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    Avellino, atti persecutori nei confronti di una anziana: arrestato 63enne

    Un uomo di 63 anni residente ad Avellino è stato arrestato per atti persecutori nei confronti di una donna anziana di 73 anni. L’intervento è stato condotto dagli agenti della Questura di Avellino presso un condominio nel capoluogo, su richiesta della vittima che vive nello stesso edificio dell’aggressore. La donna ha denunciato di essere stata aggredita e minacciata dall’uomo, il quale è stato successivamente individuato e bloccato non lontano dall’abitazione.
    Gli agenti, basandosi sulle testimonianze dei vicini di casa, hanno appurato che la vittima era stata già in passato oggetto di minacce e persecuzioni da parte dell’arrestato. L’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino. LEGGI TUTTO

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    Auto si ribalta, due giovani feriti nell’Avellinese

    Nelle prime ore della notte scorsa, a Lapio, nella provincia di Avellino, si è verificato un incidente stradale che ha coinvolto un’auto con a bordo un trentenne e una 33enne, entrambi residenti ad Avellino.
    L’auto, dopo aver sbandato, ha colpito due veicoli parcheggiati e si è ribaltata, causando ferite ai due giovani. Entrambi sono stati trasportati in ospedale ad Avellino per ricevere le cure necessarie, con la donna ancora sotto osservazione del personale medico del Pronto Soccorso.
    Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando provinciale con un’autogru per rimuovere i veicoli danneggiati. LEGGI TUTTO

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    Acido sull’auto del presidente della Provincia di Avellino

    Attacco con acido all’auto del presidente della Provincia di Avellino,
    I carabinieri stanno indagando sul danneggiamento dell’auto del presidente della Provincia di Avellino, Rino Buonopane.
    Durante la notte, ignoti hanno cosparso di acido l’auto, parcheggiata vicino alla residenza di Buonopane a Montella, in provincia di Avellino.
    Buonopane ha prontamente segnalato l’accaduto ai carabinieri locali e ora gli investigatori stanno esaminando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza nella zona per risalire ai responsabili. LEGGI TUTTO

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    IL CASO Indebita percezione di finanziamenti, sequestri per 512mila euro ad Avellino

    In una drammatica svolta nel settore del commercio all’ingrosso e della lavorazione del caffè, i finanzieri del Comando provinciale di Avellino hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per un valore di 512mila euro. Tale provvedimento coinvolge beni mobili e immobili appartenenti al rappresentante legale e amministratore di fatto di una società con sede nell’Alta Irpinia.
    L’intervento delle autorità finanziarie è scaturito da approfondite verifiche fiscali condotte dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi. L’indagine ha preso di mira un gruppo di cinque imprese, rivelando, allo stato attuale delle investigazioni, serie violazioni amministrative di natura tributaria e una non trascurabile irregolarità legata alla normativa antiriciclaggio.
    La società coinvolta nel colpo di scena finanziario è stata accusata anche di aver indebitamente percepito un finanziamento di considerevole entità. Il totale ammonta a 640mila euro, di cui ben 512mila erano garantiti dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. L’inchiesta ha rivelato che tale somma è stata ottenuta attraverso l’utilizzo e la presentazione di dichiarazioni mendaci, svelando un intricato schema di frode finanziaria. LEGGI TUTTO

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    Avellino, maltratta la mamma per soldi: arrestato 28enne

    Un uomo di 28 anni proveniente da Pietrastornina, in provincia di Avellino, è stato fermato dai carabinieri della locale stazione per aver ripetutamente maltrattato sua madre e aver cercato di estorcerle denaro.
    Dopo la separazione dalla moglie, il giovane era tornato a vivere con la madre, che è stata costretta a vivere un incubo costante. Finalmente, la donna ha denunciato il figlio ai carabinieri, riuscendo così a liberarsi dalla situazione difficile.
    Il sospettato è stato accusato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, e ora si trova in carcere ad Avellino in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Avellino, altri due microtelefoni ritrovati nelle celle dei detenuti

    Durante la consueta perquisizione nel carcere di Avellino, sono stati scoperti due microtelefoni nascosti nel congelatore della Sala hobby della Sezione.
    Il segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Tiziana Guacci, ha elogiato l’operazione condotta dalla Polizia Penitenziaria, nonostante le criticità presenti nella struttura carceraria.
    Questa scoperta mette in luce l’eccellenza dell’operato sinergico del personale penitenziario, nonostante le carenze di organico e l’inefficienza di alcune sezioni del carcere. La sovraffollamento e la mancanza di risorse stanno influenzando negativamente la sicurezza interna e il benessere del personale di Polizia.
    Attualmente, il penitenziario di Avellino ospita più detenuti rispetto alla sua capacità massima, creando problemi di gestione e approvvigionamento di beni di prima necessità.
    Questa situazione comporta un pesante carico di lavoro per il personale di Polizia, rendendo urgente la necessità di interventi e miglioramenti nelle condizioni della struttura carceraria. LEGGI TUTTO

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    Avellino, pusher sorpreso a vendere eroina: arrestato

    Arrestato 30enne per spaccio di eroina nell’Avellinese.
    Nel corso dei controlli predisposti in Bassa Irpinia per la prevenzione e la repressione del traffico di sostanze stupefacenti, i militari della Guardia di Finanza hanno arrestato un 30enne di Sirignano, in provincia di Avellino, per spaccio di eroina.
    Insieme alla sua compagna di 26 anni, l’uomo ha abbandonato in strada un pacco nel quale sono stati rinvenuti 250 grammi di eroina suddivisi in cinque bustine.
    Il pregiudicato con precedenti specifici è stato trasferito ai domiciliari, mentre la donna è stata denunciata a piede libero alla Procura di Avellino. LEGGI TUTTO

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    Avellino, la tragedia davanti agli occhi della moglie

    La tragedia di Avellino lascia senza parole: Costantino Mazza, 63 anni ha ucciso con un colpo di pistola la figlia Alessandra Mazza, di 30 anni, disabile e costretta su una sedia a rotelle, per poi togliersi la vita.I corpi senza vita dei due sono stati trovati dai sanitari del 118, intervenuti in un’abitazione di contrada Bosco dei Preti. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l’uomo, esasperato dalla difficile situazione della figlia, avrebbe utilizzato una pistola regolarmente detenuta per compiere il drammatico gesto.
    Alessandra Mazza era conosciuta e benvoluta nella comunità. La sua disabilità non le aveva impedito di coltivare passioni e interessi, come la musica e la pittura. La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella famiglia e in quanti la conoscevano.
    Secondo quanto riportato dagli investigatori, i rapporti tra padre, che faceva l’idraulico,  e figlia erano sempre più tesi, aggravati dai gravi disturbi psicologici di Alessandra, che causavano frequenti conflitti familiari.
    L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio a Bosco dei Preti, una zona residenziale di campagna vicino alla strada statale della variante, nelle vicinanze di Avellino. La madre era presente in casa al momento dell’omicidio-suicidio. Le autorità stanno indagando per comprendere cosa abbia spinto Mazza a compiere questo gesto, mentre la comunità locale è sconvolta dalla tragedia.
    Familiari e amici si sono riversati sul luogo dell’incidente. Le indagini sono condotte dal Pubblico Ministero del Tribunale di Avellino, Luigi Iglio, e dal vice questore Gianluca Aurilia della Squadra Mobile. Gli esami forensi sui corpi delle vittime sono stati ordinati dal magistrato e affidati al medico legale Carmen Sementa. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro dell’arma e i rilievi scientifici sulla scena del crimine.
    Un dramma familiare che lascia sgomenta la comunità. La tragedia di Avellino riaccende i riflettori sulle difficoltà e sulle sfide che le famiglie con persone disabili affrontano quotidianamente. Un dolore immenso che lascia attoniti e senza parole.
    Al momento della tragedia la moglie dell’uomo era in casa mentre un altro figlio vive in un’altra città. LEGGI TUTTO

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    La Polstrada salva un neonato lungo il raccordo Avellino Salerno

    Un’importante operazione di soccorso è stata effettuata da una pattuglia della Polstrada di Avellino sul raccordo autostradale Avellino-Salerno.
    La pattuglia è intervenuta dopo aver ricevuto l’allarme da una giovane coppia che trasportava il proprio figlio di sei mesi in ospedale ad Avellino, il quale non dava segni di vita.
    Gli agenti hanno intercettato l’auto e l’hanno scortata fino al “Moscati” dopo aver allertato i sanitari del Pronto Soccorso.
    Grazie all’intervento tempestivo, il bambino è stato rianimato e si trova attualmente sotto osservazione, ma non corre più alcun pericolo di vita.
    I genitori del piccolo ma anche gli stessi medici hanno plaudito al gesto degli agenti perché grazie al loro intervento il piccolo è arrivato in tempo utile per essere salvato in ospedale. LEGGI TUTTO

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    Avellino, minacce e violenze ad ex: scatta divieto di avvicinamento

    Divieto di avvicinamento per un uomo per minacce e violenze verso l’ex partner.
    Un uomo di 29 anni è stato colpito da un divieto di avvicinamento per aver maltrattato e minacciato la sua ex compagna, una donna di 36 anni residente in un comune della provincia di Avellino.
    L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Avellino e notificata agli agenti della Squadra Mobile che hanno indagato l’uomo per maltrattamenti.
    In diverse occasioni, l’uomo avrebbe agito con violenza e proferito minacce di morte nei confronti della vittima. LEGGI TUTTO

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    La protesta dei Trattori domani arriva ad Avellino

    Domani mattina, oltre duecento trattori appartenenti ad agricoltori della provincia irpina arriveranno ad Avellino per protestare presso la sede della Regione Campania.
    Una delegazione si recherà alla sede per incontrare Maria Passari, dirigente delle politiche agricole della regione. Il corteo prevede di partire dalla Valle dell’Ufita, percorrere circa cinquanta chilometri lungo la Statale 90 delle Puglie e la Statale Sette bis e arrivare in città intorno alle 10:30 del mattino.
    Le forze dell’ordine garantiranno la sicurezza durante la manifestazione. Questa protesta si aggiunge ad una serie di altre manifestazioni tenutesi nelle scorse settimane, durante le quali agricoltori e imprese hanno espresso il loro dissenso riguardo alle politiche comunitarie e alle agevolazioni fiscali non confermate, nonché sui costi di produzione.
    Durante l’ultima manifestazione a Avellino, gli agricoltori hanno ricevuto il sostegno e la solidarietà dei cittadini locali. LEGGI TUTTO

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    Avellino, uccise la moglie soffocandola con un cuscino: pena ridotta a 14 anni in Appello

    Uccise l’anziana moglie soffocandola con un cuscino, oggi i giudici della Il sezione della Corte d’Assise d’appello di Napoli hanno ridotto la pena da 21 a 14 anni di carcere.
    L’insolito femminicidio, visto che si parla di persone molto anziane avvenne la notte del 5 maggio del 2021 ad Avellino. Lui, Gerardo Limongello aveva 85 anni e lei, Antonietta Fucuciello 83 anni.
    Limongiello venne condannato dalla Corte d’assise di Avellino in primo grado nel novembre del 2022 a 21 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato. Nel 2023 propose appello avverso la sentenza di primo grado del Tribunale di Avellino, appello che è stato discusso stamane dinanzi alla Il sezione della Corte d’Assise d’appello di Napoli.
    All’esito dì una lunga discussione della difesa dell’anziano rappresentata dall’avvocato Mario di Salvia oggi sostituito dall’avvocato Lanzano la Corte si è ritirata in camera di consiglio per la decisione accogliendo l’appello e riducendo sensibilmente la condanna comminata in primo grado da 21 a 14 anni di reclusione.
    Di contrario avviso il P.G il quale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado a 21 anni.
    Limongello non risulta da tempo più gravato da alcuna misura cautelare a seguito della revoca di ogni restrizione pronunciata lo scorso anno dalla stessa Corte d’assise d’appello di Napoli su istanza della difesa.
    Soddisfazione è stata espressa dal legale avvocato Mario di Salvia il quale ha dichiarato: “Limongiello era reo confesso quindi non abbiamo mai osato chiedere la sua assoluzione ma una pena sensibilmente più mite cosa che avevamo invocato con un suffragio giuridico pertinente sin dal primo grado di giudizio, richiesta oggi pienamente accolta“. LEGGI TUTTO