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    Cilento,bimbo di 11 anni perde la vista mentre gioca coi bottim

    Era in un parco e aveva tra le mani fuochi pirotecnici e la tragedia si e’ consumata sotto gli occhi di tutti.
    Un bimbo di 11 ad Alfano nel Cilento in provincia di Salerno. L’esplosione di un petardo lo ha investito in pieno volto e gli ha causato un grave trauma all’occhio destro dal quale, secondo quanto accertato piu’ tardi dai sanitari, non potra’ piu’ vedere.
    Il piccolo e’ stato immediatamente soccorso sul luogo dell’esplosione e trasferito d’urgenza all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania dove e’ stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico eseguito dall’e’quipe di oculistica guidata dalla dottoressa Olga Voto, affiancata dal dottor Luigi Filippo Magno.
    L’occhio gli e’ stato salvato, restando nella sua orbita, ma nonostante il pronto intervento dei medici la vista e’ andata persa. LEGGI TUTTO

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    Scafati, sequestro articoli pirotecnici : erano più di una tonnellata

    A Scafati nei giorni scorsi la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, nel corso di attività volte al controllo economico del territorio, ha sottoposto a sequestro penale un’ingente quantità di materiale esplodente.
    Il materiale era concentrato all’interno di un’attività commerciale sprovvista di idonea licenza nel Comune di Scafati.
    In particolare, nel corso di un intervento d’iniziativa scaturito dall’approfondimento di alcuni input info-investigativi, le Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati hanno sequestrato “artifizi” pirotecnici abusivamente detenuti, per un totale di massa attiva calcolata in oltre 140 kg.
    Tale operazione ha avuto origine dall’intensificazione delle attività a contrasto dell’illegale commercializzazione di fuochi d’artificio in occasione delle festività di Capodanno. I militari hanno scoperto che l’indagato, esperto artificiere, occultava all’interno del locale, oltre agli artifici pirotecnici convenzionali detenuti in assenza di licenza, ben 259 ordigni artigianalmente realizzati.
    Tenuto conto della pericolosità della merce in questione e dell’ingente quantità di articoli sequestrati, l’effettivo possessore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente, sia per il reato di detenzione illegale di materiale esplodente.
    I beni sottoposti a vincolo cautelare avevano un controvalore di vendita al dettaglio di più di trentamila euro. LEGGI TUTTO

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    Salerno,  furto in abitazione a San Giovanni Piro, 43enne in manette

    I carabinieri della stazione di Santa Maria di Castellabate hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 43enne, di nazionalità albanese, accusato di furto in abitazione.
    La Procura, dopo il fatto avvenuto l’8 agosto, sulla base delle indagini dei carabinieri, che erano intervenuti nella casa di San Giovanni Piro a Salerno, dove era stato commesso il furto, ha chiesto ed ottenuto dal Gip del tribunale di Vallo della Lucania l’ordinanza, che è stata notificata all’ indagato, ristretto nel carcere di Bari. Proseguono le indagini per individuare l’altro complice. LEGGI TUTTO

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    IL CASO Eboli, perseguita l’ex compagna: braccialetto elettronico per 53enne

    I carabinieri di Santa Cecilia di Eboli, in provincia di Salerno, hanno applicato un divieto di avvicinamento nei confronti di un 53enne accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna. L’uomo dovrà stare lontano dalla persona offesa e ai luoghi da essa frequentati mediante l’utilizzo del braccialetto elettronico.
    Questa misura restrittiva è stata adottata al fine di garantire la sicurezza e la protezione della vittima, assicurando che il presunto autore degli atti persecutori mantenga una distanza appropriata e eviti i luoghi frequentati dalla persona offesa. Il braccialetto elettronico, in questo contesto, funge da strumento di controllo costante, consentendo alle autorità di verificare il rispetto delle disposizioni giudiziarie da parte dell’accusato.
    La sua applicazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel prevenire potenziali situazioni di pericolo e nel garantire la tutela delle vittime di comportamenti persecutori. La collaborazione tra le istituzioni giudiziarie e le forze dell’ordine è essenziale per assicurare un’applicazione efficace delle misure restrittive e per preservare la sicurezza della comunità. LEGGI TUTTO

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    Omicidio Vassallo: il boss pentito Imperiale svela la pista della cocaina

    Il pentito Raffaele Imperiale, ex boss del narcotraffico, sarà interrogato dai pm che indagano sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, avvenuto nel 2010.
    Questo perché ha rivelato dettagli interessanti durante uno dei suoi ultimi interrogatori. Ha infatti menzionato Bruno Carbone, il suo ex braccio destro, e come questi avesse legami con l’ex boss del parco Verde di Caivano quel Pasquale Fucito, noto come ‘o marziano oppure Shrek, condannato a 16 anni di carcere per traffico internazionale di droga.
    Imperiale ha anche riportato dettagli personali sulle spese del periodo, svelando informazioni sulla gestione finanziaria e gli investimenti di denaro.
    È da notare che questo passaggio è particolarmente interessante perché ben collegato alle indagini sull’omicidio del sindaco e al coinvolgimento di ex carabinieri napoletani. La testimonianza di Imperiale potrebbe svelare collegamenti e dinamiche che contribuiranno all’indagine e ribaltare la narrativa dell’assassinio.
    L’interrogatorio del pentito è atteso con grande interesse, poiché i dettagli rivelati potrebbero essere determinanti per risolvere il mistero dell’omicidio di Vassallo. LEGGI TUTTO

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    Salerno, verifiche su viadotto, chiuso tratto statale Cilentana

    Un tratto della Ss18/Var “Cilentana” è stato chiuso in via precauzionale per permettere approfondimenti tecnici sul viadotto Acquarulo. Lo rende noto l’Anas. Il tratto chiuso al transito è in corrispondenza del km 142,000, nel territorio comunale di Ceraso, in provincia di Salerno.
    “A seguito delle consuete attività di sorveglianza effettuate dal personale di Anas – si legge in una nota – è stata riscontrata un’anomalia in corrispondenza di un giunto di dilatazione del viadotto ‘Acquarulo’, che rende necessari ulteriori approfondimenti, alcuni dei quali già eseguiti da personale tecnico specializzato mediante l’ausilio del bybridge”. Nel dettaglio, il transito è interdetto dallo svincolo di Vallo della Lucania (km 136,100) allo svincolo di Massicelle (km 150,000). La circolazione viene deviata, con indicazioni in loco, lungo la strada regionale – ex SS18. Il traffico locale è consentito per Ceraso, Futani e Cuccaro. LEGGI TUTTO

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    A Siano in provincia di salerno tragica morte di un bambino di 4 anni

    Tragedia nel giorno di Natale  a Siano in provincia di Salerno :  muore un bimbo di 4 anni. Annullati i festeggiamenti per il Natale. Il sindaco : “Senza parole”
    Un bambino di appena 4 anni ha perso la vita dopo essere stato trasportato d’urgenza all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore il giorno di Natale, generando un profondo sconvolgimento nella comunità di Siano, nella provincia cilentana di Salerno. Il sindaco Giorgio Marchese ha descritto l’accaduto come una tragedia “immane” e ha manifestato un profondo sgomento per questa devastante perdita.
    Si prevede l’apertura di un’indagine sulla vicenda, con l’eventuale esecuzione di un’autopsia sul corpo del bambino per comprendere le circostanze della sua morte improvvisa. Le informazioni preliminari indicano che i genitori hanno portato il piccolo d’urgenza in ospedale a causa di febbre alta e vomito, ma le cause esatte del decesso restano ancora oscure. La comunità di Siano si è unita in sostegno alla famiglia, colpita da questa tragica perdita proprio nel giorno di Natale.
    Il sindaco di Siano, Giorgio Marchese, ha commentato la situazione definendola “una tragedia immane” che ha profondamente colpito l’intera città. Ha espresso il suo cordoglio e la solidarietà alla famiglia, annunciando contemporaneamente l’annullamento di ogni forma di festeggiamento natalizio nel rispetto del lutto che ha colpito la comunità.
    Fonte LEGGI TUTTO

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    IL DRAMMA Incendio in palazzina ad Eboli, è morta in ospedale l’anziana rimasta ustionata

    Non ce l’ha fatta la donna di 93 anni che era stata salvata dai vigili del fuoco nel corso dell’incendio alla palazzina del rione Paterno a Eboli, in provincia di Salerno. La donna fu subito ricoverata nel reparto di Rianimazione per le ustioni e a causa delle esalazioni della combustione.
    Il rogo, che aveva coinvolto 10 dei 12 appartamenti dell’edificio di 4 piani del quartiere, sarebbe stato innescato da un cuscino posizionato troppo vicino ad una stufa a gas. Da lì, le fiamme si erano propagate a poco a poco in tutta la palazzina, coinvolgendo la gran parte degli appartamenti.
    Cinque persone erano rimaste ferite, tra cui la donna di 93 anni che aveva ustioni al volto ed era priva di coscienza. Portata in ospedale, nonostante le cure non si sarebbe mai ripresa. Sulla tragedia indagano i carabinieri della compagnia di Eboli, coordinati dalla Procura di Salerno. LEGGI TUTTO

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    Salerno, consegna di doni ai bambini del reparto di pediatria dell’ospedale Ruggi d’Aragona

    Natale con sorrisi e tanta gioiosa commozione per i piccoli pazienti, ospiti del reparto di pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che nella mattinata di ieri hanno ricevuto giocattoli acquistati grazie alla raccolta fondi che il personale della Prefettura di Salerno ha avviato dagli inizi del mese di dicembre.
    La consegna dei doni è stata effettuata all’interno del Reparto grazie all’accoglienza della Direzione Generale ospedaliera e del Primario e personale sanitario.La raccolta è stata sostenuta dal Prefetto di Salerno Francesco Esposito, che, in questo suo primo anno in provincia, ha voluto simbolicamente abbracciare con un pensiero augurale i bambini che non trascorreranno le festività natalizie nel calore della propria casa.
    Ha gratuitamente aderito alla iniziativa prefettizia una nota Agenzia di eventi ed animazione di Salerno che ha inviato dei propri figuranti con vestiti tipicamente natalizi per la materiale distribuzione dei doni.L’iniziativa ha sicuramente raggiunto lo scopo di diffondere all’interno del reparto una spensierata atmosfera di festa. LEGGI TUTTO

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    Salerno, agente penitenziario arrestato con la compagna: portava la droga in carcere

    Nella mattinata di oggi, personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, durante un controllo all’interno della Casa Circondariale di Salerno “A. Caputo”, ha arrestato Francesco Giugliano, agente penitenziario, per detenzione di sostanza stupefacente.Giugliano è stato fermato mentre varcava l’ingresso della struttura con indosso circa 150 grammi di hashish. Al momento dell’intervento della Polizia Giudiziaria, l’agente ha avvertito telefonicamente la compagna di quanto stava accadendo e ha minacciato con la pistola d’ordinanza i propri colleghi, guadagnando l’uscita della Casa Circondariale e dandosi alla fuga, insieme alla convivente, a bordo di un’autovettura.
    La compagna di Giugliano, prima di raggiungerlo, ha gettato dalla propria abitazione una confezione di marijuana, materiale per il confezionamento della stessa e numerose schede telefoniche.
    I fuggitivi sono stati intercettati da una pattuglia della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria che, dopo un pericoloso inseguimento, li ha fermati nel comune di Battipaglia. A seguito di perquisizione, Giuliano è stato trovato in possesso della somma in contanti di 2.000 euro, di una pistola con due caricatori e di una radio portatile non autorizzata.
    Nel corso della successiva perquisizione presso l’abitazione, attigua alla Casa Circondariale, nella disponibilità dell’agente e della sua compagna, sono stati altresì rinvenuti un caricatore contenente proiettili per pistola, numerosi dispositivi cellulari, una macchina per il sottovuoto, utilizzata per confezionare sacchetti sottovuoto contenenti lo stupefacente, buste schermate per smartphone in cui riporre dispositivi elettronici da introdurre nella struttura carceraria eludendo il controllo del metal detector.
    Giugliano e la compagna, entrambi di 40 anni, sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, porto abusivo di arma da fuoco, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Cilento, sequestrati 6 appartamenti realizzati abusivamente a Santa Marina

    Nella mattinata odierna, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, unitamente a militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri di Salerno, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lagonegro, su richiesta della Procura della Repubblica, di un fabbricato costituito da 6 appartamenti, con relativi garage, del valore di oltre euro 1.000.000, nel comune di Santa Marina, notificando, contestualmente, un’informazione di garanzia a carico di quattro indagati.
    Le attività investigative hanno permesso di raccogliere un ampio quadro di elementi in ordine alla realizzazione dell’opera – in zona sottoposta a vicolo paesaggistico – in totale difformità, rispetto ai titoli edilizi rilasciati, attraverso l’utilizzo di false attestazioni da parte del collaudatore in corso d’opera dei lavori e del committente dei lavori.
    Sulla base di tali elementi, sono state contestate ipotesi di reato riconducibili a contravvenzioni edilizie e violazioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nei confronti del collaudatore in corso d’opera dei lavori, del legale rappresentante della ditta esecutrice, del direttore dei lavori nonché del legale rappresentante della società committente.
    Nel rispetto della vigente normativa in tema di comunicazione istituzionale, si evidenzia che il provvedimento cautelare eseguito nell’attuale fase delle indagini preliminari è basato su addebiti che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio.
    La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO I Nas sequestrano liquorificio e 6 tonnellate di alimenti scaduti a Salerno

    Un liquorificio e 6 tonnellate di alimenti scaduti e privi di tracciabilità sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nas di Salerno nell’Agro nocerino-sarnese. I militari, coadiuvati da personale del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Salerno, hanno ispezionato un deposito di alimenti procedendo al sequestro amministrativo di circa 1,7 tonnellate di prodotti alimentari privi di indicazioni sulla tracciabilità e alla distruzione immediata di 4 tonnellate di prodotti alimentari di vario genere (tra cui pasta, salumi, formaggi, prodotti carnei, conserve) scaduti di validità, alcuni anche da oltre un anno.L’intero deposito, che si estende su una superfice di circa 600 mq, d’intesa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Salerno è stato sottoposto alla “chiusura ad horas” a causa di gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, tra queste la pavimentazione intrisa di sudiciume, la presenza di ragnatele e muffa sulle pareti, l’assenza di servizi igienici e spogliatoi. Sono stati inoltre sottoposti a blocco sanitario 540 litri di bevande, verosimilmente alcoliche, contenute in bottiglie sprovviste di etichettatura, che saranno sottoposte alle necessarie verifiche per stabilirne l’esatto contenuto e la salubrità.
    Gli elementi acquisiti durante l’ispezione hanno consentito ai carabinieri del Nas di risalire all’attività di produzione delle bevande, che avveniva in un deposito ubicato nella Valle dell’Irno, che è stato controllato insieme a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Salerno, dove sono stati sequestrati circa 400 contrassegni di Stato per la certificazione di prodotti alcolici, 50 bottiglie contenenti liquori, fusti e lattine contenenti sostanze verosimilmente alcoliche (stimati in 80 litri), numerosi barattoli contenenti babà al liquore e attrezzature per la produzione e il confezionamento dei prodotti, come bottiglie vuote ed etichette).
    L’intera struttura è stata sottoposta a sequestro preventivo, in quanto, dagli elementi raccolti, si ritiene che l’attività, registrata come deposito-grossista, produca, senza i necessari requisiti, bevande alcoliche, eludendo il pagamento delle accise. Il valore complessivo dei provvedimenti adottati è stimato in 1 milione e 250mila euro, dei quali 400mila riferiti agli alimenti e 20mila alle sostanze alcoliche. Sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari a 1.500 euro. LEGGI TUTTO