Acerra. Frontato fino al punto di andare fino in carcere per incontrare un familiare detenuto pur sapendo di essere ricercato per camorra.
Non perché non sapesse dell’ordinanza cautelare a suoi nome con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Eppure il camorrista ricercato di Acerra è stato fermato dalla polizia penitenziaria all’ingresso della sala colloqui del carcere di Villa Stanazzo a Lanciano in provincia di Chieti.
Quando gli agenti hanno effettuato il controllo al terminale quasi non ci credevano e a quel punto le porte del penitenziario abruzzese si sono aperte anche per lui ma non come visitatore bensì da detenuto.
Poi è scattata anche una perquisizione in carcere nel corso della quale sono stati sequestrati 2 panetti di droga, 8 cellulari e 1 coltello nelle celle dei detenuti.
Per il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, il sospetto è che siano stati lanciati dall’esterno, al di là del muro di cinta perché, nonostante il sistema anti-drone di cui è dotata la struttura, l’impianto non avrebbe funzionato regolarmente.
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