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    Camorra, condannata a 12 anni la donna boss Antonietta Virenti, vedova di Vincenzo Mazzarella o’ pazzo

    E’ stata condannata a 12 anni di carcere Antonietta Virenti, 64 anni, conosciuta come “zia Antonietta”, moglie del fondatore del clan Mazzarella Vincenzo detto ‘o pazzo morto in carcere nel 2018.
    La donna era stata arrestata nel maxi blitz del 2022 insieme con altri 24 affiliati e boss del clan tra cui il figlio Michele Mazzarella che controlla la zona di Forcella. Nel processo che si è celebrato con rito abbreviato la “zia” Antonietta Virenti che era agli arresti domiciliari ha incassato 12 anni di carcere.
    Secondo i pentiti era lei a decidere e imporre le quote del pizzio settimanale da pagare ai gestori delle bancarelle del mercato della Maddalena. Antonietta Virenti tra l’altro è anche suocera di Marianna Giuliano, figlia del boss Luigi, il famoso “Lovegino” oppure O Rre di Forcella collaboratore di giustizia da alcuni anni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, “EroeS17” il profumo in onore del baby boss ucciso Emanuele Sibillo pubblicizzato su Tiktok

    Dopo “O Liò”, il profumo commercializzato da Nunzia Giuliano in onore del padre Carmine, ecco che arriva “EroeS 17”, un altro brand che strizza l’occhia al mondo camorristico.La E e la S in maiuscolo stanno a richiamare le iniziali di Emanuele Sibillo, il baby-boss della paranza dei bambini di Forcella morto in un agguato nel 2015, chiamato, appunto, ES17. 17 come la diciassettesima lettera dell’alfabeto, appunto la esse.

    Anche questa volta si tratta di un profumo e viene pubblicizzato sul canale Tik-tok dagli stessi familiari. In uno degli spot, mentre si vede il numero 17 avvolto dalle fiamme, parte la melodia di una riproposizione di “Bella ciao” come a voler sottolineare e a rimarcare il concetto di eroe, anche di vittima, accostato a quello che invece fu il capo del gruppo di criminali giovanissimi che volevano levare lo scettro ai Mazzarella.
    Il baby boss era a capo della famigerata “Paranza dei bimbi” di Forcella
    “Emanuele Sibillo non è stato un eroe, non era un partigiano, né una vittima innocente, ma era anzi un carnefice, un boss che seminava morte e terrore restando poi vittima egli stesso delle ‘leggi’ di quel mondo criminale a cui apparteneva e che voleva conquistare. Dalla sua morte si è creato un vero e proprio culto, alimentato e fomentato dai suoi stessi familiari e amici, attorno alla sua figura.
    Ricordiamo ad esempio l’altarino con il suo busto a Forcella che diventò sede di pellegrinaggi e che facemmo sequestrare. Ma non si può venerare il male, non si può glorificare la camorra, celebrare chi uccide e commette soprusi. Gli eroi sono bel altri, anche chi non abbassa la testa di fronte a questa gente qui.
    Il nostro obiettivo finale è quello di far diventare l’apologia di mafia e camorra un reato.”-ha dichiarato deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
    Un messaggio pericoloso
    “La commercializzazione di prodotti che celebrano figure criminali come Emanuele Sibillo è un fenomeno preoccupante che rischia di trasmettere un messaggio distorto ai più giovani, normalizzando la camorra e la criminalità. È fondamentale contrastare questa tendenza e promuovere una cultura di legalità e di rispetto per le regole”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, cittadino pakistano accoltellato e rapinato di mille euro a Forcella

    Nella serata di ieri, i carabinieri della stazione di Borgoloreto sono intervenuti a Vico Secondo Santa Maria Avvocata nella zona di Forcella in seguito a una chiamata al 112, che segnalava un episodio di violenza.
    Un cittadino pakistano di 39 anni senza precedenti penali sarebbe stato aggredito da un gruppetto di persone non identificate, riportando ferite da arma bianca alla gamba destra.
    Il ferito è stato soccorso dal personale del 118 e trasferito al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, dove è stato trattato per una “ferita lacero contusa alla coscia destra e contusioni con giorni 10”.
     In tre lo hanno aggredito e rapinato dello smartphone di mille euro
    La vittima è stata successivamente dimessa. Secondo una ricostruzione preliminare ancora da confermare, sembra che il 39enne sia stato vittima di una rapina, durante la quale gli aggressori gli avrebbero sottratto uno smartphone e una somma in contanti di mille euro.
    Attualmente i carabinieri stanno conducendo le indagini per fare luce sull’accaduto. LEGGI TUTTO

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    Il Faro di Annalisa, un proiettile diventa fonte di luce

    Si è tenuta stamane la terza giornata di premiazioni del Concorso scolastico nazionale “Il Faro di Annalisa”, dedicata alle scuole secoondarie di secondo grado. Il titolo della giornata è stato “Spazio ai giovani”.Tra le scuole vincitrici si sono distinte, in particolare, l’Istituto Perlasca di Vallesabbia (BS), i cui studenti hanno realizzato il prototipo di una torcia a forma di proiettile, che si accende diventando luce per illuminare i giovani, ed il liceo scientifico Gallotta di Eboli (SA), che ha realizzato un elaborato multimediale che ha equiparato Annalisa all’equazione di Dirac, trattando con estrema delicatezza il tema della donazione degli organi.
    Particolarmente emozionante è stato il collegamento con la storia di Addam Jendoubi, giovane di Forcella recentemennte scomparso a seguito di un incidente mortale, i cui organi sono stati donati per salvare altre 7 vite, come accaduto con Annalisa.
    Adam, qualche anno prima di morire, aveva contribuito al cambiamento di vita di suo fratello Habib, uscito dal carcere per seguire la strada del cinema propostagli da Adam, che intanto aveva interpretato “Aucelluzzo” nel film “La paranza dei bambini” ispirata al libro di Roberto Saviano.
    E proprio Saviano è stato il primo a promuovere la me moria di Adam, ricordandolo con un posto come “il volto della nuova Napoli”, che parlava il “forcellano” nonostante le origini per metà tunissine e per metà polacche.
    Il fratello Habib, intervenuto alla cerimonia insieme al suo papà, ha dichiarato con sincera commozione di voler continuare a portare avanti la memoria di Adam e fare in modo che la sua storia possa diventare esempio di scelta della legalità e di riscatto sociale per tutti i giovani di Napoli, e non solo.
    Alla manifestazione hanno preso parte Benigno Casale dell’USR Campania, Diego Belliazzi per la Fondazione Polis, Rosa Maiello per l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, Amedeo Colella e Alan De Luca. Questi ultimi sono intervenuti a premiare le candidature in linngua napoletana presentate dall’IIS Sannino-De Cillis e dall’ITIS Alessandro Volta, rispettivamente una poesia ed un testo rap musicato dai ragazzi, che hanno entusiasmato per il messaggio prodotto: “Sparame, sparame cà spieco ‘o fierro… po’ muurì ‘o cuorpo, ma l’anema è eterna”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, blitz a Forcella e alle Case nuove: sgominato il nuovo gruppo di camorra

    I quartieri di Forcella e delle Case Nuove a Napoli si sono svegliati stamani con i lampeggianti della polizia accesi.
    Sono numerose le persone che in manette sono state portate in Questura da parte degli agenti della Squadra Mobile su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Napoli.

    Le indagini, già in corsoi da tempo, hanno avuto una accelerata dopo le sparatorie dei giorni scorsi che hanno portato anche al ferimento di una incolpevole donna che transitava al corso Arnaldo Lucci.
     Sgominato il nuovo gruppo criminale di Forcella
    Gli uomini della Squadra Mobile e dei Commissariati di P.S. Poggioreale e Vicaria-Mercato hanno infatti dato esecuzione a un provvedimento cautelare nei confronti di numerosi affiliati  a un nuovo gruppo criminale emergente con base a Forcella.
    Sono tutti accusati gravemente indiziati, a vario titolo, di tentata estorsione e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso. LEGGI TUTTO

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    Napoli, domani Piantedosi a Forcella per seminario Fondazione Polis

    Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarà domani, venerdì 12 gennaio, nel quartiere Forcella a Napoli per un seminario organizzato dalla Fondazione Polis della Regione Campania. In occasione del quindicesimo anno di attività, la Fondazione Polis della Regione Campania ha promosso un ciclo di incontri dedicato alla conoscenza delle problematiche che devono affrontare le vittime innocenti di reato e i loro familiari nel percorso sociale, psicologico e giudiziario successivo all’evento criminoso.
    “Dallo studio e dall’approfondimento, dalla riflessione e dall’ascolto – si legge – è nata l’esigenza di una Carta dei Diritti e dei Bisogni della Vittima di Reato”. Il seminario conclusivo con don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si terrà domani alle 9.30 in via Vicaria Vecchia nella Biblioteca “Annalisa Durante”, intitolata alla memoria della 14enne vittima innocente uccisa a Forcella il 27 marzo 2004 durante uno scontro armato tra esponenti di clan rivali. LEGGI TUTTO

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    Napoli, scoperto a Forcella il punto vendita della cocaina rosa: 3 arresti

    Negli ultimi 12 mesi i carabinieri di Napoli e Provincia hanno sequestrato quasi 3 tonnellate di stupefacenti. La varietà di sostanze sotto chiave è indicativa della domanda di mercato e della capacità economica del cliente “tipo”. Ogni sostanza ha un suo piazzamento sulla rete di vendita, un prezzo differente proporzionato alla qualità, al taglio, ma soprattutto un bacino d’utenza variegato.L’economicità dell’hashish e della marijuana potrebbe giustificare la loro capacità attrattiva e, dunque, la preponderanza nei verbali di sequestro. Oltre il 92% della droga sequestrata quest’anno dai Carabinieri del Comando Provinciale partenopeo (e il dato è spesso coerente anche negli anni scorsi, ndr) è rappresentato da questo binomio. E il motore non è solo economico.
    La percezione sociale per queste droghe può essere meno negativa rispetto a quella della cocaina, specie considerando i mutamenti culturali che hanno portato a una maggiore accettazione nella comunità. Cannabis e hashish possono essere prodotte localmente, i costi di distribuzione sono più bassi e ciò può rendere più semplice la diffusione su vasta scala.
    Discorso differente per la cocaina, alla cui base c’è una complessa catena di produzione e distribuzione, il più delle volte delocalizzata oltre le frontiere nazionali e internazionali.
    Come inquadrare, dunque, i tre arresti eseguiti dai militari del nucleo operativo della compagnia di Napoli Stella?
    La straordinaria e (quasi) inedita molteplicità di droghe rinvenute in un appartamento nel cuore di Forcella, inserisce il sequestro in una nicchia esclusiva di mercato.Una piazza per quell’8% di clienti dal portafogli più gonfio, in cerca di uno “sballo” diverso.
    I carabinieri hanno scoperto una sorta di laboratorio in via San Nicola dei Caserti, un vicolo nel centro storico di Napoli dove anche un’auto avrebbe difficoltà a passare.Il movimento attorno a quell’abitazione studentesca prometteva nulla di buono e, dopo giorni di appostamenti, i militari hanno individuato il luogo dove questo fermento era concentrato.
    Il blitz è stato fulmineo. Tre le persone finite nei guai, ognuna in possesso di un “portafoglio” di stupefacenti variegato.E partiamo proprio da quello, dalla droga rinvenuta.
    Oltre alle consuete marijuana, cocaina, hashish (in quantità importanti), i carabinieri hanno trovato oltre 200 grammi di 2CB.
     La cocaina rosa, la droga dei ricchi arriva a 400 euro a dose
    La “cocaina rosa”, la droga dei ricchi il cui costo per dose può raggiungere i 400 euro.38 francobolli di LSD, un metodo di assunzione in questa provincia poco diffuso.Le dosi, generalmente dei bollini di carta assorbente, vengono poggiate sulla lingua e assorbite più rapidamente.
    L’elenco si arricchisce di polvere di funghi allucinogeni e ketamina, un farmaco anestetico che assunto in dosaggi incontrollati produce effetti psichedelici molto più potenti dell’LSD.E ancora decine di dosi di “speed”, un mix di caffeina e amfetamine che può indurre ad attacchi celebrali, allucinazioni, arresti cardiocircolatori e allo stop dei reni.Poi ecstasy in pasticche, MD in cristalli e oltre un chilo di magnesio, sostanza utilizzata per il “taglio”.
    In manette un’analista finanziario di 32 anni di Gaeta, un 37enne di origini casertane e un 27enne napoletano. Tutti incensurati
    Ora in carcere, dovranno rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.
    Le specifiche dei sequestri:
    32enne di Gaeta– 937 monodosi di francobollo (38 sono le immagini, composte da 25 monodosi ciascuna) per un peso di 18 grammi;– 270 grammi circa di cocaina pulvilurenta ;– 4 panetti di hashish per un peso totale di 421,00;– 1,80 grammi di marijuana;– 50 grammi di md in due cristalli;– 211 grammi di ecstasy in pasticche;– 185 grammi di ketamina ;– 211 grammi in pasticche di colore rosa di 2CB– 1kilo e 100gr di Sostanza da taglio (Magnesio)– Mortaio– 2 bilancini di precisione– 5540 euro;– 40 dollari;– 50 bat tailandesi ;– 1 leu rumeni
    37enne di origini casertane– 25 grammi di sostanza pulvirulenta di tipo md ;– 20 grammi di hashish suddiviso in 5 dosi ;– 157 grammi di sostanza fluorescente di tipo marijuana ;– 145 grammi di oppio in formato solido;– 2 boccettine di LSD ;– 8 grammi di presunti funghi allucinogeni in forma pulvirulenta ;– 22 grammi circa di md suddivisa in 26 dosi– 6 grammi di ketamina in polvere;– 11 grammi suddiviso in 10 dosi di speed ;– 16 grammi di cocaina suddivisa in 6 dosi;– 1 bilancino di precisione– 785 euro.
    27enne napoletano:– 25 dosi di cocaina per un totale di 7,40 grammi;– 19 dosi di ketamina per un totale di 5,50 grammi;– 15 grammi di marijuana. LEGGI TUTTO