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Sessione europea: green e welfare vedono l’Emilia-Romagna protagonista

Transizione verde, contrasto al divario digitale, risparmio energetico, welfare. Sono i temi che sanciscono il legame tra l’Emilia-Romagna e l’Unione europea. La conferma è arrivata nel corso della commissione Bilancio presieduta da Massimiliano Pompignoli che ha inaugurato la Sessione europea 2024, ovvero la serie di appuntamenti istituzionali che viale Aldo Moro dedica ogni anno al confronto sul futuro dell’Ue.

A fare gli onori di casa la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti: “Credo che questa occasione di ascolto dei territori sia importante per intrecciare esperienze diverse, per mettere a confronto stakeholder e istanze locali. A pochi mesi dalle elezioni europee -spiega- la Sessione europea è anche occasione per svolgere un bilancio di 5 anni caratterizzati da momenti difficili legati a crisi profonde che hanno posto l’Unione di fronte a sfide inimmaginabili, dalla pandemia alle guerre, dalle crisi energetiche ai disastri ambientali. Ma l’Unione ha saputo reagire e dare risposte ai governi nazionali. Sono state stanziate le risorse del Next generation Eu ed è stata sostenuta la transizione verde e digitale per uno sviluppo economico e sociale sostenibile. Sono state gettate le basi per un’Unione della salute, tratto saliente anche della nostra politica regionale”.

L’assessore al Bilancio e Rapporti con l’Unione europea Paolo Calvano ha aggiunto: “L’Unione europea indica il percorso da mettere in campo sulla coesione tra Stati e dentro gli Stati. Come Regione Emilia-Romagna vogliamo fare la nostra parte nell’integrazione europea, anche contribuendo ai percorsi di Stati che oggi non fanno ancora parte dell’Unione. Allargare l’Unione significa rafforzare la democrazia e i diritti che donne e uomini devono avere. Significa dare forza ai percorsi di coesione. Le differenze fra i territori sono spesso fonte di conflitto e l’Unione europea può dare davvero un contributo fondamentale negli anni a venire”. Netta la posizione di Lia Montalti, consigliera regionale del Pd, che per l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa si occupa proprio di temi legati all’Unione europea, per la quale “siamo impegnati per essere al fianco dei cittadini e vogliamo essere protagonisti di questi progetti, di questo impegno in Europa: siamo sempre stati aperti all’ascolto dei contributi che potranno arrivare nel corso della Sessione europea”.

Il “quadro” entro cui ci si sta muovendo è tratteggiato da Maurizio Molinari (Ufficio europeo) che ricorda come “l’Emilia-Romagna è sempre stata all’avanguardia nell’integrazione europea”, e da Claudia Colla (rappresentante della Commissione europea per il Nord Italia), che fa il punto sui risultati raggiunti visto che “il Next Generetion Eu, programma senza precedenti, ha previsto investimenti per quasi 807 miliardi di euro”. “Le sfide per i prossimi mesi -spiega- riguardano investimenti sulle fonti energetiche rinnovabili e sulla difesa del suolo per prevenire catastrofi nonché sull’intelligenza artificiale”. Parola d’ordine sarà “rimanere competitivi mantenendo la transizione verde”. “Altra azione fondamentale riguarda la salute: ci prepareremo ad affrontare eventuali emergenze sanitarie”.

Netta la posizione dei rappresentanti delle parti sociali. Pietro Mambriani (Confindustria) chiede “un approccio più pragmatico e realistico: bene il green deal ma stanno entrando in vigore direttive e regolamenti che aumenteranno la pressione sulle imprese. Si devono mettere sullo stesso piano competitività delle imprese e impatto ambientale. Questo paradigma si deve inserire in una politica industriale europea, per la quale la Commissione ha già fatto tanto. Fondamentale rafforzare investimenti su settori strategici come il digitale”, mentre Lorenzo Roversi (Cisl) ricorda l’importanza del Pnrr e del dialogo sociale e sottolinea come “dobbiamo avvicinare l’Emilia-Romagna all’Europa e viceversa, perché troppo spesso c’è distanza. Come Cisl facciamo la nostra parte per questo obiettivo, in primo luogo con le scuole”. Dal canto suo Miriam Baldassarri (Assodanza) chiede la certificazione per i maestri di danza e una politica nazionale su questo tema. “Vogliamo che si affronti il tema della danza e dell’arte in generale”.

All’insegna dell’idea di progettazione le posizioni dei parlamentari europei intervenuti. Per Sabrina Pignedoli (Movimento 5 stelle), c’è un tema fondamentale che avrà ripercussioni sul prossimo mandato dell’Unione: “Per l‘intelligenza artificiale è in corso di approvazione un regolamento sull’uso di questa tecnologia. L’Europa è avanti rispetto al resto del mondo. Tuttavia, in Europa mancano grandi aziende come negli Stati Uniti. Serve quindi sostegno alle piccole medie imprese affinché non vengano escluse dal mercato e possano accedere a questo tipo di tecnologie. Importante evitare il gap tra chi può usare l’intelligenza artificiale e chi no. Dobbiamo farlo assieme: mondo del lavoro, dell’industria e politica”. Alessandra Moretti (Pd) ha evidenziato come “quella che si sta per concludere è stata una legislatura straordinaria sulle politiche per ambiente, salute ed energia. La lotta al cambiamento climatico è ormai una strada tracciata ed è importante accompagnare la transizione con risorse per le piccole e medie imprese. Vogliamo che i prodotti rispettino l’ambiente ma anche la salute dei consumatori e in tale direzione va il regolamento che prevede la rigenerazione e il divieto di distruzione dei prodotti invenduti. Sul tema sanità l’obiettivo è arrivare a un’Unione europea della salute: abbiamo investito su ricerca, preparazione alle pandemie, rafforzamento dei dati sanitari nei paesi membri, nuova legislazione farmaceutica per la trasparenza dei costi”. Dal canto suo Elisabetta Gualmini (Pd) ha sottolineato: “Sul tema della solidarietà l’Europa ha fatto passi in avanti, mentre c’è ancora da fare sul tema della competitività”.

(Lucia Paci e Luca Molinari)


Imprese lavoro e turismo

14 Febbraio 2024



Fonte: https://cronacabianca.eu/feed/


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