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    Ispezioni dei Nas nelle case di riposo: il 32% con irregolarità

    Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il ministero della Salute, ha condotto ispezioni nazionali nelle case di riposo per anziani e strutture socio-assistenziali.
    Durante questa campagna di controlli sono state ispezionate oltre 600 strutture, evidenziando irregolarità in ben 191 di esse, pari al 32%. Tra le principali violazioni rilevate, 11 case di riposo non erano in regola per quanto riguarda le normative antincendio.
    Altre irregolarità riguardavano inadeguatezze strutturali, gestionali e autorizzative, come l’abusivo ampliamento della capacità ricettiva e carenze negli spazi a disposizione dei residenti.
    Le conseguenze per chi gestisce in modo non conforme le strutture sono state pesanti: sono state deferite all’autorità giudiziaria 43 persone per varie violazioni e sanzionati 153 gestori, per un importo complessivo di oltre 67.000 euro. Inoltre, sono state adottate misure di sospensione e chiusura nei confronti di 12 strutture, con un impatto economico stimato di oltre 9 milioni di euro.
    I controlli hanno portato alla chiusura di diverse strutture, come nel caso di una residenza per anziani in provincia di Alessandria, dove sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e di sicurezza, con il trasferimento di 29 ospiti.
    Sanzioni sono state inflitte anche a due legali responsabili di strutture nelle provincie di Pescara e Chieti, per aver superato il numero massimo di ospiti consentiti.
    Inoltre, una comunità alloggio per anziani a Siracusa è stata sospesa per diverse violazioni, tra cui l’omessa risposta agli standard strutturali e l’attivazione di un centro diurno non autorizzato.
    Tali controlli hanno messo in luce l’importanza di garantire standard adeguati nelle case di riposo per anziani e hanno evidenziato la necessità di rispettare le normative vigenti per assicurare il benessere e la sicurezza degli ospiti. LEGGI TUTTO

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     Truffano anziana a Teramo: arrestati due napoletani

    Due cittadini napoletani, di 18 e 26 anni, sono stati fermati dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo per essersi resi protagonisti di una truffa ai danni di una anziana.
    I due avrebbero contattato la donna telefonicamente, richiedendo un risarcimento di cinquemila euro per evitare l’arresto del figlio, coinvolto in un presunto incidente stradale. Nel corso della visita all’abitazione della vittima, mentre il marito era assente, uno dei truffatori ha ottenuto diversi monili d’oro per un peso complessivo di circa 50 grammi.
    Poco dopo aver consumato l’inganno, i due sono stati individuati e fermati dalla Squadra Mobile di Teramo. Sottoposti a perquisizione, è stato trovato il materiale prezioso.
    Successivamente, i sospettati sono stati arrestati e trattenuti presso le camere di sicurezza della Questura in attesa dell’udienza di convalida.
    Il Giudice, al termine della stessa, ha imposto loro l’obbligo di dimora nel Comune di Napoli e un Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Teramo per un periodo di quattro anni, su richiesta del Questore di Teramo. LEGGI TUTTO

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    Truffatore seriale di anziani di Napoli arrestato in provincia di Imperia

    I carabinieri di Imperia hanno arrestato un uomo di 53 anni, residente a Napoli, ritenuto l’autore di decine di tentativi di truffa ad anziani nella provincia.L’uomo, che non risulta esercitare alcuna regolare attività lavorativa, è già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi in tutta Italia.
    Negli ultimi due giorni, sono state diverse decine le chiamate giunte al numero di emergenza 112, quasi tutte da parte di anziani, che hanno segnalato di essere stati contattati da sedicenti marescialli dei carabinieri, poliziotti o avvocati che riferivano di un problema a seguito del quale un familiare era stato arrestato e che per liberarlo era necessario versare, a titolo di “cauzione”, una ingente somma di denaro.
    In due circostanze, però, il raggiro ha funzionato e, tra ieri e l’altro ieri, due anziane di Bordighera e Sanremo, temendo per i propri figli, hanno consegnato a un finto maresciallo, che si era presentato alla porta, tutto il denaro e i preziosi che avevano in casa.
    Nel tardo pomeriggio di ieri un’indagine dei carabinieri di Sanremo e Imperia ha permesso di individuare a Diano Marina l’auto, una Renault grigia, con la quale il finto sottufficiale si era subito allontanato dopo la truffa.
    I carabinieri hanno fermato l’uomo e, durante la perquisizione del veicolo, hanno rinvenuto, nascosto nel baule, un involucro di cellophane bianco contenente 4.100 euro in contanti e preziosi per un valore stimato di circa 15mila euro.
    L’uomo è stato arrestato con l’accusa di truffa continuata con l’aggravante di aver commesso il reato ai danni di anziani.
    Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare eventuali complici di cui si sarebbe avvalso per individuare e contattare telefonicamente le potenziali vittime sul territorio.
    I carabinieri invitano gli anziani a prestare la massima attenzione a questo tipo di truffe e a non fidarsi di telefonate o visite di persone che si presentano come appartenenti alle forze dell’ordine o a istituzioni pubbliche. LEGGI TUTTO

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    A Napoli, il primo centro comunale per Alzheimer

    Apre a Napoli il primo centro comunale per gli anziani affetti da Alzheimer. La struttura, gestita dalla Cooperativa sociale Medihospes, sarà ospitata presso la Rsa Villa San Giuseppe di via Colli Aminei e accoglierà fino a 24 ospiti.
    Le attività proposte al centro saranno di tipo riabilitativo e ludico-ricreativo, con l’obiettivo di stimolare le capacità cognitive e relazionali degli anziani. Tra le attività previste ci sono:
    Risveglio muscolareYoga della risataLaboratori di creta e argillaLaboratori di lettura e recitazioneAttività all’esterno della struttura, come giardinaggio e orto sensorialeInoltre, ogni tre mesi saranno organizzati workshop sui temi legati alla demenza senile con esperti del settore.
    L’attenzione a familiari e caregiver sarà continua. Per loro è prevista l’attivazione di una linea telefonica in funzione per due giorni alla settimana, un numero WhatsApp attivo h24 e la possibilità di prendere appuntamento con uno psicologo per colloqui di sollievo e supporto.
    “Sono molto felice di inaugurare questo spazio – ha dichiarato l’assessore comunale al Welfare Luca Fella Trapanese – Una prima risposta alle tante, troppe famiglie che vivono questa malattia nella più totale solitudine e che non devono più sentirsi sole. Il progetto è sperimentale ma è fondamentale partire, strutturarsi e immaginare che in futuro questa sperimentazione possa raggiungere capillarmente tutti i quartieri”.
    “Siamo particolarmente felici di iniziare un nuovo percorso solidale al fianco del Comune di Napoli – ha aggiunto Donato Lopez, direttore della filiale Campania per la cooperativa sociale Medihospes – Con il nostro impegno e umanità proveremo a trasformare questo servizio, oggi sperimentale, in uno strutturato affinché possa diventare faro e guida per tutti quei familiari e caregiver che assistono, a volte purtroppo con difficoltà, i propri cari in condizione di fragilità”. LEGGI TUTTO

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    Botte e insulti agli anziani assistiti, arrestata la responsabile di una casa di riposo

    I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal gip del Tribunale di Latina nei confronti di una persona ritenuta responsabile del reato, nella forma aggravata, di maltrattamenti ai danni degli ospiti di una casa di […] LEGGI TUTTO