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    Troppo caldo a Pomigliano, scatta la protesta dei lavoratori Stellantis

    Si è svolta oggi una protesta nel reparto plastica dello stabilimento Stellantis a Pomigliano d’Arco, dove parte dei lavoratori ha incrociato le braccia per circa due ore. La causa della protesta è stata il microclima ritenuto proibitivo dai dipendenti. Mario Di Costanzo, responsabile automotive per la Fiom di Napoli, ha reso noto l’evento.PUBBLICITA

    Di Costanzo ha ricordato che durante l’ultimo incontro con i vertici aziendali a Torino, l’amministratore delegato Carlos Tavares aveva assicurato che non ci sarebbero stati limiti di spesa per garantire la sicurezza dei lavoratori. “All’interno delle officine del reparto plastica,” ha aggiunto Di Costanzo, “il clima è diventato insostenibile e il caldo asfissiante impediva ogni attività”.

    “Ci chiediamo se ci siano responsabilità da parte di chi permette che gli operai lavorino in queste condizioni, nonostante le promesse di Tavares sulla sicurezza e la salute dei lavoratori. I nostri delegati continueranno a supportare i lavoratori.” La protesta nel reparto plastica non ha avuto impatti sulla produzione negli altri reparti dello stabilimento.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Operaio Stellantis morto , aperta camera ardente ad Acerra, lunedì i funerali

    Tragedia alla FCA: morto operaio a Pratola Serra, camera ardente ad Acerra. La comunità di Acerra si stringe attorno alla famiglia di Domenico Fatigati per rendere omaggio al suo sacrificio presso la chiesetta di San Pietro, con i funerali previsti per lunedì presso la chiesa di Sant’Alfonso.
    L’evento ha generato profonda indignazione e richieste di maggiori protezioni per i lavoratori.
    “Quello che è successo a Domenico non dovrebbe mai accadere. I luoghi di lavoro devono essere posti sicuri dover una persona può costruire il proprio futuro e non trovare la morte. Mi batterò in Parlamento affinché i lavoratori possano avere maggiori tutele e standard di sicurezza ancora più alti.
    Bisogna redigere nuove norme a difesa dei diritti di chi lavora e, al contempo, intensificare i controlli con più ispezioni all’interno di fabbriche e aziende. E’ incredibile che nel 2024 ci siano ancora persone che perdono la vita inghiottite dalle strumentazioni e dai macchinari che utilizzano per lavorare”. Questo quanto affermato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.
    “La nostra comunità rimane scossa per la scomparsa di Domenico Fatigati , nostro concittadino tragicamente deceduto sul lavoro. Morte ingiusta ed evitabile. Il dolore è collettivo, un’intera comunità rimasta sbigottita.
    Come gruppo di Europa Verde Acerra siamo vicinissimi alla famiglia partecipando al loro dolore ma ci chiediamo perché non si sia potuta evitare questa ennesima ed assurda morte.
    Ci appelliamo al mondo delle imprese e alle istituzioni preposte affinché ci siano maggiori controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro a tutela della salvaguardia di tutti i lavoratori”. Così Rosario Visone, co-portavoce regionale di Europa Verde, e Giovanna Settembrese, portavoce di Europa Verde ad Acerra. LEGGI TUTTO

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    L’ANNUNCIO Lutto cittadino ad Acerra per l’operaio morto nell’area dello stabilimento Stellantis

    Il sindaco di Acerra (Napoli), Tito d’Errico, ha annunciato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Domenico Fatigati, il 52enne operaio scomparso giovedì nell’area dello stabilimento Stellantis di Pratola Serra (Avellino). La comunità cittadina è profondamente addolorata per la prematura perdita di questo stimato cittadino, e il sindaco ha ritenuto opportuno onorare la sua memoria con questa speciale dichiarazione di lutto.
    I funerali di Domenico Fatigati saranno programmati una volta completata l’autopsia sulla sua salma. La comunità locale, soprattutto ad Acerra, è in attesa di rendere l’ultimo saluto a questo uomo di 52 anni, molto amato e rispettato. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore di coloro che lo conoscevano, ricordandolo sempre con un sorriso sul volto mentre dava una mano nel negozio di ortofrutta gestito dalla moglie.
    Un luogo che, per molti, è diventato il rifugio di serenità e cordialità di Domenico, dove si dilettava ad aiutare la moglie nei momenti di pausa dalla sua attività lavorativa principale. La comunità si unisce nel dolore, con molte persone che ricordano il suo spirito generoso e la sua dedizione alla famiglia. La figura di Domenico Fatigati rimarrà viva nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di condividere momenti di vita e lavoro con lui. LEGGI TUTTO

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    Cinque indagati per la morte dell’operaio nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra

    Cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Avellino in relazione alla morte dell’operaio Domenico Fatigati, 52 anni di Acerra.
    L’ennesima tragedia sul lavoro si è consumata ieri mattina poco prima delle otto nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra. L’operaio è stato schiacciato dal macchinario su cui stava lavorando per la manutenzione.
    La conferma è stata fornita dal procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma. Si tratta di perosoneche “svolgono compiti di rilevante responsabilità all’interno dello stabilimento e nella ditta dove l’operaio prestava servizio”.
    Il pm Luigi Iglio, poco dopo l’accaduto, ha ordinato il sequestro del macchinario e dell’area della fabbrica coinvolta nell’incidente mortale. LEGGI TUTTO

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    Operaio schiacciato da un macchinario nello stabilimento Stellantis di Avellino

    Nella zona industriale di Pianodardine, nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra in provincia di Avellino, un tragico incidente ha portato alla morte di un tecnico manutentore di 52 anni.
    L’uomo, dipendente di una ditta esterna, è stato schiacciato da un macchinario durante un intervento nel reparto basamento motore. Nonostante i tentativi di rianimazione del 118 intervenuto, il dipendente, originario di Acerra, ha perso la vita questa mattina intorno alle 7:50.
    Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora da chiarire, ma sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Pratola Serra e Avellino, l’ispettorato del lavoro e ASL.
    Si tratta dell’ennesima vittima sul lavoro che evidenzia l’importanza della sicurezza e delle misure preventive in ambito industriale. Il dibattito ripartito dopo la strage di Firenze con 5 operai morti, però non  ha ancora portato a provvedimenti seri in materia  di sicurezza sul lavoro. LEGGI TUTTO

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    LA NOTA Dalla diocesi di Nola solidarietà agli operai della Stellantis di Pomigliano

    Il vescovo di Nola (Napoli), monsignor Francesco Marino, ha manifestato la sua “piena vicinanza e solidarietà” ai dipendenti dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Questi lavoratori “stanno attraversando momenti di grande preoccupazione e incertezza per il futuro occupazionale, proprio a causa delle prospettive di tagli annunciati dall’amministrazione aziendale”, ha dichiarato il vicario per la Giustizia e Carità della curia nolana, don Aniello Tortora.
    Don Aniello ha sottolineato che i dipendenti dello stabilimento non sono soli e ha evidenziato che, in questa fase di “storica e delicata transizione ecologica”, i sacrifici non devono ricadere esclusivamente sui lavoratori. Egli ha insistito sul fatto che Pomigliano e gli altri stabilimenti del sud, e non solo, non dovrebbero essere nuovamente sacrificati. Pur riconoscendo che la Chiesa non possiede le soluzioni definitive per le questioni sociali, don Aniello ha sottolineato il diritto-dovere della Chiesa di intervenire quando è in pericolo la dignità delle persone e il loro diritto al lavoro.
    Il prelato ha invitato le istituzioni a impegnarsi nella salvaguardia del futuro occupazionale dei dipendenti campani del Gruppo Stellantis e a promuovere politiche mirate al sostegno del settore. Ha inoltre sollecitato l’azienda e il governo a prendere decisioni concrete a favore dei lavoratori, affinché sia garantito un effettivo sostegno all’occupazione, alle famiglie e all’economia. Don Aniello ha concluso il suo messaggio rivolgendo ai lavoratori la rassicurante affermazione che la Chiesa di Nola è al loro fianco, esprimendo la solidarietà concreta della comunità ecclesiastica attraverso la preghiera e il supporto tangibile. LEGGI TUTTO

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    LE FRASI Il sindaco di Pomigliano: “Stellantis? Fronte comune con i lavoratori”

    “Per garantire il futuro dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, ci uniremo solidalmente ai lavoratori e ai sindacati. In collaborazione con la Regione Campania, intendiamo partecipare attivamente a tutti i tavoli istituzionali che verranno convocati”. Queste sono le dichiarazioni del sindaco di Pomigliano d’Arco (Napoli), Raffaele Russo, emerse durante la riunione tenutasi a Palazzo Santa Lucia, su iniziativa del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
    Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali hanno espresso le loro preoccupazioni e indicato i temi da affrontare con il Governo. Il sindaco ha ulteriormente annunciato un incontro presso il Municipio il 15 febbraio con i sindacati di categoria per discutere della situazione.
    “L’amministrazione comunale di Pomigliano sarà al fianco dei lavoratori, supportandoli in ogni fase della lotta insieme ai sindacati”, ha dichiarato Russo. Inoltre, il presidente del Consiglio Comunale di Pomigliano, Maurizio Caiazzo, ha convocato una seduta monotematica per il 20 febbraio sul caso “Stellantis”. LEGGI TUTTO

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    Preoccupazione a Pomigliano: futuro incerto per lo stabilimento Stellantis

    Preoccupazione e musi lunghi tra gli operai dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Le parole del Ceo Carlos Tavares, che ha indicato lo stabilimento campano come uno dei due a rischio per le politiche del governo sugli incentivi all’automotive, hanno fatto tremare le fondamenta della città.
    L’incertezza del futuro grava non solo sui lavoratori, ma sull’intera comunità di Pomigliano, dove l’indotto e le piccole e medie imprese locali ruotano attorno all’attività dello stabilimento.
    La rabbia degli operai è palpabile. Dopo aver superato gli ammortizzatori sociali ad inizio anno e raggiunto la ragguardevole produzione di 215mila vetture nel 2023, si ritrovano nuovamente a rischio.
    La beffa sta nel fatto che la Panda elettrica, modello su cui puntava il futuro dello stabilimento, sarà prodotta fuori dall’Italia.
    Le preoccupazioni degli operai sono condivise da quelli dell’indotto, come la Tiberina di Pomigliano, che già sta affrontando un momento difficile.
    L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Raffaele Russo, rivendica il diritto di essere presente in ogni incontro sul futuro dello stabilimento.
    La situazione di Pomigliano non è solo un problema di posti di lavoro, ma ha un impatto significativo sull’economia e sul tessuto sociale dell’intera area.
    Anche la minoranza consiliare è intervenuta sulla questione, criticando le parole di Tavares e sollecitando un intervento dello Stato.
    La priorità è quella di mantenere i livelli occupazionali e produttivi, tutelando il futuro di una comunità che vive da sempre di automotive. LEGGI TUTTO