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    Napoli, alto impatto nella stazione centrale

    Nella giornata di ieri, in occasione dell’operazione “Alto Impatto”, gli agenti dei Commissariati Vicaria-Mercato, Vasto-Arenaccia, Poggioreale, Chiaiano e Torre Annunziata, personale del Compartimento Polfer Campania, i militari dell’Arma dei Carabinieri, personale della Guardia di Finanza, dell’ASL Napoli 1 Centro, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania hanno controllato lo scalo ferroviario di Napoli Centrale e le aree limitrofe al fine di implementare la sicurezza dei viaggiatori e contrastare attività illecite prevenendo possibili azioni delittuose.PUBBLICITA

    Gli operatori hanno identificato centinaia di persone, denunciandone una per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e sanzionandone un’altra per detenzione illecita di sostanze stupefacenti per uso personale; gli agenti hanno, altresì, controllato 4 esercizi commerciali, sequestrando 15 kg di prodotti alimentari, sollevando 5 prescrizioni ed una sanzione amministrativa per un totale di 1500 euro
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    Napoli: giovani rapinati in centro storico, nuovo arresto per 35enne

    Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dai Carabinieri nei confronti di un 35enne già detenuto nel carcere di Poggioreale in quanto gravemente indiziato di 5 rapine ai danni di pedoni ai quali avrebbe sottratto cellulare e contanti sotto minaccia di un coltello.PUBBLICITA

    Le indagini dei militari del Nucleo operativo della compagnia Napoli Centro coordinati dalla Procura di Napoli, hanno permesso di attribuire al 35enne un’altra rapina, commessa il 25 luglio in via Santa Chiara ai danni di due giovani che stavano trascorrendo la serata nel centro storico. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea ed eseguita dai Carabinieri della compagnia Napoli Centro.
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    Napoli, altre 9 interdittive antimafia emesse in ultime settimane

    Napoli. Nelle ultime settimane la Prefettura di Napoli ha emesso altre 9 interdittive antimafie.PUBBLICITA

    Questi ultimi recenti provvidimenti si vanno ad aggiungere ai 120 del primo semestre del 2024, un dato che il prefetto di Napoli, Michele di Bari, aveva fornito nel corso della conferenza tenuta lo scorso 24 luglio.

    “Tale numero, di così rilevante portata, denota la massima attenzione dello Stato ai fini della tutela dell’economia legale e dimostra che le iniziative di rafforzamento delle azioni di contrasto vogliono rendere sempre più incisiva la lotta all’espansione delle consorterie criminali, specie in un territorio così critico, quale quello della Città Metropolitana di Napoli”, si legge in una nota della prefettura.
    I decreti interdittivi hanno colpito, prosegue la nota, “varie tipologie di attività (tra cui, in particolare, il settore edilizio, le onoranze funebri, la gestione dei rifiuti, per citare alcuni ambiti ad altissimo rischio di infiltrazione) ed hanno spesso intercettato gruppi di imprese riconducibili a famiglie criminali che, sebbene “specializzate” in alcune attività prevalenti, diversificano i loro investimenti anche in società minori o silenti in cui è stato comunque investito capitale proveniente da proventi illeciti o in cui vengono coinvolti i vari rami familiari, in una rete intricata di compartecipazioni e di cointeressenze”.

    Trentaquattro provvedimenti emessi riguardano attività che hanno sede a Napoli; gli altri nell’intera provincia. Da gennaio 2024 ad oggi “sono stati adottati complessivamente 129 provvedimenti interdittivi;
    115 sono provvedimenti emessi ex novo mentre solo 14 provvedimenti sono conferme di precedenti provvedimenti ostativi. Ciò non significa che ci si è limitatati a riprodurre pedissequamente decreti in precedenza emessi;
    anzi, a seguito di richieste di aggiornamento da parte delle ditte ovvero in ottemperanza a disposizioni dell’Autorità giudiziaria Amministrativa, la Prefettura ha riattivato le iniziative di competenza e, a seguito di nuove attività info investigative messe in atto dalle Forze dell’Ordine, nonché delle aggiornate valutazioni e proposte scaturenti dalle riunioni del Gruppo Interforze Antimafia operante presso la Prefettura, il Prefetto ha adottato le cosiddette conferme.

    Esse, dunque, devono necessariamente apportare elementi e determinazioni aggiornate rispetto al passato ed essere supportate da elementi di novità così determinanti da rendere possibile la replica della prognosi di controindicazione ai fini antimafia”, si specifica nella nota.
    Inoltre gli Uffici di PS e i Comandi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza sono stati, inoltre, appositamente “sensibilizzati affinché, nei territori di rispettiva competenza, mettano in atto iniziative di controllo e di verifica volti ad accertare se i provvedimenti ostativi dispieghino i propri effetti e se siano rispettate le misure in essi contenuti”.
    È stata, infine, richiamata la particolare attenzione anche dei Sindaci del territorio, affinché adottino i conseguenziali adempimenti di competenza poiché le ditte interdette non solo non possono contrarre con la Pubblica Amministrazione, ma nei loro confronti vanno revocate anche licenze, autorizzazioni e concessioni in precedenza loro rilasciate, proprio a cura degli Enti Locali.
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    Napoli, sacerdote indagato in inchiesta cosche-politica si autosospende

    Il sacerdote Antonio Foderaro ha deciso di autosospendersi da ogni incarico da lui ricoperto dopo aver appreso di essere indagato dalla Dda di Reggio Calabria nell’inchiesta “Ducale” per scambio elettorale politico mafioso a causa dei suoi rapporti con Daniel Barillà, il genero del presunto boss Domenico Araniti, finito prima ai domiciliari e poi all’obbligo di firma. Nell’ambito della diocesi Reggio-Bova, Foderaro è l’incaricato diocesano per l’informatica e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose.PUBBLICITA

    Inoltre, lo scorso settembre è stato nominato “decano della Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale” di Napoli. Attraverso una nota dei suoi difensori, gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, don Foderaro “respinge con decisione le contestazioni a lui rivolte tramite la stampa”. “Profondamente turbato e sorpreso da questa vicenda, – si legge nel comunicato dei legali – il sacerdote Foderaro ha deciso di autosospendersi da ogni incarico da lui ricoperto.

    Egli esprime perplessità riguardo il modo in cui la Procura ha gestito la comunicazione dell’indagine, ritenendo che l’informazione resa a mezzo stampa, prima di una formale notifica, rappresenti una deviazione dalle normali procedure giudiziarie. Il professore Foderaro sottolinea l’importanza di procedere nel rispetto delle norme e ha pertanto deciso di adire le vie legali, ricorrendo alla Procura di Catanzaro per individuare eventuali responsabilità nella diffusione delle informazioni apparse sui media nazionali. I suoi difensori, inoltre, annunciano anche la redazione di una dettagliata relazione da presentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio, per sollecitare un tempestivo intervento ispettivo volto ad identificare il o i responsabili di quanto accaduto”.
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    Napoli: Brescianini passa visite mediche ma salta la firma

    Niente Brescianini, niente Lukaku, tutto fermo nel mercato Napoli. Oggi si è incredibilmente bloccata per il club azzurro la firma del contratto da parte di Marco Brescianini, dopo lo stop improvviso del passaggio di Jens Cajuste al club inglese Brendford. Le due operazioni sui centrocampisti erano intrecciate. Il club inglese aveva un accordo con il Napoli per un prestito per 1,5 milioni da pagare questa estate con riscatto da 11 milioni per tenerlo dalla prossima estate: praticamente lo stesso accordo Napoli-Frosinone su Brescianini.PUBBLICITA

    Ma l’intesa tra il Napoli e il club inglese è saltata dopo che Cajuste aveva anche fatto le visite mediche che avevano dato l’ok al trasferimento. Tensione tra il club azzurro e quello britannico che immediatamente si è riversato sull’affare Brescianini. Il centrocampista del Frosinone stamattina ha fatto le visite mediche per il Napoli ed ha avuto l’ok, ma ci sono stati problemi sulle condizioni di acquisto che hanno portato a uno stop nella firma del contratto.

    Contemporaneamente il Frosinone ha visto l’assalto dell’Atalanta sul forte 24enne centrocampista, con i bergamaschi che pagherebbero fino a 14 milioni e che sono ora in pole position per prenderlo. Un pessimo colpo per il mercato del Napoli che il tecnico, Antonio Conte, segue senza gioie. Il club sta provando ora con maggiore determinazione per portare velocemente Romelo Lukaku in azzurro: ha fatto un’offerta al Chelsea di 25 milioni per un attaccante che il tecnico dei londinesi Maresca tiene ormai fuori rosa, ma il club chiede per venderlo 40 milioni.
    La trattativa resta aperta, anche se la mancata cessione di Osimhen potrebbe alla fine portare il bomber nigeriano a giocare un’altra stagione in azzurro. Intanto sul fronte vendite si sta chiudendo il passaggio di Natan al Betis Siviglia per un prestito con diritto di riscatto degli spagnoli a fine stagione. Oggi il Napoli ha ripreso gli allenamenti a Castel Volturno verso la prima giornata di campionato a Verona domenica, un match in cui Conte sa che probabilmente non avrà ancora la prima punta vera, ma vuole un esordio vero e incoraggiante in campionato sulla panchina azzurra.

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    Napoli, la polizia passa al setaccio Piazza Garibaldi: 159 identificati

    Napoli. Nella settimana appena trascorsa, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con la collaborazione dei militari dell’Esercito Italiano, impegnati nell’operazione denominata “Strade Sicure”, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio in piazza Garibaldi.PUBBLICITA

    Nel corso dell’attività sono state identificate 159 persone, di cui 47 con precedenti di polizia, e controllati 35 veicoli.

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    A Napoli apertura straordinaria dell’Orto Botanico ad agosto

    Napoli. L’Orto Botanico di Napoli manterrà le porte aperte nel mese di agosto offrendo un’oasi di fresco e cultura sia ai tanti turisti che ai residenti che restano in città.PUBBLICITA

    L’iniziativa si ripete dopo il successo riscontrato nell’estate 2023, chiaro segno di quanto sia attrattivo il patrimonio artistico, museale e naturalistico di Napoli, di cui l’Orto Botanico dell’università degli Studi di Napoli Federico II è una parte importante.

    L’ottocentesca struttura sarà aperta dal 9 al 14 agosto e dal 19 al 23 agosto, dalle 9 alle 14.
    Situato nel cuore del centro storico di Napoli, in via Foria, il Giardino Botanico, polmone verde della zona, nel contesto di caldo intenso di questo periodo in particolare, costituisce un’oasi di frescura creando un microclima più piacevole.

    Percorrendo i viali, i visitatori potranno passeggiare e godere delle aree più riparate dalla calura del giardino come il felceto, l’agrumeto, gli alberi secolari, i prati e le fontane, e visitare anche le sale del Museo di paleobotanica ed etnobotanica dove sono esposti fossili vegetali, modelli in cotto e in resina, diorami e un albero filogenetico tridimensionale realizzato in metallo e resine.
    L’Orto Botanico consente non solo di trascorrere qualche ora al fresco e nella natura, ma anche piacevoli serate grazie all’organizzazione di eventi a tema con la collaborazione di associazioni ed enti.
    Iniziative che contribuiscono a rendere il Giardino di via Foria sempre più un punto di riferimento e di ritrovo dell’estate in città. “È fondamentale – ha sottolinea Paolo Caputo, direttore dell’Orto Botanico – offrire alla città un luogo che sia sito museale e anche rifugio dal caldo. Grazie al sostegno del rettore, l’Orto diventa così un’attrazione in più per quanti scelgono di visitare Napoli in agosto”.

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    Napoli, in strada a passeggiare nonostante i domiciliari: arrestato 41enne

    Nello scorso pomeriggio, gli agenti del Commissariato di Vicaria-Mercato, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in vicoletto Santa Caterina a Formiello, hanno notato un soggetto che, alla loro vista, ha accelerato il passo per eludere il controllo.PUBBLICITA

    I poliziotti lo hanno immediatamente raggiunto e controllato, accertando la ragione del tentativo di fuga. L’uomo, 61enne napoletano, era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio; pertanto, è stato tratto in arresto per evasione.

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    Morto ex procuratore di Napoli, Agostino Cordova

    E’ morto ieri sera a Reggio Calabria, all’eta’ di 88 anni, il magistrato Agostino Cordova, ex capo della Procura di Palmi e di Napoli.PUBBLICITA

    Entrato in magistratura nel 1963, è stato pretore a Reggio Calabria, prima al penale e poi al civile, fino al 1970 per poi passare al Tribunale, dove è stato componente il collegio per cinque anni.

    Quindi il passaggio all’Ufficio istruzione, dove è rimasto fino al 1980. In quel periodo, ha istruito importanti processi contro le cosche della ‘ndrangheta tra cui quello contro il gruppo cosiddetto ”dei 60” capeggiato da Paolo De Stefano, ucciso in un agguato a Reggio Calabria nell’ ottobre del 1985. Il processo si concluse con la condanna di buona parte degli imputati
    . Dal 1980 al 1987 Cordova ha presieduto la sezione penale del Tribunale di Reggio Calabria. Nel dicembre del 1987 fu stato nominato a capo della Procura della Repubblica di Palmi. I

    n quel periodo fece scalpore una sua inchiesta su presunti intrecci tra mafia, politica e massoneria che portò al sequestro di tutti gli elenchi dei massoni del Goi.
    Sempre nel suo periodo calabrese un’altra sua indagine su presunte irregolarità negli appalti per la realizzazione della centrale termoelettrica dell’ Enel a Gioia Tauro portò, nel luglio del 1990, al sequestro del cantiere.
    Alla scadenza del mandato a Palmi concorse per la Direzione nazionale antimafia ma senza successo e successivamente, nel luglio del 1993, fu nominato procuratore capo a Napoli

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