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    Camorra, sequestrato a San Gennaro Vesuviano un palazzo del clan Fabbrocino

    Questa mattina, la Direzione Investigativa Antimafia ha attuato un decreto di sequestro preventivo su un’intera palazzina ubicata a S. Gennaro Vesuviano, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
    Secondo le indagini condotte, una persona sotto accusa per ricettazione aggravata dal metodo mafioso, avrebbe ricevuto pagamenti da altri per l’affitto dell’immobile, sospettato di essere provento di reati di intestazione fittizia e riciclaggio al fine di favorire il clan Fabbrocino.
    Il provvedimento eseguito rappresenta una misura cautelare durante le indagini preliminari, soggetta a mezzi di impugnazione dal destinatario, che è attualmente sotto inchiesta e quindi considerato presumibilmente innocente fino alla sentenza definitiva. LEGGI TUTTO

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    Aversa, sequestrato mini-van per il trasporto illecito di rifiuti

    Durante un servizio finalizzato al contrasto dell’illegale trasporto di rifiuti ad Aversa, i Carabinieri Forestali di Marcianise hanno individuato un mini-van Piaggio Poker rosso carico di rifiuti speciali e non pericolosi.
    Dopo aver controllato il veicolo e identificato il conducente, hanno riscontrato la mancanza di documentazione sulla provenienza e la destinazione dei rifiuti, così come l’assenza di iscrizione dell’automezzo all’Albo dei Gestori Ambientali.
    Di conseguenza, in presenza di attività illegale di carico e trasporto di rifiuti senza l’iscrizione richiesta, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro del veicolo e dei rifiuti trasportati, denunciando il conducente.
    La presenza di materiale pericoloso e danneggiato ha portato all’intervento delle autorità competenti per garantire la corretta gestione di tali rifiuti. LEGGI TUTTO

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    Sequestrati oltre 12.000 litri di prodotto petrolifero adulterato a Caserta

    Nelle scorse settimane, è stata effettuata un’operazione di controllo da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, con l’obiettivo di tutelare la libera concorrenza nel mercato dei carburanti.
    Dopo un’analisi mirata, sono stati individuati e controllati diversi distributori di carburante nel territorio casertano, risultando che tre di essi commercializzavano gasolio adulterato, con il conseguente sequestro di 12.449 litri di prodotto.
    Le imprese responsabili sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere per violazione dell’Articolo 40 D.Lgs. 504/95.
    Quest’azione conferma la collaborazione efficace tra istituzioni per garantire la corretta commercializzazione dei prodotti petroliferi e contrastare eventuali illeciti che possano danneggiare i consumatori e ledere la concorrenza leale.
    È importante sottolineare che la presunzione di innocenza rimane garantita per i soggetti coinvolti fino a una sentenza definitiva della competente Autorità Giudiziaria.
    I provvedimenti adottati sono stati presi senza contraddittorio, ma questo avverrà successivamente davanti al Giudice terzo che varrà tutti gli elementi in questione. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO A Villa Literno sequestrato un allevamento bufalino in condizioni ambientali orribili

    In seguito a un servizio di controllo interforze denominato “Action Day,” coordinato dalla Questura di Caserta per la prevenzione e il contrasto dei roghi di rifiuti e delle condotte illecite connesse, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Castel Volturno, insieme al personale della Polizia Municipale di Villa Literno e del Servizio Veterinario ASL di Caserta, hanno effettuato un sopralluogo presso un’azienda bufalina situata a Villa Literno, località San Sossio, all’interno dell’area protetta denominata “Oasi Soglitelle.”
    Durante l’ispezione sono emerse gravi irregolarità nella gestione dei reflui zootecnici, smaltiti in modo illecito sul suolo e nei canali perimetrali, oltre al deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi rinvenuti abbandonati all’interno dell’azienda. L’allevatore risultava privo della documentazione obbligatoria relativa alla corretta gestione del liquame e dello smaltimento dei rifiuti speciali prodotti.
    L’area aziendale è soggetta a vari regimi vincolistici, tra cui il vincolo paesaggistico-ambientale e il vincolo dell’area protetta, essendo parte della riserva naturale “Oasi Soglitelle.” Di conseguenza, i militari hanno proceduto al sequestro giudiziario dell’intero complesso aziendale, limitandone l’uso esclusivamente al governo degli animali. Il titolare dell’allevamento è stato deferito in stato di libertà per il reato di inquinamento ambientale e per la gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, nonché per altri reati connessi alla violazione delle norme ambientali e paesaggistiche. LEGGI TUTTO