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    Carceri, 23 bambini dietro le sbarre con le loro madri. Garanti: “Potrebbero aumentare”

    Stanno insieme alle loro mamme (19, secondo l’ultimo report del Garante dei detenuti nazionale aggiornato al 18 agosto), reclusi o negli Icam (Istituti a custodia attenuata per detenute madri) o nelle sezioni nido di carceri ordinarie.
    Nell’Icam di Lauro, in Campania, sono 4 attualmente i bambini insieme alle loro mamme. La struttura ne può ospitare fino a 30. “Nel tempo ne ho incontrati diversi. Assisto sempre alla solita scena: appena cominciano a parlare, usano sostanzialmente due parole: ‘apri’ e ‘chiudi’.
    Questo fa capire che in quei luoghi fin da piccoli imparano le regole del carcere”, ha spiegato Samuele Ciambriello, portavoce della Conferenza dei garanti territoriali dei detenuti e Garante della Campania.
    “In passato ho incontrato nella struttura anche due donne incinte, dentro per reati gravi. Hanno partorito in carcere”. Ciambriello non vede all’orizzonte prospettive imminenti di cambiamento.

    “Piuttosto che umanizzare le carceri, si è adottata una visione carcerocentrica che rema contro l’obiettivo ‘mai più bambini dietro le sbarre’”, dice rammaricato. “C’è, per esempio, la proposta governativa in materia di sicurezza che intende modificare l’articolo 146 del codice penale abrogando l’obbligo del rinvio della pena per le donne incinte o con figli minori di un anno, legando la questione – con un certo populismo – alle donne rom che vanno a borseggiare.
    Credo che questa scelta sia in contrasto con tutte le norme costituzionali, sovranazionali e internazionali poste a tutela dell’infanzia e con il principio della centralità della persona umana. Se in Parlamento passerà questa misura, è probabile che i numeri aumenteranno. E così invece di farli uscire, ci saranno più bambini insieme alle mamme negli Icam”.

    Collaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Pioggia e temporali dalle 12 in alcune zone della Campania

    La Protezione Civile della Regione Campania, sulla base delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emesso un avviso di allerta meteo di livello Giallo per piogge e temporali improvvisi, intensi e di breve durata.PUBBLICITA

    L’allerta è valida dalle ore 12:00 alle 23:59 di oggi nelle zone di allerta 5 (Tusciano e Alto Sele), 6 (Piana Sele e Alto Cilento), 7 (Tanagro), e 8 (Basso Cilento).
    I temporali saranno caratterizzati da incertezza previsionale e rapida evoluzione, con possibili fulmini, grandine e raffiche di vento.
    Si raccomanda particolare attenzione al rischio idrogeologico: tra le principali conseguenze si segnalano allagamenti, innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua, scorrimento delle acque sulle strade, ruscellamenti con trasporto di detriti, caduta massi e frane.

    Inoltre, le grandinate e le raffiche di vento potrebbero causare danni a strutture provvisorie, al verde pubblico e alle coperture.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per la visita di Madonna agli Scavi di Pompei e nel frattempo fa una donazione di 250mila euro

    Tutto pronto per la visita della popstar Madonna, attesa questa sera al Parco archeologico di Pompei nel giorno del suo 66mo compleanno.PUBBLICITA

    La pop star ha fatto una donazione di 250mila euro finanziando un progetto che riguarda i giovani studenti che si avvicinano all’archeologia.

    In città e nell’area antistante gli Scavi si parla del possibile itinerario che al momento resta top secret, e di ciò che farà l’artista internazionale – accompagnata da una ristretta cerchia di amici – per festeggiare la ricorrenza.
    Quel che è certo è che Madonna visiterà gli Scavi in forma privata, come già annunciato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta martedì. E che ad accoglierla ci sarà il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel.

    Per la visita della star della musica sono state disposte particolari misure di sicurezza. Smentita invece, nei giorni scorsi, la notizia che era circolata di un party a favore di 500 invitati vip per il suo compleanno all’interno degli Scavi.

    L’altro pomeriggio la popstar, in compagnia del fidanzato Akeem Morris, è atterrata proveniente da Portofino con volo privato all‘aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, per poi entrare in un van con cui ha lasciato lo scalo.Stasera quindi è prevista la visita a Pompei, ma nel frattempo nella giornata di ieri ha fatto tappa in altre località della Costiera Sorrentina e Amalfitana.

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    Madonna atterrata nel pomeriggio a Salerno: sarà 3 giorni in Campaniaior

    La popstar Madonna è atterrata nel tardo pomeriggio all’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi.PUBBLICITA

    Proveniente da Portofino, dove ha trascorso alcuni giorni nella villa degli amici Dolce e Gabbana, Madonna ha raggiunto la Campania a bordo di un aereo privato atterrando nel nuovo scalo di Pontecagnano.

    Occhiali scuri e grande cappello di paglia, accompagnata dal fidanzato 26enne Akeem Morris, Veronica Ciccone è scesa dall’aereo ed è subito entrata in un van, lasciando lo scalo.
    Nei giorni scorsi si era diffusa la voce di un megaparty che la popstar avrebbe voluto tenere nel Teatro Grande degli scavi di Pompei per il suo compleanno, il 16 agosto, circostanza poi smentita dalla direzione del Parco archeologico.

    Madonna visiterà gli scavi in forma privata, ha fatto sapere il prefetto di Napoli Michele di Bari ieri al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
    Per l’occasione saranno comunque disposte particolari misure di sicurezza. Oltre a Pompei una delle possibili destinazioni di Madonna nei prossimi giorni è Capri, isola da sempre cara alla popstar.
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    Napoli, sacerdote indagato in inchiesta cosche-politica si autosospende

    Il sacerdote Antonio Foderaro ha deciso di autosospendersi da ogni incarico da lui ricoperto dopo aver appreso di essere indagato dalla Dda di Reggio Calabria nell’inchiesta “Ducale” per scambio elettorale politico mafioso a causa dei suoi rapporti con Daniel Barillà, il genero del presunto boss Domenico Araniti, finito prima ai domiciliari e poi all’obbligo di firma. Nell’ambito della diocesi Reggio-Bova, Foderaro è l’incaricato diocesano per l’informatica e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose.PUBBLICITA

    Inoltre, lo scorso settembre è stato nominato “decano della Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale” di Napoli. Attraverso una nota dei suoi difensori, gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, don Foderaro “respinge con decisione le contestazioni a lui rivolte tramite la stampa”. “Profondamente turbato e sorpreso da questa vicenda, – si legge nel comunicato dei legali – il sacerdote Foderaro ha deciso di autosospendersi da ogni incarico da lui ricoperto.

    Egli esprime perplessità riguardo il modo in cui la Procura ha gestito la comunicazione dell’indagine, ritenendo che l’informazione resa a mezzo stampa, prima di una formale notifica, rappresenti una deviazione dalle normali procedure giudiziarie. Il professore Foderaro sottolinea l’importanza di procedere nel rispetto delle norme e ha pertanto deciso di adire le vie legali, ricorrendo alla Procura di Catanzaro per individuare eventuali responsabilità nella diffusione delle informazioni apparse sui media nazionali. I suoi difensori, inoltre, annunciano anche la redazione di una dettagliata relazione da presentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio, per sollecitare un tempestivo intervento ispettivo volto ad identificare il o i responsabili di quanto accaduto”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Mare bollente in Campania: superiore a 30 gradi

    Chi ha fatto il bagno in mare in Campania in queste ultime settimane non ha mai avvertito la differenza di temperatura tra quella corporea e quella dell’acqua e quindi alcun brivido.PUBBLICITA

    Questo perché la prima decade di agosto quest’anno è stata caratterizzata in Campania da temperature del mare particolarmente elevate.

    Punti Chiave ArticoloLa serie di prelievi di acque costiere effettuati dall’Arpac dal 6 all’8 agosto mostra temperature sopra i 30°C in molteplici località: lo scorso 7 agosto, ad esempio, sono stati misurati 30,0°C a Napoli-Trentaremi, 31,0°C a Sorrento-Marina Grande, 30,5°C a Camerota-Spiaggia del Mingardo. Nel sito di misura non influenzato da effetti antropici locali, ubicato fra Vivara e Procida in corrispondenza della Riserva statale di Vivara e dell’Area marina protetta Regno di Nettuno, lo scorso 6 agosto sono stati misurati 29,6°C, il dato più alto della serie storica di questo sito.
    Il fenomeno risulta generalizzato sull’intero litorale regionale, dal confine con il Lazio a quello con la Basilicata, con valori di temperatura delle acque costiere superiori ai 29°C nella quasi totalità dei prelievi effettuati nelle 328 acque di balneazione in cui è suddivisa la costa campana. I dati elaborati dall’Arpa Campania sono congruenti con quanto rilevato a grande scala dai sistemi satellitari: ad esempio i dati Sentinel elaborati dal sistema Copernicus dell’Unione europea mostrano al 10 agosto temperature di oltre 29°C nel Golfo di Napoli. I dati dell’Arpa Campania rilevano l’anomalia della temperatura del mare Dai dati dei satelliti Usa elaborati dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) e confrontati con i dati storici si rileva una anomalia di temperatura del mare di 3°C in Campania nella prima decade di agosto.
    Questa anomalia ha impatti sulle biocenosi marine con coralli, per le quali Noaa prevede nei prossimi 15 giorni un livello di allerta elevato. Anche i fenomeni meteorologici estremi sono favoriti da temperature del mare superiori a 28°C, che possono in linea generale facilitare la formazione di Medicanes, una sorta di microuragani mediterranei, in presenza di condizioni di instabilità e afflusso di masse d’aria fredda sopra il mare caldo. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Emergenza rifiuti in Campania: il termovalorizzatore di Acerra si ferma

    A causa di un grave guasto alla turbina, il termovalorizzatore di Acerra, un impianto fondamentale per la gestione dei rifiuti in Campania, è stato costretto a fermare il lavoro per almeno dieci giorni.PUBBLICITA L’interruzione, annunciata dalla Regione Campania, rischia di innescare una nuova emergenza rifiuti, soprattutto con l’arrivo del caldo estivo. Punti Chiave ArticoloLe cause del guasto e le conseguenzeIl guasto al sistema di lubrificazione della turbina ha reso necessario lo spegnimento completo dell’impianto. Secondo le stime iniziali, la riattivazione potrebbe richiedere almeno dieci giorni, ma questa tempistica potrebbe variare in base agli esiti degli approfondimenti tecnici in corso.La Regione Campania ha già messo in atto un piano d’emergenza per far fronte alla situazione, prevedendo lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti nelle fosse di accumulo del termovalorizzatore e negli impianti di trattamento provinciali. Tuttavia, l’allarme resta alto, soprattutto in vista di Ferragosto.L’importanza del termovalorizzatore di AcerraL’impianto di Acerra svolge un ruolo cruciale nella gestione dei rifiuti in Campania, trattando ogni anno oltre 700mila tonnellate di rifiuti urbani. La sua chiusura prolungata potrebbe avere gravi ripercussioni sull’intero sistema di smaltimento dei rifiuti regionali.Non è la prima volta che il termovalorizzatore di Acerra si trova al centro di una crisi. Nel 2019, l’impianto fu chiuso per diversi mesi a causa di interventi di manutenzione straordinaria. Anche in quell’occasione, si verificarono criticità nella gestione dei rifiuti.Le proteste contro l’ampliamento dell’impiantoLa notizia del guasto arriva in un momento di forte dibattito sulla questione dell’ampliamento del termovalorizzatore. Negli ultimi mesi, cittadini e associazioni ambientaliste hanno espresso la loro contrarietà al progetto di una quarta linea, ricevendo anche il sostegno del vescovo di Acerra e del Consiglio comunale.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Archiviazione per l’ex consigliere regionale De Pascale: “Ho riposto fiducia nella magistratura”

    “Avevo riposto fiducia nella magistratura, con serenità. Ero sicuro del mio operato, sempre ispirato alla correttezza, all’onestà, al rispetto di tutti e alla profonda dedizione al lavoro per il bene dei cittadini e del territorio della Campania.” Queste sono le parole di Carmine De Pascale, ex consigliere regionale della Campania, il cui avviso di garanzia per traffico di influenze, ricevuto nel 2020, è stato recentemente archiviato dopo quattro anni di indagini.PUBBLICITA De Pascale, approdato in Regione nel 2015 dopo una lunga e prestigiosa carriera militare che lo ha visto raggiungere il grado di generale di corpo d’armata dell’Esercito Italiano, ha espresso la sua soddisfazione per l’esito delle indagini. “Non posso non ringraziare tutti coloro che, con immutati sentimenti, hanno continuato ad avere fiducia nella mia persona, convinti – come me – che la giustizia avrebbe fatto il suo corso, e così è stato. Il tempo è galantuomo!”Originario di Mercato San Severino, in provincia di Salerno, De Pascale ha ricoperto importanti incarichi di comando sia in Italia che all’estero durante la sua carriera nell’Esercito Italiano. Tra i suoi ruoli più significativi, è stato comandante della Brigata bersaglieri ‘Garibaldi’ di Caserta e ha guidato la Italian Joint Task Force Iraq durante l’operazione Antica Babilonia a Nassiriya. Inoltre, ha servito come consigliere militare e addetto per la difesa presso la Rappresentanza Permanente d’Italia nell’Unione Europea a Bruxelles e nel 2014 è stato nominato comandante del 2° Comando delle Forze di Difesa a San Giorgio a Cremano (NA).Durante il suo mandato come consigliere regionale, De Pascale ha promosso diverse iniziative legislative a favore delle fasce più deboli e del territorio. Tra le sue proposte di legge, spicca l’istituzione del “Premio Nassiriya”, un riconoscimento per gli operatori delle forze dell’ordine che si distinguono nella lotta alla criminalità in Campania. Inoltre, è stato promotore delle leggi regionali sulla tutela e il benessere degli animali d’affezione e dell’istituzione di un fondo regionale a favore delle vittime innocenti della criminalità.“La mia attività di consigliere regionale è sempre stata volta al servizio dell’istituzione e delle fasce più deboli,” conclude De Pascale, ribadendo il suo impegno e la sua dedizione al servizio pubblico. La sua storia è un esempio di come la fiducia nella giustizia e la dedizione al lavoro possano alla fine portare al riconoscimento e alla giusta conclusione delle vicende più complesse.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Avellino scontro frontale sulla statale 403: muore 48enne, gravi moglie e due figli

    Avellino. Un incidente stradale ha sconvolto la provincia di Avellino nella tarda serata di ieri. Sulla statale 403, nel tratto tra Pago Vallo Lauro e Marzano di Nola, si è verificato un violento scontro frontale tra due autovetture.PUBBLICITA

    A perdere la vita è stato Domenico Romano, un 48enne di Marzano di Nola, che viaggiava a bordo della sua Citroen insieme alla moglie e ai due figli piccoli.

    Punti Chiave ArticoloL’impatto con l’altra auto, condotta da una giovane donna, è stato talmente violento da provocare la morte istantanea dell’uomo. I soccorritori del 118, intervenuti sul luogo dell’incidente, hanno estratto le vittime dalle lamiere contorte e le hanno trasportate d’urgenza presso gli ospedali più vicini.

    La moglie e il figlio più piccolo di Romano sono stati ricoverati in codice rosso al “Santobono” di Napoli, mentre la figlia maggiore è stata trasferita all’ospedale “Moscati” di Avellino. Le loro condizioni sono gravi ma stabili. Anche la conducente dell’altra autovettura ha riportato gravi traumi ed è stata ricoverata all’Ospedale “del Mare” di Napoli. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Lauro, che hanno effettuato i rilievi del caso e avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Moglie e figli ricoverati al Cardarelli e al Moscati di Avellino Le cause dello scontro sono ancora al vaglio degli inquirenti, che stanno valutando diverse ipotesi, tra cui l’alta velocità, le condizioni della strada o un malore improvviso di uno dei conducenti. Le auto coinvolte nell’incidente sono state sottoposte a sequestro e saranno sottoposte a perizia per cercare di chiarire ogni aspetto della vicenda. Intanto, la comunità di Marzano di Nola è sconvolta dalla tragedia. Il sindaco Franco Addeo ha espresso il suo profondo cordoglio alla famiglia Romano e ha deciso di rinviare a data da destinarsi la conclusione della festa patronale in segno di lutto. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Zuchtriegel: ’33 milioni per Pompei sono un traguardo’

    “I fondi Cipess deliberati su proposta del ministro Sangiuliano per Pompei, per un valore complessivo di 33 milioni di euro che si aggiungono ad altri investimenti già in corso, rappresentano un traguardo per il Parco archeologico”.PUBBLICITA

    Lo afferma il direttore di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, il quale sottolinea che “si punta su due assi fondamentali: monitoraggio, manutenzione programmata e ampliamento dei percorsi di visita nella città antica di Pompei; nuovi scavi e creazione di nuovi poli nel territorio, ovvero nella ‘Grande Pompei’, un grande parco diffuso con tantissime potenzialità da sviluppare.

    È una fase storica per il sito, con scavi così estesi come mai negli ultimi 70 anni, e una politica di investimenti basata, per la prima volta, su un approccio sistemico che comprende tutto il territorio: i nuovi fondi sono un passo importante verso la ‘Grande Pompei’, siamo già al lavoro per attuare i progetti”.
    I fondi destinati al Parco Archeologico di Pompei dal Cipess si articolano così: 12 milioni per Pompei per Interventi di manutenzione (intervento cofinanziato con altri 1,073 mln su altre programmazioni del MiC);

    10 milioni per Civita Giuliana (intervento cofinanziato con altri 140.000 euro su altre programmazioni del MiC); 8 milioni Real Fabbrica d’armi – Spolettificio di Torre Annunziata (intervento cofinanziato con altri 8 milioni su altre programmazioni del MiC); 3 milioni per il Parco archeologico naturalistico di Longola.
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    Gesco su vertenza Asl: “Siamo al fianco degli operatori”

    Napoli. Il gruppo di imprese sociali Gesco è al fianco degli operatori che ieri si sono riuniti nel Comitato di lotta dei lavoratori sociali e sociosanitari per scongiurare i tagli al personale voluti dalla Asl Napoli 1 Centro.PUBBLICITA

    Il Comitato rappresenta i lavoratori che prestano servizio presso le strutture e i presidi ospedalieri della Asl Napoli 1 Centro e che rischiano il licenziamento entro l’estate perché la Asl Napoli 1 Centro ha comunicato di voler procedere ad assunzioni di personale interno, vincitore di concorso presso altre Asl campane.

    Gesco, in linea con quanto già espresso ieri in una nota dal Comitato e con quanto già evidenziato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, chiede alla Asl Napoli 1 Centro di mantenere gli impegni presi e di procedere alle assunzioni interne però senza che questo comporti alcun licenziamento: l’accordo tra la Asl e l’Ati delle coop che attualmente gestisce il servizio, era che gli operatori sostituiti negli ospedali dai vincitori di concorso, venissero trasferiti presso i servizi territoriali di assistenza domiciliare, che a loro volta avrebbero dovuto essere implementati dalla Asl.
    “Di fronte a questa situazione, venendo meno gli accordi dati dalla direzione generale della Asl Napoli 1 Centro, ci troviamo costretti a procedere con i licenziamenti degli operatori e, allo stesso tempo, a valutare se procedere per vie legali”, afferma il presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo.

    E poi aggiunge: “È di oggi l’ennesima delibera Asl che lascia presumere altre sostituzioni a causa delle assunzioni interne. È una situazione per noi inaccettabile, sia per la tutela di circa 400 operatori che delle centinaia di utenti e di famiglie che da anni contano sulla loro professionalità e assistenza”.
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