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    Napoli, furbetti dell’ombrellone al Mappatella beach: sequestri e denunce

    Napoli. Il Mappatella Beach è tra i luoghi più iconici del Ferragosto napoletano. La celeberrima spiaggia sul Lungomare Caracciolo, su cui vigila la statua di Armando Diaz nella rotonda che prende il suo nome, è un lembo di sabbia libera.PUBBLICITA

    Meta di napoletani per un bagno a costo zero, di turisti in cerca di sole, folklore e di una cartolina della città. E’ anche fonte di guadagni illeciti per chi ritiene il bene pubblico un territorio neutrale da conquistare.

    Punti Chiave ArticoloParliamo dei “furbetti dell’ombrellone”, gruppi organizzati che noleggiano a pagamento lettini e riparo dal sole, occupando indebitamente il litorale. I carabinieri della compagnia di Napoli Centro, con la preziosa collaborazione di agenti della Polizia Municipale, hanno organizzato un servizio di controllo sul lungomare più famoso della città.
    Uno dei denunciati legato a un clan di camorra 5 le persone denunciate, una sarebbe vicina ad un gruppo criminale dell’area occidentale. Sequestrati 20 ombrelloni da mare, 30 tra sedie e sdraio e materiale destinato all’installazione degli ombrelloni. Parte delle attrezzature era già stata posizionata in spiaggia, previo pagamento di una tariffa imposta dal concessionario abusivo. Altre erano depositate su una barca ormeggiata. Una sesta persona, già nota alle forze dell’ordine, è stata denunciata per minacce rivolte ai militari durante il servizio. L’uomo ha contestato i controlli, dichiarando che in quell’attività ci fosse “nulla di male”.
    Gli abusivi operavano in maniera ben organizzata, approfittando della grande affluenza di turisti e cittadini a ridosso del Ferragosto. Il contrasto all’abusivismo sulle spiagge è una priorità per i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli che puntano a garantire non solo il rispetto della normativa, ma anche la sicurezza dei bagnanti e la tutela del patrimonio pubblico. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Incendi in provincia di Napoli, la prefettura: “Spente le fiamme in 4 roghi”

    Sono stati spente le fiamme e i rogi nei comuni di Cercola e di Somma Vesuviana per incendio boschivo e quelle che hanno coinvolto rifiuti e sterpaglie a Giugliano in Campania e Afragola per incendio rifiuti.PUBBLICITA

    Lo comunica il Prefetto di Napolo, Michele Di Bari. I roghi sono monitorati presso il tavolo istituito in Prefettura con i rappresentanti di forze dell’ordine, figili del fuoco, della Soru regionale e dei Comuni interessati.

    Sono stati operati interventi anche da parte delle squadre dei vigili del fuoco della Terra dei Fuochi attivate grazie alla convenzione stipulata con la Regione Campania.
    Negli ultimi giorni – fa sapere la Prefettura – è stata anche rafforzata l’attività di prevenzione dei roghi e degli sversamenti di rifiuti da parte del contingente dell’Esercito Italiano ‘Strade Sicure’ con la modifica e l’aggiornamento del programma dei pattugliamenti.

    Sono stati aggiornati costantemente gli itinerari e il programma delle attività, al fine di coprire le zone considerate più a rischio.
    L’ attività di prevenzione in corso negli ultimi tre mesi ha consentito 11 Action day interforze, 80 missioni di secondo livello con pattuglie miste esercito- polizie locali, 42 missioni con droni militari con 28 ore di sorvolo, 61 denunce, sanzioni per un totale di 1.400.000 euro e il sequestro di 31 attività e di circa 40 veicoli.
    La segnalazione tempestiva di 23 roghi ha consentito l’immediato intervento dei vigili del fuoco, al fine di limitare danni alle persone e all’ambiente.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Incendio Gragnano, monte Pendolo in fiamme

    Un incendio è divampato rapidamente sul monte Pendolo a Gragnano, allertando i residenti di diversi quartieri della città dei Monti Lattari. Le fiamme, avvistate intorno alle 13:30 di oggi pomeriggio, si sono propagate con rapidità, spingendo gli abitanti a chiamare immediatamente i vigili del fuoco e i carabinieri.PUBBLICITA

    Il rogo si sta dirigendo verso la parte alta della montagna, ma il fumo ha già invaso molte abitazioni vicine all’epicentro. Le fiamme alte e il crepitio degli alberi in fiamme stanno generando paura tra i residenti. Per gestire l’emergenza, è stato allestito un campo con postazioni d’acqua nello stadio San Michele.

    “Siamo in contatto con le autorità e la Regione Campania, al momento non sono previsti sgomberi”, ha dichiarato il sindaco Nello D’Auria.

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    Castellammare scoperto il tunnel della banda del buco in via De Gasperi

    Castellammare. Scoperto il tunnel della banda del buco in pieno centro cittadino.PUBBLICITA

    Sarebbe stato un colpo da maestro. Inn via De Gasperi i Carabinieri di Castellammare di Stabia, coadiuvati dalla G.O.R.I., hanno scoperto un intricato sistema di tunnel scavato sotto la filiale di un istituto di credito.

    Punti Chiave ArticoloUn tunnel perfetto fatto da veri ingegneri del crimine Gli investigatori sospettano che il foro clandestino fosse stato realizzato con l’obiettivo di raggiungere il caveau della banca. Le operazioni di sopralluogo hanno portato al sequestro dei materiali utilizzati per lo scavo e alla chiusura del tunnel. Sono in corso indagini approfondite per identificare i responsabili di questo audace tentativo di furto.
    E’ probabile che i banditi sarebbero entrati in azione nel prossimo week end approfittando della chiusura della banca,
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    Arzano furto d’auto in meno di 30 secondi davanti alle telecamere

    Furto d’auto in diretta ad Arzano parcheggio bar Bellagio via Atellana: meno di 30 secondi per aprire la portiera, manomettere il quadro di accensione e scappare.PUBBLICITA

    I ladri incuranti delle telecamere sono entrati inazione intorno alle 10 di stamane come si evince dal filmato.

    Arrivano a bordo di una Fiat Panda di colore grigio simile a quelle utilizzate dalle pattuglie in borghese della Guardia di Finanza. Uno dei ladri esce dall’abitacolo si guarda con fare circospetto in giro.
    Poi rientra prende qualcosa dall’abitacolo e riesce dopo pochi secondi. Va versouna Lancia Y bianca parcheggiata e nel giro di cinque secondi apre la portiera lato guida, entra nell’abitacolo e sempre ne giro di una ventina di secondi mette in moto e va via col bottino seguito dal complice nella Panda che lo attendeva.

    Ovviamente la titolare della auto rubata ha presentato la denuncia ai carabinieri.
    P.B.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli sui social virale Antonio Conte che canta “Tu si a fine do’ munno “

    Karaoke, risate e clima spensierato: sono stati pubblicati sui profili social del Napoli alcuni spezzoni della festa di compleanno di Antonio Conte a Castel di Sangro, sede del ritiro. A rompere il ghiaccio è stato proprio il tecnico, che ha cantato Tu si a fine do’ munno di Angelo Famao.PUBBLICITA Elvis Abbruscato ha reinterpretato Celentano nell’evergreen Ragazzo della via Gluck, mentre Lele Oriali non poteva che cantare la sua Vita da mediano. Pasquale Mazzocchi, ispiratissimo e il più applaudito di tutti, ha chiuso la serata con un classico neomelodico partenopeo.Conte e alcuni giocatori, tra cui Osimhen e diversi altri, hanno oggi anche incontrato gli atleti della Sport Ability Roccaraso, membri della nazionale di calcio a 5 non vedenti. “Lo sport come strumento di unione”, si legge nel profilo Facebook della società, dove si spiega che “in un contesto di grande entusiasmo e partecipazione, gli azzurri hanno condiviso momenti di socialità, dimostrando che il calcio è un linguaggio universale capace di abbattere qualsiasi barriera esistente”.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, il business parcheggiatori abusivi da inizio anno 323 denunce

    Napoli: “parcheggiatore abusivo S.p.A.”. Un’industria da migliaia di euro al giorno che i carabinieri combattono quotidianamente.PUBBLICITA Da inizio anno 323 denunce, quasi 2 parcheggiatori abusivi ogni 24 ore. Arresti e criminalità organizzataPunti Chiave ArticoloI carabinieri del comando provinciale di Napoli non hanno mai abbassato la guardia e, soprattutto, si è deciso di effettuare servizi a largo raggio.Controlli consapevoli e mirati per affrontare fenomeni e problematiche della città partenopea. Operazioni che forniscono la possibilità di studiare i diversi aspetti del territorio.Parliamo del fenomeno “parcheggiatori abusivi” che a primo acchito a molti può apparire erroneamente come usanza, uso e costume di un’illegalità diffusa ma in realtà c’è molto di più e non si tratta di banale pseudo folclore di una città ricca di arte, cultura e tradizione.I militari dell’Arma lo sanno bene e hanno puntato a un target che va al di là delle apparenze. Non si ha a che fare con il poveraccio di turno che sbarca il lunario ma di una vera e propria industria.Attività di prevenzione ma anche di repressioneUna donna residente a Posillipo ha raccontato ai carabinieri che un parcheggiatore abusivo l’aveva aggredita a via Caracciolo. Aveva lanciato una sedia sull’auto della donna, “responsabile”, a dire del parcheggiatore abusivo, di aver parcheggiato in un posto riservato ad un altro cliente. Peccato che la sosta era pubblica.I militari dell’Arma conoscono bene quel parcheggiatore abusivo. L’uomo, un 32enne napoletano, era stato denunciato proprio il giorno prima e per l’ennesima volta. Ai militari è bastato poco per individuarlo e segnalarlo all’Autorità giudiziaria.Altra vicenda – se vogliamo ancora più grave e avvenuta lo scorso giugno – quella che ha visto i carabinieri del comando provinciale di Napoli eseguire una misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea nei confronti di 11 persone.Gli indagati erano gravemente indiziati a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di trasferimento fraudolento di valori, commessi con la finalità di agevolare l’organizzazione camorristica denominata “clan Contini”, facente parte del sodalizio denominato “Alleanza di Secondigliano”.Il clan Contini e il controllo sui parcheggiatori abusiviDall’inchiesta è emerso anche come la struttura verticistica del clan si occupava della gestione delle scelte strategiche ed economiche, tra queste anche il business dei parcheggiatori abusivi.Un’altra indagine di marzo, invece, ha permesso ai carabinieri di arrestare 3 persone su disposizione dell’Autorità giudiziaria, DDA di Napoli. Gli indagati erano gravemente indiziati di aver minacciato e aggredito – delitti aggravati dal cd. metodo mafioso – il titolare di un parcheggio per agevolare la propria attività di parcheggiatori abusivi.Il fenomeno quindi lascia spazio al “parcheggiatore abusivo S.p.A.”. Un indotto che produce migliaia di euro in nero al giorno con buona pace dell’erario. Persone che da anni e per tradizione familiare occupano i punti strategici della città.Parliamo anche di elementi oggettivi e quindi di numeri. Dati importanti e che si riferiscono a un territorio che parte da Posillipo passando per Chiaia attraversando il centro storico fino ad arrivare da una parte a Poggioreale e dall’altra a Fuorigrotta e Bagnoli.Da inizio anno fino alla fine di Luglio sono 323 i parcheggiatori abusivi identificati e denunciati.Persone già note alle forze dell’ordine – passate anche nelle inchieste dei carabinieri sui furbetti del reddito di cittadinanza – e quasi tutte sono sottoposte al Dacur, il provvedimento di divieto di accesso alle aree urbane emesso dall’Autorità di pubblica sicurezza.Il fenomeno vede personaggi che occupano i punti strategici della città. Seguono la sua movida, i suoi eventi e le sue “necessità” adeguandosi anche alla moda del momento.Si passa da tariffe fisse e quotidiane (5 euro per gli scooter, 10 per le auto) alla tariffa extra se ci si vuol far fotografare sulla meravigliosa terrazza di Posillipo, in quel caso il prezzo aumenta.Non “solo” questo però, perché l’azienda “guardamacchine” risponde anche all’importanza dell’evento. É il caso dello stadio Maradona per fare un esempio.Il salasso ai cittadini durante le partite casalinghe del NapoliI carabinieri in quel caso hanno constatato che, durante le partite oppure per i concerti, nella zona che va da Parco San Paolo fino a via Leopardi i prezzi oscillano tra i 15 e i 20 euro arrivando addirittura a 30 euro per un posto durante le partite di Champions League o per il big match della giornata di campionato.Non solo Stadio ed eventi ma anche sentimenti. Si pensi al cimitero di Poggioreale dove centinaia di persone vanno a salutare i propri cari che non ci sono più, anche in quel caso il parcheggio costa caro e supera l’ordinario nel giorno dei morti.C’è il mare, le spiagge e i tanti teatri con i cittadini che farebbero di tutto per trovare un posto auto. Si termina infine con la movida del Vomero, nel centro e a Chiaia senza dimenticare i weekend con le discoteche di Coroglio pronte ad ospitare migliaia di giovanissimi autisti.Cifre che superano l’indecenza e che i carabinieri combattono quotidianamente con denunce, sanzioni e sequestri.Una media di 46 denunce al mese che insieme ad un’attività info investigativa costante hanno permesso di delineare un quadro preciso dell’organizzazione legata al parcheggiatore abusivo.Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. 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    Truffa da 300mila euro a 94enne di Cagliari: arrestata al porto di Napoli ragazza incensurata

    Una storia di inganno e di un affetto smisurato, quella che ha coinvolto una nonnina di 94 anni a Cagliari. La donna, raggirata da una finta nipote in pericolo, ha rischiato di perdere gioielli di famiglia e migliaia di euro.PUBBLICITA

    Tutto è iniziato con una telefonata: una voce femminile, che si fingeva la nipote, chiedeva alla nonna un grosso aiuto in denaro per evitare l’arresto. La donna, senza esitare, ha consegnato a una ragazza che si è presentata a casa tutti i suoi risparmi e i preziosi di famiglia.

    Punti Chiave ArticoloMa la truffa è stata sventata grazie alla tempestività dei Carabinieri della Compagnia di Cagliari. Analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, i militari hanno identificato la truffatrice, una ventenne napoletana. La caccia alla truffatrice Inizia così una vera e propria caccia all’uomo tra Sardegna e Campania. Grazie alla collaborazione tra i Carabinieri delle due regioni, la giovane è stata rintracciata e arrestata al suo arrivo a Napoli, con tutto il maltolto ancora in suo possesso.

    Un finale a lieto fine La nonnina potrà presto riabbracciare i suoi preziosi, frutto di una vita di lavoro e di affetto. Questa storia, oltre a mettere in guardia sulla pericolosità delle truffe, dimostra anche come la solidarietà e la professionalità delle forze dell’ordine possano far trionfare la giustizia. I consigli dei carabinieri contro le truffe: – Diffida delle apparenze– Non aprire mai la porta agli sconosciuti– Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!– Limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che si presentano come parenti e vi chiedono denaro, prendete tempo e chiamate il numero unico di emergenza 112 o un parente Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Ancora in corso il maxi incendio di 60mila tonnellate di ecoballe di rifiuti a Persano

    L’incendio che ha avvolto un’area del comprensorio militare di Persano, a Serre in provincia di Salerno, è ancora in via di spegnimento.PUBBLICITA Circa 60.000 tonnellate di ecoballe stanno bruciando in un’area vasta quanto un campo da calcio, generando una densa colonna di fumo nero che incombe sulla zona. Per fronteggiare l’emergenza, sono state richieste maxi-autobotti da Caserta e Napoli, ma la preoccupazione resta alta.Il sindaco di Eboli ha invitato i cittadini delle zone limitrofe a tenere porte e finestre chiuse a causa dell’inquinamento atmosferico.I vigili del fuoco, supportati da mezzi speciali, stanno lavorando incessantemente dal pomeriggio di ieri per domare l’incendio.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Circumvesuviana viaggiatori imprigionati nei vagoni roventi senza aria condizionata e porte bloccate

    L’inferno sui treni della Circumvesuviana continua imperterrito. L’ondata di caldo ha amplificato i disagi già cronici per i pendolari, con centinaia di persone costrette a rimanere bloccate in un treno rovente senza aria condizionata lo scorso 29 luglio.PUBBLICITA Nonostante le rassicurazioni di EAV, le testimonianze dei viaggiatori parlano chiaro: un’emergenza gestita con lentezza e disorganizzazione, che ha messo a rischio la salute dei passeggeri.Nonostante le smentite di EAV, le testimonianze dei presenti parlano di un vero e proprio disastro. “Un forno crematorio”, lo definisce un viaggiatore.Borrelli tuona: “È ora di dire basta a queste vergogne! I cittadini hanno diritto a un servizio di trasporto pubblico dignitoso e sicuro.È inaccettabile che, nel 2023, i cittadini siano costretti a subire simili disservizi. Chiediamo alla Regione Campania e ad EAV interventi immediati per migliorare il servizio e garantire la sicurezza dei viaggiatori. È ora di smettere di promettere nuovi treni e di iniziare a utilizzarli per migliorare la vita dei pendolari.”Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Santa Maria la Carità trovata e fatta brillare bomba artigianale ad alto potenziale

    Nella serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, sono intervenuti in via Calvanese, a Santa Maria la Carità, in seguito alla segnalazione di un ordigno in aperta campagna da parte di un cittadino.PUBBLICITA Sul posto sono giunti gli Artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli che, con il supporto dei vigili del fuoco, hanno provveduto a far “brillare” l’ordigno in un’area sicura.Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Corriere albanese arrestato in autostrada a Santa Maria Capua Vetere con 11 chilogrammi di cocainna

    Le Fiamme Gialle di Napoli hanno messo a segno un duro colpo al narcotraffico, sequestrando oltre 11 kg di cocaina destinata al mercato illegale della città e della provincia.PUBBLICITA L’operazione, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha portato all’arresto di un cittadino albanese, trovato in possesso della droga, abilmente occultata all’interno della sua auto.Punti Chiave ArticoloIl sequestro, avvenuto lungo l’autostrada nei pressi del casello di santa Maria Capua Vetere. La droga nascosta in un vano appositamente ricavato nell’auto, ha svelato un articolato sistema di traffico di stupefacenti.La cocaina qualora immessa sul mercato clandestino, avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali campane un illecito profitto di oltre un milione di euro.L’operazione, condotta con precisione e determinazione, ha permesso di disarticolare un importante anello della catena di approvvigionamento delle organizzazioni criminali che operano nel napoletano.Il sequestro di questa ingente quantità di droga rappresenta un duro colpo alle casse della camorra, privandola di un’importante fonte di finanziamento.L’arresto del corriere, inoltre, apre nuove piste investigative che potrebbero portare all’identificazione di altri soggetti coinvolti nel traffico illecito e smantellare intere cellule criminali. L’attività investigativa è ancora in corso e si prospettano ulteriori sviluppi. I sequestri di droga nel 2023I numeri parlano chiaro: nel 2023 e nei primi mesi del 2024, le Fiamme Gialle di Napoli hanno sequestrato oltre 2,2 tonnellate di stupefacenti, tra cui l’ultimo importante carico di cocaina da 11 kg.Questo risultato, ottenuto grazie a una costante attività di contrasto e prevenzione, dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel tutelare la sicurezza dei cittadini e nel combattere un fenomeno che produce danni incalcolabili alla società.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO