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    Campania, il 24 e 25 gennaio due nuovi test It-Alert

    Il 24 e il 25 gennaio prossimi, due nuovi test di It-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico di cui si sta dotando l’Italia, riguarderanno alcune aree della Campania e, in particolare, i territori delle province di Napoli, Caserta e Benevento.La sperimentazione, che sta avvenendo in tutta Italia, si inquadra nel processo di familiarizzazione con la ricezione del messaggio It-Alert per rischi specifici. In Campania, in particolare, sarà testato l’invio di messaggi per lo scenario relativo a un incidente industriale rilevante (la cui sperimentazione riguarderà un impianto ubicato nell’area portuale di Napoli) e per il rischio di collasso di una grande diga (il cui test avverrà nell’area di Presenzano, in provincia di Caserta e riguarderà i territori delle province di Benevento e Caserta).
    I telefoni cellulari accessi e con connessione telefonica dei cittadini presenti nelle porzioni di territorio interessate dalle sperimentazioni, intorno alle ore 12, squilleranno producendo un suono anomalo e riceveranno il messaggio di It-Alert.
    Come nel caso della precedente sperimentazione generale, chi riceve il messaggio di test relativo alla simulazione non ha nulla da temere, e non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio che rimanda alla pagina web del sito It-Alert, dove sarà possibile visionare il testo reale che i cittadini riceverebbero in caso di allarme per quel determinato rischio. Sulla pagina, sarà presente anche il link al questionario, a cui è invitato a rispondere sia chi ha ricevuto correttamente il messaggio sia chi, pur trovandosi nell’area di test, non ha ricevuto la notifica.
    Il 24 gennaio, ore 12, sarà simulato un incidente rilevante a stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso. In Campania è stato individuato un impianto, situato a Napoli, all’interno dell’area portuale. I cittadini presenti nella zona interessata, ossia in un raggio di circa 2 km dall’impianto, riceveranno il messaggio di test di It-Alert. Lo stesso test si svolgerà, contestualmente a quello che riguarderà Napoli, anche in altre regioni d’Italia.
    Il 25 gennaio, ore 12, sarà testato il collasso della grande diga di Presenzano. In questo caso l’area target include i comuni delle province di Caserta e Benevento: Presenzano, Vairano Patenora, Pratella, Ailano, Raviscanina, Pietravairano, Sant’Angelo d’Alife, Baia e Latina, Alife, Dragoni, Alvignano, Gioia Sannitica, Ruviano, Castel Campagnano, Caiazzo, Piana di Monte Verna, Castel Morrone, Pontelatone, Bellona e Capua (Ce); Faicchio, Puglianello, Amorosi, Melizzano, Dugenta e Limatola (Bn).
    Anche in questo caso si tratterà esclusivamente di un test relativo ad una simulazione. Toccherà ad alcuni “volontari sentinella” delle associazioni regionali di Protezione civile, coordinati dalla Sala Operativa, verificare sul territorio l’effettivo arrivo dei messaggi sui cellulari, nonché supportare i cittadini nella compilazione dei questionari.
    Il sistema It-Alert sarà operativo in Italia per le diverse tipologie di rischio solo dopo l’esito positivo della fase di sperimentazione. Contestualmente al test di It-Alert, sia nell’impianto industriale che alla diga di Presenzano saranno svolte esercitazioni di Protezione civile per posti di comando, con il coordinamento della Protezione civile della Regione Campania e delle Prefetture competenti, al fine di testare il corretto funzionamento dei piani di emergenza in caso di effettiva necessità. LEGGI TUTTO

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    I DETTAGLI Sciopero di 24 ore, a rischio servizi Eav il 24 gennaio

    La prossima giornata di mercoledì 24 gennaio si prospetta potenzialmente problematica per i servizi Eav, poiché è stato annunciato uno sciopero di 24 ore da parte dell’Usb, come riportato dall’Ente Autonomo Volturno. Questa astensione dal lavoro potrebbe causare disagi significativi ai pendolari e ai turisti che contano sui mezzi per i loro spostamenti quotidiani.
    L’azienda ha dichiarato che, durante l’orario dello sciopero, l’effettuazione delle corse sarà subordinata al numero di lavoratori che aderiranno allo sciopero. Per agevolare i viaggiatori, l’Ente ha indicato le partenze garantite in relazione alle diverse fasce di garanzia sul sito http://www.eavsrl.it.
    Gli utenti sono fortemente incoraggiati a verificare attentamente le informazioni sul sito web per pianificare al meglio i propri spostamenti durante la giornata dello sciopero. La situazione potrebbe evolversi in base alla partecipazione dei dipendenti allo sciopero, pertanto è consigliabile rimanere aggiornati sugli sviluppi della situazione attraverso i canali ufficiali dell’Ente Autonomo Volturno. LEGGI TUTTO

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    Nuovo esperimento IT-alert della Protezione civile: in Campania il 24 e 25 gennaio

    Continua la sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-alert, relativa alla fase dedicata a scenari di rischio specifici e su porzioni ridotte e circoscritte di territorio. La prima fase di test del 2024 – informa il dipartimento della Protezione civile – si svolgera’ dal 22 al 26 gennaio, e verranno effettuati i test di invio del messaggio in parte dei territori di dodici regioni:Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta e provincia autonoma di Bolzano. Gli scenari di rischio saranno tre: collasso di una grande diga in Campania, Sicilia, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano; incidente rilevante in stabilimenti industriali soggetti alla direttiva Seveso in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli – Venezia Giulia, Sardegna e Toscana; incidente nucleare in Piemonte.
    L’attivita’ di sperimentazione che sara’ messa in campo ha un doppio obiettivo: sperimentare It-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e incentivare la familiarizzazione con la ricezione del messaggio con testo declinato in base al rischio specifico e all’area interessata.
    Il tutto si inserisce nella cornice piu’ ampia del processo di avvicinamento alla possibile messa in operativita’ del sistema di allarme pubblico, come previsto dalla direttiva del 7 febbraio 2023. Per lo scenario di incidente rilevante in uno stabilimento industriale soggetto alla direttiva Seveso il testo della notifica che la popolazione coinvolta ricevera’ sara’ il seguente: Test Test Questo e’ un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su http://www.it-alert.gov.it TEST TEST
    Mentre per lo scenario di collasso di una grande diga sara’: TEST TEST Questo e’ un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga vai su http://www.it-alert.gov.it TEST TEST.
    Infine per lo scenario di incidente nucleare sara’: TEST TEST Questo e’ un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su http://www.it-alert.gov.it TEST TEST.
    Nei giorni dei test, dall’homepage del sito si accedera’ a una pagina dedicata dove sara’ possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio e le informazioni sul caso specifico. Sull’homepage sara’ presente anche il link al questionario che, come per i precedenti test, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a implementare il sistema.
    Il calendario degli Alert
    Coloro che, pur trovandosi nell’area interessata dal test, non dovessero ricevere alcuna notifica di IT-alert, potranno compilarlo ugualmente per segnalare tale mancanza. Il messaggio di test arrivera’ sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target, secondo il seguente calendario:
    24 gennaio, ore 12:00 incidente rilevante in stabilimenti industriali: regione Calabria – Butangas, Montalto Uffugo, Luzzi, Rende, Rose (CS); regione Campania – Garolla S.R.L., Napoli; regione Emilia-Romagna – Scam Spa, Modena; regione Sardegna – Fiamma 2000 Spa, Serramanna (SU) e Villasor (SU);
    25 gennaio, ore 12:00 incidente rilevante in stabilimenti industriali; regione Basilicata – Eni Spa, Viggiano, Grumento Nova (PZ); regione Friuli-Venezia Giulia – Rir-Gala logistica Srl, Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre (UD). Collasso grandi dighe; regione Campania – Diga di Presenzano – Amorosi, Dugenta, Faicchio, Limatola, Melizzano, Puglianello (BN); Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caiazzo, Capua, Castel Campagnano, Castel Morrone, Dragoni, Gioia Sannitica, Piana di Monte Verna, Pietravairano, Pontelatone, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Ruviano, Sant’Angelo d’Alife e Vairano Patenora (CE);
    Le date dei test potrebbero subire variazioni nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali si dovessero trovare impegnati in attivita’ per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza. LEGGI TUTTO

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    Controlli nelle stazioni della Campania: arresti e denunce

    Nella giornata di ieri, 17 gennaio, la Polizia Ferroviaria del Compartimento per la Campania ha svolto un’operazione di controllo straordinario nelle principali stazioni campane, a bordo dei treni regionali e a lunga percorrenza.
    L’operazione, che ha visto impegnati 90 operatori della Polfer, ha consentito di controllare 1.271 persone e 400 bagagli. Sono state elevate 7 contravvenzioni per violazioni alle norme sul trasporto di sostanze stupefacenti e armi.
    Nel corso dei controlli, è stato arrestato un 23enne egiziano, destinatario di un ordine di carcerazione per i reati di rapina, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
    L’operazione “Stazioni Sicure” ha permesso di contrastare attività illecite e prevenire ogni forma di illegalità, garantendo la sicurezza dei viaggiatori e delle infrastrutture ferroviarie. LEGGI TUTTO

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    Campania, approvato piano regionale su famiglie e natalità

    La Giunta regionale della Campania, al termine di una riunione tecnica e del confronto avuto con il Presidente della Conferenza Episcopale Campana Mons. Di Donna, il Forum delle Associazione Familiari della Campania, la Caritas, la Diocesi di Napoli e le aggregazioni laicali, ha approvato il primo blocco di iniziative a sostegno della famiglia e della natalità.A breve arriverà in Consiglio regionale la proposta di legge, accogliendo le ipotesi legislative avanzate da diversi consiglieri regionali, con la previsione anche di un Osservatorio regionale per la verifica dell’attuazione del Piano, e una rinnovata attenzione ai consultori e alle problematiche dell’affido familiare. Intanto, la Giunta Regionale ha approvato oggi misure importanti e concrete, a partire da un bonus di 600 euro per il secondo figlio.
    Questi i provvedimenti: il primo è “Misure di conciliazione famiglia-lavoro”, importo 10 milioni con l’obiettivo di “rafforzare l’offerta dei servizi di welfare e la loro accessibilità per meglio conciliare i tempi vita-lavoro delle donne occupate e/o in cerca di occupazione”. Sono previsti i seguenti servizi: babysitteraggio, fruizione degli asili nido autorizzati per i bambini di età 0-3 anni, fruizione di servizi di assistenza pomeridiana, ludoteca per i bambini di età 3-12 anni, attivazione di sportelli di orientamento a lavoro per le donne disoccupate in cerca di occupazione.
    Il secondo provvedimento è “Voucher per l’erogazione dell’assegno unico per i nuovi nati secondogeniti”, importo 10 milioni: “L’intervento, innovativo e sperimentale, prevede l’erogazione di voucher del valore complessivo di 600 euro in favore delle famiglie, in cui si ha la nascita di figli successivi al primo. La Regione provvederà ad effettuare accordi con le strutture ospedaliere e/o gli uffici di stato civile al fine di tracciare ogni nuova nascita per la tempestiva erogazione del voucher e ad attivare accordi e convenzioni con le strutture sanitarie e parasanitarie disponibili a fornire i servizi e le forniture per l’utilizzo del voucher che vale anche per l’acquisito dei prodotti per l’infanzia (latte in polvere, pannolini, etc)”.
    Queste le altre misure: “Sostegno per spese sanitarie dei minori”, importo 5 milioni, “anche questa misura ha carattere innovativo e sperimentale e prevede un sostegno economico alle famiglie con minori fino a 10 anni e un Isee fino a 12.500 euro, tramite il rimborso delle spese mediche odontoiatriche e delle cure e/o visite specialistiche non coperte dal Servizio sanitario nazionale sostenute per i minori per un massimo di 500 euro”. E’ stata rinnovata anche per l’anno educativo 2023-2024 la misura del voucher “per l’accesso ai nidi destinati a famiglie aventi requisiti Isee per l’abbattimento della retta”, importo 5 milioni; il provvedimento prevede l’erogazione di voucher fino a 3mila euro per il pagamento della retta prevista dai nidi e micronidi, rivolti alle famiglie con bambini di età compresa tra 0-36 mesi.
    Il valore del voucher viene modulato in ragione dell’indicatore Isee delle famiglie partecipanti che verrà dettagliato nell’apposito Avviso pubblico regionale. L’ultima misura adottata è “Promozione dell’affido e della bigenitorialità”, importo 3 milioni, con l’obiettivo “di rafforzare i centri per le famiglie valorizzando la prossimità al cittadino dei servizi territoriali e di supporto alla genitorialità mediante iniziative, nello specifico, tese alla tutela della bigenitorialità per i genitori separati, alla promozione delle procedure di affido familiare compresi gli affidi difficili, all’adozione e alla tutela dei minori”. LEGGI TUTTO

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    Dolci delizie: Le 5 pasticcerie più affascinanti della Campania da visitare

    Non c’è dubbio che la Campania sia una regione italiana rinomata per la sua ricca storia, paesaggi mozzafiato e, naturalmente, per la sua cucina squisita. Tra le sue molteplici delizie culinarie, i dolci campani occupano un posto d’onore. In questo articolo esploreremo cinque pasticcerie che hanno catturato l’attenzione e i palati dei visitatori, diventando vere e proprie icone nella regione.

    Dolci Tentazioni a Napoli
    Situata nel cuore di Napoli, questa pasticceria è famosa per le sue sfogliatelle, dolci croccanti ripieni di crema ricca. L’atmosfera accogliente e l’aroma invitante rendono questo posto un must per gli amanti dei dolci.
    Il Paradiso dei Golosi a Sorrento
    Questa pasticceria è una gemma di Sorrento. Conosciuta per i suoi babà al rum e deliziose torte al limone, è una tappa obbligata per chi visita la Costiera Amalfitana.
    Pasticceria Reale a Caserta
    Vicino al famoso Reggia di Caserta, questa pasticceria offre un’ampia varietà di dolci locali, tra cui i celebri pasticciotti. La qualità e l’autenticità dei loro prodotti attirano visitatori da tutta la regione.
    Dolcezze di Amalfi ad Amalfi
    Situata nella pittoresca città di Amalfi, questa pasticceria è famosa per i suoi dolci a base di limoni locali. I loro cannoli e tartellette al limone sono una vera esplosione di sapori.
    La Dolce Vita a Salerno
    Conosciuta per la sua innovativa interpretazione dei classici dolci italiani, questa pasticceria a Salerno è un punto di riferimento per chi cerca esperienze culinarie uniche.
    Queste pasticcerie non sono solo luoghi dove gustare deliziosi dolci, ma sono anche testimonianze della ricca tradizione culinaria della Campania. Ogni visita offre un assaggio unico della cultura e dell’arte pasticcera della regione, rendendola un’esperienza imperdibile per tutti gli amanti dei dolci. Quindi, la prossima volta che vi trovate in Campania, assicuratevi di fermarvi in una di queste pasticcerie per un’esperienza dolcemente indimenticabile!

    Oltre alla loro squisita offerta di dolci, queste pasticcerie incarnano l’autentica ospitalità italiana, dove ogni cliente è trattato come un vecchio amico. Che siate alla ricerca di una dolce pausa durante le vostre avventure turistiche o vogliate immergervi in un viaggio culinario attraverso i sapori locali, queste pasticcerie vi accoglieranno a braccia aperte.
    Ogni pasticceria offre qualcosa di unico: dalla storicità e tradizione della Dolci Tentazioni a Napoli, alla moderna creatività de La Dolce Vita a Salerno. Che preferiate i dolci tradizionali o le creazioni più innovative, queste pasticcerie soddisferanno ogni vostra curiosità e palato.
    In conclusione, un viaggio in Campania non può dirsi completo senza aver visitato queste iconiche pasticcerie. Non solo per deliziare il palato, ma anche per immergersi in un’atmosfera unica che celebra la gioia della pasticceria e della cultura italiana. Quindi, preparatevi a indulgere in queste delizie dolciari – un’avventura gustativa che rimarrà impressa nei vostri ricordi! LEGGI TUTTO

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    Le 5 pizzerie imperdibili in Campania: una guida per gli amanti della vera pizza

    La pizza è uno dei piatti più amati e conosciuti al mondo, originario della regione Campania in Italia, in particolare della città di Napoli. Caratterizzata da una base di impasto lievitato, che viene poi condita tipicamente con pomodoro, mozzarella, basilico e olio d’oliva, la pizza è un simbolo della cucina italiana.Nel corso degli anni, ha assunto numerose varianti in tutto il mondo, adattandosi ai gusti locali. Tuttavia, la sua essenza rimane quella di un piatto conviviale, semplice ma ricco di sapore, che racchiude in sé la tradizione e la cultura culinaria italiana. La pizza non è solo cibo, ma parte integrante dell’identità culturale italiana, celebrata e apprezzata in ogni angolo del pianeta.
    Quando si pensa alla pizza, la mente vola subito in Campania, la culla di questa delizia culinaria. Con la sua ricca tradizione e i suoi maestri pizzaioli, questa regione offre alcune delle migliori pizzerie al mondo. Ecco le 5 pizzerie più visitate in Campania che ogni amante della pizza deve conoscere.
    pizzeria campania
    L’Antica Pizzeria da Michele a Napoli
    Fondata nel 1870, questa storica pizzeria è un must per chiunque visiti Napoli. Conosciuta in tutto il mondo, offre una pizza semplice ma perfetta, seguendo una tradizione che si tramanda da generazioni.
    Pizzeria Sorbillo a Napoli
    Sorbillo, situata nel cuore di Napoli, è famosa per la sua pizza lievitata naturalmente e per gli ingredienti di alta qualità. Una tappa obbligata per gli appassionati della pizza napoletana.
    Pizzeria Starita a Napoli
    Un’altra gemma napoletana, Starita combina tradizione e innovazione per creare pizze uniche. La loro “Pizza alla Starita”, con pomodoro, mozzarella e basilico, è una vera delizia.
    Pizzeria Pepe in Grani a Caiazzo
    Non lontano da Napoli, questa pizzeria guidata dal celebre pizzaiolo Franco Pepe offre un’esperienza che va oltre la semplice degustazione. Le pizze qui sono vere opere d’arte culinarie.
    Pizzeria La Notizia a Napoli
    Conosciuta per la sua ricerca continua nell’arte della pizza, La Notizia offre una vasta selezione di pizze gourmet, tutte preparate con ingredienti locali e di stagione.
    Queste pizzerie non sono solo luoghi dove mangiare, ma veri e propri templi della cultura culinaria campana. Ogni visita regala un’esperienza indimenticabile, un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni di una terra ricca di storia.
    La Campania non è solo la patria della pizza, ma è anche una regione dove la passione per questo piatto è palpabile in ogni angolo. Dalle strade di Napoli ai piccoli paesi, la pizza è un simbolo di convivialità e tradizione. Visitare queste cinque pizzerie significa fare un viaggio nel cuore della cultura italiana, scoprendo la vera essenza di una pizza fatta con amore e maestria.
    Non perdete l’opportunità di vivere un’esperienza unica, degustando le pizze che hanno fatto la storia in Campania. E ricordate, in queste pizzerie non si mangia solo, si assapora un pezzo di storia italiana. LEGGI TUTTO

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    Lavoro in Campania : la Nestlè assume. Come candidarsi LINK

    Nestlé sta assumendo personale in Campania. Due posizioni sono aperte: informatori scientifici a Napoli, con contratto a tempo indeterminato, e un responsabile qualità in stage presso lo stabilimento di Benevento.
    I candidati per il ruolo di informatore scientifico devono avere una laurea in materie scientifiche come IMS, Farmacia, CTF, Biotecnologie, Scienze biologiche; esperienza almeno di 2-3 anni, e conoscenza dell’italiano e dell’inglese.
    L’informatore scientifico sarà responsabile della costruzione etica e scientifica dell’immagine e del ruolo dei prodotti Nestlé per la nutrizione infantile e l’integrazione neonatale e pediatrica, con operatori sanitari e istituzioni Per candidarsi ecco il link.
    Per il ruolo di addetto al controllo qualità  presso lo stabilimento della Nestlè a Benevento, è richiesta una laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentari e conoscenza dell’inglese. Maggiori dettagli e procedure di candidatura sono disponibili sul sito di Nestlé.
    Il candidato lavorerà al reparto qualità nel campionamento e nell’analisi delle materie prime e dei materiali di imballaggio, nella valutazione dei controlli di processo e nelle analisi sensoriali, microbiologiche e chimiche sui prodotti finiti, materie prime e materiali di imballaggio. Per candidarsi questo è il link all’offerta di lavoro.
    E’ possibile consultare altre offerte di lavoro in Nestlé nella sezione Lavora con Noi sul sito dell’azienda.

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    Campania, ecco la proposta per ‘reddito cittadinanza regionale’

    E’ stata presentata stamane in Consiglio regionale la proposta di legge depositata lo scorso dicembre per l’istituzione della ‘Misura Integrativa Regionale di sostegno al Reddito e politiche per l’Inclusione Sociale Attiva’ (Mir).
    La consigliera Maria Muscarà, del gruppo misto, ha ricordato le lotte di Movimenti cittadini e campani verso il Mir, tra cui la petizione popolare consegnata a luglio al presidente del Consiglio regionale con migliaia di firme di cittadini campani.
    Alla conferenza stampa erano presenti sia la maggior parte delle componenti associative, sindacali e politiche del Comitato di scopo (Cobas, Laboratorio Sud, Rifondazione Comunista, Pci) sia una delegazione di ex-percettori del reddito di cittadinanza di NAPOLI e provincia.
    E’ stato ricordato “che a novembre 2023, dai dati INPS, emerge – rispetto al mese precedente alla sospensione del reddito di cittadinanza avvenuta da luglio in poi – un’esclusione di oltre quarantaquattromila nuclei familiari campani che a livello di beneficiari coinvolti corrispondono a circa 75 mila persone che non hanno più ricevuto il reddito”, ricorda Rosario Marra del Comitato di scopo.
    Si tratta della popolazione di un capoluogo di provincia come Caserta, cifra che spinge Muscarà e il Comitato a chiedere con urgenza la discussione in Consiglio regionale “cercando tutte le convergenze possibili anche perchè, dai dati del bilancio di previsione 2024-26, i soldi ci sono ed è soprattutto un problema di volontà politica”.
    A conferma della possibilità di una forma di reddito di cittadinanza regionale, è stato ricordato che in questi giorni in Puglia si stanno facendo le domande per il “reddito di dignità” costituente anch’esso una misura di contrasto alla povertà complementare a quelle nazionali. LEGGI TUTTO

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    Interdittive antimafia negli appalti: il record in Campania

    Le interdittive antimafia stanno registrando un aumento dopo la diminuzione riscontrata nel 2022.
    Nel corso dell’anno appena trascorso, i provvedimenti emessi dai prefetti per bloccare i legami delle imprese sospettate di essere coinvolte con la criminalità organizzata sono stati 2.007, in netto incremento rispetto ai 1.495 dell’anno precedente, corrispondente a un aumento del 34,2% e del 30,2% rispetto al 2019.
    Questi dati provengono dal ministero dell’Interno, in procinto di essere pubblicati, e sono stati anticipati dal Sole 24 Ore.
    In particolare, si evidenzia un aumento del 32,5% nelle comunicazioni interdittive antimafia e del 36,3% nelle informazioni interdittive. Queste ultime rappresentano una valutazione discrezionale del rischio di infiltrazione effettuata dalla prefettura, focalizzata sulle imprese considerate in pericolo di condizionamento al di là dei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione.
    Il Sud Italia conferma di essere la macroarea maggiormente coinvolta nelle misure di contrasto alle imprese sospette. In testa alla classifica delle regioni si colloca la Campania, con 490 interdittive (279 comunicazioni e 211 informazioni), evidenziando un aumento del 47% rispetto al 2022.
    Napoli risulta essere particolarmente rilevante, detenendo il primato con 351 provvedimenti, quadruplicati rispetto ai 87 dell’anno precedente. La Sicilia segue con un totale di 390 interdittive.
    Nella zona settentrionale, l’Emilia-Romagna si conferma come la regione con il maggior numero di interdittive, influenzata anche dalla sorveglianza legata agli appalti per la ricostruzione. LEGGI TUTTO

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    Uil scuola Campania: dimensionamento penalizza alcuni territori

    “Nelle ultime ore è stato reso pubblico il piano di dimensionamento predisposto dalla Regione Campania.L’esecutivo regionale della nostra organizzazione, riunitosi ieri, ha esaminato attentamente le decisioni dell’amministrazione regionale, evidenziando significative criticità su alcune scelte che sono state giudicate inadeguate, se non addirittura penalizzanti per determinate aree.
    In alcuni casi, ci troviamo di fronte a fusioni inaspettate di cui non si era mai discusso, o comunità disaggregate e ricomposte su territori eterogenei, comportando la perdita della loro identità. Al fine di favorire alcuni, sembra che non si sia tenuto conto del disagio di molti altri.” Così si esprime la Uil Scuola Campania in una nota.
    “Attualmente, il piano presentato dalla Regione Campania non convince la nostra organizzazione. – prosegue la nota – Confidiamo in una revisione del piano che tenga conto delle comunità maggiormente penalizzate, al fine di proteggere gli studenti, le famiglie e i lavoratori.
    I territori più svantaggiati, o quelli interni e meno popolosi, saranno quelli a pagare il prezzo più alto, nonostante avrebbero avuto bisogno di un maggiore sostegno a causa della loro fragilità.
    Sosteniamo da tempo che una politica scolastica seria dovrebbe sfruttare il calo demografico per reinvestire le risorse liberate, oltre che per mantenere l’istituzione scolastica nelle aree periferiche, anche per ridurre progressivamente le classi sovraffollate e contrastare la dispersione scolastica.”
    “Spesso la parola ‘dimensionamento’ è sinonimo di ‘ridimensionamento’ su tutti i livelli, sia nazionale che regionale. La Uil Scuola Campania ha manifestato ripetutamente la sua posizione su questo tema.
    In questi mesi, abbiamo ascoltato intere comunità scolastiche cercando di comprendere quale fosse la soluzione meno dannosa, consapevoli che il dimensionamento, a prescindere da come viene presentato, comporta la chiusura di sedi, la riduzione dei punti di erogazione del servizio, il taglio di posti di lavoro e la creazione di disagi per gli studenti e le loro famiglie.”
    “La questione dei tagli è una pratica consolidata che coinvolge governi di diverse fazioni politiche. Tutti i politici in campagna elettorale pongono la scuola al centro dei loro programmi, sostenendo che sia fondamentale per la crescita e lo sviluppo socioeconomico del Paese.
    Tuttavia, una volta al governo, spesso prendono decisioni che proteggono interessi specifici. La verità è che, alla fine, a pagarne le conseguenze sono sempre e solo le comunità scolastiche” – conclude la Uil Scuola Campania. LEGGI TUTTO

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    L’ANALISI La Campania seconda in Italia per spesa nel Lotto, Lombardia prima

    La spesa per il Lotto per l’anno 2022 è stata di circa 2,2 miliardi di euro. Ai giocatori sono tornate invece vincite per oltre 5,2 miliardi. Solo due regioni hanno superato i 300 milioni di euro di spesa e precisamente la Lombardia, con 345,4 milioni e la Campania, seconda con 325.
    Sul terzo gradino del podio invece si posiziona la Sicilia, che ha chiuso il 2022 – sottolinea il rapporto Agimeg – con una spesa di 243,3 milioni di euro. Il Lazio (204 milioni) e la Puglia (185) chiudono la Top 5 delle regioni italiane. E’ quanto emerge dal Libro Blu di ADM.
    Tra le regioni che hanno speso di meno troviamo naturalmente la Valle d’Aosta (solo 4,83 milioni di euro), ma anche Molise (13,57 milioni), Trentino-Alto Adige (22,80 milioni). Sulla stessa fascia si attestano anche Umbria (25,55 mln), Basilicata (25,52 mln) e Friuli-Venezia Giulia (30,47 mln). LEGGI TUTTO