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    LA DECISIONE Scontri tra tifosi e forze dell’ordine prima di Giugliano Taranto, undici misure cautelari

    La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha comunicato in data odierna che, nell’ambito di indagini dirette in collaborazione con il personale del Commissariato PS di Giugliano – Villaricca, della DIGOS e della Squadra Mobile di Napoli, ha eseguito un’ordinanza applicativa di una misura cautelare a carico di undici persone.
    Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord a carico di persone tutte gravemente indiziate dei delitti di cui agli artt.110, 337 c.p., artt. 81 cpv, 110, 582, 585 in relazione all’art.576, co.1, nr.1) e 5-bis) c.p. e arti.6 ter L.401/89.
    L’attività di indagine è scaturita a seguito degli scontri tra tifosi e forze dell’ordine avvenuti domenica 8 ottobre 2023 nei pressi dello stadio comunale De Cristofaro di Giugliano in Campania, a margine dell’incontro di calcio tra Giugliano e Taranto valevole per il girone C del campionato nazionale di Lega Pro. LEGGI TUTTO

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    Cadavere di un senza tetto trovato lungo la statale 7 quater

    Ieri sera, i carabinieri della stazione di Varcaturo sono intervenuti in seguito a una segnalazione della polizia locale, scoprendo un cadavere in avanzato stato di decomposizione sotto il cavalcavia vicino alla Strada Statale 7quater da Pozzuoli a Lago Patria.
    Sul luogo sono state trovate anche coperte, un bivacco e effetti personali, ma nessun documento di identità. Secondo il medico legale incaricato dalla Procura di Napoli Nord, la morte dell’uomo risale a circa due mesi fa e non sembrano esserci segni di lesioni esterne.
    La salma è stata sequestrata dai carabinieri e trasferita all’ospedale di Giugliano in Campania per l’autopsia disposta dalla procura di Napoli Nord. LEGGI TUTTO

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    Giugliano tre persone denunciate per possesso di armi a Varcaturo

    Durante una serie di controlli dei carabinieri a Varcaturo, nella frazione di Giugliano in Campania, sono state denunciate tre persone.
    Tra di esse un 25enne è stato trovato in possesso di una pistola Beretta ad aria compressa priva di tappo rosso, mentre un 31enne è stato trovato con un coltello a serramanico e un 43enne è stato sorpreso a guidare in stato di ebrezza.
    Inoltre, altre 5 persone sono state segnalate alla prefettura per il possesso di sostanze stupefacenti in piccole quantità. I controlli hanno coinvolto anche il rispetto del codice della strada, con sanzioni per un totale di oltre 42mila euro.
    Sono stati sequestrati auto e scooter e sono emerse numerose violazioni, come 13 autisti sanzionati per mancanza di assicurazione e 6 persone multate per guida senza patente. Complessivamente, sono state identificate 63 persone e controllati 41 veicoli. LEGGI TUTTO

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    Strada del centro a Giugliano chiusa da dieci anni

    La via Mattia Coppola a Giugliano è stata chiusa al traffico per dieci anni, a partire dal 14 marzo 2014.
    Questa strada secondaria riveste un’importanza fondamentale per alleviare il traffico nel centro cittadino di Giugliano, poiché collega via Palumbo con piazza Annunziata, evitando così di congestionare via Cacciapuoti o via Roma.
    Recentemente sono stati avviati i lavori di rifacimento della rete fognaria, dopo anni di attesa.
    Le condotte sono state completate e ora la comunità locale attende con speranza la riqualificazione con la posa di pietra lavica per migliorare le condizioni di percorrenza, soprattutto dopo le piogge che hanno reso difficile attraversare la strada anche a piedi. LEGGI TUTTO

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    Giugliano, il ferito nella sparatoria è Genny Giappone

    Gennaro Giappone, 30enne napoletano è parente di alcuni noti cantanti neomelodici, Mimmo, Kekko e Gianni Dany, è stato ferito in una sparatoria a Giugliano in Campania. I carabinieri stanno ancora indagando per ricostruire la dinamica dell’accaduto, che potrebbe essere un agguato.
    Giappone è già noto alle forze dell’ordine per vari reati: nel 2019 era stato arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco e in passato era stato sottoposto all’obbligo di firma per coltivazione di sostanze stupefacenti.
    Secondo la prima ipotesi, la sparatoria sarebbe un vero e proprio agguato nei confronti di Giappone. L’uomo è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco in una zona densamente popolata, in un’ora di punta con diverse persone presenti.
    Un’altra ipotesi, invece, sostiene che la sparatoria sia avvenuta in seguito ad un litigio. Le indagini dei carabinieri sono in corso per accertare le cause e l’esatta dinamica dell’accaduto.
    I carabinieri stanno ascoltando testimoni e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per cercare di identificare gli autori della sparatoria. Al momento non si esclude nessuna pista. LEGGI TUTTO

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    Riunione in prefettura a Napoli per il campo rom di Giugliano

    Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha presieduto una riunione per discutere le iniziative finalizzate al superamento delle difficoltà del campo rom di via Carrafiello, alla periferia di Giugliano.
    Dopo la tragedia che ha visto la morte di una bimba di 7 anni folgorata da una scossa elettrica, il prefetto ha presieduto una sessione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il campo è abitato da circa 400 persone, in maggioranza bambini. LEGGI TUTTO

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    Furto notturno al bar “L’Explosion” di Lago Patria. Il titolare: “Sono dei pezzenti”

    Nella notte tra il 12 e il 13 febbraio, il bar “L’Explosion” a Lago Patria, Giugliano in Campania, è stato preso di mira da quattro ladri.
    I malviventi, con il volto coperto, hanno forzato la saracinesca e sono entrati nel locale intorno alle 4:55 del mattino.Il bottino del raid è stato magro: solo il cassetto del registratore di cassa, contenente circa 150 euro.
    Fortunatamente, l’allarme ha impedito ai ladri di fare ulteriori danni o di razziare il locale.Il titolare del bar, Erik Bassi, ha sfogato la sua rabbia in un post su Facebook:
    “Solo dei pezzenti agiscono in questo modo e per così poco. Più del danno economico dettato dal furto, pesa il danno correlato alle spese di riparazione e soprattutto il danno morale di noi imprenditori e lavoratori onesti (e chi come noi), che ci sentiamo violati in casa nostra”.
    Bassi ha però concluso il suo post con un messaggio di speranza e determinazione:
    “Di certo non saranno quattro pezzenti a scoraggiarci. L’Explosion non si ferma, noi andiamo avanti!”.
    Il furto al bar “L’Explosion” è solo l’ultimo di una serie di raid che da settimane stanno interessando la fascia costiera di Giugliano, in particolare le zone di Lago Patria, Licola e Varcaturo.
     Cresce il numero di furti nella zona costiera di Giugliano
    Numerosi anche i furti nelle abitazioni, al punto che molti cittadini si sono organizzati per ronde notturne e per avvisarsi a vicenda in caso di pericolo.
    La rabbia e la frustrazione degli abitanti della zona sono cresciute esponenzialmente, e si chiedono maggiore sicurezza da parte delle forze dell’ordine. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Giugliano in Campania: tenta furto in abitazione, arrestato 56enne di Pianura

    A Giugliano in Campania, i Carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia hanno proceduto all’arresto di Alfredo Massimo, 56enne di Pianura, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto in abitazione, istigazione alla corruzione e possesso di chiavi alterate. L’operazione è scattata quando i Carabinieri hanno avvistato l’uomo mentre superava un muretto di un’abitazione situata in via Campanella.
    Nonostante il tentativo di fuga, il 56enne è stato prontamente bloccato. Durante la perquisizione, sono stati trovati gioielli appena rubati nelle tasche del pantalone e del giubbotto di Massimo. Inoltre, sono stati sequestrati un paio di guanti e un cacciavite, verosimilmente utilizzato per forzare la porta d’ingresso dell’abitazione oggetto del furto.
    Nonostante il tentativo inutile di persuadere i Carabinieri a non procedere con l’arresto, l’uomo è ora in attesa di giudizio per i reati contestati. La pronta azione delle forze dell’ordine ha permesso di fermare l’individuo e recuperare prontamente la refurtiva. LEGGI TUTTO

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    Giugliano, 30mila euro per lasciare la casa: arrestati 4 del clan Mallardo

    Quattro persone sono state arrestate ieri mattina a Giugliano in Campania dai Carabinieri della locale Compagnia.
    Gli indagati che compariranno stamane davanti al gip, Pietro Tortorelli, Emanuele Piscopo, Vincenzo Fabio Poziello e Francesco Sarracino, sono accusati di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso.
    L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha fatto luce su un episodio di estorsione ai danni di un inquilino moroso.
    Secondo la ricostruzione degli inquirenti, su mandato del proprietario di casa, i quattro si sarebbero presentati presso l’abitazione occupata in affitto dalla vittima, intimandogli di consegnare 30mila euro e di lasciare l’appartamento entro 15 giorni.
     Estorsione ai danni di un inquilino moroso ordinata dal proprietario
    La somma di denaro era da dividere in parti uguali: 15mila euro al proprietario dell’immobile e 15mila euro al clan Mallardo “per il disturbo”.
    Di fronte alle resistenze della vittima, uno degli indagati lo avrebbe colpito alla gamba con un calcio.
    Le minacce si sono poi intensificate: se entro il 5 febbraio l’uomo non avesse liberato l’abitazione, i quattro sarebbero “ritornati con altre intenzioni”.
    La denuncia della vittima ai Carabinieri ha permesso di avviare le indagini e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati.
    Il gip del Tribunale di Napoli Nord ha quindi emesso un decreto di fermo che è stato eseguito questa mattina.
    L’arresto dei quattro esponenti del clan Mallardo rappresenta un importante risultato nella lotta contro la camorra e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività estorsive e intimidatorie. LEGGI TUTTO

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    Giugliano, minaccia di morte il compagno anche davanti ai carabinieri: arrestato 26enne

    La scorsa notte i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Giugliano in Campania hanno arrestato un 26enne di Caserta, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale e tentata estorsione.
    L’intervento è avvenuto a seguito di una chiamata di soccorso da parte di un uomo che, da un appartamento di Giugliano, chiedeva aiuto ai Carabinieri. Il richiedente denunciava che il suo compagno, tossicodipendente, lo stava minacciando di morte per ottenere del denaro. Non era la prima volta che si verificava un episodio simile.
    I Carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato il 26enne in stato di agitazione. Nonostante la loro presenza, l’uomo continuava a minacciare il suo compagno, strattonando anche i militari che tentavano di calmarlo. Con non poca difficoltà, il 26enne è stato bloccato e arrestato.
    Solo in seguito, in caserma, la vittima ha raccontato ai Carabinieri diversi episodi di vessazioni e minacce subite dal compagno, che avevano ormai creato un clima di terrore all’interno della loro abitazione.
    L’arrestato è stato condotto in carcere e si trova ora in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Giugliano, evade dal campo rom e minaccia i carabinieri con un martello: arrestato

    I carabinieri della stazione di Varcaturo hanno arrestato Brendo Seferovic, 30enne sottoposto ai domiciliari in una baracca del campo nomadi in via Carrafiello, per evasione e resistenza a pubblico ufficiale.
    Durante un controllo nell’insediamento, i militari hanno sorpreso Seferovic a circa 60 metri dal luogo che il Giudice gli aveva imposto di rimanere.
    Seferovic ha opposto resistenza all’arresto e, impugnando un martello, ha minacciato i carabinieri. Nonostante le minacce, è stato disarmato e ammanettato.
    Attualmente si trova in carcere, in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Giugliano, scoperto magazzino di botti illegali: avrebbe fatto saltare in aria una palazzina

    I carabinieri di Giugliano in Campania hanno scoperto un magazzino in cui erano stoccati quintali di botti e fuochi d’artificio, detenuti illegalmente.
    Il deposito, situato in località Vignitella, era in uso a tre persone, un 43enne di Giugliano, un 67enne di Qualiano e un 33enne di Villaricca.
    I militari hanno trovato oltre 5mila pezzi di varia natura, dai fuochi pirotecnici fino a grossi petardi, batterie a ventaglio, colpi di mortaio, fumogeni e materiale per il confezionamento dei botti.
    Anche diversi “flame projectors”, dispositivi in grado di generare alte colonne verticali di fuoco, 60 metri di micce e batterie di fuochi acquatici.
    L’esplosione avrebbe avuto conseguenze devastanti
    La presenza di una tale quantità di materiale esplosivo in un luogo non autorizzato rappresentava un grave pericolo per la sicurezza pubblica. Anche una piccola scintilla avrebbe potuto provocare un’esplosione di grandi proporzioni, con conseguenze potenzialmente devastanti.
    I tre uomini sono stati denunciati per detenzione illecita di materiale esplodente. Il deposito è stato sequestrato e i fuochi affidati agli artificieri per il campionamento e la distruzione. LEGGI TUTTO