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    Torre Annunziata dopo gli spari al Lido Azzurro il prefetto convoca il comitato sicurezza

    Torre Annunziata. Il prefetto di Napoli convocherà nei prossimi giorni un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per discutere il grave episodio avvenuto ieri pomeriggio al lido Azzurro.PUBBLICITA

    Due killer a volto coperto, armati, hanno esploso colpi di arma da fuoco in aria tra i bagnanti prima di darsi alla fuga.

    Il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, ha espresso la sua preoccupazione per l’accaduto e ha contattato il prefetto per richiedere un rafforzamento delle misure di sicurezza.
    “Le attività investigative sono già in corso”, ha affermato Cuccurullo, “e mi è stato assicurato che i servizi di prevenzione e repressione sono stati potenziati grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine”.

    Il sindaco ha invitato la cittadinanza a collaborare per garantire la sicurezza della comunità: “Abbiamo bisogno di una reazione forte e decisa da parte di tutti per dimostrare la nostra unità e determinazione”.
    Numerose figure istituzionali, religiose e associative, oltre a molti cittadini, hanno espresso solidarietà alle vittime e alla comunità di Torre Annunziata dopo il vile gesto.
    L’episodio ha provocato sgomento e preoccupazione nella città, che si appresta ora a vivere un periodo di particolare attenzione alle misure di sicurezza.

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    Sequestro di 379 mila euro a ditta di commercio auto di Torre Annunziata per omessa dichiarazione

    Torre Annunziata.I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, su disposizione del Gip del Tribunale locale e su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno eseguito un sequestro preventivo per un importo di 379.460 euro nei confronti di una società operante nel settore del commercio di auto e del suo legale rappresentante.PUBBLICITA

    L’indagine, condotta nell’ambito di una verifica fiscale per gli anni d’imposta dal 2018 al 2023, ha accertato che la società avrebbe omesso di presentare le seguenti dichiarazioni:

    Dichiarazione ai fini Iva per l’anno 2018, con un’imposta dovuta pari a 59.688,44 euro;Dichiarazione ai fini Iva per l’anno 2019, con un’imposta dovuta pari a 81.647,01 euro;Dichiarazione ai fini Iva per l’anno 2021, con un’imposta dovuta pari a 238.124,77 euro.
    Per questo motivo, è stata emessa la misura cautelare reale di sequestro per equivalente fino a 379.460,22 euro, pari all’importo complessivo che si ritiene sia stato sottratto all’Erario.

    Il sequestro ha riguardato disponibilità finanziarie e beni mobili, tra cui 18 veicoli, trattori stradali e rimorchi, riconducibili alla società e al suo rappresentante legale.

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    Torre Annunziata arrestati 5 usurai legati al clan Gionta

    Cinque persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato per reati di usura, estorsione e tentata rapina, aggravati dal metodo mafioso, commessi a Torre Annunziata e nei comuni limitrofi.PUBBLICITA

    Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Commissariato di Torre Annunziata, hanno fatto luce su un giro di usura che ha visto diverse vittime, tra cui imprenditori in difficoltà economica, subire pressioni e violenze per ottenere il pagamento di interessi a strozzo.

    Punti Chiave Articolo Gli arrestati, gravemente indiziati a vario titolo dai reati contestati, sono ritenuti affiliati o comunque vicini al clan Gionta, noto sodalizio camorristico operante nella zona.
    Le indagini hanno ricostruito un modus operandi tipico del clan: le vittime venivano avvicinate e indotte a richiedere prestiti di denaro, spesso a tassi d’interesse usurari. Minacce a  chi non pagava in tempo Una volta cadute nella trappola del debito, subivano minacce e aggressioni per essere costrette al pagamento, anche oltre le cifre pattuite. In un caso, è stato ricostruito anche il tentativo di rapina del telefono cellulare di una delle vittime, gesto finalizzato a procurare ulteriore pressione psicologica.
    Le attività investigative hanno permesso di documentare il clima di terrore diffuso dagli arrestati tra le vittime, che, sottoposte a continue vessazioni, erano indotte a non denunciare per paura di ritorsioni. L’operazione di polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, rappresenta un duro colpo al clan Gionta e alla sua capacità di condizionare la vita dei cittadini e delle attività economiche del territorio. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Latina, i carabinieri arrestano una coppia di Torre Annunziata

    Nel corso della mattinata di domenica, a Latina, i carabinieri della Stazione locale, dopo giornate di pedinamenti, hanno tratto in arresto un 44enne residente nel capoluogo pontino e domiciliato a Torre Annunziata. L’uomo è stato raggiunto da un provvedimento emesso dall’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Latina, per dei reati legati alla detenzione ai fini […] LEGGI TUTTO

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    Incidente Torre Annunziata: morto anche il 18enne Alfonso Aurino

    È deceduto ieri pomeriggio Alfonso Aurino, il 18enne coinvolto nel terribile incidente avvenuto nella notte del 21 giugno a Torre Annunziata.PUBBLICITA

    Lo scontro tra scooter era stato già fatale per il 26enne Luigi Gara, morto sul colpo al momento del violento impatto

    Alfonso Aurino era ricoverato all’Ospedale del Mare, dove le sue condizioni sono apparse subito critiche. Nonostante gli sforzi dell’équipe medica, il giovane è deceduto a causa delle gravi lesioni riportate.

    Gli altri due ragazzi coinvolti nello scontro restano ancora in prognosi riservata. Una è la fidanzata di Luigi Gara che era  con lui in sella allo scooter.

    Gli inquirenti dovranno chiarire la dinamica dell’incidente, avvenuto in via Caracciolo, nella zona portuale. Le moto viaggiavano in direzioni opposte al momento dell’impatto.
    Le forze dell’ordine continuano a lavorare senza sosta per determinare le cause dello scontro mortale che ha tolto la vita a due giovani di Torre Annunziata.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata, “Gay nei forni crematori”, si ritira il candidato sindaco del centro destra

    Torre Annunziata. “Gay nei forni crematori”: questa scioccante frase ha causato il licenziamento di Carmine Alfano dal suo incarico di professore universitario e lo ha spinto a ritirarsi dal ballottaggio per la carica di sindaco.PUBBLICITA

    Alfano, candidato del centrodestra a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, si è ritirato dalla competizione elettorale dopo che alcune registrazioni, diffuse dall’Espresso, lo hanno mostrato mentre utilizzava termini dispregiativi durante conversazioni con i tirocinanti di Urologia dell’Università di Salerno.

    Tali registrazioni hanno portato alla revoca del suo incarico da parte dell’Ateneo salernitano.

    Nel pomeriggio, Alfano ha tenuto una conferenza stampa per annunciare il suo ritiro dal ballottaggio, lasciando di fatto il candidato di centrosinistra, Corrado Cuccurullo, come unico contendente e probabile nuovo sindaco di Torre Annunziata.

    In una nota, il rettore dell’Università di Salerno, Vincenzo Loia, ha espresso il suo pensiero sulla vicenda: “Desidero esprimere il mio pensiero alla nostra comunità universitaria e a tutti coloro che stanno seguendo la vicenda delle esternazioni del professor Carmine Alfano.
    Le mie parole non sono legate agli atti formali e alle azioni istituzionali già intraprese dall’Ateneo: queste sono informazioni note a cui altre seguiranno, in accordo allo sviluppo degli iter procedurali.
    Con questo breve messaggio voglio affermare che l’Università di Salerno è estranea a un mondo di vessazioni, di offese, di discriminazioni.

    Noi lavoriamo per i giovani, per fare in modo che siano in grado non solo di collocarsi professionalmente, ma anche di contribuire a una società migliore, più equa, più solidale, una società che include e non esclude, che gratifica e non offende, che misura l’espressione della civiltà nel rispetto di ciascuno, indipendentemente dal genere, dalle ideologie, dal proprio credo”.
    Il rettore ha concluso: “Come rettore, questo è il mio unico modo di vedere il nostro ruolo, la nostra missione, i nostri sacrifici. Il resto è un mondo buio che non ci rappresenta”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Elezioni a Torre Annunziata, Elio D’Aquino: “Perché ricorrere al giustizialismo è un errore”

    Mi ha colpito molto la circostanza per cui il centrodestra a Torre Annunziata, tra l’altro guidato dall’amico Carmine Alfano, in sede di ballottaggio, abbia deciso di alzare l’asticella dello scontro ricorrendo ad argomenti del tutto estranei alla cultura di quello schieramento.PUBBLICITA

    L’enfasi con cui si chiede di non votare il candidato avversario perché sostenuto da una lista amica dell’ex sindaco, già indagato per i noti fatti che hanno portato allo scioglimento, è un banale errore politico.

    Innanzitutto va ricordato che quella indagine non si è ancora tradotta nemmeno in una richiesta di rinvio a giudizio, e che molti dubbi sorgono sul complessivo impianto investigativo.
    Va ancora ricordato, ed è appena il caso di ripeterlo, che ogni cittadino gode della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

    Questi principi sono stati bistrattati da quella parte della sinistra giustizialista, poi emigrata nei cinque stelle, che ha fatto di queste deviazioni uno strumento di lotta politica.Ricorrere, dunque, ancora una volta a questi argomenti significa entrare in un imbuto da cui non si esce più.

    La storia di questi ultimi decenni dimostra che alla fine c’è sempre qualcuno che immagina di essere più pulito dell’altro, in una sequela di primitivi errori sociopolitici che non tengono conto della circostanza che l’uomo si è dato delle regole perché istintivamente non è portato a rispettarle, pertanto la questione non è il richiamo ad una retorica quanto stantia legalità, ma piuttosto la necessità di un codice etico che ponga al primo posto il rispetto delle regole.
    E tra le regole basilari ci dovrebbe essere il rispetto dell’avversario, e la necessità di improntare il confronto sui programmi e sulle idee e non sulla demonizzazione dell’avversario, tentazione quest’ultima che, ahimè, non ha ancora disertato i banchi della politica.
    La risposta del centrosinistra non si è fatta attendere, e ora è Alfano ad essere sul banco degli imputati, per fatti obiettivamente seri.
    Se non comprendiamo che bisogna alzare il livello del confronto, siamo destinati, soprattutto qui al meridione, alla instabilità, alla mediocrità e ad una continua involuzione.
     Elio D’Aquino
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata vinti 62mila euro con una quaterna al Lotto

    La Campania è stata la vera e propria mattatrice delle estrazioni del Lotto e 10eLotto grazie a diverse ricche vincite realizzate nei concorsi in questione.PUBBLICITA

    La più alta è stata realizzata al Lotto grazie ad una quaterna da 62.250 euro vinta a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, a fronte di una spesa di un solo euro. Napoli si è poi presa la scena con ben 4 vincite, tra le Top Ten del Lotto, che hanno regalato alla città premi per 55.082 euro. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa ‘Agimeg’.
    Gloria anche al 10eLotto grazie ai 9.000 euro vinti a Campagna, in provincia di Salerno. A Napoli è stato centrato un ‘3’ da 6.500 euro. Festeggia anche Ercolano con due vincite da 6.400 euro e 6.000 euro.
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    Torre Annunziata, il palazzo dello spaccio: 2500 clienti in tre mesi. Cinque misure cautelari

    Torre Annunziata. Era la palazzina di via Cavour 21 la nuova centrale dello spaccio nella cittadina oplintina, a poca distanza da due scuole. Gli agenti del locale commissariato hanno sgominato un’attiva “piazza di spaccio” che operava all’interno dello stabile con l’arresto di 5 persone.

    Punti Chiave ArticoloLe indagini, condotte tra novembre 2022 e gennaio 2023, hanno permesso di accertare l’esistenza di due distinti “punti vendita” di droga, gestiti da familiari tra loro imparentati: Al piano terra, Michele Evacuo, coadiuvato dai familiari e all’epoca sottoposto agli arresti domiciliari, spacciava hashish. Al primo piano Oreste De Simone era invece dedito allo spaccio di cocaina.
    L’attività illecita si svolgeva con la complicità degli altri familiari e grazie all’ausilio di telecamere installate nei pressi dello stabile, che monitoravano gli accessi alle abitazioni.  Circa 2500 clienti serviti in tre mesi Le intercettazioni telefoniche hanno inoltre cristallizzato un flusso quotidiano di acquirenti: 1760 accessi all’abitazione di Michele Evacuo e 700 a quella di  Oreste De Simone nel periodo oggetto d’indagine. Nel corso delle attività di riscontro sono stati sequestrati 5,62 grammi di cocaina e 137,64 grammi di hashish. Al termine dell’attività investigativa e su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il G.I.P. ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Michele Evacuo e Oreste De Simone, contestando loro il concorso, a vario titolo, nella detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver operato vicino a scuole. Michele Evacuo denunciato anche per 45 evasioni dagli arresti domiciliari Agli altri indagati,  i due figli di Michele Evacuo, ovvero Anna Evacuo ed Emanuele Evacuo,  e Aniello De Simone, figlio di Oreste è stato invece applicato il divieto di dimora nella provincia di Napoli. Michele  Evacuo, già sottoposto agli arresti domiciliari nel periodo delle indagini, dovrà rispondere anche di 45 evasioni. I due gestori delle piazze di spaccio sono stati portati in carcere a Poggioreale mentre ai due figli di Evacuo è stato notificato il provvedimento di divieto di domora in provincia di Napoli mentre il provvedimento ad Aniello De Simone è stato notificato in carc ere in quanto già detenuto. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata spaccio davanti alle scuole: 5 arresti

    Smantellate due piazze dello spaccio a Torre Annunziata: 5 arresti e divieto di dimora. I pusher operavano davanti a due istituti scolastici. La Polizia di Stato di Torre Annunziata, coadiuvata dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Reparto Prevenzione Crimine, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e divieto di dimora nei confronti di cinque persone.

    Punti Chiave ArticoloGli indagati, tutti residenti a Torre Annunziata, sono gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina e cannabis), aggravati dall’aver operato vicino a due istituti scolastici. Due degli indagati sono stati arrestati e condotti al carcere di Poggiorele di Napoli, mentre per gli altri tre è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Napoli.
    Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno permesso di accertare l’esistenza di due fiorenti “piazze di spaccio” all’interno di uno stabile di Torre Annunziata. I pusher aiutati dai loro familiari Tra novembre 2022 e gennaio 2023, gli indagati, imparentati tra loro, avrebbero “spacciato” droga avvalendosi anche della collaborazione dei loro familiari. L’utilizzo di telecamere e intercettazioni telefoniche ha documentato un quotidiano e consistente flusso di acquirenti presso lo stabile. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 5,62 grammi di cocaina e 137,64 grammi di cannabis. A uno degli indagati, già sottoposto agli arresti domiciliari, sono state contestate anche 45 evasioni. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata condannato Scarface per maltrattamenti in famiglia

    E’ stato discusso oggi il rito abbreviato dinanzi al G.u.p. di Torre Annunziata Dott.ssa Crasta a carico di Arturo Martinelli, 44 anni, alias “Scarface”.
    Il noto pregiudicato è accusato di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di averli commessi dinanzi ai minori; di atti persecutori aggravati e plurimi; di lesioni aggravate, in continuazione, in relazione alle aggravanti speciali.
    E’ stato condannato alla pena di anni 2 e mesi 4 di reclusione, tenuto conto dello sconto di pena prevista per la scelta del rito abbreviato. Il P.M. aveva chiesto 4 anni di reclusione.
    E’ l’esito delle discussioni di oggi, della lunga requisitoria del pm, della discussione della parte offesa e dell’arringa fiume della difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Massimo Viscusi, penalista del Foro di Benevento.
    Martinelli, alias “Scarface”, per il tramite del precedente difensore aveva chiesto il patteggiamento, rigettato dal primo gip/gup, per il qual motivo poi aveva chiesto ed ottenuto la definizione del giudizio secondo le forme del giudizio abbreviato, chiesto ed ottenuto dal suo nuovo legale.
    Dagli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, cui era finito in data 7 novembre, gli era stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari con la misura più afflittiva della reclusione presso il carcere di Poggioreale, il 22 aprile 2024, data in cui aveva nominato il nuovo Legale.
    L’indagine, scaturita dal cosiddetto “Codice Rosso” e condotta dai Carabinieri di Torre Annunziata, e’ stata meticolosa e minuziosa, che ha addirittura portato “all’attenzione” del giudicante una querela sporta sempre dalla vittima nell’ottobre 2012.
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    CAMPANIA FORTUNATA Superenalotto, centrato un ‘5’ da 96mila euro a Torre Annunziata

    Non si arresta la scia di fortuna che sta accompagnando la Campania nel mondo del Superenalotto. A soli un giorno di distanza dalla straordinaria vincita del jackpot di 101,5 milioni di euro a Napoli, un altro giocatore campano ha avuto motivo di celebrare. Questa volta, la dea bendata ha sorriso a Torre Annunziata, dove un giocatore, che ha preferito rimanere anonimo, ha vinto 96.261,71 euro centrando un “5” nel concorso di sabato 11 maggio.
    La giocata vincente è stata registrata presso “La boutique dei tabacchi”, noto punto di vendita Sisal situato in corso Vittorio Emanuele III. Mentre la città festeggia questo nuovo colpo di fortuna, il Superenalotto si prepara già per il prossimo appuntamento. Con il jackpot che ora ha raggiunto i 20,9 milioni di euro, l’attenzione è tutta rivolta al concorso di domani sera, martedì 14 maggio.
    Il punto vendita, divenuto ormai un luogo di pellegrinaggio per gli speranzosi giocatori, non nasconde il proprio entusiasmo. “È incredibile poter contribuire a questi momenti di gioia“, commenta il titolare del negozio, visibilmente soddisfatto della fortuna che sembra aver scelto domicilio in questa parte della Campania.

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