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Napoli, “EroeS17” il profumo in onore del baby boss ucciso Emanuele Sibillo pubblicizzato su Tiktok

Dopo “O Liò”, il profumo commercializzato da Nunzia Giuliano in onore del padre Carmine, ecco che arriva “EroeS 17”, un altro brand che strizza l’occhia al mondo camorristico.

La E e la S in maiuscolo stanno a richiamare le iniziali di Emanuele Sibillo, il baby-boss della paranza dei bambini di Forcella morto in un agguato nel 2015, chiamato, appunto, ES17. 17 come la diciassettesima lettera dell’alfabeto, appunto la esse.

Anche questa volta si tratta di un profumo e viene pubblicizzato sul canale Tik-tok dagli stessi familiari. In uno degli spot, mentre si vede il numero 17 avvolto dalle fiamme, parte la melodia di una riproposizione di “Bella ciao” come a voler sottolineare e a rimarcare il concetto di eroe, anche di vittima, accostato a quello che invece fu il capo del gruppo di criminali giovanissimi che volevano levare lo scettro ai Mazzarella.

Il baby boss era a capo della famigerata “Paranza dei bimbi” di Forcella

“Emanuele Sibillo non è stato un eroe, non era un partigiano, né una vittima innocente, ma era anzi un carnefice, un boss che seminava morte e terrore restando poi vittima egli stesso delle ‘leggi’ di quel mondo criminale a cui apparteneva e che voleva conquistare. Dalla sua morte si è creato un vero e proprio culto, alimentato e fomentato dai suoi stessi familiari e amici, attorno alla sua figura.

Ricordiamo ad esempio l’altarino con il suo busto a Forcella che diventò sede di pellegrinaggi e che facemmo sequestrare. Ma non si può venerare il male, non si può glorificare la camorra, celebrare chi uccide e commette soprusi. Gli eroi sono bel altri, anche chi non abbassa la testa di fronte a questa gente qui.

Il nostro obiettivo finale è quello di far diventare l’apologia di mafia e camorra un reato.”-ha dichiarato deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

Un messaggio pericoloso

“La commercializzazione di prodotti che celebrano figure criminali come Emanuele Sibillo è un fenomeno preoccupante che rischia di trasmettere un messaggio distorto ai più giovani, normalizzando la camorra e la criminalità. È fondamentale contrastare questa tendenza e promuovere una cultura di legalità e di rispetto per le regole”.


Fonte: https://www.cronachedellacampania.it/cronaca/cronaca-nera/feed/


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