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Caso scuolabus a Cisterna, il Consiglio di Stato conferma la vittoria del Comune


Dopo il Tar del Lazio, anche il Consiglio di Stato ha dichiarato “l’infondatezza delle critiche” di una società privata nei confronti del Comune di Cisterna di Latina sulla gara di affidamento del servizio di trasporto scolastico 2022-2023.

Il fatto si riferisce alla procedura aperta per l’affidamento di due anni rinnovabili del servizio di trasporto scolastico per un valore di circa 1,5 milioni di euro. La società ricorrente, giunta seconda in graduatoria, ha avanzato al Tar una serie di presunte irregolarità nella valutazione e assegnazione della gara. Il Comune, in via di autotutela, ha disposto la sospensione della procedura per la formalizzazione dell’incarico alla ditta vincitrice, ma ha tutelato gli studenti – che altrimenti avrebbero rischiato di rimanere senza il servizio di trasporto – ricorrendo in via d’urgenza ad un affidamento diretto tramite il portale “Acquisinretepa”, fino al pronunciamento del Tribunale amministrativo.

La società impugnava tutti i provvedimenti, anche il temporaneo affidamento per garantire la continuità del trasporto scolastico, dinanzi al Tar per il Lazio chiedendo l’annullamento degli atti di gara, il risarcimento del danno e l’affidamento del servizio. Il Tar ha respinto il ricorso decidendo l’infondatezza dell’intero impianto e dichiarando la correttezza dell’azione amministrativa del Comune di Cisterna di Latina rispetto alle critiche rivolte, nonché ha condannato la ricorrente al pagamento delle spese legali per un importo significativo.

A quel punto la società ricorreva al Consiglio di Stato che, dopo un’attenta valutazione, nella giornata di giovedì ha emesso la sentenza di secondo grado confermando per intero quanto già stabilito dal Tar e nel contempo ribadendo l’infondatezza delle critiche mosse contro il Comune di Cisterna di Latina.

«Si conclude una vicenda che ha rischiato di interrompere un importante servizio in favore di tanti studenti del territorio, rischiato di creare disagio a numerose famiglie, che ha sottratto tempo ed energie al personale comunale – ha commentato il sindaco, Valentino Mantini -. Il risultato, stabilito in due gradi di appello, è stato la conferma del buon operato dell’azione della macchina amministrativa, rispettosa del dettato normativo e dell’interesse della comunità nell’applicazione dell’importante principio del diritto allo studio. Ringrazio pertanto gli uffici comunali interessati dalla vicenda, gli organi giudiziari e mi auguro che anche questa sentenza contribuisca ad accrescere la fiducia dei cittadini verso una gestione corretta e trasparente della cosa pubblica».


Fonte: https://www.h24notizie.com/sezioni/cronaca-giudiziaria/feed/


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