More stories

  • in

    Assemblea legislativa. Arte e carcere, un riscatto oltre la detenzione

    Il lavoro come riscatto, il collage come forma di libertà. L’arte tiene insieme la fatica delle pescatrici del Delta del Po e la voglia di riscatto delle detenute del Carcere di Modena.
    Il 7 marzo alle ore 15 nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la consigliera Roberta Mori, il garante dei detenuti della regione Emilia-Romagna Roberto Cavalieri e Caterina Liotti, Centro Documentazione donna di Modena, con le artiste e la curatrice che l’hanno realizzata, inaugurano “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità” racconta attraverso fotografie e collages dell’esperienza del laboratorio di educazione all’arte che ha fatto incontrare la comunità, forte e coesa, delle pescatrici del Delta del Po con un gruppo di detenute e di volontarie delle associazioni modenesi Centro documentazione donna, Casa delle donne contro la violenza e Carcere-Città.
    Quell’esperienza è diventata la mostra d’arte “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità”, curata da Federica Benedetti con opere di Chiara Negrello, Marianna Toscani e del Collettivo No Name della sezione femminile del Carcere Sant’Anna di Modena.
    Un incontro che parte dal coraggio e dalla determinazione di donne detenute, volontarie e operatrici che – pur nell’anonimato del modo in cui hanno scelto di definirsi, “Collettivo No Name” – si sono messe in gioco facendo nascere una comunità basata sui valori della sorellanza e della cura come emerge nei loro collages (su fotografie di Marianna Toscani). Una narrazione nuova che racconta qualcosa di apparentemente inconciliabile con la durezza del luogo in cui tutto ciò è avvenuto: la nascita di uno spazio di inaspettata bellezza.
    Una storia che è diventata anche “Collettivo No Name”, pubblicazione curata da Caterina Liotti, edito da Mucchi (XXI pubblicazione della Collana Storie Differenti del Centro documentazione donna), e che fa da catalogo alla mostra “(In)Curabile bellezza. Donne che fanno comunità”. Il volume raccoglie testi che Anna Perna, Paola Cigarini e Caterina Liotti hanno scritto sui temi della sorellanza, dei bisogni disattesi e della spersonalizzazione. Significativi poi i contributi di contestualizzazione dell’operazione realizzata, forniti da Grazia Zuffa, autrice di ricerche nazionali sul tema, che inquadra nel contesto italiano le problematiche legate alla detenzione femminile, e da Claudia Löffelholz, Direttrice della Scuola di alta formazione Fondazione Modena Arti Visive, che indaga su come il linguaggio dell’arte possa aiutare a costruire una società più inclusiva, empatica e solidale.
    La mostra sarà visitabile fino al 15 marzo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30-18 nella sede dell’Assemblea legislativa delll’Emilia-Romagna in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.
    Locandina
    (Luca Molinari)

    Assemblea

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Sessione europea, se ne parla nelle commissioni Cultura, Sanità e Parità

    La Sessione europea 2024 è all’ordine del giorno della commissioni Cultura, Sanità e Parità che si riuniscono il 7 marzo alle ore 9,30. 
    Alle ore 15,30 la commissione Territorio e Ambiente si occuperà della Sessione comunitaria e di un’interrogazione del Gruppo Misto.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Scuola giovani e cultura

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Caccia: gestione degli ungulati, via i vincoli al numero massimo di capi prelevabili

    Eliminare tutti i vincoli al numero massimo di capi prelevabili nella caccia al cinghiale e di altre specie di ungulati, prima fissati a 5 capi; effettuare azioni in braccata con un numero minore di partecipanti e di cani; ridurre da 40 a 30 il numero di cacciatori da iscrivere a ogni squadra di braccata; adeguare le armi al mutato contesto e alle regole internazionali.
    Sono le principali modifiche proposte al Regolamento per la gestione degli ungulati sul territorio regionale illustrate in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini dove è stato avviato il confronto prima del passaggio in giunta.
    “Il vecchio Regolamento -ha ricordato l’assessore alle Attività venatorie Alessio Mammi– risale al 2008 e necessitava di un aggiornamento che tenesse conto di un contesto faunistico-venatorio e ambientale mutato. Dobbiamo anche rendere più efficace l’attività venatoria indirizzata agli ungulati, tenendo conto della diffusione della peste suina africana. L’obiettivo è inoltre quello di garantire equilibrio tra ungulati e attività antropiche”.
    Massimo Bulbi (Partito democratico) ha commentato: “La modifica del Regolamento permetterà di superare errate interpretazioni che in alcuni territori, fra cui Forlì-Cesena, stanno causando dei problemi”.
    Massimiliano Pompignoli (Lega) ha evidenziato che “il Regolamento doveva essere modificato molto prima e servirebbe un maggiore confronto per poter avanzare proposte e correzioni”.
    Emiliano Occhi (Lega) ha sottolineato “la necessità di migliorare i piani di controllo degli ungulati, in particolare del cinghiale. Terremo monitorati i dati degli abbattimenti, che andranno portati a termine entro l’estate”
    Per Marco Mastacchi (Rete Civica) “merita un approfondimento specifico la gestione della carne derivante dalla caccia”.
    Stefano Bargi (Lega) ha aggiunto: “Servirebbe semplificare l’accesso ai corsi per aumentare il numero di cacciatori, sempre più in diminuzione”.
    Per Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) “è’ auspicabile che al lavoro di analisi e proposta delle modifiche al regolamento segua anche una fase di recepimento, da attuare anche attraverso una seduta dedicata in commissione”.
    Sul trattamento delle carni è stato precisato che la questione verrà eliminata dal Regolamento, perché specifiche linee guida per la gestione della selvaggina verranno affrontate con l’assessorato alla Sanità, in ottemperanza alle norme comunitarie.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Costi (Pd): salvaguardare i posti di lavoro alla Maserati

    Salvaguardare l’attività e i posti di lavoro della Maserati di Modena. Lo chiede il Partito democratico con un’interrogazione a prima firma Palma Costi e sottoscritta anche da Luca Sabattini e Francesca Maletti, presentata in commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.
    “Il recente rallentamento della domanda di mercato, in particolare per il modello MC 20 -ha spiegato Costi- ha portato la richiesta di cassa integrazione per circa 220 lavoratori dello stabilimento di via Menotti a Modena per tutto il mese di febbraio e inizio marzo. Nonostante gli incontri pianificati con le istituzioni locali, l’azienda non ha ancora fornito risposte concrete sulle prospettive future, destando forte preoccupazione per i dipendenti. La Regione Emilia-Romagna è impegnata da tempo in strategie di lungo termine per il settore automotive, in particolare per quanto riguarda la transizione energetica e digitale evidenziando l’impegno nel sostenere il settore automobilistico, soprattutto nel contesto di una transizione verso pratiche più sostenibili e innovative”.
    Sollecitando un incontro con la proprietà del gruppo Stellantis, per avere chiarimenti sul futuro degli stabilimenti modenesi, e un confronto col governo sulle prospettive dell’auto in Italia e in Emilia-Romagna, Costi invita la Regione a facilitare il dialogo tra i vertici dello stabilimento della Maserati e le parti interessate, per garantire il mantenimento dell’attività, oltre allo sviluppo della produzione futura di modelli elettrici.
    Ha risposto l’assessore alle Attività produttive Vincenzo Colla: “Questo assessorato da sempre segue le vicende dello stabilimento automobilistico che ha un legame identitario col territorio di Modena e che si è caratterizzato per il suo centro di ricerca che occupa circa 800 dipendenti. Col sindaco di Modena abbiamo chiesto un’incontro a Stellantis in sede governativa per avere risposte sullo stabilimento modenese. Chiediamo un confronto serio e costruttivo che non si è ancora aperto. Siamo nella ‘motor valley’, dunque siamo disponibili a fare un’operazione di sistema per mantenere questa eccellenza mettendo in campo anche risorse del Pnrr. Maserati rappresenta una filiera eccezionale e proporrò l’apertura di un Tavolo sull’automotive del lusso, come pattuito anche con le rappresentanze sindacali. Maserati ha competenze eccezionali, deve restare in Italia, a Modena”.
    La consigliera si è detta soddisfatta: “Sarebbe giusto far arrivare l’amministratore delegato a Modena. L’impegno dell’assessore è assolutamente da perseguire, anche per difendere la filiera di opportunità che un’azienda di questo tipo si porta dietro. E’ una battaglia che dobbiamo fare tutti assieme perché Maserati è un pezzo del nostro sistema produttivo e sociale”.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Commissione Economia: “Nessun problema per il rigassificatore di Ravenna”

    Nessun problema per la realizzazione del rigassificatore di Ravenna.
    La commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini ha approvato la relazione della giunta che risponde al tema posto in una petizione popolare inviata alla Regione. Nello specifico la richiesta della petizione è quella che “la Regione verifichi la compatibilità dell’intesa Stato-Regione con quanto esposto sulla condizione alla quale è subordinato il nullaosta rilasciato dal MISE” per la costruzione e l’esercizio del progetto Emergenza gas FSRU Ravenna e Collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti” proposto da Snam FSRU Italia S.r.l. Rigassificatore di Ravenna”.
    “Il rigassificatore di Ravenna è una delle opere più controllate d’Italia, abbiamo attenzione ai cantieri, al lavoro, a tutto ciò che riguarda questa opera: vogliamo che i tempi siano rispettati in modo che sia operativo entro i tempi provisti per dare risposte ai problemi energetici del nostro Paese. Abbiamo guardato con grande attenzione la petizione, ma non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già detto sul rigassificatore di Ravenna”, spiega l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla.
    A chiedere chiarezza sugli aspetti normativi dell’opera anche Marco Mastacchi (Rete civica), mentre Stefano Bargi (Lega) ricorda come “gli Usa oggi non riescono a coprire i consumi europei di gas. Stiamo parlando di avere dei contratti a lungo periodo con gli Usa e questo ci riporta ad avere dei fornitori quasi unici contraddicendo quanti dicevano di avere più fornitori: la petizione ci chiede di avere ulteriori controlli ambientali, non mi pare una richiesta difficile da accettare”.
    “Questa petizione è molto complessa dal punto di vista tecnico, invece io la leggo da un punto di vista politico: dobbiamo riflettere sulle politiche energetiche regionali”, spiega Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) per la quale “non ha senso passare dalla dipendenza dal gas russo a quella dal gas americano: dobbiamo puntare sulle energie rinnovabili”.
    La presidente Rontini condivide la lettura politica della consigliera Piccinini sulla questione dell’energia. “L’Assemblea ha approvato una risoluzione a mia prima firma, che chiede di accelerare le pratiche per gli impianti eolici al largo delle coste romagnole”, sottolinea Rontini. L’assessore Colla ha rassicurato sui tempi celeri di realizzazione dell’impianto eolico romagnolo.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Misto-Rete Civica: chiarezza sui senza dimora iscritti nelle liste degli assistiti delle Ausl

    Fare chiarezza sul numero di persone senza dimora iscritte nelle liste degli assistiti delle Ausl regionali e sull’utilizzo delle risorse erogate nel 2022 e 2023 alle Ausl per il sostegno delle persone senza dimora. Lo chiedono con un’interrogazione Michele Facci (Gruppo Misto e primo firmatario) e Simone Pelloni (Rete Civica) facendo riferimento ai dati riportati nella clausola valutativa della legge regionale 10 che riguarda appunto l’assistenza sanitaria ai senza tetto.
    “Appare subito l’incoerenza dei risultati -ha sottolineato Facci- in quanto, secondo la relazione, otto persone iscritte all’Ausl di Bologna, nel solo anno 2023, avrebbero generato 2 accessi al pronto soccorso, 2 ricoveri, 13 prestazioni specialistiche in degenza, 47 prestazioni specialistiche ambulatoriali, 21 erogazioni dirette e 30 prestazioni di Aggregazione funzionale territoriale. Analoghe perplessità emergono per quanto riguarda i dati di Modena e della Romagna”.
    Per tali motivi i consiglieri chiedono di “approfondire i dati delle prestazioni effettivamente erogate e di sapere per quale motivo non siano stati forniti i dati di valutazione per l’anno 2022, visto che la legge è entrata in vigore nel 2021”. “Inoltre -ricordano- nel dicembre 2021 sono state individuate le modalità e le procedure attuative, e per l’anno 2022 è stata appositamente erogata alle Aziende Usl la somma di 100mila euro”.
    Facci e Pelloni chiedono infine “come sono stati utilizzati dalle Aziende Usl le somme stanziate dalla Regione per l’attuazione della legge 10 sia per l’anno 2022 sia per l’anno 2023, se le misure di sostegno previste dalla legge sono state adottate efficacemente e uniformemente in tutto il territorio regionale” e invitano a “effettuare ulteriori interventi per garantire la copertura sanitaria in maniera completa ai senza fissa dimora”.
    (Lucia Paci)

    Sanità e welfare

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    L’Emilia-Romagna sostiene la birra “a chilometro zero”

    Valorizzare tutta la filiera di produzione della birra a Km 0, dalla parte agricola fino al consumatore. Istituire un registro regionale dei microbirrifici e la realizzazione di un “brand”, una “marca unica” delle birre artigianali emiliano-romagnole. Prosegue in commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini il dibattito sulla proposta di legge a prima firma di Matteo Rancan (Lega) e sottoscritta anche da rappresentanti del Pd, di ER Coraggiosa, Italia-Viva, Fdi, Rete Civica, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Europa Verde e Lista Bonaccini. Nelle scorse settimane la commissione aveva ascoltato anche i rappresentanti delle associazioni di categoria: apprezzamento da Unione birrai, agricoltori, artigiani e cooperatori, dubbi solo dalle associazioni del commercio.
    “Questa proposta di legge è frutto del lavoro di un intergruppo che raccoglie rappresentanti di tutti i partiti”, spiega la relatrice del provvedimento Francesca Marchetti (Pd) che ricorda come “abbiamo ascoltato le proposte che sono arrivate dalle associazioni di categoria, ora vogliamo arrivare a un testo che, senza discostarsi troppo dal testo base, tenga conto delle ulteriori riflessioni, in sede locale e nazionale, relative alle richieste arrivate”. “Il testo proposto non crea nessun problema di concorrenza tra birrifici e altri esercizi commerciali”, fa eco Stefano Bargi (Lega) che ricorda come “chi apre un birrificio spesso lo fa collegandolo a una birreria”. “I birrifici hanno come primo compito quello di produrre la birra, possiamo trovare il modo di risolvere i temi sorti durante l’udienza conoscitiva senza snaturare la legge”, spiega Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa).
    “La discussione generale sulla legge resta aperta, quando avremo più elementi proseguiremo e vedremo i temi”, spiega la presidente Rontini.
    (Luca Molinari)

    Imprese lavoro e turismo

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Modena, Gibertoni (Misto): chiarire quando verrà spento l’inceneritore

    Dare certezza sulla data di spegnimento definitivo dell’inceneritore di Modena.
    È il quesito che Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) rivolge alla giunta ricordando come nell’impianto modenese, nato 45 anni fa, nel corso del 2022 siano state bruciate 205 mila tonnellate di rifiuti di cui 109 costituiti da rifiuti urbani della provincia a fronte di oltre 73 mila tonnellate di rifiuti speciali tra cui fanghi “malgrado le perplessità che erano state già espresse nell’atto di diniego assunto da ARPAE nel 2019 per il basso potere calorifero e la significativa presenza di metalli pesanti (cadmio, mercurio, nichel, piombo) in tale materiale”.
    Nel rimarcare come “il miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti di Modena e l’impegno dei cittadini modenesi per ottenere questo risultato, malgrado gli evidenti deficit organizzativi messi in luce da ogni parte, non ha sostanzialmente effetto sui rifiuti bruciati nell’inceneritore e sull’inquinamento da esso prodotto”, Gibertoni sottolinea ancora il sensibile aumento dei rifiuti speciali trattati (dalle 49 mila tonnellate dei primi otto mesi del 2022 alle 57 mila tonnellate nello stesso periodo del 2023) portando alla conclusione che “l’impianto di incenerimento di Modena non sia a servizio della città di Modena e dei suoi cittadini ma di Herambiente e dei suoi interessi e strategie commerciali e di profitto”.
    Detto questo, Giulia Gibertoni chiede un’indagine sugli effetti dell’inquinamento sulla salute dei cittadini e auspica che venga chiesto ad Herambiente di non compensare nell’inceneritore l’eventuale calo di rifiuti prodotti a Modena con altri provenienti da fuori provincia o con rifiuti speciali.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Parma, Rainieri (Lega): rapporto opaco tra gestore servizi cimiteriali e imprese funebri

    “Chiarire se risponde al vero che la politica per i servizi cimiteriali del Comune di Parma starebbe comportando difficoltà per le società private che svolgono attività funebre e stia creando disagi ai cittadini”.
    A porre il quesito all’esecutivo regionale è Fabio Rainieri (Lega) il quale, ricordando la legge regionale del 2004 che stabilisce l’obbligo di separare gli enti che gestiscono i servizi pubblici cimiteriali o necroscopici dalle società che svolgono attività funebre, riporta quanto sta accadendo a Parma.
    Secondo Rainieri, infatti, la Ade Spa, “società in totale controllo pubblico da parte del Comune di Parma, eroga i servizi cimiteriali pubblici per i comuni di Parma, Collecchio, Sala Baganza, San Secondo, Sissa Trecasali e Salsomaggiore Terme, mentre negli stessi territori comunali svolge attività funebre Ade Servizi srl partecipata al 100 % dalla suddetta Ade spa che usufruisce, in subconcessione dalla sua controllante, di strutture, impianti e attrezzature per la propria attività commerciale”.
    A fronte della difficile situazione finanziaria in cui verserebbe Ade Spa che avrebbe portato alla riduzione del canone di subconcessione da parte della proprietaria delle zone cimiteriali (Parma infrastrutture Spa), Rainieri sottolinea come “negli ultimi tempi Ade spa e il Comune di Parma avrebbero dato disposizioni che mettono in difficoltà le società private che svolgono attività funebre in concorrenza con Ade servizi srl, prevedendo limiti alle prenotazioni per i servizi funebri e causando riduzioni delle disponibilità per lo svolgimento degli stessi nei cimiteri, disponendo un’unica disponibilità degli operatori per i servizi cimiteriali di Ade spa per tutti i 7 cimiteri delegazionali, pur essendo gli stessi a rilevanti distanze fra loro in quanto posizionati su tutta la cintura urbana di Parma, nonché fissando orari ristretti difficili da rispettare per il compimento di tali attività insieme con le cerimonie per le esequie”.
    A fronte della situazione delineata, il consigliere chiede alla giunta “se ritiene corretto che una società partecipata al 100% da quella che eroga i servizi cimiteriali pubblici svolga attività funebre in concorrenza con società private; se ci sono e quali sono i limiti cui essa dovrebbe attenersi per non ledere la libera concorrenza dei privati e se questi limiti sono rispettati nella realtà di Parma”.
    Ultima valutazione poi sulla conformità al dettato della legge regionale. In particolare, Fabio Rainieri chiede all’esecutivo regionale “se ritiene che a Parma sia pienamente rispettata le legge regionale 19/2004 e le altre normative regionali e statali che regolano la materia funeraria e la disciplina per la polizia mortuaria”.
    (Luca Boccaletti)

    Imprese lavoro e turismo

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    On ER, il giornale dell’Emilia-Romagna: alluvione e intelligenza artificiale nella nuova puntata

    Nuova puntata di On ER, il giornale dell’Emilia-Romagna che racconta le notizie dell’Assemblea legislativa, in onda tutte le settimane su 19 emittenti televisive. Ogni puntata avrà una durata di circa 15 minuti.
    Nella nuova puntata  si parla della ricostruzione post alluvione che a maggio scorso colpì la Romagna e dei rimborsi alle aziende danneggiate. Spazio poi all’intelligenza artificiale: al Tecnopolo di Bologna, dopo Leonardo, arriverà un secondo supercalcolatore. E, ancora, le proteste degli agricoltori: il consiglio regionale ha approvato un atto per chiedere più tutele e investimenti nel settore. Ospite in studio il giornalista e fotoreporter Mario Rebeschini, che sta esponendo a Bologna in Assemblea legislativa:  trenta fotografie di donne, selezionate dall’autore, per raccontare l’universo femminile e celebrare l’8 marzo.  ‘Donna’ sarà visitabile fino al 15 marzo. 
    Tre invece le “pillole” di tre minuti per la versione radiofonica di On ER. La prima puntata racconta la  mostra del fotoreporter Mario Rebeschini, mentre nella seconda il tema è la direttiva europea contro la violenza alle donne. Terza puntata su post alluvione e rimborsi di beni mobili, sanità e cure palliative: temi all’ordine del giorno nell’ultima seduta del consiglio regionale.
    In redazione: Margherita Giacchi, Andrea Perini e Francesca Mezzadri. Direttore: Mauro Sarti.

    Assemblea

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Facci (Misto): riaprire i punti nascita di Porretta (Alto Reno Terme), Borgo Val di Taro, Castelnovo ne’ Monti e Pavullo nel Frignano

    Riaprire i punti nascita di Porretta (Alto Reno Terme), Borgo Val di Taro, Castelnovo ne’ Monti e Pavullo nel Frignano.
    A chiederlo, in una risoluzione, è Michele Facci (Gruppo Misto) che ricorda come, nonostante gli impegni presi negli anni scorsi dalla Regione, “gli atti di programmazione degli investimenti della Sanità regionale non contemplano in alcun modo il dichiarato proposito della giunta di giungere a una riapertura dei punti nascita chiusi in montagna”.
    Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “ad aggiornare le analisi tecniche finalizzate alla riapertura dei punti nascita negli ospedali di Porretta (Alto Reno Terme), Borgo Val di Taro, Castelnovo ne’ Monti e Pavullo nel Frignano e a richiedere al governo centrale l’adozione dei necessari e propedeutici adempimenti, anche di natura finanziaria, diretti alla riapertura dei predetti punti nascita di montagna”. Per Facci, inoltre, la giunta deve anche “rimodulare conseguentemente la programmazione pluriennale degli investimenti in Sanità”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Evangelisti (Fdi): sostenere attività che operano in aree demaniali con finalità turistiche

    Supportare le imprese che operano sul demanio marittimo, lacuale e fluviale con finalità turistico-ricreativo, sulla scorta di quanto fatto dalla Regione Lazio. Lo chiede Fratelli d’Italia con una risoluzione a prima firma Marta Evangelisti e sottoscritta anche da Luca Cuoghi e Giancarlo Tagliaferri.
    “La direttiva Bolkestein -ha sottolineato Evangelisti- ha colpito in maniera incontrovertibile le attività economiche insistenti sul demanio marittimo, lacuale e fluviale operanti all’interno del nostro territorio. Il sistema balneare italiano è in costante evoluzione ed è un sistema complesso e dalla forte eterogeneità, composto per lo più da aziende piccole e piccolissime, quasi sempre a conduzione familiare, che costituiscono il motore vitale della nostra economia turistica. Questo è un momento di grande incertezza per i gestori che sono in attesa di norme chiare in linea con la corretta applicazione della normativa europea ed italiana per cui è necessario garantire supporto agli operatori del settore”.
    Sollecitando l’ultimazione dei lavori del Tavolo tecnico con l’acquisizione del dato relativo ai titoli concessori rilasciati sul demanio marittimo, lacuale e fluviale, fra le richieste c’è quella di stabilire il limite oltre il quale la risorsa può ritenersi scarsa, un criterio unico nazionale per la determinazione della scarsità della risorsa naturale e la verifica periodica sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali finalizzata al monitoraggio della scarsità della risorsa.
    L’elenco prosegue con “l’obbligo di indizione delle gare da parte delle autorità concedenti, anche su istanza di parte, solo a seguito della verifica della scarsità del bene e il riconoscimento, fra i criteri per l’assegnazione delle concessioni, del valore di mercato dell’azienda creata dal concessionario uscente che tenga conto dell’avviamento, degli investimenti effettuati, dei beni materiali e immateriali, della remunerazione del capitale investito”.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO