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    Napoli – Salernitana 20esima giornata di Serie A : dove vederla in TV e live streaming gratis

    Il derby della Campania Napoli – Salernitana è una delle sfide più attese nel calendario della Serie A. Sfida tra due città importanti , entrambe con tifosi appassionati ed organizzati. La partita si svolgerà domani 13 Gennaio ore 15:00 e sarà visibile su DAZNPUBBLICITA

    Napoli e Salernitana si affrontano nella 20esima giornata di Serie A, in un incontro che promette scintille. Napoli, con la sua storia gloriosa e la sua fan base appassionata, è sempre una squadra da tenere d’occhio, mentre la Salernitana, con meno clamore ma non meno grinta, cerca di sorprendere.
    Napoli vs Salernitana: La Sfida
    Napoli, una delle squadre più amate e seguite in Italia, è nota per il suo stile di gioco offensivo e spettacolare. La squadra ha una lunga storia di successi e ha sempre dato spettacolo sul campo, grazie anche al sostegno del suo pubblico caloroso.
    Salernitana, d’altra parte, potrebbe non avere lo stesso pedigree, ma non è da sottovalutare. La squadra ha mostrato in diverse occasioni di poter tenere testa anche ai giganti del calcio italiano, grazie a una tattica ben organizzata e a giocatori che non temono di mettersi in gioco.
    Napoli – Salernitata , le probabili formazioni:
    NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Cajuste, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia.
    SALERNITANA (4-3-3): Costil; Daniliuc, Fazio, Gyomber; Samia; Martegani, Legowski, Bradaric; Candreva, Ikwuemesi, Tchaouna.
    Dove Guardare la Partita

    Opzioni TV e Streaming a Pagamento
    La partita sarà trasmessa da diverse piattaforme di streaming e canali televisivi a pagamento. Per i dettagli specifici, è consigliabile consultare i siti ufficiali delle piattaforme come DAZN e Sky Sport, che generalmente offrono la Serie A, inclusa la partita Torino-Napoli.
    –DAZN: Questa piattaforma di streaming live e on demand trasmette molte partite della Serie A. Per vedere la partita, puoi accedere a DAZN tramite vari dispositivi, come smartphone, tablet, PC e smart TV.
    –Sky Sport: Gli abbonati a Sky Sport possono seguire la partita su questo canale. Sky offre anche servizi distreaming online come Now TV e Sky Go per i suoi abbonati.

    Opzioni Gratuite
    Per quanto riguarda la visione gratuita della partita, le opzioni sono limitate. Non essendo disponibili trasmissioni in chiaro per la Serie A, le alternative gratuite possono includere
    – Bar e locali pubblici: Molti bar e locali trasmettono partite di calcio, offrendo un ambiente unico per godersi la partita in compagnia di altri tifosi
    – Prove gratuite e promozioni: Alcune piattaforme di streaming offrono periodi di prova gratuita o promozioni speciali. Controlla i siti ufficiali delle piattaforme per eventuali offerte.

    L’Importanza di Scegliere Opzioni Legali
    È fondamentale sottolineare l’importanza di scegliere opzioni legali per la visione delle partite. La pirateria televisiva non solo è illegale, ma danneggia il mondo del calcio e dei suoi protagonisti. Scegliere vie legali per vedere la partita è un modo per supportare lo sport che amiamo.
    In conclusione, Napoli-Salernitana promette di essere un incontro avvincente e significativo per il campionato di Serie A. Le opzioni per seguirlo in diretta sono molteplici, sia in TV che via streaming, e gli appassionati di calcio non dovrebbero avere problemi a trovare un modo per godersi la partita. Ricordiamo l’importanza di supportare vie legali per la visione delle partite, garantendo il rispetto e il sostegno al mondo del calcio. LEGGI TUTTO

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    Calenda: “Osimhen vuole solo aiutare il Napoli, il resto è spazzatura”

    Volano gli stracci in casa Napoli e dopo le parole al veleno di Osimhen rivolte al procuratore di Kvaratskhelia, reo di aver parlato del nigeriano come un giocatore pronto ad andar via dal Napoli, ora è il turno di Roberto Calenda, procuratore del centravanti del Napoli.PUBBLICITA

    “Ognuno deve guardare in casa propria e avere rispetto del lavoro altrui – ha detto – Non è corretto parlare del futuro di giocatori che non si rappresentano. Così facendo si creano problemi e malintesi oltre a previsioni sciagurate degne di un pessimo indovino.
    Le presunte dichiarazioni dell’agente Mamuka Jugeli sono gravi, superficiali e inaccettabili. Inoltre mettono il mio assistito Victor Osimhen in cattiva luce nei confronti dei tifosi del Napoli senza alcun motivo né riscontro della realtà.
    Abbiamo appena firmato un rinnovo di contratto e l’unico desiderio di Victor, oltre alla Coppa d’Africa, è quello di aiutare il Napoli. Tutto il resto è spazzatura”.  LEGGI TUTTO

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    Il figlio di Lavezzi: “Mio padre sta bene, non è mai stato in overdose”

    “Mio padre sta bene, e’ in cura. Smettetela di inventare cose che non sono vere. Non e’ stato in overdose e non gli e’ accaduto nulla di quello che dicono”. PUBBLICITA

    Lo ha scritto sul suo profilo Instagram Tomas Lavezzi, figlio di Ezequiel, il “Pocho”, smentendo le voci sulle condizioni di salute del padre, circolate sulla stampa argentina nelle ultime ore, che parlavano, tra le altre cose, di overdose, intervento della polizia e ricovero in un ospedale psichiatrico.
    Gia’ nelle scorse settimane erano circolate voci sul 38enne, ex attaccante del Napoli, dopo il ricovero all’ospedale di Punta del Este, in Uruguay, a causa di un incidente domestico, secondo quanto spiegato dalla stessa famiglia dell’ex giocatore.
    Pochi giorni fa poi, il figlio Tomas aveva postato una foto di famiglia, abbracciato al padre con la scritta: “Che felicita’ stare con voi! La cosa piu’ grande che ho”. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Il Napoli è inguardabile e affonda anche a Torino: i granata calano il tris

    Il 2024 del Napoli si apre con una vera e propria disfatta. Allo stadio Olimpico Grande Torino i partenopei crollano inermi contro i granata di Juric, che cala il tris. Prima Sanabria a fine primo tempo, poi l’espulsione di Mazzocchi e il doppio colpo Vlasic–Buongiorno: gli azzurri non vincono più, ora 9° in classifica con la zona Champions a -5.PUBBLICITA

    Tanti infortuni e indisponibili per Mazzarri (oggi squalificato). In porta c’è Gollini che sostituisce l’assente Meret, Juan Jesus ce la fa e prende posto al fianco di Rrahmani con Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce. A centrocampo la scelta ricade su Cajuste con Zielinski e Lobotka. In attacco ok Politano al fianco di Raspadori e Kvaratskhelia a sinistra.
    Esame importante anche per Juric, che sogna l’aggancio alla zona Europa e si affida ai suoi fedelissimi. Milinkovic-Savic in porta, il rientrante Djidji con Buongiorno e Rodriguez nel trio difensivo. Bellanova e Lazaro sono gli esterni con Ricci e Ilic sulla mediana. Vlasic si schiera sulla trequarti alle spalle delle due punte Sanabria e Zapata.
    Raspadori spreca per il Napoli, Sanabria porta avanti il Torino
    Parte forte il Torino: al 5′ Zapata scalda i guantoni di Gollini da fuori. Il Napoli fatica tanto nella prima parte di gara: sono i granata a fare possesso palla e a tratti anche a schiacciare gli azzurri nella propria area. Al 20′ occasione clamorosa per Vlasic che riceve su cross di Bellanova ma manca la conclusione da due passi a porta sguarnita, graziando la difesa partenopea.
    Al 25′ finalmente la squadra di Mazzarri si fa vedere in avanti. Chance colossale per Raspadori che spreca su bel servizio di Di Lorenzo: il numero 81 calcia tutto solo in area ma non angola e il tiro centrale è ben respinto da Milinkovic-Savic. Il Toro torna dunque a rendersi pericoloso con Sanabria, è provvidenziale Lobotka in scivolata ad evitare la conclusione dell’attaccante avversario.
    Al 41′ Zielinski riceve da Raspadori di tacco in area, ma davanti al portiere non si fida del sinistro e fa una finta, facendosi anticipare da Lazaro. Gol sbagliato, gol subito: al 43′ avanti i padroni di casa. Punizione dalla trequarti di Ilic, Zapata tocca e libera Sanabria che incrocia e batte Gollini per l’1-0. Si va a riposo così.
    Ripresa choc: espulso Mazzocchi per il Napoli, il Torino dilaga
    L’inizio di secondo tempo è da vero incubo per il Napoli. Il debutto di Mazzocchi, entrato all’intervallo, dura appena 5′: l’ex Salernitana entra a gamba alta in scivolata su Lazaro e si becca il cartellino rosso diretto. Passa 1′ e Vlasic dal limite dell’area punisce Gollini per la seconda volta: 2-0 e notte fonda.
    E le cose si mettono di male in peggio perché al 66′ con uno stacco imponente Buongiorno anticipa tutti su corner battuto da Lazaro e cala il tris. Scatta la contestazione totale: il pubblico partenopeo presente allo stadio lancia fumogeni anche in campo, interrompendo anche per qualche minuto la partita.
    La mezz’ora finale è una formalità: Mazzarri inserisce anche Simeone, Gaetano e Lindstrom nella speranza di dare una scossa ai suoi, quanto meno per segnare la rete della bandiera, che non arriva. Finisce dunque così: 3-0 per i granata, che salgono a -1 dal Napoli, ora addirittura nono in classifica. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis agli industriali: “Sfruttare il marchio Napoli”

    Dopo il mea culpa calcistico di ieri il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis parla da imprenditore e dell’importanza del brand Napoli appunto.
    “L’obiettivo della Società Sportiva Calcio Napoli è quello di realizzare un percorso tailor-made di riconoscibilità nazionale e internazionale per tutte le aziende aderenti all’Unione Industriali Napoli sfruttando appieno il marchio Napoli, il primo vero brand del Sud, e le bellezze del territorio. Quando le aziende uniscono passione e business, per i club è una vera vittoria”.
    Lo ha detto il presidente della Ssc Napoli, Aurelio de Laurentiis, nel corso di un incontro, nella sede di Confindustria, con il presidente dell’Unione Industriali Napoli, Costanzo Jannotti Pecci.
    “Quanto accaduto alla città di Napoli e al Calcio Napoli negli ultimi mesi è la prova di quanto lo sport possa incidere sullo sviluppo delle realtà territoriali – ha aggiunto Jannotti Pecci – rappresentando un esempio cui ispirarsi per dare risposte e migliorare il mondo del lavoro e dell’economia”.  LEGGI TUTTO

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    PARLA ADL Le scuse di De Laurentiis: “E’ solo colpa mia. Interverremo sul mercato per rimediare”

    Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto a sorpresa in conferenza stampa al termine della gara pareggiata per 0-0 dal Napoli contro il Monza in casa al Maradona, che il patron degli azzurri ha visto dalla tribuna autorità dello stadio di Fuorigrotta.PUBBLICITA

    “Tutto quello che è successo finora è solo colpa mia, non dei giocatori o degli allenatori, mi assumo tutte le responsabilità – le parole di ADL -. Devo chiedere scusa ai napoletani e ai tifosi se siamo dove siamo in classifica. Ma il campionato è lungo e ci muoveremo sul mercato per rimediare”.
    “Non mi va di tediarvi coi racconti, ma quando tornerò dalla Supercoppa in Arabia Saudita ci facciamo una bella cena tutti e vi racconto il mio punto di vista – ha aggiunto -. La verità la conosce solo chi vive dall’interno le situazioni. Devo anche pregare Gravina e Rocchi di cercare di dare un senso di equità, ma soprattutto di spettacolarità al calcio italiano”.
    “Non c’è equità nei cartellini. Non voglio parlare di arbitraggi a sfavore del Napoli, che ci sono stati così come a sfavore di altre, ma un arbitro non può buttare fuori sia Palladino che Mazzarri. Sembra che non arrivi l’ossigeno al cervello dopo aver corso tanto. Dico a Rocchi che è il caso di fare i cambi, come facciamo coi calciatori”. LEGGI TUTTO

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    POST PARTITA Mazzarri si sfoga: “Abbiamo dominato, ma oggi sembrava rugby! I nostri provocati di continuo”

    “Con tutta questa tecnologia in campo vedo delle cose che non sono concepibili: ormai tante situazioni fallose sono diventate normalità e dopo cinque partite comincio a stancarmi”. Così Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di DAZN dopo il pareggio interno per 0-0 contro il Monza.PUBBLICITA

    “Fate vedere le immagini di come provocano i miei ragazzi, vediamo i motivi del perché sono stato espulso. Non voglio parlare di arbitri, ma oggi sono stato cacciato e quindi voglio farlo – dice ancora -. Kvara è martoriato dagli avversari, spero in qualche ammonizione perché ogni volta sembra una partita di rugby”.
    “Abbiamo creato sei occasioni da gol senza riuscire a far centro. Non bisogna guardare al passato, bisogna guardare la partita di oggi e ai tanti episodi come i falli su Kvaratskhelia, le ammonizioni mancate per loro e date a noi – ha commentato ancora Mazzarri -. Se succedono queste cose è normale perdere punti. E’ un momento nel quale non siamo certamente lucidi, vedi le occasioni di Anguissa, Kvaratskhelia o Gaetano. È la quinta partita in cui ci sono episodi arbitrali discutibili: dopo un po’ comincio a stancarmi.”
    Il tecnico del Napoli ha analizzato la partita, spiegando anche le scelte tattiche odierne: “Abbiamo provato in settimana a piazzare Kvaratskhelia dietro Raspadori, allargando le mezzali e cercando di dare al georgiano maggiore ampiezza, per togliergli i raddoppi degli avversari.”
    Mazzarri ha concluso parlando del concentrarsi sempre sulla singola partita, evitando di guardare troppo avanti: “La classifica? Mai guardata e mai la guarderò: ragiono sempre di partita in partita. Ho elogiato la squadra ma purtroppo ripeto che pesano quei gol sbagliati”, ha concluso il tecnico del Napoli. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Il Napoli stecca ancora, Meret evita il peggio: con il Monza è 0-0

    Il Napoli stecca ancora, sempre in casa. Al Maradona si estende a tre la striscia di risultati non utili consecutivi: dopo le sconfitte contro Frosinone e Roma gli azzurri non vanno oltre lo 0-0 contro il Monza, che fallisce anche un calcio di rigore nella ripresa per vincere la partita.PUBBLICITA

    Tante le assenze per Mazzarri, che schiera il solito 4-3-3. In porta Meret, centrali Rrahmani e Juan Jesus. Mario Rui e Di Lorenzo terzini mentre Anguissa, Lobotka e Zielinski compongono il solito trio di centrocampo. In attacco novità Zerbin con Kvaratskhelia a sinistra. Raspadori vince il ballottaggio con Simeone.
    Palladino risponde con il 3-4-2-1. Di Gregorio fra i pali, nei tre di difesa ci sono Gagliardini, Caldirola e D’Ambrosio. Ciurria e Pedro Pereira sono gli esterni di centrocampo. Sulla mediana dunque Pessina con Akpa Akpro. Valentin Carboni e Dany Mota sono i due trequartisti alle spalle dell’unica punta Colombo.
    Il Napoli si accende nel finale di tempo, il Monza resiste: 0-0
    La prima parte di gara è molto fiacca e con poche emozioni. Il Napoli fa la partita, conclude solo un paio di volte verso la porta ma senza mai impensierire più di tanto Di Gregorio. Fino alla mezz’ora non ci sono chance pericolose da segnalare, ma è nel quarto d’ora finale che gli azzurri riescono a mettere maggiormente in difficoltà il Monza.
    Al 35′, dopo aver reclamato un rigore per fallo di mano di Gagliardini, è Kvara a concludere verso la porta: il tiro di sinistro è fuori misura. Al 40′ vicinissimo al gol Anguissa, che in area calcia di piatto al volo su traversone di Mario Rui: tiro centrale, respinge Di Gregorio e sulla ribattuta Di Lorenzo non centra lo specchio della porta.
    Un minuto più tardi è decisivo Caldirola su Zerbin che si era involato verso la porta in contropiede. Ultima chance al 45′: Kvaratskhelia riceve sulla sinistra, si accentra e calcia a giro con il destro, il pallone si spegne a lato di poco. E’ l’ultima chance del primo tempo, che si chiude a reti inviolate.
    Meret para un rigore, finisce 0-0 tra Napoli e Monza
    Occasioni importantissime per il Napoli a inizio ripresa: al 46′ Rrahmani tutto solo di testa non inquadra lo specchio ma è Kvara a sprecare clamorosamente la palla dell’1-0. Al 56′ il georgiano riceve in area dopo un bell’uno-due con Raspadori, ma calcia addosso a Di Gregorio che si oppone con il corpo salvando la conclusione a tu per tu. Dall’altra parte Carboni calcia di prima in area indisturbato, il tiro è debole e Meret para.
    Al 66′ l’episodio che poteva cambiare la partita: batti e ribatti in area Napoli, il subentrato Colpani calcia di punta e Mario Rui con il braccio largo si oppone. E’ calcio di rigore per i brianzoli. Dal dischetto però Pessina sbaglia: decisivo Meret, che intuisce e para il rigore ‘piazzato’ del numero 32.
    Il portiere azzurro, già alle prese da qualche minuto con un problema fisico, non riesce a proseguire e lascia quindi il campo poco dopo, al 73′, al terzo portiere Contini. Nel finale gli azzurri attaccano a testa bassa con i nuovi innesti Lindstrom, Gaetano e quindi anche Simeone per Lobotka.
    Mazzarri esce dall’area tecnica per sedare un principio di rissa tra i giocatori e viene espulso. Al 91′ Gaetano ha la palla dell’1-0 su tocco di Raspadori: Di Gregorio, non perfetto, respinge in corner la conclusione centrale. E’ l’ultima chance: finisce 0-0 tra i mugugni del Maradona. LEGGI TUTTO

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    Mazzarri non decolla: pronti Raspadori e Politano

    Sembra non funzionare la cura Mazzarri in casa Napoli. Aurelio De Laurentiis sperava in una rinascita definitiva della sua squadra dopo l’esonero di Rudi Garcia ma i risultati non si vedono.
    La sconfitta di Roma è la sesta delle nove disputate con il nuovo allenatore in panchina. Solo tre i successi della gestione del toscano (Atalanta, Braga e Cagliari) poi nulla più. Non cresce la formazione partenopea.
    È rimasta ancora con i problemi del primo allenatore. La condizione fisica non è delle migliori, anche tatticamente si vede qualche incertezza. I campioni d’Italia, poi, hanno il morale sotto i piedi.
    E come se non bastasse all’Olimpico sono stati espulsi anche Osimhen e Politano, fermati per un turno dal giudice sportivo. Si sono poi infortunati Lobotka e Natan. Piove sul bagnato in casa Napoli in vista dell’ultima sfida del 2023 al Maradona contro il Monza.
    Un altro risultato negativo allontanerebbe ancora di più la zona Champions. Che dopo l’addio al titolo è rimasto l’unico vero obiettivo stagionale in Italia vista l’eliminazione dalla Coppa Italia.
    Mazzarri, comunque, ha chiesto rinforzi per gennaio. Con Elmas andato via si sta valutando l’ipotesi di ingaggiare in prestito Højbjerg del Tottenham.
    Ma bisogna anche trovare un’alternativa a Zanoli diretto al Genoa. De Laurentiis ha chiesto all’amico Iervolino il napoletano Mazzocchi ma Walter Sabatini vuole più soldi. E quindi si dovrebbe virare su Faraoni del Verona. Intanto oggi pomeriggio sono ripresi gli allenamenti in vista della sfida al Monza.
    Erano indisponibili Lindstrom e Lobotka. Il primo ha svolto personalizzato in campo mentre il secondo in palestra. Out anche Natan per un problema alla spalla. Come detto, mancheranno all’appello pure gli squalificati Osimhen e Politano.
    Entrambi verranno sostituiti da Simeone e Raspadori. Per il nigerino l’appuntamento è dopo la Coppa d’Africa visto che partirà assieme ad Anguissa. LEGGI TUTTO

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    Napoli perde Natan e Lobotka: Mazzarri con Monza avrà solo 17 giocatori

    Due calciatori del Napoli, Natan e Lobotka, sono stati costretti ad uscire per infortunio durante la partita contro la Roma e saranno costretti a saltare più di una partita.PUBBLICITA

    Mentre il periodo di stop previsto per Lobotka sarà breve, quello previsto per Natan potrebbe essere molto più lungo. Inoltre, Osimhen e Politano non potranno partecipare alla partita contro il Monza.
    Il Napoli ha vissuto un periodo disastroso e si trova attualmente al settimo posto in classifica, con molte assenze importanti. Natan rischia di dover stare fuori per un paio di mesi a causa di un infortunio alla spalla, mentre Lobotka non potrà scendere in campo nelle prossime due partite di Serie A a causa di un infortunio alla costola.
    Inoltre, Osimhen non sarà disponibile fino a metà febbraio a causa di una squalifica e della partecipazione alla Coppa d’Africa, e anche Politano sarà assente dalla partita con il Monza.
    Il comunicato ufficiale del Napoli ha confermato i gravi problemi fisici di Natan e Lobotka. La situazione della squadra è complicata dalla necessità di ottenere sempre buoni risultati per non essere sorpassati in classifica da altre squadre.
    Il tecnico del Napoli, Mazzarri, sarà costretto a fare delle scelte quasi obbligate per la partita contro il Monza, avendo a disposizione solo sedici o massimo diciassette calciatori.
    Fonte LEGGI TUTTO

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    Il Napoli di Maradona e il Napoli di Osimhen: confronto tra due epoche gloriose

    Nel vasto panorama del calcio italiano, il Napoli è una squadra che ha scritto pagine indelebili nella storia del gioco del pallone. Due epoche, distanti nel tempo ma unite dalla passione e dalla dedizione, sono incarnate rispettivamente da Diego Maradona e Victor Osimhen.PUBBLICITA

    Il confronto tra il Napoli degli anni d’oro di Maradona e l’attuale squadra guidata dal talentuoso attaccante nigeriano Osimhen è come un viaggio attraverso il tempo, un’occasione per riflettere sulle trasformazioni del calcio e la costante ricerca dell’eccellenza.
    Il Napoli di Maradona: Il Calcio come Poesia
    Gli anni ’80 sono spesso ricordati come l’epoca d’oro del calcio italiano, e il Napoli di Diego Maradona è stata la sinfonia che ha accompagnato quel decennio. Maradona, il “Pibe de Oro”, ha portato la magia argentina nella città partenopea, trascinando il Napoli alla conquista di due titoli di Serie A (1986-87 e 1989-90) e una Coppa UEFA nel 1989. La sua magia, la sua creatività e il suo ineguagliabile talento hanno reso il Napoli un nome noto a livello mondiale.
    Il Napoli di Osimhen: Alla Ricerca di Nuovi Successi
    Oggi, il Napoli vive una nuova era guidata dall’attaccante nigeriano Victor Osimhen. Con un mix di giovani talenti e giocatori di esperienza, il Napoli sta cercando di ritagliarsi uno spazio tra le grandi squadre europee. Osimhen, con la sua potenza fisica, la velocità e l’abilità nel segnare gol, è diventato il volto di questa nuova avventura. La squadra cerca di ripetere le gesta del passato, con occhi puntati su un terzo titolo di Serie A.
     La Trasformazione del Calcio: Dall’Arte di Maradona alla Potenza di Osimhen
    Il confronto tra le due epoche mette in luce la trasformazione del calcio nel corso degli anni. Mentre Maradona faceva del dribbling e della visione di gioco la sua arte, Osimhen rappresenta la moderna potenza fisica e la velocità che caratterizzano il calcio contemporaneo. Il gioco si è evoluto, ma l’anima e la passione per la vittoria rimangono intatte.
    Napoli: Una Città, Due Epoche, Una Passione Infinita
    Napoli è più di una città per i suoi abitanti; è un’entità che vive e respira calcio. L’amore per la squadra è palpabile nelle strade, negli stadi e nei cuori dei tifosi. Sia durante gli anni di gloria di Maradona che in questa nuova era con Osimhen, la passione per il Napoli è rimasta inalterata, un legame indissolubile tra la squadra e la sua città.
     Un Viaggio nel Tempo, un Legame Indissolubile
    Il confronto tra il Napoli di Maradona e il Napoli di Osimhen non è solo un esercizio di confronto tra giocatori e risultati, ma un viaggio nel tempo che celebra l’eredità di una squadra intramontabile. Entrambi i periodi hanno contribuito a scrivere la storia del calcio italiano, ognuno con il suo stile unico. Mentre i tifosi riflettono sulle glorie passate e guardano fiduciosi al futuro, una cosa è certa: il Napoli continuerà a essere una fonte inesauribile di emozioni e di passione calcistica. LEGGI TUTTO

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    POST PARTITA Il rammarico di Mazzarri: “Politano espulso nel momento migliore”

    “L’espulsione di Politano ha cambiato la partita? Eravamo nel nostro miglior momento, l’unica squadra che poteva vincere era il Napoli. Degli arbitri non parlo, parlo di calcio. Abbiamo fatto di più e pensavamo di poter andare in vantaggio”. Lo ha detto l’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri, dopo la sconfitta, in 9 uomini, per 2-0 sul campo della Roma.PUBBLICITA

    Per ora non sono previsti cambi di sistema di gioco: “Mi piaceva come giocava la squadra l’anno scorso – ha spiegato il tecnico a Dazn -. Per i giocatori si vedrà dopo ma anche oggi qui a Roma abbiamo avuto il 68 per cento del possesso palla. Abbiamo un difetto: non concretizziamo quel che creiamo. Se in futuro vedrò qualcosa che non funziona, penserò a rinforzare il reparto difensivo. La squadra gioca in modo simile all’anno scorso, con qualche giocatore che è meno in forma”. L’obiettivo è ritrovare la brillantezza di alcuni giocatori, ma gli impegni non aiutano: “Se vai in una grande squadra in un determinato momento, giocando ogni tre giorni, non puoi allenare. Adesso non è facile fare quelli che si chiamavano richiami”, ha concluso. LEGGI TUTTO