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    Arzano, per evitare un’auto sbanda e distrugge parapetto e palo della luce

    Arzano. Per evitare un’auto sbanda e distrugge parapetto e palo della luce. Intervento della polizia locale, sequestrato il veicolo.PUBBLICITA
    E’ quanto successo ad Arzano dove il conducente di un’auto, una Lancia y, per evitare un’altra auto che lo precedeva e che ha frenato all’improvviso, ha deviato la manovra impattando su un muro alla via Falcone e Borsellino.

    Punti Chiave ArticoloDiversi i danni al parapetto e al palo della pubblica illuminazione che grazie all’intervento tempestivo degli agenti della polizia locale di transito, è stato subito messo in sicurezza dalla società di energia elettrica. Ad un accurato controllo, il veicolo è risultato essere sprovvisto di copertura assicurativa e perciò posto sotto sequestro con una sanzione di oltre mille euro.
    L’auto era anche senza assicurazione Il proprietario del veicolo che ha provocato i danni, dovrà risarcire l’Ente per il pagamento di quanto distrutto.
    Nel corso dei controlli diversi i veicoli posti sotto sequestro nel parcheggio antistante il luogo dell’incidente, sito perché privi di copertura assicurativa e altre violazioni al codice della strada. P.B. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Arzano guardia giurata picchiata per un’auto parcheggiata male: denunciato anche un minorenne

    Arzano. Pugni e calci per strada, interviene la polizia municipale in una rissa. Tra i denunciati un minorenne.PUBBLICITA
    “Stronzo, scendi e ti faccio vedere”, è la frase pronunciata da un cinquantenne di Arzano contro una guardia giurata invitandola a scendere da casa per spostare l’auto parcheggiata fuori al suo cancello alla via Atellana.

    Punti Chiave ArticoloSceso in strada per ottemperare all’invito, c’è stato un vero e proprio “agguato”.Infatti il vigilante veniva bloccato dall’uomo di spalle e un minorenne, figlio di quest’ultimo, lo colpiva al volto. Nel mentre transitava una pattuglia della polizia municipale di Arzano diretta dal Comandante Biagio Chiariello che notava un gruppo di persone che assisteva alla scena e riuscivano a dividere i tre facendoli soccorrere in ospedale per la guarigione.
    Danneggiata anche l’auto del vigilante L’auto, una Toyota, veniva danneggiata dal minorenne che ne spaccava gli specchietti e piegava la targa. A conclusione della procedure è stata redatta informativa di polizia giudiziaria alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord per rissa mentre il minorenne è stato segnalato al Tribunale per i minorenni.P.B. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Arzano, il doppio incarico sul Piano Urbano Comunale e la denuncia dell’opposizione

    Arzano. Ipotesi di truffa sul Piano Urbano Comunale: denuncia pubblica in consiglio comunale da parte del consigliere di opposizione, Salvatore Borreale.PUBBLICITA

    L’input sulla grave vicenda – ha denunciato pubblicamente il consigliere di Arzano Viva – arriva direttamente da uno dei tre professionisti componenti dell’ATP che ha già denunciato la vicenda all’ordine professionale.

    Ma la cosa ancora più grave – secondo quanto denunciato e messo agli atti del consiglio – sarebbe la costituzione di un “doppio incarico” sul Puc con aggravio di soldi per le già disastrate casse del comune (si aggiungerebbe 80mila euro ai 25mila previsti nel primario affidamento all’ATP).
    Piano regolatore che, secondo quanto denunciato pubblicamente da diverse forze politiche, nessuno ne conoscerebbe (tranne in pochi) il contenuto.

    A chiedere l’intervento dell’ Autorità Nazionale Anticorruzione e del Prefetto di Napoli Michele Di Bari, a seguito dell’interrogazione “bomba” del consigliere di opposizione, Borreale, sul Puc è stato il giornalista anticamorra Mimmo Rubio.
    “Sull’Atp investita per la redazione del Puc –scrive Rubio – ci sarebbero denunce specifiche di violazione della trasparenza fatte all’ordine professionale ed anche alla Procura della Repubblica.
    Sotto accusa l’operato del dirigente dell’ufficio tecnico, Gianfranco Marino, già sotto processo al Comune di Pompei per abuso d’ufficio in concorso ed abuso edilizio, dell’Assessore al ramo Francesco Taglialatela e del segretario comunale, Francesco Battaglia”.
    “Prefetto Michele Di Bari – ribadisce Rubio – se ci sei batti un colpo: ad Arzano stanno succedendo cose inverosimili sulla gestione del comune. Questa è solo l’ultima di tante…”.
    In effetti lo Stato pare abbia abbandonato Arzano con l’assenza totale di accertamenti di prevenzione e repressione di fenomeni inerenti la pubblica amministrazione.
    Francesco Nardelli
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    Arzano – Attività commerciali e parcheggiatori abusivi: scoppiano le polemiche sui controlli

    Arzano – Attività commerciali e parcheggiatori abusivi: scoppiano le polemiche sui controlli. Non sono bastate le segnalazioni dei cittadini e dei passanti sui social per mettere un freno e ripristinare la legalità ad Arzano. Per l’area esterna al cimitero, presso il parcheggio di via Pecchia e la locale Azienda Sanitaria, sarebbero decine le segnalazioni degli utenti che nel recarsi presso le strutture pubbliche devono assistere al presidio costante di una massiccia presenza di parcheggiatori abusivi.
    Un problema in verità cronico in alcune aree della città, causa anche dell’enorme difficoltà di trovare un parcheggio a ridosso del centro storico e di via Napoli dopo la chiusura di quello allocato all’interno dell’ex area mercatale oggi chiuso per l’avvio dei lavori di costruzione della nuova casa comunale.
    Un tema, quello dei parcheggi, che è stato affrontato più volte a vari livelli istituzionali ma che da anni non riesce a trovare una degna soluzione. Ne sanno qualcosa i residenti che, dopo le proteste, sono costretti a parcheggiare le proprie auto in strada alla mercé di ladri e vandali. A corollario di tanto, alcuni cittadini segnalerebbero la presenza di alcune attività commerciali svolte nel centro storico in maniera del tutto abusiva. Ovviamente si attendono le verifiche del caso.
    P.B.
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    Arzano paletti e fioriere abusive: la protesta dei cittadini

    Arzano.Paletti e fioriere abusive in via Taormina e via Rimini: città senza controlli. Non sono bastate le segnalazioni dei cittadini e dei passanti per mettere un freno e ripristinare la legalità ad Arzano. In via Taormina (nella foto), secondo i residenti, sarebbe tanta l’impunità che alcuni condomini hanno istallato su pubblica via, sulla carreggiata, paletti metallici. Molti dei paletti presentano addirittura il getto in cemento per fissarli nella sede stradale.

    Punti Chiave ArticoloMentre per via Rimini (nella foto), anche in questo caso, le fioriere e vasi fanno ancora bella mostra di se. Ma tutto questo accade un po’ in tutta la città con gli uomini della polizia locale che sottorganico e nonostante le nuove tre assunzioni, non riesce a dare risposte concrete per debellare il triste fenomeno. Addirittura in via Pecchia e via L. Rocco, fruttivendoli e ferramenta espongono al loro merce sui marciapiedi e alcuni occupando la sede stradale con carrelli e sedie onde evitare di far parcheggiare le auto.  Oltre a paletti e fioriere selvagge imperversa anche sedia selvaggia “Chi di competenza, dovrebbe di avviare un controllo sulle tante attività commerciali che occupano spazi pubblici sui marciapiedi e sulla strade della città, verificando l’intralcio al passaggio dei pedoni sui marciapiedi o che impediscono il parcheggio sul margine della strada”, precisa A.L. un residente. “Su queste violazioni gravi e impattanti sulla vivibilità delle nostra strade, che implicano una trasformazione di spazi pubblici in vere e proprie proprietà private, bisogna intervenire urgentemente”. Francesco Nardelli

    I paletti abusivi

    I paletti abusivi

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    Arzano sequestrato pane cafone, la polizia locale denuncia abusivi

    La Polizia Locale di Arzano, guidata dal Comandante Biagio Chiariello, continua la sua attività di controllo del territorio per contrastare il commercio abusivo di generi alimentari dannosi per la salute.PUBBLICITA

    Nel corso di un’operazione mirata, gli agenti hanno sequestrato due auto e denunciato due persone che trasportavano illegalmente pane cafone e altri alimenti in violazione delle norme igienico-sanitarie.

    Punti Chiave ArticoloI trasportatori abusivi sono stati sanzionati per un totale di 10.000 euro per violazione della legge regionale e le loro violazioni sono state contestate ai sensi del Testo Unico Leggi Sanitarie, con reati segnalati all’Autorità Giudiziaria.PUBBLICITA

    Controlli nei panifici e furto d’acqua L’attività di controllo è proseguita in alcuni panifici risultati irregolari in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. I proprietari sono stati denunciati e sanzionati dall’ASL e, a seguito di accertamenti, è emerso che rubavano acqua. La merce sequestrata non era donabile Purtroppo, a causa delle precarie condizioni in cui si trovava, la merce sequestrata non è potuta essere donata e pertanto è stata distrutta. L’operazione di oggi dimostra l’impegno della Polizia Locale di Arzano nel tutelare la salute pubblica e il decoro urbano, contrastando il commercio abusivo di generi alimentari e garantendo il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Azano, continuano le colate di cemento in città: la denuncia del giornalista anticamorra Mimmo Rubio

    Arzano. “Proseguono i lavori, autorizzati con concessione illegittima, in violazione dei requisiti previsti dal Piano Casa, per la costruzione di un palazzo di cinque piani in luogo di un vecchio capannone a ridosso di via Napoli, ad Arzano, secondo comune più cementificato in Italia con l’83,2% di suolo impermeabilizzato, secondo solo a Casavatore che detiene il primato con il 90,9 %”.PUBBLICITA

    “Ebbene quanto concesso nella fattispecie – precisa Rubio -, lo ribadiamo, è “illegittimo”. Di fatti la norma utilizzata per ottenere la licenza è quella del cosiddetto “piano casa”, solo che quella norma, oltre a consentire ampliamenti del 20 e 35 %, prevedeva la trasformazione edilizia, a parità di volume, non di un unico capannone dismesso, ma di un “compendio immobiliare”.

    Ovvero un gruppo di fabbricati, magari di un proprietario o di tanti proprietari riuniti in consorzio, purché fossero più immobili dismessi e soprattutto che si trovassero in zone degradate e periferiche, questo per consentire una rigenerazione urbana ed immobiliare di un intera zona degradata a parità di volume, prevedendo anche l’obbligo di lasciare il 30% delle nuove case in costruzione per alloggi popolari attraverso convenzione con il Comune che avrebbe poi individuato i soggetti a cui assegnare la parte degli alloggi popolari.PUBBLICITA

    Invece si è data licenza per un palazzo alto circa 16 metri dove esisteva un unico capannone alto 6 metri e peraltro senza prevedere parcheggi in una strada già densamente affollata di auto e senza stipulare alcuna convenzione per l’edilizia residenziale popolare”.
    La Legge presa a riferimento –ha proseguito il giornalista sotto scorta-, “sotto l’aspetto del “compendio Immobiliare” e della “a parità di Volume”, è stata tra l’altro oggetto di una chiara spiegazione del legislatore stesso attraverso la Consulta di garanzia statutaria della Regione Campania, ma sembra che neanche questo chiarimento sia stato tenuto in considerazione da chi ha architettato questo progetto.
    Ancora una volta in questo paese si favorisce la speculazione edilizia contro ogni norma e legge.Già in tal senso la cosa avrebbe dell’incredibile, che si lasci costruire un palazzo di cinque piani lì al centro di una zona altamente urbanizzata, al centro della città, a ridosso di tanti piccoli fabbricati mono e bifamiliari che si vedranno “oppressi” dai soliti pseudo imprenditori”:
    Francesco Nardelli
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    Arzano, indagine sull’assegnazione degli alloggi popolari

    Arzano. Assegnazione alloggi popolari: indagini della Guardia di Finanza e Polizia di Stato dopo il deposito di tre circostanziate denunce.
    Una vera e propria bufera giudiziaria potrebbe abbattersi sull’amministrazione comunale dopo le querele depositate da alcuni cittadini – in lista d’attesa per l’assegnazione – nei confronti del comune e che, a quanto trapela, anche contro alcuni politici locali.
    E anche se è top secret il contenuto delle stesse – visto il segreto istruttorio imposto in fase d’indagine -, sono diverse le voci che si rincorrono circa il presunto coinvolgimento di qualche amministratore in una vicenda che ha già visto l’occupazione degli alloggi popolari da parte di soggetti legati alla criminalità organizzata da qualche mese sfrattati dopo le indagini della Polizia locale di Arzano.
    A pubblicare le denunce il giornalista sotto scorta Mimmo Rubio sul social Arzano News. “Ecco come rispondiamo subito e per le rime alle gravi insinuazioni della sindaca Aruta. In allegato il frontespizio di tre querele -denunce depositate (il 16 e 17 maggio 2024) alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Stato che riguardano proprio le vicende alloggi popolari, graduatoria, etc”.
    “Alcuni cittadini arzanesi si sono rivolti direttamente alla magistratura su questa vicenda – conferma Rubio – , per fare eventualmente valere i propri diritti. E sarà anche l’autorità giudiziaria a fare chiarezza su chi, a livello locale, si è prestato eventualmente per “perorare” cause ed ora se ne è lavato le mani e va dicendo che decide esclusivamente la Regione. Saranno ora gli organi preposti a fare luce su tutto”.
    “Noi di sicuro continueremo a fare informazione libera e non ci intimoriscono minacce varie e l’intervento della sindaca Aruta dove durante il consiglio comunale del 20 maggio ha lanciato velate minacce alla stampa libera (quindi Arzano news!) parlando di disinformazione e populismo.
    Gridando addirittura “a lupo a lupo” lasciando intendere un pericolo sociale fomentato dalla stampa libera. Una cosa è certa – conclude – : questa amministrazione fallimentare e poco trasparente ha preso ormai coscienza che è crollata nei consensi in città”.
    Francesco Nardelli
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    IL CASO Arzano, fioriere e piante per impedire la sosta in via Rimini

    La battaglia per i posteggi ad Arzano si tinge di verde. A Via Rimini, le fioriere e le piante spuntano come barriere per impedire la sosta delle auto, trasformando la contesa per i parcheggi in una vera e propria guerra “verde”. Quella di riservarsi il parcheggio con sedie, cassette vuote o altri oggetti è una pratica ormai comune sulle strade.
    Tuttavia, questa abitudine cozza con la buona educazione e, soprattutto, con la legge. L’uso di piante e fioriere per lo stesso scopo non fa eccezione. Da anni i cittadini segnalano il fenomeno sui social, ma senza risultati concreti. “Ogni giorno ci sono litigi per i parcheggi. Le persone mettono piante sul suolo pubblico per riservarsi il posto, e questo accade in Via Rimini, Via Luigi Rocco e Via Pecchia,” denunciano i residenti, stanchi della situazione.
    A Via Rimini, su un solo lato della strada, si contano addirittura dieci fioriere di grossa cubatura, un fenomeno simile a quello della vicina Via Taormina. I cittadini chiedono a gran voce l’intervento delle autorità: “A quando le verifiche?”. La speranza è che le istituzioni intervengano presto per riportare ordine e legalità nelle strade di Arzano, ponendo fine a una pratica che genera tensioni e disagi quotidiani.
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    Arzano, sventato cavallo di ritorno: l’auto rubata ritrovata dai vigili

    Arzano. Sventato ‘cavallo di ritorno’ di una Fiat Panda pronta per essere cannibalizzata: intervento della polizia locale.
    La “chiamata”, dammi i soldi altrimenti non rivedi più l’auto. Questa è la tecnica utilizzata dai ladri di auto pronti a cannibalizzarle se non accetti.
    Ieri pomeriggio una pattuglia della polizia locale di Arzano è stata allertata da un cittadino della presenza di una Fiat Panda con portiera mancante in una traversa di via Cristoforo Colombo in adiacenza degli alloggi popolari.
    Precipitati sul posto, gli agenti agli ordini del comandante Biagio Chiariello hanno rilevato il veicolo non era da ricercare ma le sue condizioni li hanno insospettiti.
    Rintracciato il proprietario, un uomo di Frattaminore, ha riferito di aver sporto denuncia di furto qualche ora prima in quanto la vettura era stata rubata sotto l’abitazione e che l’auto era l’unico mezzo in uso alla famiglia.
    All’arrivo sul posto ha riferito agli agenti che c’era stato qualche tentativo di chiedergli somme di denaro per la restituzione ma di aver rinunciato in quanto in difficoltà economiche. L’intervento ha evitato che l’auto fosse cannibalizzata dopo che alcuni pezzi già erano stati smontati.
    La persona ha ringraziato le forze dell’ordine e quanto posto in essere è la testimonianza della collaborazione tra cittadini e istituzioni.
    Ad Arzano e nei comuni a Nord di Napoli i depositi delle auto rubate
    I furti d’auto ormai hanno investito quasi tutti i comuni a nord di Napoli e proprio ad Arzano, in più occasioni, i carabinieri hanno scoperto e sequestrato veri e propri depositi di auto rubate da “riconsegnare” ai proprietari con la tecnica del cavallo di ritorno, oppure i attesa di essere smontate e rivendute a pezzi immettendole sul mercato nero.
    I depositi dei ladri furono individuati in via Colombo, nell’area di un ex bar e nel cortile di una fabbrica dismessa di via Vittorio Emanuele.
    P. B.
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    Ad Arzano maxi colata di cemento al posto di un capannone

    Arzano.Il giornalista sotto scorta Mimmo Rubio denuncia speculazioni edilizie in spregio alle regole e alla salvaguardia del territorio.“Ad Arzano, secondo comune più cementificato in Italia con l’83,2 % di suolo impermeabilizzato, secondo solo a Casavatore che detiene il primato con il 90,9 %, si pensa ancora a fare speculazione edilizia con il “favore” di dirigenti e con “l’aiutino” degli amministratori”, denuncia Rubio.
    “Come se non bastasse prevedere un’ulteriore casa comunale con una spesa di circa 6 milioni di euro in luogo magari di un centro sportivo che tanto consenso avrebbe avuto dai cittadini e soprattutto dai nostri giovani ragazzi, ad Arzano si starebbe assistendo – sempre secondo il giornalista che più volte ha chiesto l’intervento della Procura di Napoli – all’ennesima “vendita sulla carta” di nuovi appartamenti che starebbero nascendo nella zona di via Napoli ed adiacenze”.
    “In realtà – spiega il giornalista anticamorra- , secondo beni informati, le case proposte in vendita sulla carta non avrebbero tutte le carte in regola”.
    “Su via Napoli, l’ex opificio “Campanile”, è stato oggetto di rilascio di una autorizzazione che, secondo le regole, prevede una galleria commerciale con una ampia piazza aperta al pubblico, aree di parcheggio al piano terra e interrati e due piani per un totale di 12 appartamenti.
    Il punto è che chi ha “ereditato” il progetto vuole di più sottraendo ciò che spetta per legge al pubblico utilizzo, tanto da aver venduto già ciò che non è stato ancora autorizzato, ma ci penserà la nostra amministrazione ad accontentare gli imprenditori….
    Nelle immediate vicinanze – prosegue- dell’ex opificio Campanile invece, è in corso di costruzione un palazzo di cinque piani in luogo di un vecchio capannone. Ebbene quanto concesso è “illegittimo”.
    Di fatti – secondo Rubio – la norma utilizzata per ottenere la licenza sarebbe quella del cosiddetto “piano casa”, solo che quella norma, oltre a consentire ampliamenti del 20 e 35 %, prevedeva la trasformazione edilizia, a parità di volume, non di un unico capannone dismesso, ma di un “compendio immobiliare”.
    Ovvero un gruppo di fabbricati, magari di un proprietario o di tanti proprietari riuniti in consorzio, purché fossero più immobili dismessi e soprattutto che si trovassero in zone degradate e periferiche.
    Questo per consentire una rigenerazione urbana ed immobiliare di un intera zona degradata a parità di volume, prevedendo anche l’obbligo di lasciare il 30% delle nuove case in costruzione per alloggi popolari attraverso convenzione con il Comune che avrebbe poi individuato i soggetti a cui assegnare la parte degli alloggi popolari.
    Invece si sarebbe data licenza per un palazzo alto circa 16 metri dove esisteva un unico capannone alto 6 metri e peraltro senza prevedere parcheggi in una strada già densamente affollata di auto e senza stipulare alcuna convenzione per l’edilizia residenziale popolare.
    La Legge presa a riferimento, sotto l’aspetto del “compendio Immobiliare” e della “a parità di Volume”, è stata tra l’altro oggetto di una chiara spiegazione del legislatore stesso attraverso la Consulta di garanzia statutaria della Regione Campania, ma sembra che neanche questo chiarimento sia stato tenuto in considerazione da chi ha architettato questo progetto.
    “Ancora una volta in questo paese si favorisce la speculazione edilizia contro ogni norma e legge. Già in tal senso la cosa avrebbe dell’incredibile, che si lasci costruire un palazzo di cinque piani lì al centro di una zona altamente urbanizzata, al centro della città, a ridosso di tanti piccoli fabbricati mono e bi-familiari che si vedranno “oppressi” dai soliti pseudo imprenditori che, guarda caso, sono gli stessi proprietari di immobili “sgarrupati” al centro del paese e che sono riusciti ad ottenere licenze con il piano caso in pieno centro storico edificando palazzi al posto di vecchie abitazioni, ma che si guardano bene dal recuperare e ristrutturare in quanto, in centro storico, non sarebbe ammissibile costruire cinque piani in luogo di un piccolo immobile anticamente di due livelli, tant’è che si lascia lì, in bella mostra, a determinare pericolo di crollo e un interminabile problema di carattere sanitario per i cittadini.
    E noi, a tutela dell’interesse pubblico, in una città dove non c’è più verde, non ci sono servizi, non c’è nulla a salvaguardia di una vivibilità normale, non ci arrenderemo e contrasteremo tutti gli speculatori del mattone, i “prenditori” arzanesi, e i loro soci in affari della politica, che vogliono fare business in contrasto con la legge.
    Invieremo, quindi, informative dettagliate alla Procura perché sia la Magistratura a far luce sulla contrastante difformità del Piano Casa applicato in questi due specifici casi ad Arzano, su queste due maxi colate di cemento e su eventuali omissioni comunali previste per legge (la cosiddetta compensazione “pubblica”)”.
    Francesco Nardelli
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    Arzano, ladri ancora in azione: ennesimo tentativo di furto con spaccata nella notte

    Arzano. Nel mirino dei ladri notturni è finito il circolo ricreativo in via Alfredo Pecchia (nella foto) dove venne gambizzato Antonio Alterio finito in carcere nel 2023 per la tentata estorsione al bar Bellagio e ritenuto affiliato, unitamente ai fratelli Gennaro e Raffaele (detenuti), al clan della 167 di Arzano.
    Strani furti che si stanno perpetrando a ritmo incessante ai danni dei commercianti del territorio. Ieri notte, infatti, ad essere preso di mira è stato un circoletto ricreativo a cui i ladri hanno prodotto solo danni sfondando la serranda essendo lo stesso privo di qualunque oggetto, cassa o cose da trafugare e portare via.
    Cosa avvenuta anche contro altri commercianti dove i danni si sono limitati alle serrande o alle porte d’ingresso. L’ultimo in ordine di tempo ad essere “visitato dai mariuoli” è stato il negozio di telefonia Electronic Point, dove i malviventi, avevano trafugato solo qualche cellulare provocando al proprietario dell’attività commerciale un ingente danno sia alla porta d’ingresso che alla saracinesca
    . Un escalation che sembra inarrestabile con la politica di ogni ordine e grado che non riesce a dare risposte concrete evidentemente troppo impegnata in campagna elettorale per le elezioni europee.
    I furti che si stanno susseguendo ad un ritmo incessante danno adito a più di un dubbio sia sulla dinamica sia per le modalità che in alcuni casi hanno prodotto solo danni e nient’altro. E intanto l’ombra lunga della camorra aleggia come un fantasma e in molti si pongono alcune domande.
     Finita la stagione delle bombe il clan è passato ai furti?
    E’ forse finita la stagione delle bombe con la camorra di Arzano che predilige i furti come messaggio minatorio per poi proporre la tranquillità? Oppure siamo di fronte ad una batteria di ladri ben organizzata che punta al sostentamento della casse del clan?
    Fatto sta che tali strategie – se confutate – potrebbero inquadrarsi nella cosiddetta “strategia della sommersione”, preferendo agire sottotraccia, in modo quasi invisibile, attuando una “tradizionale” azione di spiegamento sul territorio di ladruncoli assoldati dalla camorra per non suscitare allarme sociale e sfuggire alla morsa delle investigazioni.
    P.B.

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