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    Chi è il napoletano Dario Sammartino re del poker e quanto ha guadagnato

    Notte magica per Dario Sammartino, il 37enne pokerista napoletano che ha conquistato il suo primo braccialetto alle World Series of Poker Tournament, il torneo di poker più prestigioso del mondo.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloSammartino ha trionfato nella variante Mixed Hi-Lo, superando in finale il norvegese Jon Kyte e incassando un premio di 222.703 dollari.
    Si tratta di un traguardo storico per il poker italiano, che non aveva mai visto un suo rappresentante trionfare in questa variante. La vittoria di Sammartino non è solo un trionfo personale, ma rappresenta anche un grande successo per tutto il movimento pokeristico italiano.
    “La vittoria di Sammartino è di quelle che catalizzano l’attenzione di tutto il movimento pokeristico italiano”, ha dichiarato entusiasta Andrea Borea di Assopoker.com.
    “Quando capita che un connazionale così amato e seguito porti a casa un risultato straordinario, il traino per tutti coloro che sono o diverranno appassionati del gioco del poker è notevole”. Nel 2019 era arrivato secondo Sammartino, già conosciuto come “il Re del Poker”, non è nuovo a grandi successi. Nel 2019 era già arrivato secondo al Main Event delle World Series of Poker, sfiorando il titolo più prestigioso.
    In carriera ha già guadagnato più di 16 milioni di dollari, posizionandosi al primo posto dell’Italy All Time Money List stilata da Hendon Mob. Oltre al braccialetto e al premio in denaro, Sammartino ha conquistato anche la stima e l’ammirazione di tutto il mondo del poker. La sua vittoria è un esempio di talento, tenacia e passione, e dimostra che i sogni, anche quelli più ambiziosi, possono diventare realtà. Chi è Dario Sammartino? Originario del Vomero, Sammartino vive da anni lontano da Napoli. Ha vissuto in Slovenia, Slovacchia e Austria, e recentemente ha aperto un circolo di padel nella zona ospedaliera di Napoli. Sammartino è un personaggio eclettico e appassionato. Sui social ha scritto: “Mi hanno sempre detto che giocare fosse una cosa per bambini e non per grandi. Per questo ho deciso di non diventare mai veramente adulto: per continuare a giocare in un mondo che ti obbliga al dovere per il dovere e a volte deride o sminuisce i nostri sogni”. La sua vittoria alle World Series of Poker è un messaggio di speranza per tutti coloro che inseguono i propri sogni con tenacia e passione. Un nuovo capitolo per il poker italiano Il successo di Sammartino rappresenta un nuovo capitolo per il poker italiano. La sua vittoria è un segno che il nostro Paese può competere ai massimi livelli in questo sport, e che il poker sta diventando sempre più popolare e apprezzato in Italia. Grazie a Sammartino, il poker italiano ha un nuovo eroe da seguire e da cui trarre ispirazione. La sua storia dimostra che con il talento, la dedizione e il duro lavoro, tutto è possibile. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Torna l’anticiclone africano: temperature oltre i 42 gradi

    Chi pensava che il caldo fosse scemato si sbaglia di grosso:torna infatti l’anticiclone africano,picchi di 42 gradi nel weekend.PUBBLICITA

    Quarantadue gradi in Sicilia, 40 in Puglia (Bari e Foggia), 10 gradi in più della media del periodo. Sono i picchi delle temperature previsti nel weekend a causa della rimonta dell’anticiclone africano.

    L’espansione di quest’area di alta pressione arriva dopo il maltempo estremo degli ultimi giorni tornerà il sole anche al nord salvo modesti addensamenti sul Triveneto.
    Le temperature massime saliranno fino a 35 gradi sulle Isole Maggiori, 33°C in Puglia, 31-32 gradi anche al centronord.

    Da oggi il caldo, nota il meteorologo, “inizierà a far sul serio: sono previste massime fino a 38°C tra Sardegna e Sicilia, 35 in Puglia e Campania, 34 afosi in val Padana (Ferrara e Forlì), stessa temperatura ma minore umidità anche Roma e Terni.

    In questa giornata si prevedono cieli giallognoli sopra la Sardegna per l’arrivo della sabbia del deserto, ma questa copertura non impedirà al termometro di salire in modo significativo”.
    Se il picco dell’anticiclone africano sarà raggiunto nel weekend con 42 gradi in Sicilia, 40 in Puglia (Bari e Foggia), si registreranno 38 gradi anche a Matera: al centro sono previsti 37 gradi ad Ascoli Piceno e Chieti.

    La Capitale vedrà un picco di 35°C, Firenze di 36°C nella giornata di sabato, Milano 32°C sempre sabato. In questo quadro sono da segnalare, tra sabato e domenica, possibili temporali anche forti sulle Alpi a causa del breve passaggio di una violenta perturbazione sull’Europa Centrale.
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    Gran Premio Internazionale di Venezia, “Leone d’Oro” alla scorta del giudice Maresca e a Vincenzo Caso

    Il Gran Premio Internazionale di Venezia premia dal 1947 le arti in genere e l’imprenditoria che ha contribuito alla crescita del nostro Paese, nonché illustri personaggi del mondo dello sport, della cultura, della scienza, dello spettacolo. Riconoscimenti vengono assegnati anche a personalità per meriti professionali speciali.PUBBLICITA

    Oggi a Venezia sono state premiate, designate anche da Vincenzo Schiavo, membro della Giuria del Gran Premio Internazionale di Venezia il cui presidente è Sileno Candelaresi, alcune eccellenze campane che si sono particolarmente distinte in Italia. Tra esse spiccano gli uomini della scorta del magistrato Catello Maresca, ai quali è stato consegnato il riconoscimento per meriti professionali. Per il Tenente Colonnello Andrea Fegatelli e per i marescialli Antimo Di Fuccia e Gregorio Del Prete un meritato gesto di riconoscenza e stima per la dedizione e il coraggio dimostrati.

    “Siamo felici – ha commentato Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e membro del comitato tecnico del Gran Premio Internazionale di Venezia – di poter riconoscere a questi validissimi ragazzi che sacrificano la loro vita per proteggere persone importanti che a loro volta hanno deciso di dedicarsi alla difesa della giustizia. Questo è un premio assegnato alla Guardia di Finanza con grande gratitudine da parte mia e di Confesercenti tutta. Noi ci riconosciamo in loro e nei Carabinieri e nella Polizia di Stato. Il lavoro dei rappresentanti delle forze dell’ordine ci permette di garantire un futuro ai nostri figli”.

    Nella motivazione si legge anche che il Leone D’Oro è stato loro assegnato “per il prezioso lavoro svolto nella tutela della legalità e nella lotta contro la criminalità organizzata. La loro dedizione, impegno e professionalità sono stati fondamentali per garantire la sicurezza e l’incolumità del Magistrato e dei cittadini. Grazie alla loro vigilanza costante, i pericoli sono stati scongiurati e la giustizia ha potuto essere esercitata in piena libertà. La premiazione è un segno di gratitudine e di stima per il coraggio dimostrato ogni giorno nel fronteggiare situazioni potenzialmente pericolose. La scorta del Magistrato Maresca merita di essere celebrata e onorata per il loro importante contributo alla società e per la difesa dei valori fondamentali della democrazia”

    Il presidente Vincenzo Schiavo ha inoltre consegnato il “Leone D’Oro di Venezia” per l’imprenditoria a Vincenzo Caso. Impegnato con successo da molti anni nel settore Food&Beverage, nel 2019 Caso ha creato il brand “Birrificio Artigianale Napoletano” che in poco tempo è diventato leader del mercato. “Caso – ha commentato Vincenzo Schiavo – è imprenditore d’eccellenza del nostro territorio che ho avuto l’opportunità di conoscere nel periodo della pandemia e di apprezzarne immediatamente la generosità: è stato, infatti, al fianco di Confesercenti in molto circostanze, sempre pronto a sostenere la Caritas e le famiglie del nostro territorio che avevano bisogno di un aiuto. Caso è imprenditore di alto livello e per Confesercenti Napoli è un punto di riferimento per gli iscritti del settore Horeca”.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Ricerca italiana su come prevedere i terremotti

    Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista “Nature Communications Earth & Environment” ha svelato come i primi segnali emessi da un terremoto possano consentire di tracciare l’evoluzione della frattura del suolo nel tempo.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloE quindi, essere potenzialmente utilizzati per allertare la popolazione prima dell’arrivo delle onde sismiche.

    Il Sistema di Allerta Sismica Anticipata Lo studio, intitolato “Retrospective performance analysis of a ground shaking early warning system for the 2023 Turkey-Syria”, è stato realizzato da un team di ricercatori del Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV). Gli scienziati hanno dimostrato le potenzialità e l’efficacia di un sistema di Early Warning Sismico, ovvero di un sistema di allerta sismica immediata che consente di prevedere l’impatto delle onde sismiche sul territorio e di inviare un messaggio di allerta al sito di interesse entro pochi secondi, prima ancora dell’arrivo delle onde stesse.
    L’Importanza delle Onde P “Per condurre il nostro studio abbiamo utilizzato un avanzato metodo di previsione dello scuotimento del suolo, basato sulla misura delle prime onde P e in grado di predire, durante un terremoto, le aree in cui il moto del suolo supererà una soglia limite di danno potenziale”, spiega Luca Elia, tecnologo dell’INGV-OV e co-autore della ricerca.
    Analisi Retrospettiva del Terremoto in Turchia e Siria Per la valutazione dell’efficacia del sistema di Early Warning Sismico sono stati analizzati retrospettivamente centinaia di accelerogrammi registrati in prossimità della sorgente del terremoto turco-siriano e acquisiti dalla rete di monitoraggio gestita dall’agenzia AFAD del ministero dell’Interno turco, deputata alla gestione dell’emergenza e dei disastri. I risultati hanno mostrato come una prima allerta, emessa circa 10 secondi dopo l’origine dell’evento, avrebbe portato ad allertare correttamente il 95% dei siti all’interno della zona potenzialmente danneggiata, con tempi di preavviso compresi tra 10 e 60 secondi.
    Inoltre, l’applicazione del sistema di Early Warning ha dimostrato che la zona di forte scuotimento prevista dalle onde P può essere rilevata circa 20 secondi dopo l’origine della frattura. “I risultati del nostro studio mostrano come i sistemi di allertamento precoce basati sulle onde P possano fornire allerte tempestive e affidabili, in grado di migliorare la sicurezza degli abitanti delle aree sismiche e di mitigare il rischio di danni ingenti”, conclude Elia. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Lo studio sullo slang degli italiani: ‘Amo’ il soprannome più popolare, seguono ‘Fra’, ‘Zio’ e ‘Bro’

    In Italia lo slang rappresenta una componente essenziale della comunicazione quotidiana, arricchendo il linguaggio parlato con una miriade di espressioni regionali e influenze internazionali. Ogni regione vanta il proprio patrimonio linguistico, con termini e soprannomi che riflettono le sue uniche tradizioni culturali e storiche.PUBBLICITA

    In uno studio condotto da Preply sono emersi i soprannomi colloquiali più utilizzati dagli italiani, e quando e come questi vengono impiegati nella vita di tutti i giorni. “Amo” si conferma il soprannome più popolare in Italia, con il 27% delle preferenze, soprattutto tra le donne e la Gen Z. Seguono “Fra” (15%), “Zio” (14%) e l’inglese “Bro” (14%), usati principalmente dagli uomini.

    Il 20% degli intervistati invece, in gran parte baby boomer e la generazione silenziosa, dichiara di non usare soprannomi. A livello regionale, “Giovane” spicca in Lombardia, mentre “Vecchio” è preferito in Veneto e Emilia-Romagna. Al Sud, termini dialettali come “Compà”, “Fratm” e “Mbare” sono ampiamente utilizzati. Lo slang italiano dimostra così la sua ricchezza e varietà, riflettendo le diverse identità culturali del paese.

    La maggioranza degli italiani guarda positivamente ai soprannomi colloquiali: il 44% li ritiene fondamentali per creare legami autentici, mentre il 41% sostiene siano capaci di creare un senso di appartenenza e di rafforzare il legame con la tradizione locale. Solo una minoranza li considera una barriera linguistica o una fonte di fastidio.

    I contesti più comuni per l’utilizzo dei soprannomi colloquiali sono le conversazioni dal vivo con gli amici per il 61%, e all’interno della famiglia per il 36%, con una maggiore frequenza tra le donne in quest’ultimo caso. Per i giovani italiani, TikTok domina la scena dei social nell’influenzare i trend dei soprannomi, con il 35% degli intervistati che lo ritiene l’influenza principale, seguito da Instagram (19%), YouTube (16%) e Facebook (12%). Tuttavia, il 28% degli intervistati attribuisce ancora alle tradizioni locali un ruolo fondamentale nell’evoluzione linguistica.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Bottura: “La pizza napoletana? Replicabile ovunque grazie all’Ia”

    La pizza napoletana replicata dall’Intelligenza Artificiale: il parere di Massimo BotturaPUBBLICITA

    La celebre pizza napoletana può essere riprodotta alla perfezione in qualsiasi parte del mondo grazie all’Intelligenza Artificiale, secondo Massimo Bottura.

    Punti Chiave ArticoloLo chef pluristellato e fondatore dell’Osteria Francescana ha espresso questa opinione durante un’intervista per “Possible”, un podcast creato dal fondatore di LinkedIn Reid Hoffman e dalla coautrice Aria Finger. Durante l’intervista, Bottura ha sottolineato l’importanza di utilizzare la tecnologia nel modo giusto.
    Intelligenza Artificiale in cucina Un estratto dell’intervento di Bottura è stato pubblicato e sottotitolato sul blog di Antonio Prigiobbo, uno dei maggiori esperti di startup in Italia e fondatore dell’acceleratore “NAStartUp”.
    Secondo Bottura, l’IA può globalizzare le tradizioni culinarie in modo ancora più incisivo. Egli ha citato come esempio l’azienda “ItalPizza” di Modena, sostenendo che realizzare una pizza perfetta è possibile grazie a una macchina che segue la ricetta alla lettera con un approccio scientifico e preciso.

    La tecnologia al servizio della cucina Bottura ha spiegato che la tecnologia può aiutare a ottenere la giusta quantità di ingredienti come pomodoro, olio d’oliva e origano, oltre a garantire una cottura alla giusta temperatura. In questo modo, è possibile ottenere una pizza napoletana identica sia a Modena che nella Repubblica Ceca. Tuttavia, Bottura ha anche riconosciuto che le “imperfezioni” in cucina possono portare a creare ricette straordinarie. Egli ritiene che con l’uso della tecnologia, si possano eliminare gli errori umani, permettendo agli chef di concentrarsi sulla creazione di nuove ricette. Le reazioni e il parere di Antonio Prigiobbo Le affermazioni di Bottura hanno suscitato immediate reazioni sui social media. Antonio Prigiobbo, in particolare, ha espresso il suo disaccordo sul blog, nonostante riconosca la maestria ed esperienza dello chef.
    Spiega che l’arte di fare la pizza fa parte della storia e della tradizione della sua famiglia, che gestisce da oltre cento anni l’Antica Pizzeria Prigiobbo. Prigiobbo, occupandosi di innovazione e produzione nel settore industriale da oltre 30 anni, è particolarmente sensibile al tema. L’importanza dell’artigianato e della stagionalità Prigiobbo si chiede perché Bottura sia così affascinato dalla tecnologia per standardizzare i suoi prodotti. Quando si cerca di massimizzare e standardizzare un prodotto, si intraprende la strada del processo industriale. Tuttavia, trattandosi di un prodotto artigianale, fatto con la manualità di un artigiano, Prigiobbo ritiene che una delle gioie di una pizza sia scoprirne ogni volta una versione leggermente diversa. Per lui, la stagionalità e l’unicità dei prodotti freschi sono ciò che rende speciale una pizza. La pizza come forma di artigianato In conclusione, il blog sottolinea che la pizza è un prodotto che cambia con le stagioni, influenzato da ingredienti come il pomodoro e l’origano. La pizza, per eccellenza, può essere vista come una forma di artigianato e unicità proprio perché è mutevole. Questa opinione si contrappone alla visione di Bottura, che punta sulla riproducibilità perfetta offerta dalla tecnologia. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    La lettera confessione di Filippo Turetta ai suoi genitori

    Filippo Turetta aveva scritto una “lettera” ai suoi genitori in cui ammetteva l’omicidio e indicava dove trovare il corpo di Giulia Cecchettin.PUBBLICITA

    La lettera è stata trovata all’interno dell’auto quando è stato fermato dalla polizia a Lipsia il 19 novembre scorso durante la fuga dopo l’omicidio. Missiva che è agli atti del processo e che fa parte del suo lungo interrogatorio di oltre 160 pagine di racconto reso al pm l’1 dicembre del 2023.

    Punti Chiave ArticoloLa decisione era stata presa perchè aveva deciso di suicidarsi. “Quando sono stato fermato dalla polizia tedesca in auto c’erano delle coperte, una borsa con una scatola con qualcosa da mangiare, dei dolcetti, una bottiglia di sambuca, i regali per Giulia, due zaini. Poi c’erano dei fogli di carta ovvero una specie di lettera, che avevo scritto prima di tentare di suicidarmi a Berlino.
    Nella lettera ho scritto che ero colpevole, ho detto dove si trovava il corpo, il luogo, ho scritto ai miei genitori. In auto potrebbe esserci anche un sacchetto che ho usato per provare a suicidarmi, il coltello e le sigarette: ho pensato che se avessi fumato e bevuto sambuca, sarebbe stato piu’ facile suicidarmi”.
    La lettera, i coltelli usati per il delitto, il telefono di Giulia e il suo tablet sono stati ritrovati in un fossato vicino a Fossò. Il computer di Giulia è stato invece trovato a Aviano. Turetta non ha fornito un movente chiaro per l’omicidio. Ha detto che lui e Giulia avevano litigato quella sera e che lui si era arrabbiato. Ha anche detto che si sentiva “sotto pressione” perché Giulia voleva lasciarlo.

    “Non avevo un buon rapporto con la sorella di Giulia” Poi ha anche spiegato di non avere un buon rapporto con Elena Cecchettin, la sorella di Giulia. Ha detto che Elena era “protettiva” nei confronti di Giulia e che non gli piaceva da subito. Ha anche detto che Elena era gelosa del suo rapporto con Giulia.
    L’avvocato di Turetta, Giovanni Caruso, ha precisato che il suo assistito “si assume la responsabilità” dell’omicidio. Ha anche detto che la “giustizia riparativa” è una cosa seria e che Turetta non parlerà di perdono in questa fase. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Premio Donatella Raffai per la tv a Giovanna Botteri

    Venerdì 5 luglio 2024, a Roma, alle ore 16.30 presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura in Via del Collegio Romano, sarà conferito alla giornalista Giovanna Botteri, storica inviata Rai recentemente ritiratasi in pensione, il Premio Donatella Raffai per la tv 2024. Questo prestigioso riconoscimento è dedicato alla celebre conduttrice Donatella Raffai (1943-2022) che, dopo una lunga carriera radiofonica e televisiva come autrice, regista e curatrice di rubriche, documentari e trasmissioni, raggiunse una straordinaria popolarità nel 1989 grazie al programma “Chi l’ha Visto?”. Raffai si distinse per il garbo, l’eleganza, la fermezza e la professionalità in un format allora innovativo.PUBBLICITA

    Il Premio Donatella Raffai, che dal 2025 diventerà parte integrante degli eventi del Festival BCT – Benevento Cinema Televisione, è stato istituito dal regista Silvio Maestranzi, marito di Donatella Raffai, e dal giornalista Andrea Jelardi, direttore e fondatore del Modern Museo della Pubblicità e del Rotary Club di San Marco dei Cavoti. La Raffai trascorse l’infanzia e l’adolescenza in questo paese della provincia di Benevento.

    Il premio è organizzato con la collaborazione e il patrocinio delle Edizioni Kairòs di Napoli, dell’Agenzia Letteraria Delia di Salerno, dell’Associazione Luciano De Crescenzo di Napoli, del Rotary Club di Morcone-San Marco dei Cavoti, della Provincia di Benevento e del Comune di San Marco dei Cavoti.

    Dopo l’evento del 5 luglio, il premio continuerà con una sezione dedicata alla Saggistica Televisiva e dello Spettacolo, un concorso letterario presieduto onorariamente da Silvio Maestranzi e organizzato da un comitato tecnico scientifico sotto la guida del giornalista Rai Luciano Scateni. Questo premio è destinato ad autori di opere inedite ed edite sulla televisione italiana e lo spettacolo, in tutti i suoi aspetti storici e contemporanei, includendo saggi di approfondimento, biografie, testi su programmi televisivi, opere teatrali, film, ecc.

    I saggi saranno valutati da una commissione che, a seconda della tipologia delle opere, li suddividerà eventualmente in sezioni e assegnerà i relativi premi. L’opera inedita vincitrice sarà pubblicata dalla Casa Editrice Kairòs, i cui autori e opere sono esclusi dal concorso per garantire la massima trasparenza e imparzialità.
    Le iscrizioni al Premio Raffai per la Saggistica Televisiva e dello Spettacolo (regolamento e bando sul sito www.kairosedizioni.it) si chiuderanno il 20 luglio. La premiazione si terrà a San Marco dei Cavoti sabato 7 settembre 2024 alle ore 17.00, con la presenza della giuria, degli autori e momenti di spettacolo e degustazioni di prodotti tipici.

    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Pescara ucciso 15enne: fermati due coetanei

    Due minorenni sono stati fermati con l’accusa di aver ucciso il 15enne straniero trovato cadavere ieri sera nel parco Baden Powell di Pescara.PUBBLICITA

    L’omicidio, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, sarebbe scaturito da una lite legata allo spaccio di droga, purtroppo molto diffuso in quella zona. Il corpo della vittima è stato rinvenuto solo in tarda serata.

    Le indagini sono condotte dalla Polizia, coordinate dal Procuratore Capo Giuseppe Bellelli, con il supporto del Sostituto Procuratore Gennaro Varone e del Procuratore Minorile David Mancini.

    Sul posto è intervenuto anche il medico legale Christian D’Ovidio per un primo esame del cadavere, che presentava diverse ferite da arma da taglio.

    La Procura non ha rilasciato al momento ulteriori dettagli sull’identità dei fermati o sulle modalità precise dell’omicidio.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Personale Ata in servizio con falsi diplomi: 25 denunciati

    I Finanzieri del Comando Provinciale di Treviso hanno concluso un’operazione che ha portato alla denuncia di 25 persone per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.PUBBLICITA

    L’indagine, sviluppo della precedente operazione “101 e lode” del 2021 (che aveva già scoperto 101 falsi diplomi con voto massimo), ha riguardato i titoli di servizio presentati da candidati al concorso ATA (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) indetto dal MIUR nel 2017.

    Punti Chiave ArticoloLe indagini, condotte in collaborazione con la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, hanno smascherato due istituti scolastici campani come veri e propri “diplomifici”, gestiti da “faccendieri” e privi di reale attività didattica.
    Incrociando i dati emersi dalle due inchieste, i Finanzieri trevigiani hanno individuato 25 candidati che avevano falsamente dichiarato di aver prestato servizio presso questi “diplomifici”, ottenendo punteggi utili a scalare le graduatorie a danno di chi possedeva titoli veri.
    L’indagine della Guardia di Finanza di Treviso Grazie a questo stratagemma, tra il 2018 e il 2020, i 25 indagati erano riusciti ad ottenere incarichi come collaboratori scolastici in vari istituti trevigiani. Nei confronti di questi individui, già licenziati dai dirigenti scolastici, è ora in corso il procedimento penale per falsità, punita con la reclusione fino a due anni.

    L’operazione, condotta nell’ambito di un protocollo d’intesa tra la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Istruzione e del Merito per il contrasto ai “diplomifici”, conferma l’impegno delle Fiamme Gialle nel tutelare il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione, in particolare nel delicato settore scolastico.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Ecco il decreto svuota carceri: pene scontate per buona condotta e lavoro nelle coop sociali

    Una corsia veloce per uscire dalla detenzione, una volta dimostrata la buona condotta. E’ questo il nuovo decreto “svuota-carceri”: anche se per la destra di governo non deve essere chiamato così.PUBBLICITA

    Anche se, in fondo, l’obiettivo del decreto limato al ministero della Giustizia e pronto per il Consiglio dei ministri oggi è proprio questo: ridurre il sovraffollamento delle carceri italiane, che oggi raggiunge il 140%, secondo gli ultimi dati del Garante dei detenuti.

    Punti Chiave ArticoloUn’emergenza umanitaria, aggravata da quaranta suicidi dietro le sbarre dall’inizio dell’anno. Il governo prova a intervenire.
    Due le novità di peso nel testo. Innanzitutto, l’accelerazione delle procedure per la scarcerazione dei detenuti. Nessun aumento degli sconti di pena previsti per legge – 45 giorni ogni sei mesi per chi dà prova di buona condotta – ma un’inversione delle procedure che, nelle intenzioni del governo, dovrà accelerare la liberazione anticipata e liberare spazi nelle celle.
    Il nuovo meccanismo sullo sconto della pena A decidere sullo sconto previsto dalle leggi in vigore non sarà più il tribunale di sorveglianza, ma direttamente il pm competente per l’esecuzione della pena. Il meccanismo, oggi farraginoso perché richiede un’istruttoria e un esplicito via libera agli sconti semestrali dai tribunali, spesso ritardando di anni le pratiche dei detenuti, diventerà quindi automatico.

     Con la buona condotta 45 giorni di sconto ogni sei mesi A meno che il pm non segnali al tribunale di sorveglianza la cattiva condotta del detenuto, lo sconto di 45 giorni scatterà ogni sei mesi. Questo è il compromesso trovato a via Arenula, sul quale, insieme al Guardasigilli Carlo Nordio, ha lavorato il sottosegretario leghista con delega alle carceri Andrea Ostellari, per sbloccare l’impasse.
    L’obiettivo è liberare i tribunali dalla valanga di richieste di scarcerazione anticipata – circa duecentomila – che finiscono per accumularsi negli armadi, rinviando a data da destinarsi l’effettiva liberazione del detenuto che ha diritto allo sconto di pena. L’altro fronte su cui interviene il decreto riguarda le cooperative che lavorano con i detenuti. Sarà istituito un registro nazionale delle “coop”. Una stretta sui controlli delle associazioni che si offrono di “riabilitare” chi sta per uscire dal carcere e reintrodurlo in società, richiedendo fondi pubblici per farlo. Alcuni, con un po’ di malizia, l’hanno ribattezzata la “norma Soumahoro”, in riferimento alle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto la cooperativa vicina alla famiglia del deputato di Avs. Anche i controlli più severi sulle cooperative serviranno, nei piani di chi ha scritto il decreto, a ridurre il sovraffollamento carcerario. Sono circa settemila i detenuti a un passo dalla liberazione e nelle condizioni di accedere a pene alternative. Gli ultimi sei mesi di pena sono anche i più delicati, perché è in questo periodo che si spiana la strada per un graduale ritorno in società o per l’isolamento del detenuto una volta libero. Questo è lo scopo dell’accordo tra governo e coop, che ha anche una logica economica alle spalle. Con un’intesa siglata con la Cassa Ammende e la Conferenza Stato-Regioni, le associazioni registrate nell’albo nazionale si faranno carico di una parte dei costi per mantenere i detenuti, che per lo Stato rappresentano una spesa significativa: si stimano in media centocinquanta euro a persona al giorno per garantire cibo, vestiti e servizi essenziali. Gli ultimi sei mesi di detenzione al lavoro nelle coop sociali In sintesi, inviando i detenuti a fine pena nelle coop, lo Stato conta di raggiungere due obiettivi: liberare spazio nelle carceri e risparmiare. Il decreto includerà disposizioni per accelerare la costruzione di nuovi istituti detentivi, anche all’interno di caserme cedute dalla Difesa, e l’aumento delle telefonate mensili dei detenuti ai familiari. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Nuovo striscione a Roma per Daniele De Santis, la procura apre un’inchiesta

    “Daniele De Santis figlio di Roma!”: la Procura di Roma ha aperto un’indagine per  individuare i responsabili delle scritte apparse nella capitale e inneggianti al killer di Ciro Esposito.PUBBLICITA

    Il giovane tifoso del Napoli fu ucciso dall’ultrà della Roma poco prima della finale di coppa Itala tra Napoli e Fiorentina del 3 maggio del 2014.

    Punti Chiave ArticoloLa foto della scritta, che recita “Daniele De Santis figlio di Roma!”, è stata pubblicata sui social da alcuni tifosi del Napoli, che hanno espresso la loro indignazione per l’ennesimo episodio di questo tipo.
    Non è il primo caso. Già a fine maggio, sempre a Roma, erano apparse scritte inneggianti a De Santis nei pressi dello studio dell’avvocato che difese in giudizio la madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi. In quell’occasione, gli avvocati avevano sporto denuncia per diffamazione aggravata, minacce, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale ed etnica.
    Forte indignazione da parte dei tifosi del Napoli La comparsa di queste scritte ha suscitato forte indignazione tra i tifosi del Napoli e non solo. In molti hanno condannato l’esaltazione della violenza e l’apologia di un gesto criminale come quello di De Santis. Quello di oggi è solo l’ultimo di una serie di episodi già accaduti nel corso degli ultimi mesi.

    “Si sta oltrepassando ogni limite. È intollerabile vedere scritte e striscioni inneggianti un assassino. Piena solidarietà alla famiglia del povero Ciro Esposito costretta a subire anche questa violenza psicologica. Chiediamo che si scovino i colpevoli.
    Borrelli e Simioli: “Si sta oltrepassando il limite” Chi inneggia all’odio, chi glorifica un killer, deve essere punito severamente e senza sconti. Fatti così gravi non possono passare sotto silenzio e queste scritto sono il sintomo di quanto i gruppi ultras siano infestati e spesse volte governati da criminali senza scrupoli, pronti a prendere le difese di un omicida senza però mai avere il coraggio di metterci la faccia”. Questo quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, e Gianni Simioli, conduttore radiofonico. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO