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    Santa Maria Capua Vetere, 26enne colpito da proiettile vagante: è grave

    Un 26enne è rimasto ferito gravemente a Santa Maria Capua Vetere dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile.
    Il fatto è avvenuto nel rione IACP. Il giovane, raggiunto dal colpo alla tempia, è stato trasportato all’ospedale di Caserta.
    Sul fatto indaga la Polizia di Stato che ha effettuato  i rilievi sul posto e sta cercando immagini utili per risalire ai responsabili attraverso le telecamere pubbliche e private presenti in zona. LEGGI TUTTO

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    PARLA ADL Le scuse di De Laurentiis: “E’ solo colpa mia. Interverremo sul mercato per rimediare”

    Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto a sorpresa in conferenza stampa al termine della gara pareggiata per 0-0 dal Napoli contro il Monza in casa al Maradona, che il patron degli azzurri ha visto dalla tribuna autorità dello stadio di Fuorigrotta.PUBBLICITA

    “Tutto quello che è successo finora è solo colpa mia, non dei giocatori o degli allenatori, mi assumo tutte le responsabilità – le parole di ADL -. Devo chiedere scusa ai napoletani e ai tifosi se siamo dove siamo in classifica. Ma il campionato è lungo e ci muoveremo sul mercato per rimediare”.
    “Non mi va di tediarvi coi racconti, ma quando tornerò dalla Supercoppa in Arabia Saudita ci facciamo una bella cena tutti e vi racconto il mio punto di vista – ha aggiunto -. La verità la conosce solo chi vive dall’interno le situazioni. Devo anche pregare Gravina e Rocchi di cercare di dare un senso di equità, ma soprattutto di spettacolarità al calcio italiano”.
    “Non c’è equità nei cartellini. Non voglio parlare di arbitraggi a sfavore del Napoli, che ci sono stati così come a sfavore di altre, ma un arbitro non può buttare fuori sia Palladino che Mazzarri. Sembra che non arrivi l’ossigeno al cervello dopo aver corso tanto. Dico a Rocchi che è il caso di fare i cambi, come facciamo coi calciatori”. LEGGI TUTTO

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    Camorra, restiuiti alla famiglia Montescuro tutti i beni confiscati

    La Corte d’Appello di Napoli ha accolto l’appello proposto dai difensori di Luca Montescuro alias Enzuccio, figlio di Carmine detto o Menuzz, difeso dagli avvocati Immacolata Romano e Giuseppe Milazzo, nei cui confronti lo scorso mese di marzo gli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura di Via Medina davano esecuzione ad un decreto di confisca di beni, emesso dal Tribunale di Napoli, per un valore di 500.000,00 euro.
    Già in primo grado i due difensori erano riusciti a far dissequestrare tre negozi, un deposito, diversi rapporti bancari e finanziari e due veicoli (una Mini Cooper ed una Fiat 500X), ottenendo anche l’inammissibilità per l’applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di Luca Montescuro, in carcere dal 2008 ed attualmente in detenzione domiciliare, per essere stato ai vertici di un sodalizio che distribuiva droga proveniente dalla Spagna sul territorio campano e per aver partecipato a svariati assalti ai tir in autostrada.
    Oggi i giudici di secondo grado hanno accolto le argomentazioni delle difese, restituendo al pregiudicato anche i due appartamenti di sua proprietà, siti nel quartiere Sant’Erasmo, inizialmente confiscati su proposta della Questura e della Procura della Repubblica di Napoli. Il verdetto finale infatti ha dato ragione al figlio di o Menuzz ed ai suoi avvocati, restituendogli tutti i beni confiscati. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Il Napoli stecca ancora, Meret evita il peggio: con il Monza è 0-0

    Il Napoli stecca ancora, sempre in casa. Al Maradona si estende a tre la striscia di risultati non utili consecutivi: dopo le sconfitte contro Frosinone e Roma gli azzurri non vanno oltre lo 0-0 contro il Monza, che fallisce anche un calcio di rigore nella ripresa per vincere la partita.PUBBLICITA

    Tante le assenze per Mazzarri, che schiera il solito 4-3-3. In porta Meret, centrali Rrahmani e Juan Jesus. Mario Rui e Di Lorenzo terzini mentre Anguissa, Lobotka e Zielinski compongono il solito trio di centrocampo. In attacco novità Zerbin con Kvaratskhelia a sinistra. Raspadori vince il ballottaggio con Simeone.
    Palladino risponde con il 3-4-2-1. Di Gregorio fra i pali, nei tre di difesa ci sono Gagliardini, Caldirola e D’Ambrosio. Ciurria e Pedro Pereira sono gli esterni di centrocampo. Sulla mediana dunque Pessina con Akpa Akpro. Valentin Carboni e Dany Mota sono i due trequartisti alle spalle dell’unica punta Colombo.
    Il Napoli si accende nel finale di tempo, il Monza resiste: 0-0
    La prima parte di gara è molto fiacca e con poche emozioni. Il Napoli fa la partita, conclude solo un paio di volte verso la porta ma senza mai impensierire più di tanto Di Gregorio. Fino alla mezz’ora non ci sono chance pericolose da segnalare, ma è nel quarto d’ora finale che gli azzurri riescono a mettere maggiormente in difficoltà il Monza.
    Al 35′, dopo aver reclamato un rigore per fallo di mano di Gagliardini, è Kvara a concludere verso la porta: il tiro di sinistro è fuori misura. Al 40′ vicinissimo al gol Anguissa, che in area calcia di piatto al volo su traversone di Mario Rui: tiro centrale, respinge Di Gregorio e sulla ribattuta Di Lorenzo non centra lo specchio della porta.
    Un minuto più tardi è decisivo Caldirola su Zerbin che si era involato verso la porta in contropiede. Ultima chance al 45′: Kvaratskhelia riceve sulla sinistra, si accentra e calcia a giro con il destro, il pallone si spegne a lato di poco. E’ l’ultima chance del primo tempo, che si chiude a reti inviolate.
    Meret para un rigore, finisce 0-0 tra Napoli e Monza
    Occasioni importantissime per il Napoli a inizio ripresa: al 46′ Rrahmani tutto solo di testa non inquadra lo specchio ma è Kvara a sprecare clamorosamente la palla dell’1-0. Al 56′ il georgiano riceve in area dopo un bell’uno-due con Raspadori, ma calcia addosso a Di Gregorio che si oppone con il corpo salvando la conclusione a tu per tu. Dall’altra parte Carboni calcia di prima in area indisturbato, il tiro è debole e Meret para.
    Al 66′ l’episodio che poteva cambiare la partita: batti e ribatti in area Napoli, il subentrato Colpani calcia di punta e Mario Rui con il braccio largo si oppone. E’ calcio di rigore per i brianzoli. Dal dischetto però Pessina sbaglia: decisivo Meret, che intuisce e para il rigore ‘piazzato’ del numero 32.
    Il portiere azzurro, già alle prese da qualche minuto con un problema fisico, non riesce a proseguire e lascia quindi il campo poco dopo, al 73′, al terzo portiere Contini. Nel finale gli azzurri attaccano a testa bassa con i nuovi innesti Lindstrom, Gaetano e quindi anche Simeone per Lobotka.
    Mazzarri esce dall’area tecnica per sedare un principio di rissa tra i giocatori e viene espulso. Al 91′ Gaetano ha la palla dell’1-0 su tocco di Raspadori: Di Gregorio, non perfetto, respinge in corner la conclusione centrale. E’ l’ultima chance: finisce 0-0 tra i mugugni del Maradona. LEGGI TUTTO

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    Benevento, dal carcere aveva ordinato l’omicidio della ex: arrestato

    Nonostante fosse rinchiuso nel carcere di Augusta in provincia di Siracusa, un pregiudicato di Benevento aveva ordinato l’omicidio, fortunatamente non consumato, delle ex compagna.
    Grazie all’utilizzo di telefonini all’interno del penitenziario siciliano  l’uomo era riuscito prima a minacciare la donna e poi ad ordinarne la sua eliminazione. Per questo motivo da stamane è in corso,  una vasta operazione della Polizia di Stato di Benevento, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Roma, Napoli e Pescara, del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Palermo e di personale della Polizia Penitenziaria di Benevento, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
    In particolare, sono in corso numerose perquisizioni personali, locali ed informatiche, con conseguente sequestro di corpi del reato o cose nei confronti di persone libere residenti a Benevento, detenuti presso la locale casa circondariale e detenuti presso la casa circondariale di Augusta, nonché l’esecuzione di una misura cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura, nei confronti del detenuto.
    L’uomo è ritenuto gravemente indiziato, quale mandante, di tentato omicidio pluriaggravato, porto illegale d’arma, tentata estorsione pluriaggravata e rapina pluriaggravata nei confronti della ex compagna. LEGGI TUTTO

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    LA DENUNCIA Bimba morta a Boscotrecase, Mazzella (M5S): “De Luca è mandante morale”

    “Ho appena parlato col sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e ha garantito che avvierà un’attività ispettiva, con la promessa di vederci a breve per trovare una soluzione. Quanto è avvenuto negli ultimi giorni è vergognoso: la morte della piccola bimba, portata d’urgenza presso l’ospedale S.Anna e Maria S.S della Neve di Boscotrecase, poteva essere evitata se solo fosse stato ripristinato il servizio di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera, interrotto tre anni fa e mai riattivato. Il mandante morale ha un nome e cognome: Vincenzo De Luca, preposto alla gestione della sanità campana”.
    Così in una nota il senatore Orfeo Mazzella (M5S), capogruppo della Commissione Sanità.
    “E non uso parole forti – prosegue – per puro sensazionalismo, perché – oltre ad una lunga missiva inoltrata al Governatore della Campania, che non ha mai ricevuto risposta – è da oltre un anno e mezzo che sto denunziando il caso in Parlamento. Del resto, ironia della sorte, proprio 48 ore prima del tragico episodio avevo depositato un’interrogazione al Ministero della Salute, chiedendo di intervenire quanto prima”.
    “Come ho riportato nel testo, già nel mese di marzo 2023 il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, rispondendo ad una mia interrogazione in Aula, riferì che l’Asl avrebbe garantito di riattivare l’iter per il ripristino delle funzioni originarie verosimilmente in un arco temporale di quattro mesi.
    Tuttavia a queste promesse è seguito solo uno scarico di responsabilità, avvenuto negli ultimi giorni da parte del direttore dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo che, come ho riportato nell’ultima interrogazione, ha semplicemente puntato il dito contro la mancanza di medici, evidentemente imparando a memoria un copione scritto da De Luca”.
    “Pertanto, nel testo ho chiesto al Ministro se ritiene che la struttura ospedaliera possa ancora essere considerata Dea di I livello in assenza dell’erogazione di tutti gli interventi previsti per l’ospedale sede di un pronto soccorso e se la carenza di personale sanitario fosse piuttosto dovuta ai trasferimenti disposti dalla dirigenza sanitaria e alla dismissione dei servizi essenziali”.
    “Inoltre, nel chiedere di intervenire accertando le responsabilità – come già mi ha garantito il sottosegretario – ho anche chiesto di prendere una posizione chiara contro l’Asl che a marzo aveva garantito al Ministero il ripristino delle funzioni originarie in pochi mesi. L’auspicio – conclude Mazzella – è che dalle parole si possa passare rapidamente ai fatti, accertando tutte le responsabilità del caso e, soprattutto, agendo in tempi rapidi per tutelare la salute dei miei concittadini”. LEGGI TUTTO

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    Incidente stradale tra bus di ragazzi in gita e ambulanza: 4 morti a Urbino

    Sono quattro le persone decedute nell’incidente che questo pomeriggio ha coinvolto un autobus e un mezzo della Croce Rossa nella galleria ‘Cu gulino’, lungo la strada statale 73 bis var di Urbino.
    Le vittime, comunica Anas in una nota, viaggiavano a bordo dell’ambulanza che, nell’impatto con il bus, ha preso fuoco.
    Il bus contro il quale il mezzo di soccorso si è scontrato era di ragazzi in gita. Nessuno di loro è rimasto ferito, solo qualche lieve escoriazione e tanta paura.
    Sono in corso le operazioni di rilievo e di ripristino della regolare circolazione.
    Sul posto le forze dell’ordine che stanno effettuando i rilievi che dovranno stabilire l’esatta dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità LEGGI TUTTO

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    POST PARTITA Il rammarico di Mazzarri: “Politano espulso nel momento migliore”

    “L’espulsione di Politano ha cambiato la partita? Eravamo nel nostro miglior momento, l’unica squadra che poteva vincere era il Napoli. Degli arbitri non parlo, parlo di calcio. Abbiamo fatto di più e pensavamo di poter andare in vantaggio”. Lo ha detto l’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri, dopo la sconfitta, in 9 uomini, per 2-0 sul campo della Roma.PUBBLICITA

    Per ora non sono previsti cambi di sistema di gioco: “Mi piaceva come giocava la squadra l’anno scorso – ha spiegato il tecnico a Dazn -. Per i giocatori si vedrà dopo ma anche oggi qui a Roma abbiamo avuto il 68 per cento del possesso palla. Abbiamo un difetto: non concretizziamo quel che creiamo. Se in futuro vedrò qualcosa che non funziona, penserò a rinforzare il reparto difensivo. La squadra gioca in modo simile all’anno scorso, con qualche giocatore che è meno in forma”. L’obiettivo è ritrovare la brillantezza di alcuni giocatori, ma gli impegni non aiutano: “Se vai in una grande squadra in un determinato momento, giocando ogni tre giorni, non puoi allenare. Adesso non è facile fare quelli che si chiamavano richiami”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Il Napoli cade anche all’Olimpico: la Roma vince 2-0

    La Roma supera il Napoli 2-0 nel posticipo della 17esima giornata del campionato di Serie A. Decidono i gol di Lorenzo Pellegrini al 76′ e Lukaku al 96′. Il Napoli chiude la partita in 9 uomini a causa delle espulsioni di Politano al 66′ e Osimhen all’86’.Grazie a questo successo la squadra di Mourinho si porta al sesto posto con 28 punti e supera proprio il Napoli che resta fermo a 27.PUBBLICITA

    Il Napoli subisce il ko all’Olimpico dopo che era rimasto imbattuto in ciascuna delle ultime sette gare di Serie A contro la Roma (5 vittorie e 2 pareggi) con l’ultimo successo dei giallorossi datato 2 novembre 2019.
    ROMA-NAPOLI 2-0 (0-0). Reti: 76′ L. Pellegrini (R), 96′ Lukaku (R). Roma: Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen (75’Celik), Cristante, Paredes (71’Azmoun), Bove, Zalewski (71’El Shaarawy); Belotti (71’Pellegrini), Lukaku. A disp.: Boer, Svilar, Karsdorp, Spinazzola, Pagano, Golic. All.: Mourinho.Napoli: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus (88’Natan), Mario Rui (81’Zerbin); Anguissa, Lobotka (56’Cajuste), Zielinski (88′ Gaetano); Politano, Osimhen, Kvaratskhelia (87′ Raspadori). A disp.: Gollini, Idasiak, Zanoli, Ostigard, Demme, Simeone. All.: Mazzarri.Ammoniti: Mario Rui (N), Paredes (R), Kristensen (R), Cristante (R), Belotti (R), Juan Jesus (N), Zalewski (R), L. Pellegrini (R), Osimehen (N), Azmoun (R).Arbitro: Colombo.Note: espulsi al 66’Politano (N) e al 86′ Osimhen (N).ammoniti gli allenatori Mazzarri e Mourinho. LEGGI TUTTO

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    Pompei, 13 statuine in terracotta affiorano dal lapillo

    La tradizione dei presepi risale alla storia più recente, eppure tracce di allestimenti rituali nelle case si ritrovano già in antico. 13 statuine in terracotta, tracce di un antico rito, emergono da un ambiente di una domus confinante con la casa di Leda e il cigno, dove è in corso un cantiere di scavo, restauro e valorizzazione.
    Le piccole sculture di circa 15 cm di altezza – come riportato nell’E-journal degli scavi di Pompei http://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/ – tra cui si riconoscono figure umane, ma anche una noce, una mandorla, la testa di un gallo in argilla e una pigna in vetro sono state rinvenute in posizione eretta su un piano orizzontale all’interno di un vano dove probabilmente si trovava uno scaffale.
    Le sculture sono emerse dal lapillo ad un’altezza superiore ai 2 metri rispetto al piano pavimentale. L’ambiente che le conservava, probabilmente l’atrio della casa, presentava anche delle decorazioni affiorate per ora nella parte superiore delle pareti.
    Dai primi studi, alcuni soggetti sembrano rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra e dunque all’equinozio di primavera.
    Il cantiere in corso sta interessando ambienti già noti della Casa di Leda (messi in luce tra il 2018 e il 2019 nell’ambito dei lavori previsti dal Grande Progetto Pompei) e quelli di due domus, non meglio identificate, che si sviluppano a nord e a sud della casa di Leda.
    Durante la fase di rimozione delle terre ancora presenti in alcuni ambienti della casa di Leda, al fine di raggiungere il livello del piano pavimentale, è inoltre emersa una stanza finemente affrescata dove spiccano 4 tondi con volti femminili di raffinata eleganza.
    Lo scavo è finalizzato alla messa insicurezza dei fronti di scavo (perimetro tra strutture già in luce e aree non scavate) e alla salvaguardia e alla conservazione degli apparati decorativi, in vista anche della pubblica fruizione del complesso. LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei, due livelli nella crosta terrestre regolerebbero sismicità

    Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’University College of London (Ucl), la presenza di due livelli poco permeabili nella crosta dei Campi Flegrei regolerebbe i movimenti verticali e la sismicità osservati negli ultimi 40 anni. Pubblicata sulla rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters, la ricerca “Evolution in unrest processes at Campi Flegrei caldera as inferred from local seismicity” ha analizzato la distribuzione degli eventi sismici e dell’energia da essi rilasciata: i risultati suggeriscono che quest’ultima si concentra principalmente in prossimità di due livelli (superfici di separazione tra rocce con proprietà fisiche e chimiche diverse) situati rispettivamente a circa 3 ed a 1-1,5 chilometri di profondità.“Questi livelli svolgono un ruolo chiave nel controllo dei movimenti verticali e della sismicità nei Campi Flegrei e sono presenti in diversi sistemi vulcanici caratterizzati da alte temperature e da circolazione dei fluidi. Quello più superficiale previene almeno in parte la dispersione dei fluidi idrotermali verso la superficie, fluidi che hanno un ruolo significativo nell’innesco della sismicità”, ha dichiarato Stefano Carlino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e coautore dello studio.
    Al di sotto del livello più profondo, le rocce passano da un comportamento fragile, cioè sono soggette a rottura determinando i terremoti, a uno duttile, in cui si deformano plasticamente senza rompersi. “Qui avviene il processo di accumulo di fluidi e/o di magma che determinerebbe l’aumento di pressione e il sollevamento della caldera. L’innalzamento potrebbe continuare fino a quando lo stiramento della crosta consentirà il maggiore deflusso di gas in superficie, con conseguente depressurizzazione della sorgente del sollevamento, come pensiamo sia avvenuto durante la fase terminale della crisi bradisismica del 1982-1984, iniziata con lo sciame dell’1 aprile 1984”, ha spiegato Nicola Alessandro Pino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e coautore dello studio.
    A differenza del periodo 1982-1984, durante l’attuale fase di sollevamento in corso dal 2005, la sismicità è concentrata maggiormente nel settore orientale di Pozzuoli, al di sotto dell’area Solfatara-Bagnoli. “Questo suggerisce che, negli ultimi anni, la risalita di fluidi di origine magmatica, con conseguente indebolimento delle rocce, sia avvenuta quasi esclusivamente in questo settore della caldera, dove il nostro studio ha evidenziato un innalzamento della profondità della transizione delle caratteristiche delle rocce da fragili a duttili”, ha aggiunto Stefania Danesi, ricercatrice della sezione di Bologna dell’Ingv e primo autore dello studio.
    Come ha affermato Christopher Kilburn, professore dell’University College of London (Ucl) e co-autore dello studio, “Gli innalzamenti del suolo nei Campi Flegrei nelle ultime decadi favoriscono lo stiramento e l’eventuale rottura parziale della crosta. Questo processo facilita il passaggio dei fluidi accumulati nel sottosuolo e quindi una perdita di pressione in profondità”. “Il monitoraggio dell’attività dei Campi Flegrei nel prossimo futuro potrà indicare se gli sciami sismici degli ultimi mesi rappresentino o meno l’inizio di questa fase”, ha concluso Danesi.
    Dall’Ingv viene precisato che la ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile, rappresentando un contributo potenzialmente utile in futuro per affinare gli strumenti di previsione e prevenzione di protezione civile. Al momento, quindi, i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta su misure che riguardano la sicurezza della popolazione. LEGGI TUTTO

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    Il cuore grande dei napoletani: Francesco, 15 anni, sogna una vita normale, la mamma lancia raccolta fondi per aiutarlo. Donati oltre 5 mila euro

    Francesco è un ragazzo di 15 anni, di Napoli, che dopo un’infanzia complicata, da poco ha anche scoperto di avere una malattia rara, l’Osteosarcoma. Per questo si è dovuto trasferire con sua madre a Torino, dove viene seguito all’ospedale infantile Regina Margherita.
    La mamma di Francesco ha deciso di lanciare una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere le innumerevoli spese del trasferimento. Inoltre, il ragazzo ha bisogno di una protesi perché gli è stata amputata la gamba sinistra. Ciao a tutti io sono Amalia la mamma di Francesco e sono qui per chiedere tutti ad aiutare francesco a camminare di nuovoFrancesco e un ragazzino di 15 anni e nn ha avuto un trascorso sereno…Fin da piccolo e stato coinvolto in situazioni familiari purtroppo non del tutto piacevoli per la crescita sana di un bambino
    Ha assistito ad episodi di violenza tra me e suo padre fino ad arrivare al punto di allontanarci drasticamente dal papà e x questo abbandonare quel poco di realtà che si era creata a Rimini per arrivare a napoli e ricominciare tutto da capo con non pochi problemi e sacrifici
    Tornati a napoli francesco stava cominciando a vivere finalmente una vita più agiata ma soprattutto più serena grazie all’amore che riceve ogni giorno dalla mia famiglia in particolare da zio GinoFrancesco nn avendo una figura maschile di riferimento sin dal arrivo a napoli si è molto legato allo zio fino a che a giugno del 2019 lo zio viene a mancare x fatalità…un infarto in moto
    Per Francy di nuovo il buioAncora una volta a fatica ci stiamo riprendendo fino a quando ad aprile di quest’anno abbiamo scoperto che Francesco si è ammalato di cancroE qui mi e crollato l’universo addosso
    Nn vi so spiegare cosa ho provato quando ho avuto questa tragica e triste notizia anke perché credo Ke nessuno di noi possa essere in grado di spiegarlo quando arrivano queste notizie…nn esistono paroleFrancesco ha una delle malattie più rare e meno studiate e ricercate ad oggiOsteosarcoma osteoblasti o di alto grado di malignitàCome se nn bastasse
    E tra i più aggressivi e veloce tra la famiglia dei sarcomiDetto questo….avuta la notizia purtroppo da Napoli ci siamo dovuti trasferire a Torino perché sn solo 4 in Italia le strutture che curano questo tipo di cancro…Ci siamo trasferiti con molta molta fatica…mamma e disoccupata il papà di francesco come al solito nn si prende cura di lui neanche in questa difficile situazione…Ke dire proprlemi a non finire
    Ad oggi a francesco gli hanno amputato la gamba sinistra e solo con una protesi potrà tornare a camminareDovremo fare tanti accorgimenti al dispositivo che gli sarà fornito x fare in modo che Francesco possa condurre una vita normale senza subire il disagio dell’ sua disabilità che purtroppo gli rimarra a vita
    Ci rivolgiamo a voi per fare in modo che Francesco possa vivere un futuro miglioreAnticipatamente Io e Francesco ringraziamo dal profondo del cuore tutti coloro che anche con un piccolo contributo ci saranno vicini in questo difficile momentoGrazie grazie grazie e ancora grazie LEGGI TUTTO