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    Salerno, simula sequestro di persona e chiede 500mila di riscatto: arrestato

    Avrebbero simulato un rapimento a scopo di estorsione, con l’obiettivo di intascare il riscatto.PUBBLICITA

    I fatti, su cui indaga la Direzione distrettuale Antimafia di Potenza, si sono svolti in provincia di Salerno nel novembre 2023.

    Un uomo è finito in carcere: si tratta di Fedele Marotta, 42enne originario di Polla, indagato, insieme ad altri soggetti sia noti che in via di identificazione, per estorsione aggravata, simulazione di reato e calunnia.
    Nei suoi confronti il gip del tribunale di Potenza ha emesso un’ordinanza applicativa di misura cautelare che è stata eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Salerno.

    L’obiettivo del finto sequestro di persona era quello di ottenere soldi dal cognato di Marotta, imprenditore residente in provincia di Parma e marito della sorella dell’indagato.
    Il piano ha previsto che nel giorno del presunto rapimento a scopo di estorsione, Marotta avrebbe simulato di essere in procinto di incontrare, a Padula, dei soggetti collegati al clan dei Casalesi che lui stesso – come raccontava alla sorella nel corso di una telefonata – intendeva dissuadere dal proposito di sequestrare i figli della donna.
    Poi, in una telefonata immediatamente successiva, al momento del simultato incontro con i presunti malfattori, richiedeva alla sorella, con toni preoccupati, di allertare le forze dell’ordine perché temeva che potesse succedergli qualcosa di grave.
    Successivamente, gli indagati avrebbero simulato le tracce del sequestro di persona di Marotta, lasciando la sua auto abbandonata in aperta campagna, con i fari accesi e i cellulari nell’abitacolo.
    Per otto giorni avrebbero inscenato lo stato di prigionia dell’indagato in un luogo segreto per costruingere il cognato e la sorella della vittima a versare un riscatto per la liberazione, chiedendo la cifra di 500mila euro, non riuscendo però a intascarli vista la resistenza dei familiari.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, aggressione ad operatore del centro Fiamma durante un accesso ad un bene confiscato

    Questa mattina era previsto l’accesso ad un bene confiscato sito in Via dei Tribunali 30 angolo Via Atri nella città di Napoli, la visione del bene era finalizzato all’affidamento attraverso un Avviso Pubblico promosso dal Comune per progetti sociali realizzati da parte di associazioni.PUBBLICITA

    Proprio durante l’ispezione ai suddetti locali, accompagnati come da protocollo dai dipendenti del Comune di Napoli, un nostro operatore insieme ad altri 2 volontari di altre associazioni, sono stati pesantemente minacciati da parte un soggetto qualificatosi come proprietario dell’immobile, vantando la sua esperienza carceraria oltre che l’affiliazione a clan camorristici ed intimando “di non presentarsi a richiedere l’immobile altrimenti si prevedevano disgrazie sui familiari degli operatori”.

    Avvisate immediatamente le Forze dell’Ordine il soggetto veniva identificato
    L’immobile rientra nel sequestro avvenuto nel 2010 dell’ingente patrimonio intestato a Luigi Barbuto e familiari, un patrimonio stimato di oltre 10 milioni di euro che includeva tra l’altro 8 appartamenti di pregio con arredi di lusso in zona Duomo oltre a svariati locali commerciali in Via dei Tribunali.

    Barbuto esponente di spicco del clan Giuliano operante nel centro storico di Napoli, ha svariati precedenti di polizia per violazione legge armi e droga, tentata rapina, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, favoreggiamento, rissa, ricettazione, possesso ingiustificato di valori e veniva condannato a oltre 15 anni di reclusione nel processo alla storica organizzazione camorristica del clan Giuliano.
    “Con questi atteggiamenti se sperano di intimidirci o in qualche modo di fermarci” dichiara il Presidente regionale dell’associazione Centro Fiamma Antonio Arzillo.
    E poi aggiunge: “Sbagliano ogni valutazione, non è la prima volta che ci troviamo a dovere affrontare situazioni di minacce o episodi di ritorsione, ma mai ci siamo intimoriti, anzi ancor di più abbiamo affrontato con maggior vigore ogni difficoltà che si presentava.
    Avvisato dal mio operatore immediatamente ho avvisato il gabinetto della questura di Napoli ed in questi giorni provvederemo alle denunce di rito, resta il fatto che non si può consentire che personaggi del genere si presentano durante gli accessi ai beni, minacciando chi è interessato ad utilizzare beni definitivamente confiscati a favore della collettività, bisogna a questo punto anche capire se ci sono soggetti che informano questi “camorristi” di possibili associazioni interessate.”
    Conclude Arzillo “di sicuro non ci fermeremo ed attiveremo tutti gli organi competenti”.
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    Ex Whirlpool, Granisso: “Oggi acquisito nuovo immobile industriale nell’area Stellantis Pomigliano”

    “Oggi Italian Green Factory ha stipulato l’atto di compravendita per completare l’acquisizione dell’edificio industriale di 32mila metri quadri ceduto da Stellantis (stabilimento G.B.Vico di Pomigliano D’Arco), ricadente nel comune di Acerra.PUBBLICITA

    Ora allestiremo il capannone nel più breve tempo possibile, per consentire all’azienda di accelerare le produzioni e onorare nei tempi previsti le commesse già pervenute”.

    Lo dichiara Felice Granisso, CEO di Italian Green Factory (gruppo Tea Tek), in occasione dell’acquisizione del capannone dismesso della fabbrica ex Fiat. L’atto è stato siglato grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, con la garanzia Sace Futuro.
    «Intanto vanno avanti i lavori presso l’area ex Whirlpool di via Argine – conferma Granisso – mentre siamo in attesa dell’attivazione da parte di Invitalia del Fondo di Salvaguardia che consentirà l’ingresso della stessa nel capitale sociale e nella governance della nostra azienda e a pieno titolo nel progetto di reindustrializzazione che trasformerà lo stabilimento ex Whirlpool nella nuova fabbrica green di Napoli.

    Possiamo dirci soddisfatti degli obiettivi raggiunti finora. Questo percorso è stato possibile grazie a tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto, pubbliche e private, nazionali e locali. Tra Governo, Parlamento, Comune, Regione e sindacati – sottolinea Granisso – abbiamo sentito il supporto di tutti.
    Oggi è doveroso un ringraziamento particolare alla struttura commissariale della Zes e l’Asi di Napoli, che hanno dato l’ennesima dimostrazione di efficienza e professionalità consentendo in tempi brevissimi la predisposizione di tutti gli atti necessari all’acquisizione del nuovo immobile”.
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    Incendio sul Vesuvio: ancora in corso le operazioni di spegnimento

    Continuano senza sosta le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato ieri sulle pendici del Vesuvio, coordinate dal Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS) convocato dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari. L’area maggiormente colpita è quella di Cappella Bianchini, situata nel comune di Torre del Greco.PUBBLICITA Da questa mattina sono nuovamente operativi due elicotteri della Regione Campania e due Canadair nazionali, impegnati a domare le fiamme dall’alto. Sul terreno, sono presenti tre squadre dei Vigili del Fuoco, due della società regionale SMA, una della Città Metropolitana e due dei volontari della Protezione Civile regionale.Le Forze dell’Ordine, con il supporto della polizia locale, sono impegnate nella cinturazione dell’area, un’operazione disposta dal Prefetto per contenere e controllare l’incendio. Le squadre continuano a lavorare incessantemente per arginare il fuoco e proteggere le zone circostanti, cercando di evitare ulteriori danni e garantire la sicurezza della popolazione locale.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata, sparatoria al Lido Azzurro: convalidato arresto di un giovane

    È stato convalidato l’arresto del giovane fermato il 26 luglio, ritenuto responsabile di aver fatto parte del commando criminale che il 19 luglio ha sparato tra la folla al Lido Azzurro di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata, dal Commissariato e dalla Squadra mobile, con l’accusa di tentato omicidio, strage, detenzione e porto di armi da sparo, con i delitti aggravati dal metodo mafioso.PUBBLICITA Il 29 luglio, il gip del Tribunale di Torre Annunziata ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, confermando i reati contestati ma escludendo l’aggravante del metodo mafioso per il delitto di strage. L’episodio risale al 19 luglio, quando il giovane, insieme a un complice non ancora identificato, è entrato nello stabilimento balneare “Lido Azzurro” armato di pistola e fucile. I due hanno aperto il fuoco contro una persona tra una folla di bagnanti, mettendo in pericolo la pubblica incolumità, mentre la vittima designata è riuscita a fuggire e mettersi in salvo.Le indagini condotte dai carabinieri e dalla polizia hanno permesso di individuare le motivazioni dell’agguato e uno degli autori. L’azione sarebbe stata preordinata e organizzata per punire la vittima a causa di uno sguardo di sfida rivolto all’aggressore. Le modalità dell’azione sono state ritenute tipicamente mafiose, considerando la complessiva ricostruzione dei fatti e il movente.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Torna “Vesuvio e ‘notte”, alla scoperta dei sentieri del vulcano nell’ora più bella: il tramonto

    L’emozione di percorrere i sentieri del Vesuvio al tramonto, guidati da professionisti esperti, è il cuore dell’iniziativa “Vesuvio e ‘Notte”, promossa dall’associazione “I Vesuviani”. Questa iniziativa offre fino a settembre un tour emozionante sui Sentieri 5 (Gran Cono) e 9 (Fiume di Lava), un viaggio tra la storia e il mito del Vesuvio e alla scoperta delle meraviglie del Parco Nazionale del Vesuvio.PUBBLICITA Le escursioni si svolgeranno tutti i weekend di agosto e settembre, con vari temi come “Il Vesuvio e le sue leggende” e “Gli ultimi giorni di Pompei ed Ercolano”. Durante il periodo dal 8 al 13 agosto, sarà possibile partecipare all’evento “Il Vesuvio e le Stelle di San Lorenzo”, mentre dal 14 al 18 agosto si terrà “Il Vesuvio e le Feriae di Augusto”. Ogni escursione offre un’esperienza unica e indimenticabile.Percorrendo il Sentiero 5, i visitatori possono osservare dall’alto uno dei luoghi più suggestivi del vulcano Somma Vesuvio, la Valle dell’Inferno. La meta dell’escursione è un’area panoramica che offre una vista mozzafiato su Pompei e la costiera sorrentina, dove sarà possibile degustare il famoso vino Lacryma Christi rosso.Il Sentiero 9, invece, porta a uno dei luoghi più affascinanti del Parco Vesuvio. I partecipanti attraverseranno l’argentea colata lavica del 1944, osservando il sole calare dietro la città di Napoli. Durante l’escursione, sarà possibile vedere da vicino le lave che si sono alternate nel tempo e scoprire il lichene vesuviano, la prima forma di vita a colonizzare le lave dopo circa dieci anni. Anche in questo caso, è prevista una degustazione di vino.Le escursioni saranno accompagnate da incontri con artisti, specialisti, astrofili, storici e vulcanologi, con letture di brani di Plinio il Giovane e Matilde Serao, oltre a interpretazioni teatralizzate degli ultimi giorni di Pompei e Ercolano. I partecipanti potranno anche degustare i migliori vini prodotti nell’area vesuviana. L’evento unisce abilmente attività emozionali e concetti storici e scientifici, offrendo un percorso di alto livello culturale, sociale e ambientale. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Zeus e Vini Sorrentino, è plastic free e gode del patrocinio morale dell’Ente Parco Vesuvio, del Comune di Ottaviano e del Comune di Boscotrecase.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Mondragone scoperta area con 280 piante di cannabis, auto rubate e rfiuti

    Durante un’operazione coordinata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta e condotta dai Finanzieri della Tenenza di Sessa Aurunca, è stata scoperta una vasta area destinata a varie attività illecite nelle campagne di Mondragone.PUBBLICITA Tra queste, una coltivazione di canapa indiana, auto rubate e una discarica di rifiuti pericolosi. Punti Chiave ArticoloNel corso di un servizio di perlustrazione e controllo, le Fiamme Gialle hanno trovato più di 280 piante di “Cannabis Indica”, alte oltre un metro e pronte per la raccolta. Le infiorescenze essiccate sarebbero state destinate al mercato illecito della marijuana, con un valore stimato di almeno 500.000 euro.La piantagione era organizzata su più filari, irrigata con un sistema a goccia e sorvegliata tramite telecamere a controllo remoto.Nella stessa area, sono state trovate e nascoste dieci auto rubate, tra cui tre Fiat Panda rubate a Mondragone il giorno precedente e subito restituite ai legittimi proprietari. Sono state rinvenute anche sette carcasse di auto cannibalizzate, tra cui una Jeep Compass, due Fiat 500, una Fiat Panda, una Lancia Musa e altre non riconoscibili.L’area fungeva anche da discarica illegale per materiali di risulta provenienti da cantieri edili, scarti di lavorazioni artigianali e rifiuti domestici.Indagini della Guardia di Finanza per arrivare ai responsabili della coltivazioneI militari hanno proceduto al sequestro dell’intera piantagione e dell’area per i reati di coltivazione illecita di cannabis, furto e ricettazione di veicoli, e reati ambientali. Le indagini per identificare i responsabili sono in corso.L’operazione dimostra l’impegno della Guardia di Finanza di Caserta non solo nel campo delle funzioni economico-finanziarie, ma anche nella tutela della sicurezza pubblica.L’intervento si inserisce in un contesto più ampio di lotta alla criminalità, mirato a proteggere l’economia legale e il benessere dei cittadini.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Camorra, usura per conto del clan Licciardi: arrestati in nove

    Napoli. Da oltre un anno due commercianti di Scampia erano tenuti sotto la morsa dell’usura dal alcuni elementi della criminalità organizzata legati al clan Licciardi.PUBBLICITA Stamane la Polizia di Stato, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone, ritenute responsabili di usura ed estorsione, reati aggravati per alcuni anche dal metodo mafioso.L’indagine, avviata in seguito alla denuncia dei due commercianti vittime di usura, ha permesso di ricostruire un sistema di prestiti a tassi usurai che ha coinvolto diversi soggetti, tra cui esponenti della famiglia Licciardi.Le vittime, minacciate e vessate, hanno infine deciso di denunciare le estorsioni.Le indagini, partite a giugno del 2023, condotte dalla Squadra Mobile e dai Commissariati di Scampia e Secondigliano, hanno raccolto prove solide grazie a intercettazioni, testimonianze e analisi dei tabulati telefonici.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Ancora in corso il maxi incendio di 60mila tonnellate di ecoballe di rifiuti a Persano

    L’incendio che ha avvolto un’area del comprensorio militare di Persano, a Serre in provincia di Salerno, è ancora in via di spegnimento.PUBBLICITA Circa 60.000 tonnellate di ecoballe stanno bruciando in un’area vasta quanto un campo da calcio, generando una densa colonna di fumo nero che incombe sulla zona. Per fronteggiare l’emergenza, sono state richieste maxi-autobotti da Caserta e Napoli, ma la preoccupazione resta alta.Il sindaco di Eboli ha invitato i cittadini delle zone limitrofe a tenere porte e finestre chiuse a causa dell’inquinamento atmosferico.I vigili del fuoco, supportati da mezzi speciali, stanno lavorando incessantemente dal pomeriggio di ieri per domare l’incendio.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Crollo di Scampia: il sindaco propone 50 stanze alberghi e sussidi

    Il comune di Napoli, attivando una procedura con i servizi sociali, puo’ collocare in alberghi parte degli abitanti della Vela celeste sfollati dopo il crollo di un ballatoio che ha causato tre vittime e 12 feriti.PUBBLICITA Al momento risulta la disponibilita’ di 50 camere. E’ cio’ che il sindaco Gaetano Manfredi, secondo quanto si apprende dal comune, ha detto ai rappresentanti del Comitato Vele, che hanno manifestato nel pomeriggio nel centro di Napoli.Il piu’ e’ stata ribadita la possibilita’ di ottenere la concessione di un sussidio economico per chi preferisce trovare un’autonoma sistemazione. Misura per cui sono gia’ stanziate risorse comunali per 1 milione di euro, in attesa delle risorse finanziarie governative.Il sindaco ha anche garantito che sara’ rispettato il censimento comunale del 2023 , recepito dal piano regionale, in relazione al progetto Restart Scampia, sulla base del quale saranno attribuiti i nuovi alloggi.Inoltre il primo cittadino ha parlato di soluzione abitativa e sostegno lavorativo per le persone rimaste ferite nel crollo, assicurando anche il massimo impegno per il completamento in tempi celeri dei cantieri finanziati dal Pnrr.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Incendio sul Vesuvio, Legambiente: “Odore malaffare e mani criminali”

    “Il Vesuvio sotto attacco. Dietro le fiamme di questi giorni ci sono mani spinte da interessi criminali che stanno mettendo sotto attacco il patrimonio naturale e di biodiversità e minacciano la sicurezza dei cittadini.PUBBLICITA La dinamica è sempre la stessa: si appicca il fuoco in diversi punti del Parco, in alcuni casi nello stesso luogo in modo che le fiamme divampano in contemporanea mettendo in difficoltà chi deve intervenire”.Così in una nota Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania sugli incendi che in questi giorni hanno colpito il Vesuvio.“Sotto l’odore acre degli alberi incendiati – continua – c’è la puzza insopportabile del malaffare, di interessi che confliggono con il lavoro di prevenzione, salvaguardia degli ecosistemi e valorizzazione delle aree protette svolto dai Parchi italianiSecondo l’ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente nel 2023 in Campania sono stati 1.955 ettari percorsi dal fuoco, terza regione in Italia colpita dalle fiamme criminali con 355 reati contestati e 28 persone denunciate”.Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Stellantis Pomigliano, 5 giorni di cig tra agosto e settembre

    Nuova cassa integrazione nello stabilimento Stellantis a Pomigliano d’Arco, dove i lavoratori si fermeranno cinque giornate (26 agosto, 6, 13, 20 e 27 settembre), a causa della “complessa situazione di mercato”.PUBBLICITA Lo ha reso noto l’azienda nel corso di un incontro con le rsa di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr che ora lanciano un appello ai vertici di Stellantis a “cambiare rotta o sarà buio totale”, ritenendo “intollerabile il clima di incertezza che ricade solo sui lavoratori”.“Lo scenario venutosi a creare – hanno sottolineato i rappresentanti sindacali in fabbrica – desta ancor più preoccupazioni se consideriamo che solo a gennaio veniva annunciata la piena occupazione del GB Vico che usciva finalmente e dopo anni dalla morsa degli ammortizzatori sociali, ed è impensabile che il futuro del sito di Pomigliano debba passare esclusivamente per il monitoraggio dell’andamento di Panda.Dalla avvenuta fusione con Psa, nessun nuovo modello è stato assegnato e prodotto negli stabilimenti italiani, tranne il Tonale e Hornet che facevano parte del piano industriale Fca. Come rsa Fim, Uilm, Fismic, Uglm ed Aqcfr riteniamo non più condivisibile questa scelta dei vertici Stellantis, che mette a rischio tutti gli stabilimenti nel nostro Paese compresa l’intera filiera dell’indotto”.Le rsa, quindi, chiedono che l’azienda resetti il proprio “modus operandi, orientata solo ad annunciare l’allungamento delle produzioni attuali di qualche anno”, sottolineando che tutti gli stabilimenti italiani “soffrono fortemente la mancanza di nuovi modelli, mentre quelli che hanno fatto la storia nel nostro Paese vengono dislocati in quelli esteri”.Dai rappresentanti sindacali, inoltre, l’appello al Governo ad “assumersi le proprie responsabilità”. “Abbiamo bisogno di sviluppo – hanno aggiunto – e non di passerelle. Il settore auto in Italia non ragiona più in italiano”.Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO