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    Avellino, altri due microtelefoni ritrovati nelle celle dei detenuti

    Durante la consueta perquisizione nel carcere di Avellino, sono stati scoperti due microtelefoni nascosti nel congelatore della Sala hobby della Sezione.
    Il segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Tiziana Guacci, ha elogiato l’operazione condotta dalla Polizia Penitenziaria, nonostante le criticità presenti nella struttura carceraria.
    Questa scoperta mette in luce l’eccellenza dell’operato sinergico del personale penitenziario, nonostante le carenze di organico e l’inefficienza di alcune sezioni del carcere. La sovraffollamento e la mancanza di risorse stanno influenzando negativamente la sicurezza interna e il benessere del personale di Polizia.
    Attualmente, il penitenziario di Avellino ospita più detenuti rispetto alla sua capacità massima, creando problemi di gestione e approvvigionamento di beni di prima necessità.
    Questa situazione comporta un pesante carico di lavoro per il personale di Polizia, rendendo urgente la necessità di interventi e miglioramenti nelle condizioni della struttura carceraria. LEGGI TUTTO

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    Avellino, pusher sorpreso a vendere eroina: arrestato

    Arrestato 30enne per spaccio di eroina nell’Avellinese.
    Nel corso dei controlli predisposti in Bassa Irpinia per la prevenzione e la repressione del traffico di sostanze stupefacenti, i militari della Guardia di Finanza hanno arrestato un 30enne di Sirignano, in provincia di Avellino, per spaccio di eroina.
    Insieme alla sua compagna di 26 anni, l’uomo ha abbandonato in strada un pacco nel quale sono stati rinvenuti 250 grammi di eroina suddivisi in cinque bustine.
    Il pregiudicato con precedenti specifici è stato trasferito ai domiciliari, mentre la donna è stata denunciata a piede libero alla Procura di Avellino. LEGGI TUTTO

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    Avellino, la tragedia davanti agli occhi della moglie

    La tragedia di Avellino lascia senza parole: Costantino Mazza, 63 anni ha ucciso con un colpo di pistola la figlia Alessandra Mazza, di 30 anni, disabile e costretta su una sedia a rotelle, per poi togliersi la vita.I corpi senza vita dei due sono stati trovati dai sanitari del 118, intervenuti in un’abitazione di contrada Bosco dei Preti. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l’uomo, esasperato dalla difficile situazione della figlia, avrebbe utilizzato una pistola regolarmente detenuta per compiere il drammatico gesto.
    Alessandra Mazza era conosciuta e benvoluta nella comunità. La sua disabilità non le aveva impedito di coltivare passioni e interessi, come la musica e la pittura. La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella famiglia e in quanti la conoscevano.
    Secondo quanto riportato dagli investigatori, i rapporti tra padre, che faceva l’idraulico,  e figlia erano sempre più tesi, aggravati dai gravi disturbi psicologici di Alessandra, che causavano frequenti conflitti familiari.
    L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio a Bosco dei Preti, una zona residenziale di campagna vicino alla strada statale della variante, nelle vicinanze di Avellino. La madre era presente in casa al momento dell’omicidio-suicidio. Le autorità stanno indagando per comprendere cosa abbia spinto Mazza a compiere questo gesto, mentre la comunità locale è sconvolta dalla tragedia.
    Familiari e amici si sono riversati sul luogo dell’incidente. Le indagini sono condotte dal Pubblico Ministero del Tribunale di Avellino, Luigi Iglio, e dal vice questore Gianluca Aurilia della Squadra Mobile. Gli esami forensi sui corpi delle vittime sono stati ordinati dal magistrato e affidati al medico legale Carmen Sementa. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro dell’arma e i rilievi scientifici sulla scena del crimine.
    Un dramma familiare che lascia sgomenta la comunità. La tragedia di Avellino riaccende i riflettori sulle difficoltà e sulle sfide che le famiglie con persone disabili affrontano quotidianamente. Un dolore immenso che lascia attoniti e senza parole.
    Al momento della tragedia la moglie dell’uomo era in casa mentre un altro figlio vive in un’altra città. LEGGI TUTTO

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    La Polstrada salva un neonato lungo il raccordo Avellino Salerno

    Un’importante operazione di soccorso è stata effettuata da una pattuglia della Polstrada di Avellino sul raccordo autostradale Avellino-Salerno.
    La pattuglia è intervenuta dopo aver ricevuto l’allarme da una giovane coppia che trasportava il proprio figlio di sei mesi in ospedale ad Avellino, il quale non dava segni di vita.
    Gli agenti hanno intercettato l’auto e l’hanno scortata fino al “Moscati” dopo aver allertato i sanitari del Pronto Soccorso.
    Grazie all’intervento tempestivo, il bambino è stato rianimato e si trova attualmente sotto osservazione, ma non corre più alcun pericolo di vita.
    I genitori del piccolo ma anche gli stessi medici hanno plaudito al gesto degli agenti perché grazie al loro intervento il piccolo è arrivato in tempo utile per essere salvato in ospedale. LEGGI TUTTO

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    Avellino, minacce e violenze ad ex: scatta divieto di avvicinamento

    Divieto di avvicinamento per un uomo per minacce e violenze verso l’ex partner.
    Un uomo di 29 anni è stato colpito da un divieto di avvicinamento per aver maltrattato e minacciato la sua ex compagna, una donna di 36 anni residente in un comune della provincia di Avellino.
    L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Avellino e notificata agli agenti della Squadra Mobile che hanno indagato l’uomo per maltrattamenti.
    In diverse occasioni, l’uomo avrebbe agito con violenza e proferito minacce di morte nei confronti della vittima. LEGGI TUTTO

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    La protesta dei Trattori domani arriva ad Avellino

    Domani mattina, oltre duecento trattori appartenenti ad agricoltori della provincia irpina arriveranno ad Avellino per protestare presso la sede della Regione Campania.
    Una delegazione si recherà alla sede per incontrare Maria Passari, dirigente delle politiche agricole della regione. Il corteo prevede di partire dalla Valle dell’Ufita, percorrere circa cinquanta chilometri lungo la Statale 90 delle Puglie e la Statale Sette bis e arrivare in città intorno alle 10:30 del mattino.
    Le forze dell’ordine garantiranno la sicurezza durante la manifestazione. Questa protesta si aggiunge ad una serie di altre manifestazioni tenutesi nelle scorse settimane, durante le quali agricoltori e imprese hanno espresso il loro dissenso riguardo alle politiche comunitarie e alle agevolazioni fiscali non confermate, nonché sui costi di produzione.
    Durante l’ultima manifestazione a Avellino, gli agricoltori hanno ricevuto il sostegno e la solidarietà dei cittadini locali. LEGGI TUTTO

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    Avellino, uccise la moglie soffocandola con un cuscino: pena ridotta a 14 anni in Appello

    Uccise l’anziana moglie soffocandola con un cuscino, oggi i giudici della Il sezione della Corte d’Assise d’appello di Napoli hanno ridotto la pena da 21 a 14 anni di carcere.
    L’insolito femminicidio, visto che si parla di persone molto anziane avvenne la notte del 5 maggio del 2021 ad Avellino. Lui, Gerardo Limongello aveva 85 anni e lei, Antonietta Fucuciello 83 anni.
    Limongiello venne condannato dalla Corte d’assise di Avellino in primo grado nel novembre del 2022 a 21 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato. Nel 2023 propose appello avverso la sentenza di primo grado del Tribunale di Avellino, appello che è stato discusso stamane dinanzi alla Il sezione della Corte d’Assise d’appello di Napoli.
    All’esito dì una lunga discussione della difesa dell’anziano rappresentata dall’avvocato Mario di Salvia oggi sostituito dall’avvocato Lanzano la Corte si è ritirata in camera di consiglio per la decisione accogliendo l’appello e riducendo sensibilmente la condanna comminata in primo grado da 21 a 14 anni di reclusione.
    Di contrario avviso il P.G il quale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado a 21 anni.
    Limongello non risulta da tempo più gravato da alcuna misura cautelare a seguito della revoca di ogni restrizione pronunciata lo scorso anno dalla stessa Corte d’assise d’appello di Napoli su istanza della difesa.
    Soddisfazione è stata espressa dal legale avvocato Mario di Salvia il quale ha dichiarato: “Limongiello era reo confesso quindi non abbiamo mai osato chiedere la sua assoluzione ma una pena sensibilmente più mite cosa che avevamo invocato con un suffragio giuridico pertinente sin dal primo grado di giudizio, richiesta oggi pienamente accolta“. LEGGI TUTTO

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    Investito in centro ad Avellino: uomo di 33 anni in coma

    Un grave investimento si è verificato nel pieno centro di Avellino, causando il ricovero in coma di un uomo di 33 anni.
    L’incidente ha avuto luogo nel primo pomeriggio in Viale Italia, all’altezza di un incrocio regolato dai semafori. La vittima è stata sbalzata a diversi metri di distanza dall’auto che l’ha investita, e l’autista si è fermato per prestare soccorso.
    L’uomo aveva appena lasciato la sede dell’istituto “De Sanctis” ad Avellino, che ospita la facoltà di Agraria dell’università “Federico II” di Napoli.
    Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri, la polizia municipale e i sanitari del 118, che hanno trasportato il ferito, in gravi condizioni, all’ospedale “Moscati” del capoluogo irpino. LEGGI TUTTO

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    150 trattori presidiano sede Regione ad Avellino

    Oggi, una flotta composta da circa 150 trattori ha invaso Collina Liguorini, il centro direzionale del capoluogo irpino dove si trova la sede della Regione Campania.
    I manifestanti, provenienti da diverse zone della provincia di Avellino, soprattutto dalla Valle dell’Ufita e dalla Baronia, hanno presidiato in modo pacifico la sede regionale.
    Nonostante la presenza imponente delle forze dell’ordine, la protesta si è svolta senza incidenti, in un clima di massima collaborazione. Gli agricoltori e imprenditori presenti hanno escluso la partecipazione di simboli di partiti e sindacati, sottolineando il ruolo cruciale del settore agricolo per l’economia del Paese.
    L’unica bandiera ammessa è stata il Tricolore, a simboleggiare l’unità dell’iniziativa. Parallelamente, sono in corso contatti con altri manifestanti in diverse regioni e province, al fine di organizzare un coordinamento nazionale e pianificare una manifestazione a Roma.
    Il presidio è previsto terminare alle 17:00. Contatta ora per ulteriori informazioni sulla manifestazione degli agricoltori a Avellino LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Cucciolo di gufo “bianco” salvato a Lauro, nell’Avellinese

    Nelle vicinanze della sua abitazione, un uomo di Lauro, una località nella provincia di Avellino, ha recentemente recuperato e salvato un giovane gufo di colore “bianco”, il quale era precipitato dal nido e non aveva ancora acquisito le necessarie abilità per spiccare il volo.
    L’uomo, subito dopo aver fatto il ritrovamento, ha prontamente segnalato l’incidente al personale veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Baiano per le dovute operazioni di recupero e soccorso. Le condizioni del piccolo rapace sono risultate essere in ottimo stato di salute.
    Con sollecitudine e attenzione, il gufo è stato in breve tempo quindi affidato alle cure del Centro Recupero Animali Selvatici di Napoli che si occuperà del caso. Qui, infatti, il giovane esemplare volatile sarà accudito e curato prima di essere reintegrato nel suo ambiente naturale. LEGGI TUTTO

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    Avellino, nel carcere sequestrati cinque litri di alcolici

    Gli agenti penitenziari del carcere di Avellino hanno sequestrato cinque litri di alcolici durante il controllo dei pacchi alimentari destinati ai detenuti.
    La notizia è stata diffusa da Tiziana Guacci, segretaria regionale del sindacato Sappe. Le bevande erano state travasate in contenitori solitamente utilizzati per conservare prodotti analcolici. L’agente responsabile del controllo, supportato anche dal fiuto delle Unità cinofile, ha scoperto il subdolo stratagemma.
    Sia Tiziana Guacci che il segretario nazionale del Sappe, Donato Capece, hanno elogiato l’azione della Polizia penitenziaria. Guacci e Capece hanno sottolineato che l’introduzione di materiale non consentito nelle carceri è diventata una pratica comune, ma ritengono che l’efficacia delle azioni di contrasto sarebbe notevolmente migliorata se gli agenti avessero a disposizione strumenti tecnologicamente avanzati. LEGGI TUTTO

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    Avellino, 46enne muore in Pronto soccorso, aperta indagine

    Sono attualmente in corso indagini per determinare le cause della morte di una donna di 46 anni di Avellino, madre di due figli, deceduta nel Pronto Soccorso dell’ospedale “Moscati” dopo essere stata ricoverata ieri a causa di forti dolori addominali.
    Gli esami diagnostici sembrano aver rilevato una gastroenterite senza particolari criticità, ma le condizioni della donna si sono aggravate nelle ultime 24 ore, portando al decesso. Al momento del ricovero, la paziente aveva segnalato ai medici sintomi di vomito e dissenteria.
    I responsabili del Pronto Soccorso hanno richiesto un esame autoptico. La Procura di Avellino ha aperto un fascicolo senza attualmente indagati. E’ stata sequestrata la cartella clinica ed è stata disposta l’autopsia che dovrà stabilire le cause del decesso ed accertare eventuali responsabilità. LEGGI TUTTO