More stories

  • in

    Vitulazio, aggredisce 19enne per 5 euro: arrestato 17enne

    Lo ha aggredito e colpito alla testa con un martelletto frangivetro procurandogli lesioni guaribili in 15 giorni. Tutto per appena 5 euro.E’ accaduto nel pomeriggio di ieri (2 luglio) a Vitulazio dove un 17enne è stato arrestato dai carabinieri della locale Stazione per tentata rapina ai danni di un 19enne di Carinola.Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, alle 17.30 circa di ieri (02 luglio) la vittima si trovava in Vitulazio alla piazza Riccardo II in compagnia di un’amica quando è stato avvicinato dal 17enne di Camigliano (CE), già noto alle forze dell’ordine, che gli ha chiesto, con prepotenza, di dargli 5 euro.PUBBLICITA

    Al rifiuto il 17enne ha estratto un martelletto frangivetro dal marsupio che indossava colpendo violentemente il 19enne alla testa.Dopo l’aggressione il minore è scappato e mentre fuggiva si è disfatto del martelletto con cui aveva appena colpito il 19enne, nascondendolo dietro un cassonetto dei rifiuti.I militari dell’Arma, allertati da alcuni passanti che hanno assistito all’aggressione, giunti sul posto hanno individuato e bloccato, nel vicino vico Siena, il 17enne che si era nascosto dietro un muretto.

    Il ferito, trasportato all’ospedale di Caserta con ambulanza del 118 è stato medicato e poi dimesso con 15 giorni di prognosi.Il 17enne, arrestato, è stato accompagnato presso il centro di giustizia minorile di Napoli – Colli Aminei.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Quattro denunciati a Carinaro per violazioni ambientali

    I Carabinieri della Stazione di Gricignano d’Aversa, insieme ai colleghi del Nucleo CC Forestale di Marcianise (CE), hanno denunciato in stato di libertà quattro persone per violazioni in materia ambientale.PUBBLICITA

    Le persone denunciate, due delle quali dovranno rispondere anche di ricettazione, sono accusate di concorso in attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

    Le indagini sono iniziate da una verifica effettuata presso un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi a Carinaro. I Carabinieri hanno scoperto che sul piazzale dell’impianto erano presenti rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e batterie al piombo esauste.
    Al momento dell’accesso all’impianto, i militari hanno accertato che alcuni dipendenti stavano trasbordando le batterie al piombo esauste da un autocarro non omologato al trasporto di rifiuti pericolosi su un altro autocarro.

    Inoltre, sono stati rinvenuti 400 kg di rame e acciaio per i quali non vi era alcun documento identificativo o di trasporto che ne attestasse la provenienza e la destinazione.
    Le persone denunciate dovranno ora rispondere delle loro azioni all’autorità giudiziaria.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Caserta sventato un attentato dinamitardo, 135mila ordigni sequestrati e 4 arresti

    I Carabinieri di Caserta hanno sventato un possibile attentato dinamitardi sequestrando oltre 135mila ordigni esplosivi e arrestando 4 persone.PUBBLICITA

    L’operazione è avvenuta nella notte scorsa durante un controllo in un immobile in costruzione a Francolise. I militari hanno sorpreso quattro persone in flagrante mentre confezionavano ordigni esplosivi di vario tipo, tra cui anche IED (Improvised Explosive Device), progettati per attentati dinamitardi.

    Oltre agli ordigni, sono stati sequestrati anche 8.000 kg di polveri da sparo per un valore commerciale stimato superiore ai 2 milioni di euro. Il materiale pirotecnico era di tipo improvvisato e privo di qualsiasi autorizzazione e sistema di sicurezza.
    Tra le sostanze esplosive sequestrate, c’erano anche quelle ad alto potenziale come tritolo, T4 e pentrite, in grado di provocare un elevatissimo effetto dirompente e distruttivo.

    Vista la pericolosità del materiale, è intervenuto il Nucleo Artificieri Antisabotaggio di Napoli per catalogare e mettere in sicurezza gli ordigni.
    Le quattro persone arrestate sono accusate di detenzione illegale di esplosivo. Il sito è stato posto sotto sequestro e vigilato dai Carabinieri in attesa del completamento delle attività di catalogazione e del trasferimento del materiale in un luogo sicuro.
    L’operazione dei Carabinieri ha scongiurato un grave pericolo per la pubblica sicurezza e ha portato alla luce un’organizzazione criminale dedita alla produzione e vendita di ordigni esplosivi.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Carinaro, aveva droga in casa: arrestato pusher 39enne

    Questa mattina a Carinaro i carabinieri hanno arrestato un pusher di 39 anni per detenzione ai fini di spaccio di droga. Durante un servizio antidroga, i militari hanno perquisito la casa dell’uomo. I movimenti sospetti del 39enne, che era stato visto entrare e uscire velocemente dal suo appartamento al piano terra senza un apparente motivo, avevano insospettito i carabinieri.PUBBLICITA

    Nonostante l’uomo negasse di possedere droga, è stato trovato con 3 dosi di hashish confezionate con nastro carta e cellophane, nascoste nelle tasche dei pantaloni. Alla richiesta di consegnare la droga in suo possesso, il 39enne ha ripetutamente negato di averne, mostrandosi intollerante al controllo e alla presenza dei militari in casa. Altre 19 dosi sono state trovate nascoste nell’armadio della camera da letto, tra lenzuola e indumenti, all’interno di una busta per alimenti.

    Nell’abitazione i militari hanno anche trovato circa 200 bustine in cellophane e materiale vario per il taglio e il confezionamento delle dosi. La droga è stata sequestrata e il 39enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Reggia di Caserta: muore un operaio durante lo smontaggio di un evento

    Caserta. Un tragico evento si è verificato ieri alla Reggia di Caserta, dove un lavoratore di 49 anni ha perso la vita mentre era impegnato nello smontaggio dell’allestimento di un evento collegato al Campania Beer Expo.PUBBLICITA

    L’uomo, addetto a una ditta esterna, stava scendendo lo Scalone d’Onore della Reggia quando si è accasciato improvvisamente davanti agli occhi di un collega. I soccorsi sono arrivati tempestivamente, ma per il 49enne non c’è stato nulla da fare.

    La notizia ha scosso profondamente la comunità e gli organizzatori del Campania Beer Expo, che si era inaugurato proprio ieri nei giardini della Flora della Reggia alla presenza dell’assessore regionale Antonio Marchiello.
    Sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento è stato pubblicato un post di cordoglio per il lavoratore scomparso: “Abbiamo appreso con dolore che un operaio di una ditta esterna, impegnato nello smontaggio di un convegno legato al Campania Beer Expo, è deceduto a causa di un malore. Ci stringiamo al dolore della famiglia in questo triste momento”.

    Le cause del decesso sono ancora in corso di accertamento, ma si presume che l’uomo sia stato stroncato da un malore improvviso.

    La tragedia di ieri riaccende i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’importanza di garantire adeguate misure di prevenzione. Le autorità competenti hanno avviato le indagini per fare luce su quanto accaduto e per accertare eventuali responsabilità.
    Il cordoglio per la perdita del lavoratore si unisce all’auspicio che simili tragedie non si ripetano più.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Caserta scarcerati dirigente e imprenditore per corruzione appalti

    Napoli. Il tribunale del Riesame di Napoli ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per il dirigente del Comune di Caserta, Franco Biondi, e l’imprenditore Gioacchino Rivetti, indagati per un presunto sistema di corruzione legato agli appalti pubblici.PUBBLICITA

    Entrambi erano stati arrestati il 13 giugno scorso dai carabinieri su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge anche l’assessore comunale ai lavori pubblici Massimiliano Marzo, il dirigente comunale Giovanni Natale e il dipendente comunale Porfidia. La posizione di questi ultimi è ancora al vaglio del Riesame.

    Punti Chiave ArticoloLe accuse a carico di Biondi e Rivetti ipotizzano che il dirigente, con la mediazione dell’assessore Marzo, avrebbe favorito l’assegnazione di appalti alla ditta Corim di proprietà di Rivetti, tra cui quello per la ristrutturazione del canile municipale. L’affidamento sarebbe avvenuto in modo illecito, con i lavori iniziati addirittura prima della firma della delibera di assegnazione.
    Biondi avrebbe ottenuto il pagamento della polizza assicurativa di una Mercedes d’epoca In cambio del suo compiacente comportamento, Biondi avrebbe ottenuto il pagamento della polizza assicurativa di una Mercedes d’epoca e alcuni lavori di ristrutturazione presso la sua abitazione. Entrambi gli indagati hanno respinto con fermezza le accuse a loro carico.
    La revoca degli arresti domiciliari per Biondi e Rivetti rappresenta un primo passo per le loro difese, che attendono ora di conoscere gli esiti dell’udienza del Riesame relativa agli altri indagati. Rimangono aperte le questioni sull’effettivo svolgimento dei fatti e sulle responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella vicenda. Il processo proseguirà con l’obiettivo di fare chiarezza e accertare eventuali illeciti.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    La  Cassazione annulla ordinanza 41bis per boss Belforte

    Si intravedono possibilità di un allentamento del carcere duro per Domenico Belforte, capo del clan omonimo attivo nel Casertano, tra Marcianise, Capodrise e il capoluogo.PUBBLICITA

    Belforte è detenuto al 41bis dal 2007 e in carcere dal 1998. La Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza emessa il 16 aprile scorso dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, che aveva respinto il reclamo scritto dallo stesso Belforte, dopo che il Ministro della Giustizia aveva prorogato di due anni il regime del 41bis nel settembre precedente.

    Accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato difensore di Belforte, Mariano Omarto, la Suprema Corte ha rinviato il procedimento al Tribunale di Sorveglianza di Roma, ma a una sezione diversa da quella che aveva deciso in precedenza.
    Le motivazioni della decisione non sono ancora note, ma l’annullamento con rinvio alimenta le speranze di Belforte. Nel reclamo, Belforte si era dichiarato claustrofobico, affermando di non poter resistere a trascorrere 22 ore in cella come previsto dal regime 41bis.

    Inoltre, aveva espresso la volontà di collaborare per ritrovare il corpo di una donna uccisa, sostenendo l’estraneità sua e della moglie all’omicidio dell’amante.

    I giudici di sorveglianza di Roma avevano respinto il reclamo poiché, a loro parere, “Belforte continua ad avere un ruolo apicale e non ha mostrato segni di pentimento né di distacco definitivo dalle logiche criminali del clan di provenienza”.
    Inoltre, ritenevano che fosse “incessante lo sforzo di Belforte di veicolare all’esterno ordini e indicazioni di azioni criminali a sodali liberi o detenuti”.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO