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    Striano parla del dossieraggio: “Rivelerò la verità ai giudici, aspettate…”

    Il tenente della Finanza Pasquale Striano, coinvolto nell’indagine della Procura di Perugia per presunto dossieraggio contro politici, imprenditori e vip, difende la sua posizione.“Risponderò davanti ad un giudice, poi vedrai che succederà. Ho svolto il mio lavoro con dignità e professionalità assoluta”, ha spiegato in una intervista a Il Giornale, sottolineando di aver utilizzato i metodi personali anziché quelli burocratici.
    Striano, insieme al pm Antonio Laudati, avrebbe presuntamente sfruttato le banche dati della Direzione Nazionale Antimafia per ottenere informazioni riservate su centinaia di persone, conservate in un diario aggiornato fino alla fine del 2022.
    Striano proviene da umili origini: nato ad Ercolano, ha una formazione modesta e ha lavorato come pescatore prima di entrare nella Guardia di Finanza. Ha studiato a Bologna, poi si è trasferito a Roma, dove ha acquistato una casa a Ciampino tramite un mutuo nel 1993, che ha estinto nel 1999.
    Dopo aver divorziato dal primo matrimonio, si è risposato con una coetanea, anche lei di Ercolano, e nel 2021 ha acquistato una casa sul lungomare di Anzio per circa 100.000 euro.
    Maneggiare informazioni riservate può essere molto lucrativo, ma ciò comporta gravi rischi. Striano, con trent’anni di esperienza alle spalle, è ora accusato dai contestazioni del procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, di aver commesso dei reati probabili. L’argomento è complicato: si tratta molto più di un semplice ufficiale che sbircia nelle banche dati, come afferma l’ex investigatore Gioacchino Genchi.
    Nonostante la sua apparente riservatezza, nell’ambiente circolano voci sulla passione di Striano per il sindacato Silf, fondato da lui nel 2019. Vengono anche menzionati la sua ammirazione per i cosiddetti ‘whistleblowers’ e i suoi contributi in articoli relativi alla militarietà. La sua carriera è stata caratterizzata da una costante opera di osservazione e ricerca di informazioni, aspetto evidente nella sua specializzazione nel monitoraggio delle Segnalazioni di operazioni sospette quando lavorava alla Dia.
    Durante il suo periodo alla Dia, Striano ha lavorato in ufficio con il colonnello Omar Pace, che si è suicidato nel 2016. Pace era un protagonista dell’indagine “Breakfast”, in seguito osteggiata dai vertici militari. Dalla morte del collega, Striano sembra aver cambiato atteggiamento, secondo quanto riportano fonti interne al reparto.
    Cleto Iafrate, militare che da anni lotta contro i suicidi in divisa, critica l’uso del termine “accessi abusivi” in relazione al caso Striano, sostenendo che tutto è monitorato e tracciato. Iafrate richiama anche l’attenzione sui precedenti contrasti tra la Guardia di Finanza e Guido Crosetto, l’ex sottosegretario alla Difesa che nel 2011 aveva dichiarato: “In questo Paese so che se qualcuno dice qualcosa sulla GdF rischia di pagarla”. Queste parole si rivelano oggi profetiche nella luce delle recenti vicende. LEGGI TUTTO

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    Le sorelle Ferragni smettono di seguire Fedez: nuovi indizi di crisi sui social

    Nel mezzo del periodo turbolento che Chiara Ferragni e Fedez stanno attualmente vivendo, c’è un desiderio condiviso di fare chiarezza. Questo è evidente sopratutto nel mondo dei social media, dove gli utenti sono alla ricerca minuziosa di dettagli e peculiarità che possano dare maggiore comprensione alla crisi in atto tra i due celebri protagonisti.
    Due eventi recenti hanno particolarmente incendiato il web. Il primo avviene su instagram: Fedez ha cambiato la sua immagine del profilo. L’immagine che ritraeva lui, Chiara e i loro due figli, Leone e Vittoria, è stata sostituita con uno scatto molto più scuro che lo raffigura con in mano un cappellino e un microfono.
    Una osservazione attenta ha portato i più devoti fan della coppia a notare un altro dettaglio di rilievo: le sorelle di Chiara Ferragni, Valentina e Francesca, non seguono più Fedez sui social media. Secondo gli esperti di gossip, tra cui Alessandro Rosica, sembra che abbiano cessato di seguire il cantante di recente. Ricerca nell’elenco dei profili che Fedez segue conferma che neanche lui sta seguendo le due sorelle Ferragni.
    Fedez ha recentemente postato una sua vecchia canzone del 2014, “L’hai voluto tu”, e molti l’hanno interpretata come un collegamento alla situazione attuale con Chiara. La storia che mostra i figli della coppia dai genitori di lui, a Rozzano, pronti a “prendere possesso” della cameretta che fu di Fedez, è stata considerata un altro ‘indizio’ della crisi.
    Questi dettagli spingono in secondo piano i segnali di speranza inviati pochi giorni fa dal rapper che, dopo la pubblicazione della copertina dell’inchiesta dell’Espresso dedicata a Chiara, aveva preso le sue difese attraverso una serie di storie Instagram. LEGGI TUTTO

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    Campionessa scherma abusata durante il ritiro da 3 atleti

    Una giovane campionessa di scherma di 17 anni proveniente dall’Uzbekistan è stata vittima di abusi sessuali commessi da tre atleti durante un ritiro sportivo a Chianciano Terme.
    L’episodio di violenza di gruppo si è verificato tra il 4 e il 5 agosto durante il ritiro pre-estivo che coinvolgeva diverse squadre di varie Federazioni.
    La Procura di Siena sta attualmente investigando sull’abuso e ha aperto un’indagine contro due degli atleti coinvolti, di cui uno risulta essere minorenne.
    La notizia è stata riportata in anteprima dal quotidiano Il Messaggero. LEGGI TUTTO

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    Ispezioni dei Nas nelle case di riposo: il 32% con irregolarità

    Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il ministero della Salute, ha condotto ispezioni nazionali nelle case di riposo per anziani e strutture socio-assistenziali.
    Durante questa campagna di controlli sono state ispezionate oltre 600 strutture, evidenziando irregolarità in ben 191 di esse, pari al 32%. Tra le principali violazioni rilevate, 11 case di riposo non erano in regola per quanto riguarda le normative antincendio.
    Altre irregolarità riguardavano inadeguatezze strutturali, gestionali e autorizzative, come l’abusivo ampliamento della capacità ricettiva e carenze negli spazi a disposizione dei residenti.
    Le conseguenze per chi gestisce in modo non conforme le strutture sono state pesanti: sono state deferite all’autorità giudiziaria 43 persone per varie violazioni e sanzionati 153 gestori, per un importo complessivo di oltre 67.000 euro. Inoltre, sono state adottate misure di sospensione e chiusura nei confronti di 12 strutture, con un impatto economico stimato di oltre 9 milioni di euro.
    I controlli hanno portato alla chiusura di diverse strutture, come nel caso di una residenza per anziani in provincia di Alessandria, dove sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e di sicurezza, con il trasferimento di 29 ospiti.
    Sanzioni sono state inflitte anche a due legali responsabili di strutture nelle provincie di Pescara e Chieti, per aver superato il numero massimo di ospiti consentiti.
    Inoltre, una comunità alloggio per anziani a Siracusa è stata sospesa per diverse violazioni, tra cui l’omessa risposta agli standard strutturali e l’attivazione di un centro diurno non autorizzato.
    Tali controlli hanno messo in luce l’importanza di garantire standard adeguati nelle case di riposo per anziani e hanno evidenziato la necessità di rispettare le normative vigenti per assicurare il benessere e la sicurezza degli ospiti. LEGGI TUTTO

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    Potenza, bus con 40 studenti va fuori strada: tutti salvi. Grave l’autista

    Un incidente stradale vicino a Baragiano ha coinvolto un bus che trasportava circa 40 studenti a Potenza. Dopo uno scontro con un’automobile, il bus è finito fuori strada in una cunetta.
    Fortunatamente, tutti gli studenti a bordo sono rimasti illesi, ma l’autista dell’automobile coinvolta nello scontro ha riportato gravi ferite ed è rimasto incastrato nel veicolo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Vigili del Fuoco e gli operatori del servizio sanitario 118, mentre le indagini sono state avviate dai Carabinieri.
    Secondo il direttore del 118 Basilicata soccorso, non risultano studenti gravemente feriti nell’incidente. Tuttavia, alcuni di loro sono stati trasferiti all’ospedale San Carlo di Potenza per accertamenti. L’incidente si è verificato sulla strada provinciale 83, alle porte di Baragiano
    . Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte dei Carabinieri di Potenza, il bus avrebbe evitato una collisione frontale con un’Alfa Romeo 147, uscendo dalla corsia e finendo fuori strada sul lato destro.
    A bordo studenti tra i 14 e i 18 anni
    L’autista dell’automobile risulta essere il più gravemente ferito. A bordo del bus c’erano studenti tra i 14 e i 18 anni provenienti da istituti superiori di Potenza. LEGGI TUTTO

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    Operazione “Ultimo brindisi”: sgominata frode fiscale da 30 milioni di euro

    La Guardia di Finanza di Catania, su delega della Procura Europea di Palermo, ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 30 indagati per associazione a delinquere finalizzata all’evasione dell’Iva e alla bancarotta fraudolenta. L’operazione, denominata “Ultimo brindisi”, ha portato all’arresto di 10 persone, di cui 6 in carcere e 4 agli arresti domiciliari.Il gruppo criminale
    Al vertice dell’organizzazione c’era Filippo Intelisano, 41enne incensurato, figlio del boss Giuseppe Intelisano, detto “Pippu ‘u niuru”, esponente di spicco del clan Santapaola. Il gruppo criminale, avvalendosi della collaborazione di imprenditori e professionisti, ha realizzato un volume d’affari superiore a 100 milioni di euro nel settore della commercializzazione delle bevande, frodando il Fisco per oltre 30 milioni di euro.
    Le modalità della frode
    L’organizzazione utilizzava diverse società “cartiere” per emettere fatture per operazioni inesistenti, abbattendo il prezzo di vendita delle bevande e ottenendo un vantaggio competitivo illecito. Inoltre, simulavano operazioni intracomunitarie e creavano crediti d’imposta inesistenti.
    I beni sequestrati
    Il Gip di Catania ha disposto il sequestro preventivo di somme di denaro, quote sociali, immobili e veicoli per un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro.
    Le altre misure cautelari
    Oltre agli arresti, sono state disposte misure interdittive nei confronti di 17 indagati, che non potranno esercitare l’attività d’impresa o ricoprire cariche societarie per un anno.
    L’inchiesta
    L’inchiesta è durata circa due anni ed è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Catania attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, verifiche finanziarie e patrimoniali.
    Un duro colpo alla criminalità organizzata
    L’operazione “Ultimo brindisi” rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto all’evasione fiscale e alla bancarotta fraudolenta.
    I nomi degli arrestati
    Oltre a Filippo Intelisano, sono stati arrestati:
    Milena BullaFabio SpinaVincenzo CarelliAndrea Maria CarelliConcordio MalandrinoAgli arresti domiciliari sono invece finiti:
    Virgilio PapottoCristian ParisiGianluca RussoSettimo Carlo Abate LEGGI TUTTO

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    A Roma evento per sensibilizzare l’importanza della salute uditiva

    Per il nono anno consecutivo Udito Italia celebra il World Hearing Day, il più grande evento di sensibilizzazione sul tema della salute uditiva. Il 1 marzo si riuniranno a Roma presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa per diffondere in Italia il messaggio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che negli ultimi anni ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme sulla diffusione dei disturbi uditivi.Proprio a questo scopo ogni anno il 3 marzo viene celebrato il World Hearing Day, un evento che coinvolge centinaia di Paesi in tutto il mondo e che quest’anno è incentrato sull’importanza di superare le mentalità stigmatizzanti e le errate percezioni che ancora avvolgono la disabilità uditiva.“Changing Mindsets: Let’s make ear and hearing care a reality for all”, esortano gli esperti di Ginevra, che in occasione del 3 marzo chiamano tutti i governi, gli operatori sanitari e la società civile a mobilitarsi per riconoscere l’importanza dell’informazione e della sensibilizzazione sul tema della salute uditiva.La diminuita capacità di sentire impatta profondamente nella vita delle persone che perdono la capacità di comunicare con gli altri e nei bambini ritarda la capacità di sviluppare il linguaggio. Ciò provoca frustrazione e isolamento sociale soprattutto negli anziani. Secondo l’Oms oltre un miliardo e mezzo di persone convivono con una qualche forma di disabilità uditiva, 430 milioni in forma invalidante. Cifra che potrebbe salire a oltre 2 miliardi e mezzo nel 2050, di cui oltre 700 milioni in forma invalidante.
    Ciò si traduce in costi per l’economia globale di 980 miliardi di dollari all’anno che comprendono le spese del settore sanitario (escludendo i dispositivi acustici) e i costi sociali, come il supporto educativo e la perdita di produttività.Nonostante i disturbi uditivi siano così diffusi ed esista la possibilità di ricorrere a cure efficaci e convenienti, queste rimangono per lo più inaccessibili e la perdita dell’udito non ancora sufficientemente affrontata. A livello globale, meno del 20% di coloro che potrebbero trarre beneficio dalle cure, sono in condizione o decidono di farlo.
    Diagnosi precoce, programmi educativi e tecnologie assistive sono armi fondamentali, tanto che l’Oms stima che il 50% dei casi di ipoacusia potrebbe essere prevenuto attraverso misure di sanità pubblica. Riflessioni che saranno al centro dell’evento organizzato da Udito Italia, che ha chiamato gli esperti a confrontarsi su quattro diversi aspetti inerenti la salute uditiva. Oltre al messaggio dell’Oms sulla Giornata sono previsti Tavoli di Lavoro sui seguenti temi: udito e sicurezza stradale, impatto del benessere acustico ambientale sull’individuo, professioni sanitarie: l’importanza delle competenze della sanità pubblica nella cura dell’udito. I lavori saranno moderati dalla presidente della Onlus, Valentina Faricelli, affiancata dalla giornalista Barbara Gasperini.
    A Montecitorio saranno presenti per i saluti istituzionali il segretario generale del ministero della Salute, Giovanni Leonardi, il vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Luciano Ciocchetti, Marcella Marletta, già Direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, Teresa Calandra, presidente Federazione nazionale Ordini Tsrm e Pstrp e Mauro Menzietti, membro dello Steering Committee del World Hearing Forum, organismo dell’Oms.
    Ospiti d’onore della giornata il campione di ciclismo, Francesco Moser, e la campionessa mondiale a squadre di Pentathlon Moderno, Alessandra Frezza, accompagnata dal presidente della Federazione Fabrizio Bittner.
    L’obiettivo dell’evento, intorno al quale Udito Italia chiama a contribuire tutto il comparto uditivo, è l’elaborazione di un documento programmatico, il Manifesto dell’Udito, che al termine dei lavori sarà sottoscritto da tutti i partecipanti e sottoposto all’attenzione del ministro della Salute. LEGGI TUTTO

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    Morti sul lavoro: due nuove vittime in Italia

    Ancora una volta si registrano tragici incidenti sul lavoro in Italia, con due persone che hanno perso la vita in circostanze diverse a distanza di sole 24 ore.
    La prima vittima è un giovane operaio di soli 23 anni, deceduto in seguito a un cedimento del terreno durante lavori di scavo a Stornara, in provincia di Foggia.
    Pochi istanti prima, un uomo di 66 anni è stato schiacciato da un camion in un piazzale a Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo. Questi eventi drammatici evidenziano la continua emergenza legata alla sicurezza sul lavoro nel Paese.
    Le autorità e i rappresentanti istituzionali hanno espresso indignazione di fronte a tali tragedie, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha definito la situazione uno “scandalo intollerabile” e la presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, che ha sottolineato come sia inaccettabile continuare a perdere vite umane sul lavoro nonostante gli appelli per migliorare la situazione.
    Nonostante le parole di condanna e gli appelli per un cambiamento, sembra che poco o nulla sia stato fatto per affrontare efficacemente il problema della sicurezza sul lavoro in Italia.
    La necessità di maggiori controlli, misure preventive e formazione continua per garantire un ambiente lavorativo sicuro è evidente, altrimenti si rischia di continuare a registrare tragedie evitabili sul luogo di lavoro. LEGGI TUTTO

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    Truffa anziano a Venezia: arrestato 31enne a Napoli

    Un uomo di 31 anni è stato arrestato a Napoli per aver truffato un anziano di 80 anni con la tecnica del finto carabiniere.
    L’uomo si è spacciato per un carabiniere, dicendo all’anziano che suo figlio era coinvolto in un incidente stradale e che era necessario pagare le spese legali. Approfittando di questa bugia, si è presentato a casa della vittima e ha ottenuto monili in oro del valore di circa 2.000 euro.
    Tuttavia, è stato intercettato dai veri carabinieri della Tenenza di Mira che lo hanno arrestato sul posto e portato in caserma.
    L’episodio si è verificato a Mira in provincia di Venezia il pomeriggio del 23 febbraio e l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari dopo la convalida dell’arresto. LEGGI TUTTO

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    Choc a Modena: tifoso accoltella calciatore dopo la partita

    Al termine di una partita di calcio dilettantistico a Castelnuovo Rangone, nel Modenese, un tifoso ha colpito con alcune coltellate un giovane calciatore, ferendolo gravemente.
    Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio. La lite, per cause ancora da accertare, sarebbe scoppiata tra il tifoso, un 20enne, e il calciatore, un ragazzo di poco più giovane.
    Nel corso della lite, il tifoso ha estratto un coltello e ha colpito il calciatore diverse volte. Il giovane è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita.
    I Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno rintracciato e arrestato in breve tempo l’aggressore. Il 20enne, che si era ferito lievemente maneggiando la lama, è stato trovato in possesso di 3,5 grammi di hashish.
    L’aggressore dopo il fermo è stato rimesso in libertà
    Il 20enne, incensurato, è stato rimesso in libertà. La sua posizione sarà valutata dall’autorità giudiziaria, che potrebbe applicare misure di prevenzione. LEGGI TUTTO

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    Sanremo, studente 15enne muore schiacciato da un camion: grave la sorella

    Tragedia della strada stamane nel centro di Sanremo dove due studenti di 13 e 15 anni sono stati schiacciati da un camion.
    Il 15 enne, purtroppo, è morto in sala operatoria, a causa delle gravi ferite riportate mentre la sorella è ricoverata in condizioni gravissime in ospedale a Pietra Ligure a causa dei numerosi e gravissimi politraumi riportati.
    la tragedia si è consumata poco prima delle 8 di stamane a Sanremo. I due ragazzi  stavano andando a piedi a scuola come erano soliti fare tutte le mattine, nella zona del mercato dei fiori.
    L’autista del camion si è poi dileguato ma è stato rintracciato dalle forze dell’ordine in poco tempo e portato in caserma per essere interrogato.
    Sul luogo dell’incidente polizia e carabinieri per i rilievi e una folla di cittadini, alcuni dei quali hanno assistito alla agghiacciante scena. LEGGI TUTTO

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    Rapina alla Unicredit di Modena: arrestato il terzo napoletano trasfertista

    La polizia di Modena ha catturato ieri mattina a Napoli un uomo di 52 anni, con precedenti penali, sospettato di essere coinvolto nella rapina perpetrata il 21 luglio 2023 presso la sede Unicredit di viale dei Corassori, a Modena.
    Questo nuovo arresto porta a tre il numero totale di persone fermate in relazione alla rapina. Dopo l’arresto dei primi due sospettati, le attività investigative si sono concentrate sull’auto parcheggiata sul retro della banca, utilizzata dai rapinatori per raggiungere la filiale, e sugli oggetti trovati all’interno della vettura.
    I rilievi della polizia scientifica, che hanno incluso il recupero di “frammenti papillari” all’interno dell’auto e di alcuni biglietti autostradali, sono stati determinanti. Analizzando i varchi autostradali, gli investigatori sono riusciti a ricostruire il percorso della vettura utilizzata per raggiungere Modena.
    Inoltre, sono stati sequestrati cellulari e schede telefoniche. Il sospettato di 52 anni è attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale a Napoli, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. LEGGI TUTTO