
    Marco Titi, direttore marketing di Unieuro: “Il decalogo conferma il valore del progetto #cuoriconnessi e dà ulteriore slancio al nostro impegno quotidiano”
    I consigli del decalogo sono rivolti a tutti, ragazzi, genitori e insegnanti. Sono semplici ma importanti per contrastare e prevenire un fenomeno sempre più diffuso.
    Immedesimarsi nell’altro e mostrare empatia sono le basi per costruire relazioni positive. Il sorriso e l’attenzione per gli altri sono segni di forza e di maturità. Le parole possono ferire e danneggiare la reputazione di una persona.
    Se si è testimoni di cyberbullismo è importante intervenire e aiutare la vittima. Ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni e delle proprie omissioni.
    È importante utilizzare il pensiero critico per valutare le informazioni che si trovano online. Rispettare gli altri è fondamentale, anche online
    Utilizzare lo smartphone con prudenza è importante per evitare di condividere informazioni personali o sensibili.ì Chiedere aiuto se ne ha bisogno è un segno di forza
    Rispettare le opinioni degli altri, anche se non si è d’accordo, è importante per costruire un dialogo costruttivo.
    Gli haters sono persone deboli che non sono in grado di confrontarsi con le opinioni diverse dalle proprie. Le persone forti sono quelle che aiutano gli altri, anche quando è difficile.
    Il decalogo è uno strumento prezioso per sensibilizzare i ragazzi e gli adulti su un tema così importante .È un invito a costruire una rete più sicura e inclusiva, dove tutti possano sentirsi rispettati e protetti.
    Ecco i punti principali
    Immedesimarsi nell’altro ci rende persone migliori
    Il sorriso e l’attenzione per il prossimo sono un segno di forza
    Le parole hanno un grande potere
    Aiuta chi è vittima di cyberbullismo
    Siamo responsabili delle nostre azioni e delle nostre omissioni
    Utilizza il pensiero critico
    Rispetta gli altri anche online
    Usa lo smartphone con prudenza
    Chiedi aiuto se ne hai bisogno
    Rispetta le opinioni degli altri
    Gli haters sono deboli
    Le persone forti aiutano gli altri LEGGI TUTTO

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    Scontri prima e dopo il derby: accoltellato tifoso della Roma

    Lo scontro tra tifosi prima e dopo il derby di Coppa Italia tra Lazio e Roma si trasforma in una battaglia di petardi, con “bomboni” che esplodono sia fuori che dentro lo stadio.
    Tra la tribuna Tevere e la Curva Sud dell’Olimpico, a pochi minuti dal fischio d’inizio del derby di Coppa Italia, si scatena un intenso e reciproco lancio incrociato.
    Un tifoso della Roma viene colpito vicino a un orecchio e viene prontamente soccorso. Tuttavia, la faida continua nel corso della serata, con un tifoso romanista che viene accoltellato. Dopo la dolorosa sconfitta, infatti, i tifosi giallorossi cercano in due gruppi di circa 200 persone di dirigersi verso Ponte Milvio per rovinare la festa biancoceleste.
    Bottiglie, pietre e bastoni vengono scagliati contro i poliziotti, che fungono da scudo e respingono gli aggressori con cariche in via Cardinal Consalvi, via del Pinturicchio e piazza Mancini. In via Sacconi, nel cuore del Flaminio, la polizia ferma 3 ultrà giallorossi.
    A mezzanotte e mezza, arriva la “risposta” dei laziali: un piccolo gruppo di 4 o 5 individui con passamontagna, bastoni e cinture fa irruzione in un bar-pub di viale Angelico, dove si trovavano tifosi romanisti. Scoppia una rissa e uno di questi ultimi viene accoltellato più volte. Il giovane ferito al petto viene prontamente soccorso e trasportato in codice rosso al Santo Spirito. La polizia indaga sull’episodio, con la presenza anche della Scientifica per i rilievi di rito. Nel pomeriggio, sempre a Prati, era stata bruciata una bandiera laziale.
    Insomma, un derby tormentato. Prima di raggiungere gli spalti, erano emersi anche i “soliti” saluti romani da parte di un gruppo di biancocelesti durante il consueto raduno a Ponte Milvio prima di entrare in Curva Nord. LEGGI TUTTO

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    L’ANALISI La Campania seconda in Italia per spesa nel Lotto, Lombardia prima

    La spesa per il Lotto per l’anno 2022 è stata di circa 2,2 miliardi di euro. Ai giocatori sono tornate invece vincite per oltre 5,2 miliardi. Solo due regioni hanno superato i 300 milioni di euro di spesa e precisamente la Lombardia, con 345,4 milioni e la Campania, seconda con 325.
    Sul terzo gradino del podio invece si posiziona la Sicilia, che ha chiuso il 2022 – sottolinea il rapporto Agimeg – con una spesa di 243,3 milioni di euro. Il Lazio (204 milioni) e la Puglia (185) chiudono la Top 5 delle regioni italiane. E’ quanto emerge dal Libro Blu di ADM.
    Tra le regioni che hanno speso di meno troviamo naturalmente la Valle d’Aosta (solo 4,83 milioni di euro), ma anche Molise (13,57 milioni), Trentino-Alto Adige (22,80 milioni). Sulla stessa fascia si attestano anche Umbria (25,55 mln), Basilicata (25,52 mln) e Friuli-Venezia Giulia (30,47 mln). LEGGI TUTTO

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    Caso Ferragni, la Balocco: “Emergerà la nostra buona fede”

    “Siamo profondamente dispiaciuti che la nostra iniziativa sia stata fraintesa da molti. Collaboreremo pienamente con le autorità, nelle quali riponiamo totale fiducia, certi che emergerà la nostra assoluta buona fede.
    Continueremo ad impegnarci nella creazione di prodotti di qualità da offrire ai consumatori in Italia e nel mondo, con l’obiettivo di tutelare chi è legato all’azienda, a cominciare dalle famiglie dei nostri collaboratori. La nostra missione è continuare a fare del bene, come facciamo da tempo, ponendo con ancor più forza i nostri valori al centro di tutti i nostri progetti.”
    Questo è quanto si legge nella nota diffusa da Balocco in risposta alle “recenti vicende” legate al caso del pandoro realizzato in collaborazione con l’influencer Chiara Ferragni. La nota sottolinea la lunga storia della società, guidata dalla stessa famiglia da quasi un secolo, caratterizzata dalla sobrietà e dalla riservatezza.
    Balocco esprime profondo turbamento per gli sviluppi della giornata e riafferma i valori e l’etica che hanno sempre contraddistinto l’azienda.
    La nota prosegue affermando che negli ultimi tempi sono state diffuse informazioni non corrette, talvolta frutto di scarsa conoscenza, interpretazioni erronee e, in alcuni casi, strumentalizzazioni.
    Infine, si precisa che Chiara Ferragni è attualmente indagata per truffa aggravata nell’ambito dell’inchiesta sul caso del pandoro “Pink Christmas” di Balocco, ma al momento non è stata convocata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. LEGGI TUTTO

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    IL DRAMMA Choc a Ravenna, madre si lancia dal nono piano con la figlia di 6 anni e il cane: morta la bimba

    Tragedia in via Dradi a Ravenna nella prima mattinata di oggi. Poco dopo le 7 di oggi una donna è salita con la figlia di sei anni sull’impalcatura al nono piano del palazzo dove abitava con il marito e si è lanciata nel vuoto. Nell’impatto dopo la caduta è morta la bambina.
    Il marito della donna, ignaro di ciò che stava accadendo, si trovava in casa al momento del dramma. Inconsapevole della drammatica scena che si svolgeva nel suo stesso edificio, è stato informato dagli agenti delle Volanti della polizia, che hanno fatto la macabra scoperta dei corpi.
    Il pronto intervento del 118 ha portato la donna in condizioni gravissime all’ospedale Bufalini a Cesena, mentre la piccola vittima della tragedia ha trovato la morte nell’impatto. La squadra mobile della Questura ravennate è intervenuta sul posto per cercare di gettare luce su questa tragedia familiare, cercando di comprendere le dinamiche e le motivazioni che possono portare a gesti così estremi. LEGGI TUTTO

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    Lotteria Italia, a Roma, Milano e Napoli quasi il 25% dei premi vinti

    Roma, Milano e Napoli: sono queste le tre ‘regine’ della Lotteria Italia 2023. In queste tre città infatti sono stati vinti, tra premi di prima, seconda e terza categoria ben 50 premi sui 210 totali estratti ieri sera durante la storica estrazione della Befana.
    +In particolare – segnala l’agenzia Agimeg – la capitale ha conquistato il primo posto, con ben 27 premi vinti alla Lotteria Italia. Quest’anno però Roma non ha visto premi di prima categoria. Delle 27 vincite, infatti, 25 sono premi di terza categoria da 20.000 euro ciascuno e solo due da 100.000 euro.
    Da notare inoltre che ben 19 sui 27 premi sono stati vinti a Roma città, mentre solo 8 in provincia. In totale, quindi, a Roma sono stati distribuiti premi per 700.000 euro. Al secondo posto di questa speciale graduatoria c’è Milano, molto staccata però da Roma, visti i ‘soli’ 14 premi vinti, ma con un importo totale da capogiro.
    Il capoluogo lombardo si è visto infatti assegnare il premio maggiore della Lotteria Italia 2023, quello da 5 milioni di euro che, insieme agli altri 13 premi di terza categoria, ha fatto arrivare le vincite totali a ben 5.260.000 euro. Sono stati invece 340.000 mila gli euro distribuiti dai 9 premi vinti a Napoli e provincia. Gli appassionati partenopei hanno vinto due premi da 100.000 euro e 7 da 20.000 euro.
    La classifica delle province più fortunate nell’ultima edizione della Lotteria Italia si completa con Torino, dove sono stati vinti 8 premi (tutti da 20.000 euro) e, appaiate a 7 premi vinti, Arezzo, Bologna e Firenze. Solo nelle due province toscane però è stato vinto, oltre ai premi di terza categoria, anche un premio da 100.000 ciascuna.
    A Salerno sono invece andati 6 premi totali e precisamente quello da 2,5 milioni di euro, 2 da 100.000 e 3 da 20.000 euro. Da notare che cinque premi di terza categoria sono stati assegnati a biglietti acquistati online. LEGGI TUTTO