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    SERIE A Napoli, nessun miracolo al Franchi. Con la Fiorentina finisce 2-2

    Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al Franchi e allontanano sempre di più gli azzurri da un posto in Europa la prossima stagione. I viola, guidati dal capitano Biraghi, mantengono infatti l’ottavo posto in classifica e per assicurarsi un posto nelle prossime competizioni europee dovranno ottenere almeno un punto nell’ultima partita contro il Cagliari.PUBBLICITA

    Gli ospiti partono subito forte, trovando il vantaggio già all’8′ minuto con Rrahmani. Il difensore, capitano di serata in assenza di Di Lorenzo a causa di un problema gastrointestinale, insacca di testa su calcio d’angolo battuto da Politano. Il Napoli domina la prima mezz’ora, sfiorando più volte il raddoppio, soprattutto con Kvaratskhelia.
    Tuttavia, la Fiorentina reagisce e, al 39′, su un’azione contestata per un presunto fallo non fischiato su Kvaratskhelia, Biraghi pareggia i conti con una splendida punizione. Solo tre minuti più tardi, i gigliati completano la rimonta con Nzola, che supera Politano e sorprende Meret con un preciso tiro di destro.
    Il Napoli, nonostante lo svantaggio, continua a creare pericoli. Nella ripresa, Kvaratskhelia ristabilisce la parità con una magistrale punizione al 57′. Poco dopo, Politano colpisce il palo, sfiorando nuovamente il vantaggio per i partenopei. La partita prosegue su ritmi equilibrati, con entrambe le squadre che cercano il gol della vittoria.
    L’ultimo episodio significativo avviene all’80’, quando l’arbitro Marchetti assegna un calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti. Tuttavia, dopo la revisione al VAR, il direttore di gara cambia decisione, annullando il penalty. Finisce così: parità nell’ultima casalinga dei gigliati al Franchi e delusione per i partenopei.
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    IL LIBRO Il Napoli degli anni ’50 raccontato dalla penna di ‘Guancianera’

    Nei saloni del prestigioso Circolo Savoia, si è tenuta la presentazione del libro “Il Napoli di Guancianera, una città e la sua squadra nei primi anni ’50” scritto da Stefano Buccafusca. Questo volume offre un resoconto affascinante di un’epoca, raccontata attraverso articoli scritti negli anni Cinquanta, che coinvolgeva i tifosi del Napoli e l’intera città.PUBBLICITA

    L’autore, Stefano Buccafusca, ha spiegato l’origine del titolo e del pseudonimo “Guancianera”: “Guancianera è lo pseudonimo di Emilio Buccafusca, mio padre, che per gioco scelse di cambiarsi il cognome, declinando i termini latini ‘bucca’ (guancia) e ‘fusca’ (nera). Nei suoi articoli, Guancianera racconta una Napoli che si ricostruiva dopo la guerra e tornava a sognare e immaginare una nuova vitalità attraverso lo sport”.
    Il libro dipinge un quadro ironico e malinconico, ma sempre carico di grande passione per la squadra partenopea. Un periodo in cui spicca la figura di Achille Lauro, il Comandante, che con il suo mercato faraonico portò a Napoli il celebre Jeppson per la cifra record di 105 milioni di lire, nella speranza di conquistare uno scudetto che, però, non arrivò mai. Tuttavia, il volume non si limita ai grandi nomi, ma include anche racconti di giornate di passione e di personaggi indimenticabili.
    Durante la presentazione, Mimmo Carratelli, decano dei giornalisti napoletani, ha ricordato come “il periodo del Dopoguerra è quello più romantico della storia azzurra”. Il libro, infatti, riporta alla memoria protagonisti come il portiere Casari e i mediani Castelli e Granata, che secondo Carratelli “oggi sarebbero tra i più forti al mondo”. Il Vomero, in quegli anni, fu lo scenario delle gesta di Jeppson e Vinicio, acquistati da Lauro non solo per ambizioni sportive, ma anche politiche, come dimostrano le 300 mila preferenze ottenute.
    Il presidente del Circolo Savoia, Fabrizio Cattaneo della Volta, ha espresso la sua soddisfazione per aver ospitato l’evento: “Siamo felici di accogliere un’altra grande manifestazione al nostro Club. Napoli è sempre più capitale dello sport, tra ciclismo, vela e l’immancabile calcio”.
    Alla presentazione hanno partecipato anche Gianfranco Coppola, presidente dell’USSI, Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, e il giornalista Marco Lobasso, testimoniando l’importanza dell’evento per la comunità sportiva e giornalistica napoletana.
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    De Laurentiis nuova stoccata a Spalletti: “Stagione fallimentare parte da marzo dello scorso”

    Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, non perde occasione di dare stoccate al tecnico che gli ha regalato lo scudetto e nel commentare la stagione appena conclusa, definendola “fallimentare” ha ricordato le radici della debacle già nel marzo 2023.PUBBLICITA

    Secondo il patron azzurro, i problemi della stagione 2023/24 erano già evidenti a partire da marzo 2023, quando la squadra subì 4 gol dal Milan. E li che ci fu la rottura definitiva e insanabile con Spalletti.
    E da abile affabulatore,  mentendo sapendo di mentire, ha prima detto che aveva previsto il fallimento e poi etichettato il fallimento come necessario per capire gli errori commessi e ripartire con forza.
    Una sorta di smemorato di Collegno: a giugno aveva detto che questa squadra vinceva da sola con qualsiasi allenatore e che non era necessario un direttore sportivo di polso e competente. Tutti errori che pesano sul suo groppone e sulle sue egocentriche decisioni. E purtroppo nessuno gli ricorda queste
    Nessun rimpianto per la scelta di non “scatenare guerre interne”: De Laurentiis ha spiegato che, nonostante la consapevolezza di non poter competere per lo scudetto, ha preferito evitare conflitti all’interno del club. “Ho accettato la grande soddisfazione dello scudetto e anche la misera annata di quest’anno”, ha dichiarato.
    “In questa stagione possiamo pensare che dire ho sbagliato a mandare via il tecnico Garcia? Chi lo sa, gli sbagli si ammettono in lavoro”, ha affermato De Laurentiis, sottolineando che non teme di assumersi le proprie responsabilità.
    “In società arriveranno molte altre figure”
    De Laurentiis ha annunciato l’arrivo del nuovo direttore sportivo Gianluca Manna, oltre a “molte altre figure” nella società. “Le scelte fatte finora – ha detto – sono frutto degli scouting, degli operatori che sono sempre stati gli stessi”, ha precisato, aggiungendo che “non mi sono fermato neanche quando ho capito che la stagione era compromessa e potevo fermarmi. Vado avanti senza stop per capire anche le opportunità e gli errori”.
    De Laurentiis ha rivendicato la scelta di acquistare il giovane attaccante Ngonge, assumendosene la responsabilità “nel bene e nel male”. Per quanto riguarda gli altri giocatori, ha precisato che sono stati scelti dal club, che ha una squadra di esperti che ci lavora.
    De Laurentiis ha concluso sottolineando che, nonostante la stagione fallimentare, il Napoli rimane un club ambizioso. “Se per un anno non andiamo in Europa non sarà un trauma, respireremo ossigenando il cervello e andremo avanti con grande passionalità. Perché se lavori con passione non perdi, se lavori perché ‘s’adda campà’, non vai da nessuna parte”, ha affermato.
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    LA CONFERENZA De Laurentiis ci ripensa: “Stadio a Bagnoli? E chi me lo fa fare! Puntiamo sul Maradona”

    Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è tornato sui suoi passi e ha respinto categoricamente l’idea di costruire un nuovo stadio a Bagnoli, esprimendo serie preoccupazioni riguardo alla fattibilità del progetto. “Mi sono fatto una serie di domande – ha dichiarato De Laurentiis – e ho pensato: chi me lo fa fare di andare in un territorio così problematico? Mi immetterei in un contesto di caos con ruspe e camion, per poi rischiare di sgomberare 50.000 persone dallo stadio se arriva il bradisismo”.PUBBLICITA

    Il presidente azzurro ha quindi manifestato la sua intenzione di concentrarsi sul rinnovamento dello stadio Maradona, ribadendo la necessità di un’accelerazione dei tempi. “Mi sono messo l’anima in pace – ha spiegato De Laurentiis – e voglio che partiamo velocemente perché dobbiamo lasciare Castel Volturno. Ho chiamato i miei architetti e ho detto che voglio metterci due anni per ristrutturare il Maradona e ho dato loro anche gli input mentre venivo qui a Napoli in treno”.
    De Laurentiis ha poi criticato aspramente l’amministrazione comunale per la sua presunta inefficienza nella gestione del Maradona e nei rapporti con il club. “Punterò ovviamente sul Maradona da trasformare – ha affermato il presidente del Napoli – ma ho fatto una fatica gigantesca con il Comune di Napoli. Ora servono i lavori, io ci metto i soldi miei, ma mi devono firmare una carta in bianca di autorizzazioni, perché se arriva qualcuno a fermarci mentre facciamo i lavori mi alzo, me ne vado e non mi vedono più in questa città”.
    Infine, De Laurentiis ha parlato dei progetti futuri del club, annunciando l’intenzione di costruire una nuova sede tecnica entro settembre. “Mi aspetto di mettere le prime pietre per la nuova sede del Napoli – ha dichiarato – serve un luogo dove i giovani vanno con tranquillità”.
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    PARLA LOMBARDO Napoli in silenzio stampa dopo il ko con il Bologna: “Decisione dell’allenatore e del gruppo squadra”

    “Vogliamo scusarci con i media per il silenzio del Napoli, ma questa è stata una decisione dell’allenatore e del gruppo squadra. Non è questione di non voler metterci la faccia: ci sarà a breve il momento per parlare con la stampa”. Con queste parole il Napoli ha annunciato il silenzio stampa.PUBBLICITA

    L’intervento è stato di Nicola Lombardo, responsabile della comunicazione del Calcio Napoli, ai microfoni di Dazn, dopo la sconfitta per 2-0 contro il Bologna. “Il momento è complicato e ci dispiace per i tifosi che sono l’anima di una squadra di calcio”, ha aggiunto, sottolineando la delusione per il risultato e la situazione attuale del Napoli.
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    IL COMMENTO Thiago Motta: “Vittoria pesante contro una squadra forte, abbiamo un gruppo fantastico”

    “Oggi abbiamo fatto l’ennesima grande prestazione e questa è una vittoria pesante, arrivata in trasferta contro una squadra forte”. Sono le parole di Thiago Motta, allenatore del Bologna, ai microfoni di Dazn, dopo la vittoria per 2-0 contro il Napoli. “Più che parlare di Champions, la mia felicità oggi sta nel celebrare il gruppo. Non so quanti punti ci mancano per l’aritmetica: voglio solo godermi il momento assieme a questi ragazzi fantastici”.PUBBLICITA

    Motta ha voluto ringraziare anche i tifosi del Bologna: “Sono felice per i nostri splendidi tifosi che seguono sempre la squadra: auguro loro di godersi questo bel momento”. Riguardo alle scelte di formazione, Motta ha spiegato: “Riesco a capire tante cose, grazie a quello che vedo ogni settimana. Gli undici titolari di oggi meritavano di iniziare la partita. È un peccato non poter far giocare tutta la squadra”.
    Il tecnico del Bologna ha anche commentato la decisione di schierare Ravaglia tra i pali al posto di Skorupski: “Abbiamo due grandissimi portieri in questo momento e lui oggi meritava di giocare. Ripeto non ho azzeccato nulla: mi fido solo di quello che analizzo nelle varie partite e durante gli allenamenti. Io cerco di essere più attento possibile ed essere onesto e giusto con tutti i miei giocatori”.
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    L’INFORTUNIO Napoli, si ferma ancora Zielinski: lesione muscolare di basso grado

    Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro la Roma in programma domenica allo Stadio Maradona per la 34esima giornata di Serie A (ore 18). La squadra ha lavorato sul campo 2 iniziando la sessione con attivazione e torello.PUBBLICITA

    Successivamente il gruppo ha disputato una partitina a campo ridotto. Chiusura di seduta con lavoro tecnico tattico. Olivera si è allenato in gruppo. Zielinski ha svolto terapie per una lesione di basso grado al gastrocnemio mediale della gamba sinistra occorso nell’allenamento di ieri. Terapie per Gollini.
    Zielinski salterà dunque la prossima partita contro la Roma, in programma domani al Maradona. Il giocatore polacco ha subito una lesione di basso grado al muscolo gastrocnemio mediale della gamba sinistra durante l’allenamento di ieri.
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    I DETTAGLI Comune stanzia fondi per lavori di sicurezza allo stadio Maradona

    La Giunta comunale ha dato il via libera ai lavori di messa in sicurezza di un settore delle gradinate della Curva B inferiore dello stadio Maradona. Questa decisione è stata presa in seguito al riscontro di alcuni avvallamenti dei gradoni, che hanno evidenziato la necessità di interventi urgenti.PUBBLICITA

    Il progetto prevede un intervento che durerà circa un mese e mezzo e sarà supervisionato direttamente dal Servizio Tecnico Edilizia Sportiva dell’Area Patrimonio del Comune. Durante i lavori, sarà delimitata e resa inaccessibile ai tifosi solo la parte interessata dalle opere, garantendo così la sicurezza del pubblico presente allo stadio.
    L’approvazione dell’intervento è avvenuta durante la seduta odierna della Giunta comunale. Il costo totale dei lavori necessari per il ripristino delle condizioni di sicurezza è stimato in 112mila euro. L’intervento mira a garantire che lo stadio Maradona continui a essere un luogo sicuro e accogliente per tutti i suoi spettatori. LEGGI TUTTO

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    LA PROTESTA A Empoli i tifosi del Napoli in ‘sciopero’: 15′ di silenzio

    Una protesta silenziosa ha aperto oggi la sfida tra Empoli e Napoli: gli ultras partenopei hanno deciso infatti di ritardare l’inizio del loro tifo come segno di dissenso verso la squadra per le recenti prestazioni ampiamente deludenti. I canti e il tifo hanno infatti preso il via con un ritardo di 15 minuti rispetto al fischio d’inizio.PUBBLICITA

    Nonostante tutto, al Castellani c’è una forte presenza di tifosi napoletani nella Curva Sud, settore dedicato agli ospiti. Al 4′ i padroni di casa sono passati dunque in vantaggio con un colpo di testa di Cerri che ha fatto esultare gli oltre 12mila sostenitori toscani presenti all’impianto.
    Nonostante il sostegno dei propri sostenitori, il Napoli ha faticato a far valere la propria presenza sul terreno di gioco, mentre gli ultras dell’Empoli celebravano il vantaggio della loro squadra. Il primo tempo si è concluso infatti così, 1-0 per gli uomini di Nicola con gli azzurri in grande difficoltà. LEGGI TUTTO

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    LA GIORNATA Mertens torna a Napoli: birra in spiaggia e sorpresa agli ex compagni

    Un ritorno inaspettato e pieno di emozioni per Dries Mertens, l’ex attaccante del Napoli, che ha fatto visita alla città partenopea insieme alla sua famiglia durante una pausa dai suoi impegni con il Galatasaray. Mertens, che si è trasferito in Turchia nell’estate del 2022, ha colto l’occasione per fare un breve ritorno nella città che ha sempre considerato “casa sua”.PUBBLICITA

    Una foto pubblicata dal calciatore belga su Instagram lo ritrae al Lido Serena a Posillipo, con il maestoso Vesuvio sullo sfondo, mentre si gode una birra Peroni in compagnia della moglie Kat e di alcuni amici, godendosi una giornata di relax sulla spiaggia. Ma la sorpresa più grande è stata riservata ai suoi ex compagni di squadra del Napoli.
    Mertens ha fatto un’apparizione speciale al Konami Training Center, dove la squadra si stava allenando, portando con sé il suo primogenito, Ciro. Il piccolo Ciro, nato durante gli anni trascorsi da Mertens a Napoli, ha indossato con orgoglio la maglia dello Scudetto di quest’anno, con il nome “Ciro” sulle spalle e il numero 14, lo stesso di suo padre durante i suoi anni al Napoli. LEGGI TUTTO

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    Politano: “Dobbiamo giocare sempre come nel secondo tempo”

    “Abbiamo dimostrato il nostro valore, dobbiamo capire che siamo forti e dobbiamo giocare sempre come nel secondo tempo. Nell’intervallo ci siamo detti che dovevamo darci una svegliata, ognuno di noi deve dare di più perché abbiamo ancora 7 partite e possiamo fare di più. Purtroppo quest’anno abbiamo fatto troppe partite così così”.PUBBLICITA

    Così l’esterno di attacco del Napoli, Matteo Politano, a Dazn, dopo il successo contro il Monza.
    Politano è stato autore di un gol da cineteca con palla all’incrocio dei pali con un tiro al volo da fuori area e da ha dato il via alla rimonta del Napoli dopo il pareggio di Osimhen appena due minuti prima LEGGI TUTTO