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    San Valentino Torio, litiga con un uomo e gli spara: arrestato 38enne

    Durante un’accesa lite, un uomo di 38 anni R.O. ha estratto una pistola e ferito un 48enne al ginocchio.
    La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della Procura nocerina. L’uomo è indagato per lesioni aggravate con l’uso di un’arma da fuoco, detenzione e porto illegali di arma comune da sparo.
    Secondo le indagini, sarebbe stato lui l’autore del ferimento avvenuto nel comune di San Valentino Torio il 19 giugno 2023, a seguito di un diverbio violento scoppiato per ragioni personali.
    L’arma utilizzata per il ferimento non è stata ancora rinvenuta LEGGI TUTTO

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    Salerno, scrocconi al ristorante: conto da 400 euro. Il titolare diffonde le immagini

    A Salerno, una coppia ha deciso di fuggire senza pagare il conto di 400 euro dopo aver cenato in un famoso ristorante nel centro della città.
    Nonostante il volto dei truffatori sia stato oscurato nell’immagine diffusa dai proprietari del locale, grazie alle telecamere di sicurezza, essi hanno chiesto al pubblico di aiutarli a identificarli.
    I due- come anticipato da Il Mattino- hanno approfittato di una breve pausa per fumare una sigaretta fuori dal ristorante e sono riusciti a far perdere le proprie tracce.
    I proprietari del ristorante, La Pescheria che si trova nel centro di Salerno che non erano presenti al momento dell’accaduto, hanno lanciato un appello sui social media per individuare i due “scrocconi” e hanno avvisato i colleghi ristoratori di stare attenti. Sarà presentata una denuncia alle autorità competenti. LEGGI TUTTO

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    La rassegna di Giffoni Film Festival rischia il blocco dopo 54 anni

    Carlo Gubitosi, il fondatore del Giffoni Film Festival, ha espresso la sua preoccupazione riguardo al futuro della prestigiosa manifestazione cinematografica. In un post su Instagram, ha sottolineato i rischi che l’evento potrebbe affrontare a causa dei problemi legati ai finanziamenti regionali e nazionali.
    Secondo Gubitosi, i Fondi di Coesione del Governo italiano e i finanziamenti destinati alla cultura e alle attività produttive della regione potrebbero non essere assegnati in tempo utile per garantire lo svolgimento della manifestazione.
    Questa situazione potrebbe mettere a rischio non solo il festival cinematografico, ma anche le iniziative culturali e creative ad esso collegate che si svolgono durante tutto l’anno. La complessità e l’entità dell’evento richiedono una pianificazione e degli investimenti che devono essere effettuati entro tempi ben definiti, e l’incertezza legata ai finanziamenti potrebbe compromettere tali operazioni.
    Gubitosi ha sottolineato l’importanza economica e sociale che il Giffoni Film Festival ha portato nell’area, nonostante le difficoltà e la mancanza di risorse. Ha anche richiamato l’attenzione sulle potenzialità culturali del Sud e della Campania, sottolineando l’importanza di garantire il sostegno a iniziative di questo genere.
    Infine, Gubitosi ha invitato il pubblico a mobilitarsi, a esprimere il proprio supporto e a condividere l’amore per il festival e per le attività ad esso collegate, sottolineando l’importanza di far sentire la propria voce per garantire il futuro del Giffoni Film Festival. LEGGI TUTTO

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    Salerno, ruba attrezzi professionali da un  furgone: arrestata una donna

    E’ accusata di avere rubato attrezzi da lavoro professionali da un furgone la donna a cui i carabinieri della stazione Duomo di Salerno – coordinati dalla Procura – hanno notificato un’ordinanza di arresto ai domiciliari emessa dal Tribunale del Riesame di Salerno.
    La donna, Ilaria Noviello, avrebbe messo a segno il colpo nel marzo del 2023, insieme con un complice già destinatario di una misura cautelare. LEGGI TUTTO

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    LA NOTA Amalfi, conclusi i lavori alla strada “Monterosso – Montefinestre”

    Uno dei belvedere più suggestivi della Costiera Amalfitana affacciato com’è sullo specchio di mare che va da Capo d’Orso fino al promontorio su cui sorge l’ex convento Santa Rosa. E’ la strada interpoderale “Monterosso – Montefinestre”, in questi ultimi mesi è stata oggetto di un importante intervento di manutenzione straordinaria, voluto dall’Amministrazione Comunale di Amalfi guidata dal Sindaco Daniele Milano, e che ha previsto il potenziamento dell’impianto di pubblica illuminazione e il consolidamento dell’area di sosta finale.
    Per un ammontare complessivo di circa 130mila euro, sono stati messi in sicurezza alcuni tratti di un lungo sentiero panoramico nella frazione di Vettica di Amalfi, che offre una tra le viste più belle sulla nostra Costiera e più in particolare circa 240 metri di via Montefungione, la strada comunale lungo la quale si è proceduto a interventi di messa in sicurezza e di miglioramento della viabilità pedonale.
    Infatti, tra le migliorie spicca il potenziamento dell’impianto di pubblica illuminazione avvenuto per effetto della messa in opera dei nuovi pali e di innovativi lampioni a led a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione esistente costituita da piccoli faretti incassati nel parapetto, in molti punti non funzionanti o rotti che non offrivano più alcuna utilità.
    «L’intervento fortemente voluto da questa Amministrazione Comunale – spiega il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici, Matteo Bottone – giunge dopo la risoluzione definitiva dell’atavico problema legato agli espropri delle aree su cui fu costruita la strada interpoderale, i cui lavori sono stati formalmente ultimati solo nel 2017, con l’emissione del certificato di regolare esecuzione. Infatti, alla data della scadenza dell’occupazione e della dichiarazione della pubblica utilità, ovvero ad agosto 2006, mentre i lavori furono materialmente realizzati, la procedura espropriativa non era stata ancora definita».
    Tra gli interventi realizzati anche il consolidamento dei paramenti murari esistenti attraverso il ripristino di alcuni tratti di muretto lungo il percorso che negli ultimi anni hanno subito una sconnessione per effetto della crescita della vegetazione, oltre ad alcuni piccoli accorgimenti in prossimità delle curve finalizzati a migliorare la percorribilità delle auto.
    Lavori questi che uniscono al consolidamento dell’area di sosta e di manovra presente nel tratto terminale della strada, in prossimità della via pedonale Monte Finestre, in cui è stata realizzata di una paratia di contenimento a tergo del suddetto muro, oltre al ripristino della pavimentazione con battuto in misto cementizio in modo da regimare la raccolta delle acque superficiali, le cui infiltrazioni hanno causato gran parte dei danni accertati in fase di progettazione dell’intervento. LEGGI TUTTO

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    Traffico di droga tra Napoli, Salerno e Scalea: 4 arresti

    Nella giornata odierna, a Scalea e nella provincia di Salerno, i militari dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e Salerno hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
    La misura riguarda quattro persone gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione e spaccio di stupefacenti.
    Gli elementi acquisiti durante l’indagine si riferiscono a un presunto sodalizio dedito al traffico di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, operante a Scalea.
    Le indagini condotte dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e Salerno hanno permesso di individuare la struttura del sodalizio, con la ripartizione dei compiti tra fornitori, acquirenti, corrieri, custodi e distributori della sostanza stupefacente.
     Il gruppo utilizzava telefoni criptati per le comunicazioni
    Sono stati individuati anche i canali di approvvigionamento, con cessioni avvenute anche nelle province di Napoli e Salerno, oltre all’utilizzo di modalità di comunicazione attraverso telefoni criptati.
    La misura cautelare eseguita oggi segue un’altra misura cautelare già eseguita il 7 luglio 2023, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro in sede di rinnovazione, per competenza territoriale, di un’analoga misura precedentemente emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno. LEGGI TUTTO

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    L’OPERAZIONE A Scafati scoperta maxi discarica grazie a droni, all’interno 600 tonnellate di rifiuti

    Ha utilizzato droni e fonti aperte come Google Maps e Google Earth, la Guardia di Finanza di Salerno, per individuare e sequestrare a Scafati, sotto il cavalcavia della strada statale 268, due aree destinate a deposito giudiziale trasformate illecitamente da una società in vere e proprie discariche a cielo aperto.
    Le fiamme gialle di Scafati, con l’Arpac e la Polizia Locale, hanno sequestrato, complessivamente 4mila metri quadrati su cui c’erano anche i veicoli sequestrati destinati alla demolizione. Gli inquirenti – ritenendo sussistente un grave rischio ambientale legato all’ingente quantità di rifiuti trovati, ben 600 tonnellate, stoccati su un terreno peraltro non impermeabilizzato – hanno denunciato il presunto responsabile alla Procura di Nocera Inferiore.
    A quest’ultimo viene contestata “l’illecita gestione dei veicoli fuori uso e dei rifiuti costituiti dai relativi componenti, invasione di terreni pubblici e privati, abbandono di rifiuti e attività di gestione di rifiuti non autorizzata”. Disposti ed eseguiti, contestualmente, anche interventi finalizzati a limitare la contaminazione delle aree sequestrate. LEGGI TUTTO

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    Aumenta il pedaggio lungo l’autostrada Napoli-Salerno: 2,30 euro

    Sorpreso per gli automobilisti che ogni giorno sono costretti ad andare a lavoro in auto usufruendo delle autostrade meridionali. Dal 18 gennaio infatti c’è aumento di 20 centesimi sull’autostrada A3 Napoli-Salerno. Il costo della tratta unica è passato dagli attuali 2 euro e 10 centesimi a 2,30 centesimi.
    Ecco il nuovo tariffario pubblicato sul sito della società SPN La società che gestisce la tratta interessata dall’incremento:
    Classe A (Autovetture e Motocicli 2,30 euro)
    Classe B (Autocarri-Furgoni- Autobus 2 assi) 2,30 euro
    Classe 3 (veicoli a 3 assi) 4,10 euro
    Classe 4 (veicoli 4 assi) 5,20 euro
    Classe 5 (Veicoli a 5 assi o più) 5,90 euro
    Gli aumenti non saranno applicati ai possessori di telepass, visto che in questo caso il calcolo è a chilometri percorsi/uscite percorse.
    Sui social è scattata la protesta degli utenti soprattutto dei pendolari. LEGGI TUTTO

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    Salerno, coppia di migranti aggredita con mazza da baseball: 3 arresti

    I Carabinieri della stazione di Matinella hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura nei confronti di Halimi El Mehdi, Ayad Hichem e Halimi El Arbi per tentato omicidio.
    Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati, nella tarda sera del 16 settembre 2023, in un bar di Mattiella (Salerno), per futili motivi, avrebbero malmenato con una mazza da baseball ed un martello una coppia del posto causando all’uomo gravissime lesioni. Gli arresti sono stati eseguiti ieri, ad Albanella e Capaccio Paestum LEGGI TUTTO

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    Omicidio Vassallo, ufficiale dei carabinieri sentito per 11 ore in procura a Salerno

    Un lungo interrogatorio si è svolto davanti ai pubblici ministeri incaricati dell’indagine sul delitto di Angelo Vassallo. Undici ore ininterrotte, con l’eccezione di una breve pausa pranzo, sono state impiegate per rispondere a domande riguardanti la tragica notte del 5 settembre 2010, quando il sindaco di Acciaroli fu brutalmente ucciso. A distanza di quattordici anni dall’omicidio, la Procura di Salerno ha registrato un nuovo sviluppo nell’inchiesta volta a ricostruire le responsabilità e i motivi dietro l’assassinio del sindaco pescatore.
    Il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo- come riportano Il Mattino e l’edizione napoletana di Repubblica– è stato interrogato lunedì scorso, un anno e mezzo dopo il decreto di perquisizione emesso dai pubblici ministeri salernitani nell’estate del 2022.
    L’interrogatorio potrebbe rappresentare una svolta nell’indagine, considerando le ipotesi formulate dai magistrati. Gli inquirenti accusano Cagnazzo di concorso in omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dal coinvolgimento camorristico. Nonostante i suoi notevoli successi contro la camorra e i clan mafiosi, il colonnello è ora coinvolto in un presunto coinvolgimento nell’organizzazione dell’omicidio di Vassallo, creando le condizioni per un depistaggio mirato.
     Le ipotesi di depistaggio delle indagini
    Gli inquirenti sostengono che avrebbe contribuito a mettere in scena un depistaggio volto a scaricare le colpe dell’omicidio su un pusher di origine brasiliana, il quale, secondo le prove, risulterebbe estraneo al delitto. Inoltre, si ipotizza che Cagnazzo abbia giocato un ruolo nella fase esecutiva dell’agguato.
    Nonostante gli inquirenti non abbiano chiarito chi abbia sparato i sette colpi che hanno causato la morte del sindaco di Acciaroli, parlano apertamente di un’imboscata in cui l’assassino e il sindaco si sono trovati faccia a faccia. Durante il suo ritorno a casa, Vassallo avrebbe abbassato il finestrino dell’auto per incrociare lo sguardo di chi avrebbe premuto il grilletto.
    È importante sottolineare che Cagnazzo non è l’unico sotto inchiesta; altri nomi, come quelli dei Ridosso, di Maurelli (deceduto anni fa), e di Cafiero, presunto narcotrafficante di Torre Annunziata, sono coinvolti nell’indagine.
    L’interrogatorio è stato condotto non solo dal procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli, ma anche dal pm Marco Colamonici, che ha mantenuto la delega a indagare sulla vicenda di Vassallo.
    Difeso dall’avvocato Ilaria Criscuolo, Cagnazzo ha accettato l’invito a comparire, dimostrando determinazione nel respingere le accuse e nel sostenere la sua integrità. Pur avendo la facoltà di non rispondere, ha scelto di partecipare attivamente all’interrogatorio, un confronto che probabilmente ha fatto leva sulle perquisizioni del 2022 e su alcune intercettazioni emerse durante l’inchiesta. E si è difeso strenuamente sostenendo di essere vittima di congetture e illazioni.
    Il coinvolgimento del carabiniere Lazzaro Cioffi condannato per droga
    Va sottolineato che Cagnazzo non è l’unico militare coinvolto in questa vicenda, e la Procura ipotizza un accordo con il carabiniere Lazzaro Cioffi, suo ex attendente di fiducia, già condannato in passato per reati legati alla droga.
    Il movente dell’omicidio viene contestualizzato in un contesto segnato dal narcotraffico, con Acciaroli come meta turistica e il sindaco deciso a denunciare il traffico di droga nella zona. Gli inquirenti ritengono che l’omicidio di Vassallo fosse necessario per proteggere gli interessi legati allo spaccio di cocaina lungo la costa cilentana nel 2010.
    L’interrogatorio del narcotrafficante Raffaele Imperiale
    Si tratta di un omicidio premeditato, organizzato per evitare conseguenze indesiderate e impedire al sindaco di fare accuse precise su presunte collusioni tra esponenti delle istituzioni, camorristi e imprenditori sospettati di avere legami con la camorra. Recentemente, la Procura di Salerno ha ascoltato il pentito Raffaele Imperiale, ex broker del narcotraffico, che sembra conoscere la storia di Lazzaro Cioffi e delle presunte collusioni nel Parco Verde.
    La vicenda, complicata e intricata, deve ora fare i conti con la versione dei fatti di Fabio Cagnazzo, emersa dopo undici ore di interrogatorio in Procura.

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    Scafati, scarcerato il ras Pasquale Panariello: uomo del vertice del clan Matrone-Buonocore

    Dopo la stangata per il clan Buonocore – Matrone di Scafati e del Clan Cesarano di Castellammare di Stabia che ha portato a complessivi 100 anni di carcere che sono stati comminati dalla corte di appello di Salerno il 22 dicembre scorso per un’inchiesta condotta dalla Dda di Salerno sul territorio di Scafati e Santa Maria La Carità che ha decapitato i due clan “alleati”, arriva la prima scarcerazione eccellente.
    Ritorna in libertà dopo soltanto due anni dal suo arresto, Pasquale Panariello, figura di vertice del crimine scafatese sebbene fosse stato condannato in appello per associazione camorristica ad una condanna complessiva di 6 anni ed 1 mese. Accolta l’istanza del suo difensore di fiducia l’avvocato Gennaro De Gennaro ed il Panariello é ritornato ad essere un uomo libero ma con l’obbligo di firma.
    La corte di appello ha riconosciuto il vincolo della continuazione con altro reato estorsivo che aveva già scontato e preso atto che il Panariello andava immediatamente rimesso in libertà. La corte di appello ha ritenuto che il Panariello avesse espiato l’intera pena sebbene avesse scontato solo due anni per il reato associativo, riconoscendo la tesi del suo avvocato che richiamava la fungibilità per l’intero periodo.
    I fatti ricostruiti dagli inquirenti vanno dal 2014 al 2019 e hanno portato a 14 condanne per servizi e slot machine imposti agli imprenditori dietro minacce, spesso attraverso l’esplosione di ordigni artigianali fabbricati dallo stesso Panariello appartenente alla famiglia dei fuochisti di Scafati.
    Pasquale Panariello viene anche coinvolto nel traffico di stupefacenti insieme al fratello Marcello, deceduto nel febbraio 2022, quando era poco più che ventenne, vittima di un drammatico incidente stradale.
    Secondo la DDA di Salerno i due fratelli oltre che a trafficare armi e droga ed essere esponenti di spicco del clan Buonocore Matrone non disdegnavano di taglieggiare i commercianti, gestendo gli affari illeciti del centro di Scafati, zona dei vetrai. LEGGI TUTTO

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    Maxi sequestro di 580 chilogrammi di droga: 5 arresti tra Salerno e Castrovillari

    Un ingente traffico di droga gestito da cinesi lungo l’asse Castrovillari-Salerno è stato sgominato dalla Dda di Catanzaro che ha fatto scattare le manette ai polsi di cinque persone di nazionalità cinese e ha portato alla scoperta e al sequestro di una vera e propria centrale della droga, allestita in un capannone industriale nell’area Pip di Castrovillari che conteneva ben 580 chilogrammi di droga.
    Tre cinesi sono stati arrestati a Castrovillari e altri due a Salerno. L’operazione è stata portata a termine, con il coordinamento della Dda di Catanzaro in sinergia con la Procura di Castrovillari diretta da Alessandro D’Alessio, nella giornata di ieri e coperta dal più stretto riserbo.
    Altri arresti erano stati eseguiti nelle scorse settimane in Olanda, dove la droga veniva commercializzata, su impulso del procuratore Vincenzo Capomolla e del pm distrettuale Stefania Paparazzo.
    Nel capannone scoperto ieri, secondo quanto si è appreso, i poliziotti hanno sequestrato 580 chili di sostanza stupefacente pronta ad essere immessa sul mercato territoriale ed extra nazionale.
    Il tutto è partito quando gli uomini del Commissariato di Polizia di Corigliano Rossano, diretti da Giuseppe Zanfini, e quelli della squadra mobile di Cosenza, guidati da Gabriele Presti, nel luglio scorso avevano fatto irruzione in un capannone a Santa Sofia d’Epiro sequestrando altri 250 chili di marijuana coltivata e prodotta con avanzati sistemi di gestione.
     Sequestrata anche droga già confezionata e un ingente quantitativo di soldi
    Nel corso dell’ operazione sarebbe stato scoperto anche un appartamento in una zona centrale di Castrovillari dove si confezionava e si gestiva l’immissione dello stupefacente sul mercato regionale ed extra regionale. Li sarebbero stati sequestrati droga già pronta per essere immessa sul mercato e un ingente quantitativo di denaro. LEGGI TUTTO