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    Salerno, scovata casa vacanze abusiva: scatta la denuncia 

    Da un esposto denuncia, gli agenti del nucleo antievasione tributaria della polizia municipale hanno scoperto una struttura ricettiva abusiva nel centro storico.PUBBLICITA Accade a Salerno dove i vigili urbani hanno raggiunto via dei Mercanti, li’ dove era stata segnalata, all’interno di un appartamento, la presenza di una struttura ricettiva ‘abusiva’.A seguito dell’ispezione, nell’appartamento, sono state generalizzate otto persone di nazionalita’ francese, che avevano prenotato tramite il portale Boooking.Al termine delle verifiche effettuate con la Questura, si e’ accertato che il gestore della struttura ricettiva non aveva provveduto a effettuare all’autorita’ di pubblica sicurezza le comunicazioni degli ospiti della struttura.Per questo motivo, la titolare e’ stata denunciata all’autorita’ giudiziaria per aver omesso di comunicare, entro le 24 ore dal loro arrivo, gli ospiti presenti in struttura.Dai servizi offerti e pubblicizzati anche sul web, e’ stato possibile configurare la struttura come una casa vacanze, per la quale e’ richiesto, come titolo abilitativo, la Scia, che, pero’ al Suap del Comune, non era stata presentata e, dunque, l’attivita’ veniva svolta in maniera del tutto abusiva.Riscontrata poi anche l’omessa registrazione della struttura sul portale ‘Tourist Tax’ del Comune di Salerno, che consente la comunicazione degli ospiti, dei relativi periodi di pernottamento e di eventuali casi di esenzione, per il calcolo e il successivo versamento dell’imposta di soggiorno.Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, la polizia penitenziaria recupera 8 telefoni nelle celle dei boss a Secondigliano

    Napoli. Nel pomeriggio di ieri, una operazione eseguita dalla Polizia Penitenziaria presso il reparto detentivo Alta Sicurezza del Carcere di Secondigliano ha portato al rinvenimento e al sequestro di 8 smartphone abilmente occultati in spazi comuni.PUBBLICITA L’operazione condotta dal Reparto di Polizia Penitenziaria, è avvenuta nel pomeriggio di ieri durante una perquisizione ordinaria, diretta e coordinata dal funzionario di Polizia Penitenziaria Raffaele Cristofaro, con il prezioso supporto del personale di altre unità operative dell’istituto che non ha esitato a fornire il proprio contributo a sostegno della sicurezza.Il materiale non consentito è stato recuperato nell’ambito delle operazioni di contrasto alla criminalità intramuraria.Il Si.N.A.P.Pe, attraverso la voce del Segretario generale aggiunto Luigi Vargas, del Segretario nazionale Pasquale Gallo e del Segretario regionale Orlando Scocca, esprime un grande plauso a tutto il personale coinvolto nella brillante operazione.I dirigenti sindacali sottolineano la grande professionalità e solidarietà dimostrata dagli Agenti della Polizia Penitenziaria, evidenziando il loro costante impegno nel contrasto alle attività illecite all’interno del carcere, soprattutto in questo periodo di estrema sofferenza di organico coincidente con il piano ferie. “Questa operazione rappresenta un ulteriore segnale dell’importanza del lavoro svolto dal Corpo di Polizia Penitenziaria nel garantire la sicurezza delle strutture detentive e nella prevenzione di eventi, ad oggi potenzialmente sempre più pericolosi”.“Oramai il rinvenimento di cellulari, droga e oggetti non consentiti, sta raggiungendo numeri allarmanti e senza un immediato intervento dell’Amministrazione e del Governo sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani. È inquietante, soprattutto, la frequenza di rinvenimento dei cellulari che testimonia ancora una volta il livello di pericolosità raggiunto dalla criminalità nelle carceri Campane a cui occorre porre un freno con tempestivi interventi sanzionatori e chiare regole di ingaggio, prima che si arrivi al completo collasso delle carceri.La pur significativa carenza organica dei penitenziari viene colmata soltanto dalla grande professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, che hanno posto in essere questa ennesima brillante operazione di polizia”, concludono Luigi Vargas, Pasquale Gallo e Orlando Scocca.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Divide i napoletani la pizza margherita di Briatore a 17 euro

    Crea scompiglio a Napoli il Crazy Pizza, il nuovo locale glamour e lussuoso che Flavio Briatore aprirà a fine estate sul lungomare.PUBBLICITA Tra i pizzaioli napoletani c’è chi dà il benevenuto a una iniziativa ‘coraggiosa’, chi la considera una contaminazione all’insegna dello show, mentre i consumatori temono che la margherita a 17 euro possa innescare un aumento indiscrimiato dei prezzi.Aprire nella capitale storica della pizza, e con prezzi parecchio più alti della media (ma “come a Milano”), per l’imprenditore non rappresenta una sfida da vincere: “Crediamo che la nostra formula di ‘fine dining’ diversa e unica possa essere una aggiunta stimolante al panorama gastronomico locale”. “Sono convinto che il prezzo di 17 euro per gustare una buona pizza in un locale di lusso, serviti da personale qualificato, con dj set e divertimento, sia assolutamente corretto”, afferma.Una parte dei pizzaioli napoletani accoglie di apparente buon grado la nuova impresa di Briatore., dice Gino Sorbillo.“E’ un’operazione comunque coraggiosa perché in passato altre pizze non hanno tanto funzionato, mentre la napoletana sia in altre città, ma anche all’estero è stata vincente nella maggior parte dei casi. Mi auguro che questo suo nuovo progetto, che si basa su una pizza diversa, anche servita in maniera acrobatica, piaccia molto ai clienti e si creino posti di lavoro”. Alessandro Condurro, ad de l’Antica Pizzzeria Da Michele in the world, è sulla stessa lunghezza d’onda: “Siamo aperti a tutte le novità e siamo ben felici che un gruppo così importante venga a Napoli a creare impresa”, dice. “La pizza è un piatto democratico e tutti sono liberi di sperimentare e declinarla in vari modi”. Quelli più legati alla tradizione sottolineano invece che la margherita di Briatore è “un’altra cosa”.“Avremmo preferito che essendo una pizza diversa, Briatore gli avesse dato un nome diverso e non uno di imitazione”, arriva a dire Stefano Auricchio, direttore generale dell’Associazione verace pizza napoletana, che definisce quella dell’imprenditore piemontese un’offerta “teatrale”.E’ lo stesso concetto espresso da Paolo Surace, della storica Pizzeria Mattozzi di Piazza Carità, quando dice che “Briatore non vende la pizza. Lui vende lo show, lo spettacolo, il locale lussuoso, tutte cose che non fanno parte di noi. Usa un impasto tutto suo che non può dirsi napoletano. Per la pizza della tradizione bastano ingredienti semplici e, in un locale normale, 6 euro sono il prezzo giusto per una pizza di qualità. Che gli direi? Che è un grande imprenditore, ma come pizzaiolo vale zero proprio”.A spezzare inaspettatamente una lancia a favore di Briatore è però il Codacons, che accusa di ipocrisia quei pizzaioli che denunciano l’alto costo delle sue pizze. “E’ un balletto ridicolo”, afferma il presidente di Codacons Carlo Rienzi. “A Napoli i pizzaioli da sempre sostengono che la pizza deve essere accessibile a tutti e avere un costo basso, peccato però che questi stessi esercenti, quando aprono una pizzeria a Roma o a Milano, non applichino ai consumatori gli stessi prezzi di Napoli”.E’ il caso – viene ricordato – di una nota pizzeria napoletana che nella capitale vende pizze a 14 euro, per non parlare dei 25 euro di Milano.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, familiari vittime della Vela celeste ospitati in immobili confiscati a camorra

    I familiari delle vittime del tragico crollo avvenuto due settimane fa nella Vela Celeste di Scampia troveranno presto una nuova casa.PUBBLICITA Il Comune di Napoli ha deciso di assegnare loro due appartamenti situati in via Vittorio Emanuele III, a Secondigliano, precedentemente confiscati alla criminalità organizzata.Questi immobili, recentemente ristrutturati per finalità sociali, saranno una prima risposta concreta alle necessità delle famiglie colpite da questa grave perdita.In particolare, si è deciso di assegnare gli appartamenti alle famiglie che hanno subito le conseguenze più gravi, tenendo conto anche delle condizioni di salute delle due bambine ricoverate in ospedale.Questa misura si aggiunge alle altre iniziative già messe in atto dall’Amministrazione comunale per sostenere le famiglie sfollate.Tra queste, l’erogazione di un contributo sociale che è già stata avviata per oltre 200 nuclei familiari. Inoltre, grazie ad ulteriori fondi stanziati dal Governo, il Comune continuerà a fornire un contributo per l’affitto anche nel prossimo anno.L’obiettivo è quello di garantire una sistemazione stabile a tutte le famiglie coinvolte nella tragedia, in attesa della realizzazione dei nuovi alloggi previsti dal programma di riqualificazione di Scampia, ReStart.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, giovane pusher del Gambia arrestato in via Poerio

    Nella notte scorsa, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, durante un servizio di controllo del territorio, transitando in via Poerio all’angolo con piazza Garibaldi, hanno notato un individuo che, alla loro vista, ha tentato di allontanarsi per eludere il controllo.PUBBLICITA Gli agenti, insospettiti, lo hanno raggiunto e controllato, trovandolo in possesso di due involucri di hashish del peso di circa 30 grammi, due involucri di marijuana del peso di circa 20 grammi e una bustina di cocaina del peso di circa 0,40 grammi.Per tali motivi, l’indagato, identificato come un 26enne del Gambia, irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    EAV, 26 dipendenti a rischio licenziamento per “comportamenti fraudolenti”

    Un grave scandalo scuote l’Ente autonomo Volturno (EaV), azienda di trasporto pubblico locale della Regione Campania. Sono state avviate procedure disciplinari nei confronti di 26 dipendenti, sospesi dal servizio e dallo stipendio, in seguito a irregolarità emerse da un’accurata indagine durata diversi mesi. Le investigazioni, condotte con il supporto di agenzie esterne specializzate, hanno portato alla luce un sistema diffuso di comportamenti fraudolenti volti all’illecito arricchimento personale e alla violazione sistematica delle norme aziendali.PUBBLICITA Le indagini hanno rivelato diverse pratiche illecite. Nelle biglietterie di Pompei e Sorrento, tre addetti sono stati colti in flagrante mentre manipolavano il sistema di emissione biglietti, producendo titoli di viaggio falsificati per trarne profitto. Questo sistema sembra coinvolgere anche soggetti esterni all’azienda. Sulle linee autobus Pompei-Vesuvio e Sorrento-Marina Piccola, dieci autisti sono stati scoperti a mettere in atto diverse strategie per intascare i soldi dei passeggeri senza rilasciare il biglietto. Tra le modalità utilizzate, la consegna di biglietti già strappati e la richiesta di fotografare il biglietto prima di occultarlo.Anche nelle sedi EaV di Porta Nolana e San Giovanni a Teduccio sono emerse irregolarità: tredici dipendenti addetti alla manutenzione e al decoro utilizzavano in modo fraudolento il badge aziendale per timbrare il cartellino al posto di colleghi assenti, permettendo loro di figurare in servizio e percepire lo stipendio senza lavorare. In un caso, un dipendente non si è mai presentato al lavoro, ma i colleghi timbravano regolarmente per lui.Queste irregolarità si aggiungono a un caso analogo emerso a maggio 2023, in cui dieci coordinatori ferroviari erano stati accusati di falsificare le timbrature per coprire le assenze dei colleghi. La direzione di EaV condanna fermamente questi comportamenti, che ledono l’immagine dell’azienda e danneggiano l’intera collettività. Pur sottolineando che si tratta di casi isolati che non rappresentano la stragrande maggioranza dei dipendenti EaV onesti, l’azienda ribadisce la propria politica di tolleranza zero verso qualsiasi forma di illegalità e violazione delle norme.EaV si impegna a tutelare i lavoratori onesti e a garantire trasparenza e legalità nella gestione del servizio pubblico. L’azienda continuerà a investire in attività di controllo e prevenzione per individuare e sanzionare comportamenti scorretti e promuovere una cultura aziendale basata su etica, responsabilità e rispetto delle regole. Le procedure disciplinari avviate prevedono il rispetto delle garanzie di difesa e del diritto al contraddittorio. L’eventuale licenziamento sarà l’esito finale del procedimento, qualora le accuse vengano confermate al termine dell’iter disciplinare.Il presidente e amministratore delegato di EaV, Umberto De Gregorio, dichiara: “Continueremo a lavorare per garantire qualità ed efficienza nei nostri servizi, valorizzando il contributo dei dipendenti che operano con onestà e professionalità, e promuovendo una cultura aziendale basata sulla collaborazione e sul rispetto reciproco”.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Vandalismo agli scavi di Pompei: turista inglese incide la Casa delle Vestali

    Nel pomeriggio di oggi, i carabinieri sono intervenuti presso gli scavi archeologici di Pompei a seguito della segnalazione di un atto vandalico.PUBBLICITA Un turista inglese di 37 anni è stato sorpreso mentre danneggiava una delle pareti affrescate della celebre “Casa delle Vestali”.Utilizzando un oggetto contundente, l’uomo ha inciso cinque scritte ben visibili sulla parete sinistra dell’ingresso della domus: le iniziali “JW LMW MW”, presumibilmente le sue e quelle delle figlie, la data odierna “07/08/24” e la parola “MYLAW”.Il 37enne, sebbene si sia scusato, ammettendo di voler lasciare un ricordo della sua visita a Pompei, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per il reato di danneggiamento al patrimonio artistico.Inoltre, la Prefettura è stata informata per l’applicazione delle sanzioni amministrative previste in questi casi.Questo grave episodio di vandalismo ha suscitato profonda indignazione e ha riacceso l’attenzione sulla necessità di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale italiano.Le autorità competenti hanno rinnovato l’appello ai visitatori affinché rispettino e proteggano i siti archeologici, evitando qualsiasi gesto che possa compromettere l’integrità di opere d’arte millenarie.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Maxi sequestro di droga alla Cisterina: in manette due pericolosi pusher

    Doppio colpo allo spaccio a Castello di Cisterna. I Carabinieri hanno arrestato Domenico Trocino, 46enne, con 40 dosi di droga e 440 euro.PUBBLICITA La 61enne Anna Minutolo è finita in carcere con oltre 250 grammi di cocaina e 213 grammi di crack. Entrambi sono accusati di spaccio. Punti Chiave ArticoloLe strade della “Cisternina” sono state finalmente liberate da due spacciatori incallliti. In due operazioni distinte, condotte con maestria dai Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, sono stati sgominati due importanti punti di smercio di stupefacenti.Il primo a cadere nella rete è stato Domenico Trocino, un nome già noto alle forze dell’ordine. Durante una perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto ben 36 dosi di crack, 6 di cocaina e una somma di denaro contante ritenuta provento dell’illecita attività.L’uomo, un 46enne del posto, è stato quindi arrestato e posto agli arresti domiciliari, in attesa di rispondere all’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.Ma il colpo più duro è stato inferto alla 61enne Anna Minutolo. Nascosta all’interno della sua abitazione, la donna custodiva un vero e proprio market di droga: oltre 250 grammi di cocaina, suddivisa in 1049 dosi, e ben 213 grammi di crack, già pronti per essere venduti, suddivisi in 598 dosi.Anna Minutolo aveva in casa un market della drogaUn quantitativo di stupefacente che avrebbe potuto avvelenare la vita di centinaia di persone. Di fronte a tale evidenza, i Carabinieri non hanno potuto far altro che arrestare la donna e condurla presso il carcere di Secondigliano.L’operazione, condotta con grande professionalità dai Carabinieri, ha permesso di togliere dalle strade una grande quantità di droga e di mettere fine all’attività di due spacciatori che da tempo terrorizzavano la comunità locale.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Casoria, sequestrati 8 quintali di sigarette di contrabbando: 2 arresti

    Casoria. Blitz anti contrabbando dei militari della stazione di Arpino di Casoria con un risultato importante: ovvero il sequestro di ben 840 chilogrammi di sigarette senza il sigillo dello Stato.PUBBLICITA La scoperta in un garage in via Ventotene di Arpino. 68 scatoloni contenenti centinaia di stecche di bionde senza i sigilli dei Monopoli di Stato.Immesse nel mercato avrebbero fruttato centinaia di migliaia di euro.In manette Luigi Ruggiero di 47 anni e Maurizio Abbagnara pure lui 47enne, entrambi di Napoli.Erano sul posto, pronti a partire con le rispettive auto cariche di una parte della merce. Sono stati portati in carcere, in attesa di giudizio.Ora le indagini dei carabinieri continuano per resalire a chi controllava quell’ingente carico di sigarette di contrabbando e a chi era destinato.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, picchia infermiera al Fatebenefratelli, distrugge la sala codici rossi e aggredisce i carabinieri

    Napoli. Questa notte, i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli.PUBBLICITA Un uomo di 30 anni, di origine nordafricana, è stato portato lì da un’ambulanza in stato di agitazione. Durante la sua permanenza, ha danneggiato alcune suppellettili nella sala destinata ai casi più gravi.Inoltre, ha colpito un’infermiera con un calcio all’addome. All’arrivo dei militari, l’uomo ha aggredito anche loro, ed è stato arrestato.Dovrà rispondere di vari reati, tra cui resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, lesioni a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio.L’infermiera ha riportato lesioni guaribili in 5 giorni, mentre i carabinieri hanno ricevuto prognosi rispettivamente di 7 e 20 giorni.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Colpo ai narcos dei Monti Lattari: scoperte e distrutte 140 piante di cannabis

    Gragnano. Nuovo sequestro di piante di cannabis ai danni dei narcos dei Monti Lattari, la Jamaica della Campania dove si produce la migliore qualità di marijuana.PUBBLICITA Ben 141 piante di cannabis fino a 3 metri di altezza sono state sequestrate dai Carabinieri su tutta la zona stabiese grazie alla pressione costante ai controlli anche dall’alto con elicottero. Punti Chiave ArticoloI militari della compagnia di Castellammare di Stabia, supportati dai baschi rossi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal fiuto dei cani del nucleo cinofili, hanno infatti inferto un altro duro colpo ai narcos.Nel bilancio delle ultime ore un sequestro di marijuana in località Acqua della Forma, nella città di Gragnano. In un’intercapedine di un muro perimetrale, scovati 450 grammi di erba sottovuoto già divisa in fiocchi.Denunciato per detenzione di droga a fini di spaccio un 26enne di Castellammare già sottoposto ai domiciliari. Durante una perquisizione i carabinieri hanno trovato 1 pianta di cannabis di 1 metro e mezzo, 3 grammi di hashish e oltre 28mila euro in banconote di vario taglio.100 piante di cannabis ad Aurano e 40 in località Nerva del MandroneAncora cannabis in località Aurano, piccolo agglomerato di abitazioni a due passi da Gragnano. 100 le piante rilevate in due diverse aree.40 quelle trovate in località Nerva del Mandrone: in questo caso ha colpito l’altezza dei fusti, tutti tra i 2 e i 3 metri. Tutte le piante sono state distrutte.Non sono mancati gli assuntori di droga. 3 quelli segnalati alla Prefettura: addosso marijuana pronta per essere fumata.Invece risponderà di porto abusivo di armi un 17enne stabiese, sorpreso in viale Don Bosco a Castellammare con un coltello di circa 22 centimetri.Denunciato anche un 45enne di Gragnano. I carabinieri lo hanno fermato mentre guidava un’auto risultata provento di furto.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Follia a Ischia, lite per il panino al chiosco: giovane accoltellato, 3 denunciati

    L’isola d’Ischia è stata teatro di una violenta rissa scaturita da una banale discussione per un panino. “Il panino doveva essere servito prima a me!”, e si scatena la lite davanti al chiosco.PUBBLICITA L’episodio, avvenuto all’alba del 4 agosto in via Francesco Sogliuzzo, ha visto coinvolti tre giovani, uno dei quali è rimasto ferito da una coltellata. Punti Chiave ArticoloTutto è iniziato intorno alle 5:10, quando un gruppo di ragazzi si trovava in coda davanti a un chiosco per accaparrarsi l’ultimo panino della notte. Tra loro, un apprendista orafo napoletano di 19 anni e un 24enne residente a Lacco Ameno.Una incomprensione sull’ordine di arrivo ha innescato una discussione che si è rapidamente degenerata. Insulti, spintoni e, infine, l’estrazione di un coltello da parte del 19enne che ha colpito alla schiena un 22enne, amico del 24enne.Le telecamere inchiodano i responsabiliLe immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona hanno permesso ai carabinieri di identificare i tre giovani coinvolti. Tutti sono stati denunciati per rissa e proposti per il Daspo (Divieto di accesso ai locali di pubblico spettacolo).In particolare, il 19enne, responsabile dell’accoltellamento, rischia anche il foglio di via obbligatorio.Il chiosco nel mirinoL’episodio, purtroppo non isolato, ha messo sotto la lente d’ingrandimento anche il locale dove è avvenuta la rissa. Considerata la recidività di episodi simili, è stata proposta la sospensione dell’attività.L’accaduto getta un’ombra sull’immagine dell’isola d’Ischia, solitamente meta di tanti vacanzieri. E le cronache di Napoli, raccontano purtroppo ogni estate di episodi di violenze che vede come protagonisti ragazzi di Forcella, dei Quartieri Spagnoli e di altre zone del capoluogo che arriva sull’isola verde.Leggi Anche LEGGI TUTTO