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    Scoperta maxi truffa per ottenere crediti fiscali

    Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, ambito operazione Ghost Ace, sotto la guida della Procura della Repubblica di Asti, ieri hanno dato esecuzione, in collaborazione con i colleghi di altri reparti del Corpo, ad un sequestro preventivo impeditivo di crediti fiscali per un valore di oltre 300 milioni di euro, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti ed attuato attraverso il blocco dei relativi cassetti fiscali sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.PUBBLICITA

    Si tratta dell’esito di articolate indagini, eseguite dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Asti, che hanno portato in pochi mesi a fare luce sulla intricata trama di una ingente frode ai danni dello Stato ordita per captare profitti illeciti da parte di 6 persone attive tra Lazio, Lombardia, Calabria e Campania, e più precisamente nelle province di Milano, Roma, Avellino e Reggio Calabria. Costoro hanno agito così illecitamente realizzando la costituzione, l’intermediazione e in parte la cessione di una rilevantissima quantità di crediti fiscali, risultati inesistenti; oltre 270 le società cartiere scoperte dalle fiamme gialle astigiane, cioè partite iva intestate a ditte e società esistenti solo cartolarmente.

    Queste “cartiere”, cui si deve la generazione dei crediti fiscali incriminati per oltre 300 milioni – hanno permesso agli attori della truffa di farne acquistare una buona parte – dietro pagamento di compenso – da parte di 80 società (clienti), che se ne sarebbero avvalse per la compensazione dei loro debiti tributari; si tratta di imprese queste ultime effettivamente esistenti, sparse sul territorio nazionale e non coinvolte nelle indagini. Esse infatti sono da ritenere del tutto ignare della truffa posta alla base dei crediti fiscali che hanno acquistato per tentare di compensare i propri debiti tributari, ma potrebbero comunque subirne un danno, per l’impossibilità di ottenere la compensazione fiscale, visto gli esiti degli accertamenti della Guardia di Finanza.
    Le indagini delle fiamme gialle – che hanno dovuto superare le barriere frapposte dagli indagati che comunicavano tra loro prevalentemente mediante chat criptate – hanno portato alla luce il tentativo fraudolento di porre in circolazione complessivi crediti fiscali inesistenti relativi a: Di particolare interesse la scoperta di un sistema di frode riguardante l’illecita costituzione di crediti d’imposta denominati ACE (Aiuti alla Crescita Economica), di cui al D.L. n. 73/2021 art. 16, che prevedeva (la norma non è più in vigore) per il contribuente la possibilità di beneficiare di un credito d’imposta calcolato sul 15% dell’aumento del capitale sociale per anno di riferimento, applicando su tale ammontare l’aliquota IRES del 24%.

    E’ stato accertato come gli indagati avessero utilizzato oltre 230 intestatari di partita iva compiacenti, risultati privi di struttura economica e per lo più completamente sconosciuti al fisco (evasori totali); questi soggetti IVA, esistenti solo sulla carta, hanno solo formalmente dichiarato un aumento del capitale sociale, con il solo fine di poter costituire il menzionato beneficio fiscale. Questi crediti d’imposta, in ristretto arco temporale (2 giorni al massimo), erano poi oggetto di molteplici cessioni e trasferimenti in cassetti fiscali riferibili a diversi soggetti e/o società, in alcuni casi lo stesso credito è stato scambiato tra 34 diversi soggetti; ciò in modo da rendere impossibile tracciare e collegare tali movimenti per risalire al soggetto economico generante e, conseguentemente, risalire all’ultimo soggetto, quello che ha infine proceduto alla sua indebita compensazione.
    Per aggirare i controlli previsti dal Decreto lgs 59/2011 da parte dell’Agenzia delle Entrate, i crediti così fittiziamente costituiti, per ciascun soggetto, non superavano mai la soglia dei € 150.000. L’attività svolta ieri dai finanzieri astigiani costituisce la conclusione di articolate indagini e accertamenti tipici della Guardia di Finanza, quale unico organo specializzato di polizia giudiziaria economico-finanziaria operante a tutela del Bilancio dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali, primaria missione istituzionale del Corpo, mirata nel caso di specie a prevenire e contrastare le illecite condotte che pregiudicano il corretto impiego delle ingenti risorse pubbliche erogate per contribuire al rilancio dell’economia. Si sottolinea che il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Sequestrato un milione di litri di alcol di contrabbando dall’Est Europa: 20 indagati

    La Guardia di Finanza di Treviso, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Udine, ha smantellato un’organizzazione criminale che introduceva illegalmente alcol etilico dall’Est Europa per produrre e vendere superalcolici al nero.PUBBLICITA

    L’operazione è durata due anni (dal 2022 al 2024) e ha portato al sequestro di 85.000 litri di alcol etilico, 3 laboratori clandestini e 2 autoarticolati.

    Punti Chiave ArticoloSono state denunciate 20 persone per vari reati, tra cui contrabbando, ricettazione, contraffazione e sottrazione all’accisa. L’alcol sequestrato era destinato alla produzione di whisky, grappe, limoncelli, gin, vodka e altri liquori che venivano poi venduti con etichette e contrassegni falsi.
    Le indagini hanno permesso di scoprire che l’alcol veniva importato dall’Est Europa (Polonia, Slovenia, Serbia) e spacciato per prodotti non soggetti ad accisa (igienizzante, biocida, lavavetri, disinfettante) per eludere i controlli. I falsari utilizzavano anche società di copertura per simulare l’importazione di prodotti legittimi. L’analisi dei prodotti sequestrati ha rivelato la presenza di sostanze nocive come alcol isopropilico, glicole etilenico e metanolo, che li rendevano pericolosi per la salute.
    Impatto dell’operazione: L’operazione ha permesso di:Interrompere un pericoloso traffico di alcol contrabbandoTogliere dal mercato prodotti pericolosi per la saluteProteggere i consumatori e gli operatori onestiRecuperare ingenti somme di denaro per le casse dello Stato (11,5 milioni di euro di accisa e IVA evasi) Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Bambina di un anno muore in auto: era stata dimenticata dal padre

    Una giornata di caldo torrido si trasforma in dramma per una famiglia di Marcon in provincia di Venezia. Una piccola di un anno ha perso la vita dopo essere stata dimenticata per diverse ore all’interno dell’auto del padre, parcheggiata sotto il sole cocente.PUBBLICITA

    Le prime ricostruzioni parlano di una tragica dimenticanza. L’uomo, dopo aver caricato la figlia sul seggiolino, si sarebbe recato al lavoro, dimenticandosi completamente della sua presenza nell’auto. Solo alcune ore dopo, accorgendosi dell’accaduto, ha dato l’allarme.

    I soccorsi sono stati tempestivi, ma purtroppo vani. La piccola era già priva di vita all’arrivo dell’ambulanza.
    I genitori, sconvolti dalla tragedia, sono stati a loro volta ricoverati in ospedale in stato di choc.

    Si tratta dell’ennesima dramma di questo tipo. Solo pochi giorni fa, un caso simile si era verificato in Arizona, dove una bimba di 2 anni è morta per lo stesso motivo. Negli Stati Uniti, purtroppo, queste tragedie sono frequenti: nel 2023 sono morti 29 bambini, mentre nel 2024 il numero è già a 13.
    Per questo motivo, dal 2020 è obbligatorio l’utilizzo di dispositivi di sicurezza nelle auto per prevenire questi incidenti. L’Asaps, associazione di Polstrada, ribadisce l’importanza di questi dispositivi e ricorda che, soprattutto durante i viaggi estivi, “vige l’obbligo del seggiolino antiabbandono, con sanzioni pesanti”.
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    Giuseppe De Rosa al via dell’Ultra NORWAY Race: alla caccia del terzo titolo mondiale

    L’ultramaratoneta salese Giuseppe De Rosa è pronto per una nuova sfida nel Continental Challenge, con l’obiettivo di conquistare per la terza volta il titolo mondiale del circuito. Questa volta, l’evento è l’Ultra NORWAY Race, organizzato dal circuito francese Canal Aventure, e si svolgerà dal 19 al 21 luglio a 350 km a nord del Circolo Polare Artico, in Norvegia.PUBBLICITA

    “Questa nuova gara è molto importante per il raggiungimento di un ambizioso traguardo personale, perché apre le porte a un sogno: giocarsi per la terza volta il titolo mondiale del circuito, impresa in cui nessun altro è riuscito,” ha dichiarato De Rosa alla partenza. L’Ultra NORWAY Race è una prova di resistenza estrema: una ultramaratona non-stop di 140 km in autosufficienza alimentare, con un dislivello positivo e negativo di 9000 metri.

    I partecipanti devono completare la distanza entro 48 ore, rispettando i tempi limite ai vari punti di controllo lungo il percorso. Un supporto tecnico e un’equipe medica saranno presenti per tutta la durata dell’evento. “Per me è davvero un privilegio e un onore ritornare nel circuito del Continental Challenge, di cui sono campione mondiale per due volte consecutive, avendo portato a termine tutte le gare nei cinque continenti,” ha aggiunto De Rosa.
    “Sono orgoglioso di essere stato l’unico italiano a ricevere il prestigioso titolo, consegnato nella mia città natale direttamente dall’organizzatore Jerome Lollier, che ringrazio per questa terza opportunità. La gara in Norvegia apre nuovi scenari e rinnova la possibilità di compiere una straordinaria impresa, per la quale sono grato ai miei sponsor, amici e sostenitori di sempre.”

    La competizione si svolge nelle Alpi di Lyngen, con il traguardo sul lungomare di Tromsø, la città degli avventurieri. I partecipanti attraverseranno paesaggi mozzafiato di alte montagne e fiordi blu, concludendo il percorso attraversando la Cattedrale dell’Artico e l’iconico ponte di Tromsø, il tutto sotto la luce del sole di mezzanotte che illumina gli splendidi scenari della Norvegia settentrionale.

    “La due giorni in Norvegia si aggiunge ad altre due ultramaratone a cui ho partecipato da aprile ad oggi: la Highland Ultra in Scozia e la Jungle Ultra in Perù, entrambe disputate nel circuito inglese Beyond the Ultimate, che si intreccia con quello di Canal Aventure,” ha concluso De Rosa.
    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Trattamento laser degli occhi: Cosa c’è da sapere

    Il trattamento laser degli occhi è una soluzione sempre più popolare per chi desidera correggere problemi di vista come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Grazie ai progressi della tecnologia, oggi è possibile migliorare significativamente la propria visione e ridurre la dipendenza da occhiali e lenti a contatto. PUBBLICITA

    Questo articolo ti guiderà attraverso tutto ciò che c’è da sapere sul trattamento laser degli occhi, dalle diverse tecniche disponibili alle considerazioni pre e post-operatorie. Se stai pensando di sottoporti a questa procedura, è importante essere ben informato per prendere una decisione consapevole e serena.

    Punti Chiave Articolo Cos’è il Trattamento Laser degli Occhi: Una rivoluzione per la tua vista Il trattamento laser degli occhi è una procedura medica avanzata che utilizza la tecnologia laser per correggere difetti refrattivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Questo trattamento permette di rimodellare la cornea, la parte anteriore dell’occhio, migliorando così la capacità di focalizzare la luce sulla retina e, di conseguenza, la qualità della visione. Puoi scoprire di più sulla chirurgia laser dell’occhio in Svizzera qui. Lo sviluppo delle tecnologie laser in oculistica ha avuto inizio negli anni ’80 e da allora ha subito enormi progressi. Tra i trattamenti più conosciuti e diffusi troviamo il Lasik, la PRK e il più recente SMILE. Ogni tecnica ha le sue peculiarità e viene scelta in base alle specifiche esigenze del paziente. Il trattamento laser è considerato sicuro ed efficace, con un’alta percentuale di successo e una rapida ripresa post-operatoria. Se stai cercando una soluzione duratura per migliorare la tua vista, il trattamento laser potrebbe essere la risposta giusta per te.
    Tipi di Trattamenti Laser Quando si tratta di correggere i difetti visivi con il laser, esistono diverse tecniche tra cui scegliere, ciascuna con le proprie caratteristiche e vantaggi. Ecco una panoramica dei trattamenti laser più comuni:
    Lasik (Laser-Assisted in Situ Keratomileusis) Il Lasik è probabilmente il trattamento laser per gli occhi più conosciuto e utilizzato. Durante questa procedura, l’oculista crea un sottile lembo nella cornea utilizzando un microcheratomo o un laser a femtosecondi. Questo lembo viene sollevato, e un laser ad eccimeri viene utilizzato per rimodellare la cornea. Infine, il lembo viene riposizionato senza bisogno di punti di sutura. Il Lasik offre un recupero rapido e minimi disagi post-operatori, rendendolo una scelta popolare per chi cerca una correzione visiva efficace. PRK (Photorefractive Keratectomy) La PRK è una tecnica laser che, a differenza del Lasik, non richiede la creazione di un lembo corneale. Invece, lo strato esterno della cornea (epitelio) viene rimosso per permettere al laser ad eccimeri di rimodellare la superficie corneale. L’epitelio ricresce naturalmente nei giorni successivi all’intervento. La PRK è spesso consigliata per pazienti con cornee sottili o altre condizioni che rendono il Lasik inadatto. Sebbene il recupero possa essere più lungo e con un maggiore disagio iniziale rispetto al Lasik, i risultati a lungo termine sono altrettanto buoni.
    Lasek (Laser Epithelial Keratomileusis) Il Lasek è una variante della PRK. Durante questa procedura, l’epitelio viene sollevato e spostato lateralmente, invece di essere completamente rimosso. Dopo il rimodellamento corneale con il laser, l’epitelio viene riposizionato sulla superficie dell’occhio. Questa tecnica combina alcuni vantaggi del Lasik e della PRK, offrendo un’opzione per coloro che necessitano di una correzione visiva ma non sono candidati ideali per il Lasik. Il SMILE è una tecnica più recente che sta guadagnando popolarità. Utilizza un laser a femtosecondi per creare un lenticolo, un piccolo pezzo di tessuto corneale, all’interno della cornea. Questo lenticolo viene poi estratto attraverso una piccola incisione, modificando la forma della cornea e correggendo la visione. Il SMILE offre un recupero veloce, minimi disagi e meno rischio di secchezza oculare rispetto al Lasik, rendendolo una scelta interessante per molti pazienti. Chi è un Buon Candidato per il Trattamento Laser Non tutti sono candidati ideali per il trattamento laser degli occhi, ma molti possono trarre grande beneficio da questa procedura. In generale, i candidati ideali sono adulti di età superiore ai 18 anni con una visione stabile da almeno un anno. Questo è importante perché la correzione laser mira a modificare permanentemente la cornea, e cambiamenti recenti nella visione possono influenzare i risultati. La salute generale degli occhi è un altro fattore cruciale. Chi ha problemi come infezioni oculari attive, gravi secchezze oculari o altre condizioni oculari preesistenti potrebbe non essere idoneo. Anche le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero attendere, poiché le variazioni ormonali possono influenzare la visione. È essenziale avere aspettative realistiche. Il trattamento laser può ridurre significativamente la dipendenza da occhiali e lenti a contatto, ma non garantisce una visione perfetta per tutti. Una consulenza approfondita con un oculista può aiutare a determinare se il trattamento laser è la scelta giusta per migliorare la tua qualità della vita visiva. Preparazione per il Trattamento Laser Prepararsi per il trattamento laser degli occhi è un passo importante per garantire il successo della procedura. La prima cosa da fare è fissare una visita preliminare con l’oculista, durante la quale verranno eseguiti vari esami per valutare la salute degli occhi e determinare l’idoneità al trattamento. È fondamentale seguire le istruzioni pre-operatorie fornite dal medico. Ad esempio, potrebbe essere necessario sospendere l’uso delle lenti a contatto qualche settimana prima dell’intervento per permettere alla cornea di tornare alla sua forma naturale. Inoltre, è consigliabile evitare l’uso di prodotti cosmetici, come il trucco, il giorno dell’operazione. Questi piccoli accorgimenti contribuiranno a garantire un’esperienza sicura e un recupero rapido. La Procedura Il giorno dell’intervento laser agli occhi è normale sentirsi un po’ nervosi, ma sapere cosa aspettarsi può aiutare a tranquillizzarsi. La procedura inizia con l’applicazione di gocce anestetiche per evitare qualsiasi disagio. L’oculista utilizzerà quindi un laser per rimodellare la cornea, seguendo il piano predefinito.  Il trattamento dura solitamente pochi minuti per occhio e non è doloroso. Durante la procedura, è importante rimanere rilassati e seguire le istruzioni del medico. Dopo l’intervento, potresti avvertire un leggero fastidio o sensazione di corpo estraneo, ma questi sintomi tendono a scomparire rapidamente. Considerazioni e Rischi Prima di sottoporsi al trattamento laser agli occhi, è importante considerare sia i benefici che i potenziali rischi. Sebbene la maggior parte dei pazienti ottenga risultati eccellenti, esistono alcune complicazioni possibili, come secchezza oculare, aloni notturni e, in rari casi, infezioni o problemi di guarigione. Inoltre, il costo del trattamento può essere significativo e non sempre coperto dall’assicurazione sanitaria.  È fondamentale avere aspettative realistiche e discutere a fondo con l’oculista i pro e i contro, nonché eventuali alternative. Prendere una decisione informata aiuterà a sentirsi più sicuri e preparati per il trattamento. Recupero e Post-Operatorio Il recupero post-operatorio dopo un trattamento laser agli occhi è generalmente rapido e indolore. Subito dopo la procedura, potresti avvertire un leggero bruciore o sensazione di corpo estraneo, ma questi sintomi scompaiono entro poche ore.  È fondamentale seguire attentamente le istruzioni del medico, che includono l’uso di gocce oculari per prevenire infezioni e mantenere l’occhio idratato. Evita di strofinare gli occhi e proteggili da polvere e luce intensa per alcuni giorni. La maggior parte dei pazienti riprende le normali attività entro 24-48 ore, con miglioramenti significativi della visione che continuano nelle settimane successive. Conclusione Il trattamento laser degli occhi può offrire una significativa miglioramento della qualità della vita per chi soffre di problemi visivi. Con una buona preparazione e una corretta informazione, è possibile affrontare la procedura con serenità. Consultare un oculista esperto è fondamentale per valutare la propria idoneità e fare una scelta consapevole. Una visione chiara è alla portata di mano con le moderne tecniche laser. Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Mafia, due imprenditori arrestati a Milano. Per Dda sono vicini ai clan

    Due imprenditori sono stati arrestati dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Milano con l’accusa di essere collegati al clan mafioso dei Barcellonesi, un’organizzazione criminale legata alla cittadina di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Il provvedimento di arresto è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano.PUBBLICITA

    Secondo le indagini, i due imprenditori avrebbero creato società nel settore edile con sede nel capoluogo lombardo, facilitando l’operatività di imprese riconducibili a Cosa Nostra. Già noti alle forze dell’ordine per precedenti misure di prevenzione patrimoniale, gli arrestati sono accusati di aver orchestrato condotte fraudolente finalizzate all’intestazione fittizia di diverse società aggiudicatarie di appalti pubblici su tutto il territorio nazionale. Alcuni di questi appalti, di notevole valore economico, sono finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

    Una volta ottenuta l’aggiudicazione delle commesse, spesso in associazione temporanea con altre imprese, le società riconducibili agli indagati affidavano l’esecuzione materiale dei lavori ad altre società, anche situate in Calabria. L’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, in collaborazione con il Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (GICO) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, ha portato al sequestro preventivo di compendi aziendali, immobili e conti correnti per un valore complessivo di cinque milioni di euro. Le misure sono state eseguite in diverse regioni italiane, coinvolgendo le Fiamme Gialle di Roma, Catania, Messina, Firenze, Napoli e Catanzaro.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Individuato un covo di Messina Denaro in una zona residenziale di Mazara del Vallo

    La procura distrettuale di Palermo, nell’ambito delle indagini mirate a individuare la rete di fiancheggiatori che ha sostenuto, nel corso degli anni, la latitanza di Matteo Messina Denaro, ha disposto perquisizioni e ispezioni in una zona residenziale di Mazara del Vallo.PUBBLICITA

    La procura ha reso noto che le attività sono state delegate congiuntamente a investigatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. Il provvedimento è scaturito da recenti approfondimenti investigativi svolti dagli investigatori dello Sco della polizia, integrati da accertamenti eseguiti dal Ros dell’Arma dei Carabinieri.

    Questi accertamenti hanno permesso di individuare un’area delimitata di Mazara del Vallo frequentata dall’ex latitante nei mesi precedenti l’arresto. In particolare, è stato identificato un complesso residenziale dove si ritiene che Messina Denaro abbia avuto la disponibilità di un’unità immobiliare ancora non individuata.
    Di conseguenza, è stato disposto lo svolgimento di attività per la completa perquisizione di tutti i garage pertinenti al complesso abitativo e per effettuare un’ispezione dei luoghi, volta ad accertare la possibile apertura di appartamenti e garage della struttura attraverso alcune chiavi, tuttora sotto sequestro, trovate a suo tempo nella disponibilità dell’ex latitante e di alcuni favoreggiatori.

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    Emergenza Carceri, i Garanti: “Chiediamo subito incontro al ministro Nordio” 

    “Chiediamo subito un incontro al ministro Nordio, per mostrargli una fotografia del sistema carcerario italiano, diversa dall’idea con la quale e’ nato il decreto-legge dello scorso 4 luglio.PUBBLICITA

    In quell’occasione potremmo parlagli della proposta di una misura deflattiva che possa interessare gli ottomila detenuti su 61 mila con una pena inferiore a un anno.

    Infine, riteniamo fondamentale il coinvolgimento delle Regioni per nuove assunzioni di professionalita’ dedicate agli istituti penitenziari, quali psicologi, psichiatri, mediatori culturali, mentre il decreto pensa solo ad assumere nuove unita’ di polizia penitenziaria”.
    Lo ha dichiarato Samuele Ciambriello, Portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della liberta’ e Garante della Campania, al termine della conferenza stampa che si e’ tenuta oggi nella sala Caduti di Nassyria del Senato.

    L’incontro si e’ svolto al termine di una riunione del Coordinamento dei Garanti regionali che si e’ svolta nella sede della Conferenza, in via Pietro Cossa.

    Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti Veronica Valenti, Garante del Comune di Parma, Bruno Mellano, Garante del Piemonte, Valentina Calderone, Garante di Roma Capitale, Doriano Saracino, Garante della Liguria, Stefano Anastasi’a, Garante del Lazio. Nell’emergenza carceri – hanno ribadito i Garanti – c’e’ bisogno di misure deflattive del sovraffollamento.
    Nel merito del decreto, i Garanti hanno evidenziato che: “l’aumento del personale previsto dal decreto-legge 92 riguarda solo la Polizia penitenziaria; la misura sulle strutture residenziali per i detenuti non e’ immediatamente applicabile e comunque riguarda un numero modesto di posti; le modifiche all’istituto della liberazione anticipata rappresenterebbe solo apparentemente una semplificazione”.

    Alla conferenza stampa erano presenti la vice presidente della commissione giustizia, la senatrice Ilaria Cucchi, e i senatori Cecilia D’Elia e Filippo Sensi.
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    Truffa da 22mila euro ad anziana a Pachino in provincia di Siracusa: arrestata coppia di Napoli

    Un’anziana donna di Pachino, in provin cia di Siracusa, è stata vittima di una truffa da parte di una coppia di Napoli che si è spacciata per Carabinieri.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloI truffatori hanno telefonato alla donna dicendole che suo figlio aveva investito una bambina ed era stato arrestato. Per la sua liberazione, le hanno chiesto di consegnare 10.000 euro ad una carabiniera che sarebbe arrivata a casa sua.
    Mentre l’uomo teneva la donna al telefono, la donna finta carabiniera è arrivata a casa sua e ha ritirato il denaro che la vittima aveva in contanti. Vista la disponibilità di denaro, la truffatrice ha poi aumentato la richiesta, affermando che servivano altri 12.000 euro per la scarcerazione del figlio.
    Dopo aver consegnato tutto il denaro, la finta carabiniera si è allontanata. Solo a quel punto la donna ha capito di essere stata vittima di una truffa e ha chiamato un parente, che a sua volta ha allertato i Carabinieri.
    I Carabinieri hanno raccolto la denuncia della donna e, grazie alla sua descrizione della truffatrice e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno individuato l’auto usata dalla coppia. La coppia è stata arrestata all’arrivo del traghetto a Napoli I Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno rintracciato l’auto che nel frattempo era già su un traghetto diretto a Napoli.
    I colleghi della Compagnia di Napoli Centro hanno atteso lo sbarco della coppia e hanno perquisito la loro auto. All’interno dell’auto è stato trovato tutto il denaro rubato. La coppia di falsi carabinieri è stata arrestata. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Il Festival di Sanremo verso lo slittamento: c’è la Coppa Italia

    Il Festival di Sanremo 2025 potrebbe subire un cambio di programma, slittando di una settimana. A causare questo possibile rinvio è la coincidenza con le partite della Coppa Italia, un’esclusiva Mediaset, che potrebbe creare una significativa concorrenza in termini di ascolti televisivi. Se la decisione venisse confermata, la kermesse canora si terrebbe non più dal 4 all’8 febbraio, ma dall’11 al 15 febbraio.PUBBLICITA

    L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha sollevato la questione criticando la scelta della Lega Calcio di far coincidere il calendario della Coppa Italia con quello del Festival. La Lega Calcio, dal canto suo, sostiene di non avere altre date disponibili a causa dell’affollato calendario delle competizioni europee, in particolare la nuova Champions League.

    Al momento, la Rai non ha ancora comunicato ufficialmente la decisione, ma sta valutando attentamente l’impatto del possibile slittamento sui suoi ascolti e sugli introiti pubblicitari. La competizione tra i due eventi potrebbe infatti danneggiare significativamente gli ascolti del Festival, che rappresenta uno dei principali appuntamenti televisivi dell’anno.
    La notizia del possibile slittamento ha già iniziato a circolare, creando fermento in città e tra gli operatori del settore turistico. Gli alberghi e le case vacanze di Sanremo, che solitamente registrano il tutto esaurito durante la settimana del Festival, dovranno riorganizzare le prenotazioni. Nonostante manchino ancora più di sei mesi all’evento, il rischio è che molti si trovino senza alloggio, se le prenotazioni per la nuova data fossero già state effettuate da altri clienti.

    Anche gli eventi collaterali come Casa Sanremo e i concerti live in piazza Colombo, insieme agli ingaggi degli artisti, potrebbero risentire del cambio di programma. La macchina organizzativa, quindi, dovrà mettersi in moto immediatamente per affrontare questi cambiamenti.

    Il nuovo sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, che recentemente ha avuto un primo colloquio informale con la Rai, non ha voluto commentare la possibile modifica. Tuttavia, essendo una variazione sostanziale del regolamento organizzativo, la questione dovrà essere portata all’attenzione dell’amministrazione comunale.
    Valter Vacchino, patron del Teatro Ariston, ha invece dichiarato di essere pronto ad adattarsi a qualsiasi decisione venga presa: “Basta che ci dicano quando vogliono farlo e noi siamo pronti, che problema c’è?”. La conferma ufficiale potrebbe arrivare il 19 luglio, durante la presentazione dei palinsesti Rai a Napoli. Fino ad allora, l’industria musicale e il pubblico attendono con il fiato sospeso.

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    Affitta casa al mare: annuncio truffa su Facebook

    Il prezzo era conveniente e la trattativa doveva concludersi in fretta, altrimenti l’offerta sarebbe terminata.PUBBLICITA

    Ma la casa al mare che da un annuncio su Facebook sembrava essere l’affare dell’estate, altro non era che una truffa.

    E’ quanto hanno scoperto i carabinieri della Stazione di Cusano Mutri (Benevento), a conclusione di indagini scaturite dalla querela presentata da un cittadino per truffa avvenuta su social network: denunciati alla competente Autorità Giudiziaria un 58enne e una 39enne, di origini calabresi, già noti alle forze dell’ordine per i medesimi fatti.
    In concorso tra loro, dopo aver pubblicato sul Facebook un falso annuncio di affitto di una casa vacanze sulle spiagge calabresi, hanno raggirato il malcapitato che, attratto dal prezzo conveniente e spronato a concludere la trattativa in fretta per non perdere la buona occasione, ha inoltrato con bonifico la somma di 390 euro a titolo di caparra.

    Solo dopo qualche giorno, constatando l’irreperibilità dei due furfanti e resosi conto quindi di essere stato truffato, si è rivolto ai carabinieri per denunciare i fatti.

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