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    Bari: truffa ad anziano disabile, derubato di 12mila euro. Arrestata 22enne di Napoli

    Una 22enne di Napoli è stata arrestata dai carabinieri del comando provinciale di Bari con le accuse di truffa aggravata e sostituzione di persona. La giovane è accusata di aver raggirato un anziano 80enne gravemente disabile di Modugno, derubandolo di 12.000 euro. L’arresto è avvenuto in seguito all’emissione di una misura cautelare da parte del gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura.
    Le indagini, tuttora in corso, mirano a identificare un eventuale complice. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, all’inizio del mese la vittima ha ricevuto due telefonate in rapida successione. In entrambe le chiamate, un uomo si è presentato come il genero dell’anziano, informandolo che la figlia aveva effettuato un bonifico senza avere fondi sufficienti sul conto corrente, e che per questo era stata denunciata dal direttore dell’ufficio postale. Per evitare guai giudiziari, era necessario consegnare immediatamente una somma di denaro a una funzionaria delle Poste Italiane.
    Poco dopo, la giovane donna si è presentata a casa dell’ottantenne, che le ha consegnato quasi 12.000 euro. Scoperta la truffa, l’anziano ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Modugno, dando il via alle indagini che hanno permesso di identificare la 22enne come la falsa funzionaria e la persona che ha materialmente ricevuto il denaro. La giovane è stata quindi arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Individuato il “finto cuoco” napoletano che truffava le gioiellerie del Nord Italia

    Due pregiudicati di Napoli sono stati individuati dalla Squadra Mobile della Questura di Padova. Si tratta di un 61enne e di un 68enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine. I due uomini sono accusati di aver truffato un gioielliere di Padova a ottobre scorso, sottraendogli due Rolex del valore di 12.000 euro.
    Il truffatore principale si era presentato nella gioielleria come cameriere di un ristorante della zona, indossando un grembiule da maître. Aveva mostrato interesse per un orologio da donna in vetrina e, di fronte al rifiuto del gioielliere di accettare i suoi preziosi in cambio, aveva proposto di lasciare una busta contenente denaro e un bracciale a titolo di pegno.
    In realtà, la busta era stata sostituita con una identica ma contenente solo banconote false. Il gioielliere, non accorgendosi dello scambio, aveva consegnato gli orologi al truffatore. Solo dopo averlo visto salire su un’auto che si allontanava a grande velocità, si era reso conto di essere stato vittima di una truffa.
    L’indagine della Squadra Mobile ha portato all’identificazione del truffatore, soprannominato il “cuoco” per la sua abitudine di indossare divise da ristorazione durante i suoi crimini. L’uomo aveva già messo a segno o tentato di mettere a segno truffe simili a Milano, Bologna, Rimini e Mestre.
     Il finto cuoco aveva messo a segno analoghe truffe anche a Milano, Bologna, Rimini e Mestre
    Insieme al “cuoco”, è stato individuato anche il suo complice, l’uomo che lo ha atteso e recuperato con la propria auto. I due uomini sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.egno una busta solo all’apparenza contenente i preziosi e denaro.
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    Avellino, raccoglieva fondi per beneficenza all’ospedale: denunciata truffatrice

    Truffatrice denunciata ad Avellino per raccogliere fondi per beneficenza all’ospedale Moscati di Avellino.
    Una giovane di 22 anni proveniente da Salerno è stata denunciata per truffa a Avellino. La ragazza raccoglieva denaro di fronte all’Azienda ospedaliera “Moscati” per presunte iniziative di beneficenza a nome di un’associazione inesistente.
    Per confermare la legittimità della raccolta fondi, emetteva ricevute con firma e timbro. Oltre alla denuncia, è stata emesso nei suoi confronti un foglio di via obbligatorio dal Questore di Avellino per quattro anni. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Truffa coppia di anziani a Roma, 20enne arrestato a Napoli

    I Carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano hanno operato l’esecuzione di un’ordinanza giudiziaria che impone la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un giovane italiano di 20 anni, pesantemente coinvolto in un caso di truffa aggravata. L’episodio risale allo scorso dicembre, quando una coppia di anziani, residente nella stessa località, ha segnalato alle forze dell’ordine di essere caduta vittima della truffa del “finto nipote” e “finto Carabiniere”, perpetrata da un individuo.
    I coniugi anziani sono stati contattati ripetutamente da un individuo che, fingendosi il nipote della coppia, ha affermato l’urgente necessità di raccogliere una somma considerevole di denaro per saldare alcune fatture in sospeso del padre. Successivamente, si sono sentiti minacciati da un individuo che si è presentato come maresciallo dei Carabinieri, il quale ha indicato loro gravi conseguenze legali se non avessero pagato immediatamente il debito del presunto figlio, anche con gioielli in oro.
    Intimiditi dalle minacce, gli anziani hanno ceduto e consegnato gioielli in oro per un valore superiore ai 7000 euro a un truffatore che si è presentato sotto casa pochi minuti dopo. Dopo la denuncia, i Carabinieri hanno avviato un’accurata attività investigativa che ha raccolto prove significative contro il giovane di 20 anni, proveniente dalla provincia di Napoli, già noto alle autorità per reati simili.
    In collaborazione con la Procura, i Carabinieri hanno individuato e arrestato l’uomo a Napoli, sottoponendolo alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico presso la propria residenza, in ottemperanza a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma. LEGGI TUTTO

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    Marcianise, prometteva posti di lavoro in cambio di soldi: indagato noto avvocato

    Un noto avvocato di 64 anni di Marcianise, Domenico Tartaglione, è stato iscritto nel registro degli indagati per truffa aggravata.
    Il legale è accusato di aver ingannato giovani dell’hinterland casertano, promettendo loro posti di lavoro in cambio di consistenti somme di denaro, tra i 25.000 e i 30.000 euro per ciascun aspirante, pagate in contanti.
    Dopo aver ricevuto il denaro, l’avvocato avrebbe sottoposto i giovani a una finta selezione, rivelando così la truffa. I giovani hanno denunciato il fatto e chiesto il sequestro dei beni dell’avvocato tramite gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, e l’indagine è ora in corso presso la magistratura.
    Questo non è il primo caso legale che coinvolge l’avvocato Tartaglione: recentemente è stato condannato a nove mesi di carcere per aver truffato una sua cliente, difeso dall’avvocato Vincenzo Restivo, rappresentata dall’avvocato Goffredo Grasso. La vicenda è stata giudicata dalla dottoressa Sofia Sellitto, giudice monocratico sammaritano.
    Il professionista è il padre di un noto influencer
    Il caso dell’avvocato Tartaglione sta attirando l’attenzione delle autorità giudiziarie per le presunte frodi perpetrate ai danni dei giovani lavoratori, e la situazione è ancora in evoluzione mentre la magistratura sta valutando le prove presentate.
    Il professionista tra l’altro è il padre di un conosciuto influencer (coniugato con una tronista pure televisiva) che ha partecipato a numerose trasmissioni televisive. LEGGI TUTTO