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    Cervinara violenza sessuale su due minorenni: arrestati padre e figlia

    Cervinara. Un uomo di 58 anni e la sua figlia di 25 anni, entrambi residenti a Cervinara, in provincia di Avellino, sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando provinciale di Avellino su ordine della Procura generale di Napoli.PUBBLICITA

    Le accuse a loro carico sono pesantissime: violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di due minorenni.

    Punti Chiave ArticoloI fatti contestati si sarebbero verificati tra il 2018 e il 2019 all’interno della loro abitazione a Cervinara. Secondo le ricostruzioni investigative, l’uomo, con la complicità della figlia, avrebbe abusato sessualmente in maniera ripetuta delle due vittime minorenni. L’indagine è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Avellino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Avellino.
    Le risultanze investigative hanno portato all’emissione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite dai Carabinieri nella mattinata di oggi.  I fatti risalgono al 2018 e 2019 Gli arrestati si trovano ora presso il carcere di Avellino a disposizione della magistratura. Si tratta di una vicenda sconvolgente che desta profonda preoccupazione e richiama l’attenzione sulla necessità di tutelare i minori da qualsiasi forma di abuso e violenza.
    L’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura nella lotta a questi crimini è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei più giovani. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Caserta sventato un attentato dinamitardo, 135mila ordigni sequestrati e 4 arresti

    I Carabinieri di Caserta hanno sventato un possibile attentato dinamitardi sequestrando oltre 135mila ordigni esplosivi e arrestando 4 persone.PUBBLICITA

    L’operazione è avvenuta nella notte scorsa durante un controllo in un immobile in costruzione a Francolise. I militari hanno sorpreso quattro persone in flagrante mentre confezionavano ordigni esplosivi di vario tipo, tra cui anche IED (Improvised Explosive Device), progettati per attentati dinamitardi.

    Oltre agli ordigni, sono stati sequestrati anche 8.000 kg di polveri da sparo per un valore commerciale stimato superiore ai 2 milioni di euro. Il materiale pirotecnico era di tipo improvvisato e privo di qualsiasi autorizzazione e sistema di sicurezza.
    Tra le sostanze esplosive sequestrate, c’erano anche quelle ad alto potenziale come tritolo, T4 e pentrite, in grado di provocare un elevatissimo effetto dirompente e distruttivo.

    Vista la pericolosità del materiale, è intervenuto il Nucleo Artificieri Antisabotaggio di Napoli per catalogare e mettere in sicurezza gli ordigni.
    Le quattro persone arrestate sono accusate di detenzione illegale di esplosivo. Il sito è stato posto sotto sequestro e vigilato dai Carabinieri in attesa del completamento delle attività di catalogazione e del trasferimento del materiale in un luogo sicuro.
    L’operazione dei Carabinieri ha scongiurato un grave pericolo per la pubblica sicurezza e ha portato alla luce un’organizzazione criminale dedita alla produzione e vendita di ordigni esplosivi.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli calcinacci sul lungomare: crolli e pericoli per i turisti. Scatta l’inchiesta

    Un altro pericoloso crollo di calcinacci si è verificato sabato sera sul lungomare di Napoli, questa volta dal balcone di un ristorante in via Partenope.PUBBLICITA

    Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma l’episodio ha riportato alla luce l’annoso problema della sicurezza sul lungomare, già messo a dura prova dal crollo del palazzo di Via Roma nel 2020.

    Non è la prima volta che si verificano crolli in zona: solo due mesi fa, un masso di 57 chili si è staccato da un altro edificio in via Partenope 10, finendo nel cortile del palazzo.
    I residenti e i commercianti della zona denunciano da tempo la presenza di balconi pericolanti, cornicioni fatiscenti e calcinacci che potrebbero cadere da un momento all’altro.

    La situazione è aggravata dall’erosione causata dalla salsedine, che accelera il deterioramento degli edifici. A ciò si aggiunge la mancanza di manutenzione adeguata, che spesso è ostacolata da cavilli burocratici e dalla carenza di fondi.

    Oltre ai pericoli per l’incolumità pubblica, il degrado del lungomare rappresenta un danno d’immagine per la città, che proprio in questa zona concentra una grande parte dell’offerta turistica.
    I turisti, infatti, si trovano a passeggiare tra cantieri, transenne e cumuli di detriti, con il rischio di imbattersi in crolli improvvisi.

    È necessario un intervento urgente e concreto da parte delle autorità competenti per mettere in sicurezza il lungomare di Napoli e tutelare l’incolumità di cittadini e turisti. Occorre un piano di manutenzione straordinaria degli edifici pericolanti, accompagnato da controlli regolari e da una maggiore efficienza burocratica.
    Solo con un impegno serio e condiviso sarà possibile restituire al lungomare di Napoli il suo antico splendore e renderlo un luogo sicuro e accogliente per tutti.
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    “Appena puoi chiama”, il messaggio dal carcere del boss De Martino per parlare con la figlia

    Il boss Salvatore De Martino dal carcere si teneva in contatto con la figlia di tre anni e con la sua famiglia grazie a un profilo Instagram installato su un cellulare che gli veniva consegnato da un agente della penitenziaria compiacente.PUBBLICITA

    Emerge anche questo dall’indagine dei carabinieri di Torre del Greco che ieri hanno notificato nove arresti, anche al padre della piccola, rampollo della famiglia camorristica De Martino, e ai suoi genitori.

    Punti Chiave ArticoloSecondo quanto appreso dagli investigatori nel corso delle indagini, la famiglia malavitosa inviava un messaggio (“appena puoi chiama”) al loro congiunto in cella e l’uomo si attivava: appena ricevuto il telefono dall’agente chiamava, soprattutto nel fine settimana in quanto era quello il momento in cui era in servizio il poliziotto giusto. E’ quanto contenuto nelle 74 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Marco Giordano in cui vi sono gli sconvolgenti racconti della donna, mamma della bambina ed ex compagna del boss, e dei suoi genitori.
    “Come vi ho detto avevo paura che a mia figlia potesse accadere qualcosa e iniziai ad accampare una serie di scuse in modo che al bimba andasse meno volte a casa dei De Martino. Dopo un po’ Salvatore De Martino capi che erano delle scuse e mi chiamo dal “contatto falso” Instagram che è stato attivo sino a due fa ovvero …omissis…
    Io gli dissi la verità ovvero che avevo timore per l’incolumità di mia figlia  e lui mi disse “mo vengo” e venne sotto al mio palazzo a Casalnuovo. Mi citofonò e, anche se mia madre cercava di dissuadermi, io scesi e lo incontrai, figlia, allora non hai capito che cosa succede”, io risposi “voglio vedere che cosa succede” e lui estrasse una pistola che aveva sul fianco ed all’interno dei pantaloni e me la puntò verso le gambe. “Mi puntò la pistola verso le gambe e dissi voglio vedere spara” Lui si calmò solo perché non mi feci intimidire e gli dissi “voglio vedere, spara”. Ricordo che la pistola era nera edi medie dimensioni. Lui nascose al pistola quando senti arrivare l’ascensore e disse “vuoi vedere che è tua mamma” edin effetti dall’ascensore uscì mia madre che utilizzò la scusa di andare a a buttare l’immondizia”.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Violenza sessuale di gruppo: 47enne napoletano arrestato in Spagna

    Un uomo di 47 anni originario di Napoli è stato arrestato a Torremolinos, in Costa del Sol, dopo essere stato ricercato per violenza sessuale di gruppo dal novembre 2022.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloL’uomo era irreperibile da allora, ma grazie alla collaborazione tra Carabinieri e Polizia Spagnola, è stato finalmente assicurato alla giustizia.

    L’operazione è stata condotta dalla Udyco Central, un’unità speciale della Polizia Spagnola, con la collaborazione del Nucleo Investigativo di Napoli e del Servizio di Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale di Polizia Criminale. Le indagini hanno portato gli investigatori a Torremolinos, una località balneare spagnola tra Malaga e Marbella. L’uomo è stato individuato e arrestato mentre si trovava in strada a bordo di uno scooter.
    Il napoletano ha partecipato a una violenza sessuale di gruppo L’uomo è accusato di aver partecipato a una violenza sessuale di gruppo ai danni di una donna. Per questo reato era stato condannato a 4 anni di carcere, pena che ora dovrà scontare.
    Al momento l’uomo si trova in un carcere spagnolo in attesa di estradizione in Italia. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, morte di Cristina Frazzica: nuovi accertamenti tecnici

    Napoli. Una serie di accertamenti tecnici su alcuni reperti sequestrati si sono svolti oggi su disposizione della Procura di Napoli, nell’ambito delle indagini sulla morte di Cristina Frazzica, la ricercatrice di 30 anni investita mentre era in gita in canoa con un amico nel mare di Posillipo.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloPer l’accertamento tecnico irripetibile, che si è svolto nel laboratorio di genetica forense, è stato nominato un consulente di parte, come avvenuto per tutte le perizie finora disposte dagli inquirenti.

    La famiglia è assistita da Giuseppe Vacca di Giesse che, attraverso il legale di fiducia, l’avvocato Gianluca Giordano, sta seguendo attentamente le attività investigative. Ricordo e Commemorazioni Intanto, nei giorni scorsi, si è svolta una serie di eventi per ricordare Cristina, rimasta uccisa lo scorso 9 giugno, e per fare in modo che tragedie di questo tipo non si ripetano più.
    Martedì 25 giugno, la famiglia Frazzica ha partecipato ad alcuni incontri a Napoli, prima al dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II, dove Cristina aveva iniziato la Pharmatech Academy, e poi nella sede del Coni Campania.
    Qui hanno incontrato il presidente Sergio Roncelli e varie realtà sportive per pianificare iniziative in memoria di Cristina, da quelle più strettamente sportive alle campagne di formazione e sensibilizzazione sulla guida sicura in mare rivolte ai giovani. Incontro con il Sindaco di Napoli La famiglia ha anche incontrato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “Abbiamo voluto ringraziarlo per il modo in cui ci è stato accanto a seguito della tragedia” ha spiegato la famiglia Frazzica.
    “Piccoli gesti che abbiamo apprezzato e che ci hanno fatto sentire meno soli. Siamo contenti di aver trovato, anche nell’amministrazione di un Comune così importante, piena disponibilità e impegno affinché, in futuro, non si debba piangere un’altra ‘Cristina’. Il suo sacrificio non deve essere stato vano. Se tutti, nel nostro piccolo, decideremo di fare la nostra parte in questa direzione, allora qualcosa, forse, potrà cambiare davvero perché il mare – che Cristina amava così tanto – è di tutti e dobbiamo sentirci liberi di poterlo vivere senza paura.” Dolore e Speranza della Famiglia “Ora abbiamo bisogno della forza e del sostegno di tutti perché la sua perdita ci provoca un dolore indicibile” continuano i familiari di Cristina. “Le persone che conosciamo, tra cui amici e colleghi di Cristina, ci hanno dimostrato vicinanza e affetto in questi giorni e manifestato il desiderio che emerga la verità di quanto accaduto. Li ringraziamo e attendiamo con fiducia il proseguo delle indagini.” Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Ricerca italiana su come prevedere i terremotti

    Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista “Nature Communications Earth & Environment” ha svelato come i primi segnali emessi da un terremoto possano consentire di tracciare l’evoluzione della frattura del suolo nel tempo.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloE quindi, essere potenzialmente utilizzati per allertare la popolazione prima dell’arrivo delle onde sismiche.

    Il Sistema di Allerta Sismica Anticipata Lo studio, intitolato “Retrospective performance analysis of a ground shaking early warning system for the 2023 Turkey-Syria”, è stato realizzato da un team di ricercatori del Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV). Gli scienziati hanno dimostrato le potenzialità e l’efficacia di un sistema di Early Warning Sismico, ovvero di un sistema di allerta sismica immediata che consente di prevedere l’impatto delle onde sismiche sul territorio e di inviare un messaggio di allerta al sito di interesse entro pochi secondi, prima ancora dell’arrivo delle onde stesse.
    L’Importanza delle Onde P “Per condurre il nostro studio abbiamo utilizzato un avanzato metodo di previsione dello scuotimento del suolo, basato sulla misura delle prime onde P e in grado di predire, durante un terremoto, le aree in cui il moto del suolo supererà una soglia limite di danno potenziale”, spiega Luca Elia, tecnologo dell’INGV-OV e co-autore della ricerca.
    Analisi Retrospettiva del Terremoto in Turchia e Siria Per la valutazione dell’efficacia del sistema di Early Warning Sismico sono stati analizzati retrospettivamente centinaia di accelerogrammi registrati in prossimità della sorgente del terremoto turco-siriano e acquisiti dalla rete di monitoraggio gestita dall’agenzia AFAD del ministero dell’Interno turco, deputata alla gestione dell’emergenza e dei disastri. I risultati hanno mostrato come una prima allerta, emessa circa 10 secondi dopo l’origine dell’evento, avrebbe portato ad allertare correttamente il 95% dei siti all’interno della zona potenzialmente danneggiata, con tempi di preavviso compresi tra 10 e 60 secondi.
    Inoltre, l’applicazione del sistema di Early Warning ha dimostrato che la zona di forte scuotimento prevista dalle onde P può essere rilevata circa 20 secondi dopo l’origine della frattura. “I risultati del nostro studio mostrano come i sistemi di allertamento precoce basati sulle onde P possano fornire allerte tempestive e affidabili, in grado di migliorare la sicurezza degli abitanti delle aree sismiche e di mitigare il rischio di danni ingenti”, conclude Elia. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, sequestrati al boss Pecorelli 42 preziosi Rolex

    Sono 42 gli orologi di lusso, in prevalenza Rolex, che Oscar Pecorelli, classe 1979, e la moglie Mariangela Carrozza, 43 anni, avrebbero utilizzato con l’intento di riciclare i proventi delle loro attività illecite. La circostanza emerge dalle indagini che oggi hanno portato Polizia e Carabinieri all’esecuzione di 19 misure cautelari e al sequestro d’urgenza di beni per 8 milioni di euro da parte dei finanzieri, a due gruppi criminali riconducibili al clan di camorra Lo Russo sgominati a Napoli.PUBBLICITA

    Tra questi orologi, che venivano poi messi in vendita anche on-line attarverso siti specializzati, figurano Rolex Yacht Master in oro rosa, da 22mila euro, Rolex Daytona in acciaio e oro e anche un Rolex Daytona in oro bianco e brillantini. Le attività riconducibili a Pecorelli, detto “o’ malomm”, sono molteplici: innanzitutto con le aziende intestate a prestanome evadeva l’Iva per decine di milioni di euro.

    Poi c’era l’usura con tassi d’interesse che sfioravano il 30 per cento. Servendosi di un esperto informatico e utilizzando un conto corrente intestato a Mariangela Carrozza, è poi emerso, attraverso 4 bonifici per complessivi 43.500 euro trasformati in moneta virtuale, è stato acquistato a Dubai da un loro delegato un Rolex Chronograph in ceramica successivamente messo in vendita su un sito spec a 57mila euro.
    Il 45enne Oscar Pecorelli era un punto di riferimento del clan Lo Russo malgrado fosse da anni in carcere. Grazie a un cellulare ‘segreto’ impartiva direttive e ordini dal carcere di Milano Opera, come testimoniano le conversazioni intercettate dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza, fino al aprile 2023, e dai carabinieri del nucleo investigativo dei carabinieri nell’anno in corso. Ai summit, organizzati a casa dalla moglie attraverso WhatsApp e Skype (successivamente anche con Teams, Google Duo, Webex e altre applicazioni) avrebbero preso parte le varie anime dei clan.

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    La carica di Conte: “Non sono venuto qui per fare la statuina del presepe”

    Il nuovo allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha chiarito le sue intenzioni durante la presentazione ufficiale al Palazzo Reale. “Non è il momento di parlare, oggi potremmo dire tante di quelle fesserie che ci tornerebbero in faccia quanto prima. Oggi per tutti noi è il momento di fare. Non sono venuto per far parte della statuina del presepe, questo dev’essere chiaro,” ha dichiarato Conte.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloNonostante la sua serietà, Conte ha espresso il suo onore nel far parte della storia di Napoli: “È un onore riuscire a far parte della storia di Napoli anche con una statuina. È qualcosa che mi emoziona e mi dà veramente tanto. Ho ricevuto tanto, ma non ho dato ancora niente ed è la prima volta che accade questo. Sono in forte debito nei vostri confronti.”

    Conte ha poi discusso alcuni dei giocatori chiave del Napoli, concentrandosi su Kvicha Kvaratskhelia: “È un giocatore che ha delle caratteristiche importanti, ce ne sono sempre di meno così. È forte nell’uno contro uno se sta in fascia, ma è anche un fantasista quando viene dentro”. Conte: “Idea tattica è chiara, dobbiamo apportare correttivi” “Quello che faremo con lui sarà esaltare le sue caratteristiche, portandolo a volte dentro e a volte sull’esterno. Se Kvara lo tieni sistematicamente dentro al campo, lui perde quella sua libertà mentale. Dobbiamo assecondare le sue caratteristiche. Faremo questo con lui, con i giocatori in rosa, abbiamo Politano, Ngonge, Lindstrom, tutti giocatori che hanno capacità di saltare l’uomo e di giocare dentro al campo.”
    Su Giacomo Raspadori, Conte ha aggiunto: “Ha grandi qualità tecniche e grandi margini di miglioramento, ci può dare tanto.” Parlando della strategia tattica, Conte ha spiegato: “L’idea tattica è molto chiara. Dovremo solo decidere quando vorremo difendere con 5 giocatori o con 4, accettando l’inferiorità numerica quando ci attaccano. Ma la costruzione e il modo di attaccare saranno sempre molto simili.”

    Conte ha sottolineato la necessità di migliorare la difesa: “L’anno scorso il Napoli ha preso 48 gol, decima peggior difesa del campionato, e in casa abbiamo subito 27 gol, quindicesima peggior difesa in casa in Serie A. Bisogna sicuramente trovare un equilibrio. Nel calcio, se vuoi avere un fine vincente, serve sempre un equilibrio. Il troppo offensivo o troppo difensivo non portano da nessuna parte. Serve una via di mezzo”. “Dobbiamo fare delle riflessioni e capire. Vogliamo sicuramente apportare dei correttivi. Girano tanti nomi e cercheremo di trovare il profilo migliore, rispettando sempre determinati parametri. Cercheremo di fare qualcosa per la difesa, sia dal punto di vista tattico che di cambio generazionale di uomini per dare più equilibrio e più sostanza.”
    Leggi AncheVincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania eStudente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio LEGGI TUTTO

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    Capri tornano i turisti ma alcune zona ancora senz’acqua

    Capri: acqua tornata quasi ovunque, ultime sacche d’aria in via di risoluzione. Situazione quasi normalizzata sull’isola dopo il guasto di giovedì.PUBBLICITA

    Dalla sera di sabato 22 giugno 2024, l’erogazione dell’acqua è gradualmente tornata alla normalità su gran parte dell’isola di Capri, a seguito del guasto che aveva colpito la rete idrica giovedì mattina.

    Punti Chiave ArticoloIl sindaco di Capri, Paolo Falco, ha revocato l’ordinanza che vietava lo sbarco ai turisti non prenotati, emessa in via precauzionale per limitare i consumi durante l’emergenza.
    Gori al lavoro per le ultime zone ancora senz’acqua. Nonostante il ritorno alla normalità per la maggior parte dell’isola, alcune zone, soprattutto nella parte alta del comune, sono ancora prive di acqua a causa di sacche d’aria formatesi nella condotta in uscita dal serbatoio Schiappa.
    Il personale della società idrica Gori è al lavoro per risolvere il problema manualmente. Secondo le stime, la situazione dovrebbe normalizzarsi entro due o tre ore. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Due nuovi punti acqua a Capri per le famiglie colpite dalla crisi idrica

    Capri. L’amministrazione comunale di Capri ha attivato due nuovi punti di distribuzione di acqua potabile per le famiglie residenti nelle zone alte di Capri e Anacapri, colpite dalla crisi idrica causata dalla rottura di una condotta sulla terraferma.PUBBLICITA

    I punti di prelievo saranno attivi a breve nelle seguenti località:

    Punti Chiave ArticoloMatermania (Madonnina)Tiberio (Barbone)
    I cittadini potranno recarsi ai punti muniti di propri contenitori per ritirare un quantitativo massimo di 25 litri di acqua potabile a nucleo familiare.
    L’amministrazione comunale fa appello alla collaborazione e al buonsenso dei cittadini per un uso responsabile dell’acqua. Deroga al divieto di sbarco per i turisti con prenotazione alberghiera A partire dalle 15.30 di oggi, il divieto di sbarco ai non residenti sull’isola di Capri, causato dall’emergenza idrica, prevede una deroga per i turisti muniti di prenotazione alberghiera.

    La prenotazione dovrà essere esibita in biglietteria al momento dell’acquisto del biglietto. La deroga, come precisato nell’ordinanza del sindaco Paolo Falco, vale solo per i clienti di strutture alberghiere “che abbiano risorse idriche sufficienti a garantire l’ospitalità”.
    Rimane in vigore il divieto di sbarco per tutti gli altri non residenti. L’amministrazione comunale si scusa per il disagio e confida nella comprensione di tutti per affrontare al meglio questa situazione di emergenza. Capri, il Comune accusa la Gori: “Informazioni fuorvianti, agiremo a tutela”  “Le informazioni poco chiare e spesso fuorvianti emerse dai comunicati della Società Gori hanno impedito alle Amministrazioni di affrontare l’emergenza con modalità alternative a quelle sin qui adottate e ci si riserva pertanto, sin d’ora, di avviare tutte le iniziative necessarie a tutela degli interessi della cittadinanza e degli operatori coinvolti, in considerazione degli ingenti danni, economici e di immagine, determinatisi”. Lo scrive in una nota l’Amministrazione comunale di Capri, alle prese da ieri con l’emergenza idrica determinata dalla rottura di una conduttura giovedì scorso sulla terraferma, a Castellammare di Stabia. “L’Amministrazione Comunale – si legge – è al lavoro per limitare al massimo i gravissimi disagi subiti dall’isola in seguito all’emergenza idrica determinatasi dal guasto all’impianto Gori di Castellammare di Stabia. L’Amministrazione è stata in costante attività, anche nel corso della notte, per poter ricevere dalla Gori, anche per le vie brevi, le informazioni tecniche relative alla gestione dell’emergenza.  In seguito all’incontro tenutosi con il prefetto in data odierna, la Società Gori ha riferito della possibilità di un ripristino, seppur graduale, del servizio a partire dalle prossime ore ma restiamo in attesa di una conferma in tal senso”. Napoli, l’assessore Armato: “Pronti ad accogliere turisti in difficoltà”  “Ci dispiace che Capri stia affrontando un’emergenza idrica in piena stagione estiva e nel weekend. Siamo vicini alla comunità isolana. In giornata ho sentito i responsabili del settore alberghiero ed extralberghiero e siamo disponibili insieme, Comune e albergatori, ad accogliere in città i turisti in attesa che si risolvano positivamente le difficoltà sull’isola”. Lo ha detto  l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato. Capri, il presidente Federalberghi: “Danno d’immagine molto grande” “Credo che il danno d’immagine sia molto grande. Ancora una volta dipendiamo da esternalità forse non gestite nel migliore dei modi. Ne prendiamo atto e prenderemo decisioni in merito”.  Lo ha detto il presidente di Federalberghi Capri, Lorenzo Coppola, commentando lo stop agli sbarchi sull’isola. “È stata una notte e una mattinata molto complicata. Speriamo che l’emergenza sia terminata – aggiunge – arrivano buoni segnali da Sorrento ma l’invito è ancora alla prudenza, sappiamo che dopo un guasto l’eccessiva pressione potrebbe portare nuovi problemi”.  “Fino a ieri eravamo a tassi di occupazione che superavano il 90% – spiega Coppola – oggi, dopo una chiusura di 6-7 ore di tutti i porti, non saprei dire quante persone arriveranno. Molto probabilmente qualcuno ha rinunciato a venire oggi e qualcuno anche a una visita futura, è un danno d’immagine importante”.  Coppola plaude alla “massima sinergia dimostrata tra istituzioni e associazioni di categoria, anche nella redazione delle ordinanze. Di questo siamo orgogliosi – conclude – ed è un ottimo punto di partenza per le nuove amministrazioni appena insediate”. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Castellammare salvati gli operai Fincantieri sospesi sulla gru a 60 metri

    Castellammare. Sono stati recuperati dopo circa tre ore i due operai di Fincantieri Castellammare  rimasti sospesi a circa 60 metri di altezza.PUBBLICITA

    Sono stati in bilico tra il cestello che li ospitava ed una gru. Le operazioni di recupero sono state effettuate dai vigili del fuoco che hanno utilizzato un’altra gru.

    Punti Chiave Articolo
    Dopo il recupero, accolto con gli applausi dei tanti colleghi e dei familiari che erano di sotto con il fiato sospeso, i due operai, che non hanno riportato ferite, sono stati accompagnati al vicino ospedale san Leonardo per una visita di controllo. Per loro tanto spavento.
     Aperte due inchieste sull’incidente Sull’episodio sono state aperte due inchieste: una interna della stessa Fincantieri e una della Procura di Torre Annunziata che ha delegato i carabinieri ad effettuare tutti gli accertamenti. Si vuole capire se si sia trattato di una manovra azzardata, il troppo vento o un malfunzionamento del meccanismo che controlla le gru che si trovano nel piazzale di Fincantieri di Castellammare.

    Ciro Serrapica
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