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    Arzano, il consigliere De Rosa attacca la maggioranza sulla cabina primaria

    Arzano. No alla cabina primaria: il consigliere di Arzano Viva Luigi De Rosa (nella foto) dichiara guerra alla maggioranza. “ Continuano a non prendere posizione”.
    E’ ancora scontro tra governo cittadino (Pd, M5S e Nuove Generazioni) e opposizione (Arzano Viva, Arzano Alternativa, UdC e Voltare Pagina) sulla cabina elettrica che , salvo sorprese dell’ultim’ora, sarà realizzata a Via Sensale, su una superficie di 20.000 mq circa, a poca distanza in linea d’area dalla Scuola Elementare Wojtyla e dall’istituto Superiore Giordano Bruno.
    “La maggioranza continua a non prendere una posizione e a nascondersi. Nello scorso consiglio comunale del 14 agosto, i consiglieri di maggioranza si sono rifiutati di prendere una posizione”.
    “La verità – tuona il capogruppo De Rosa – è che il Sindaco Cinzia Aruta ha nascosto la notizia anche ai suoi consiglieri… bisognava chiedere i voti ai cittadini per le Europee e quindi era meglio nascondere la decisione? “Continueremo la battaglia per impedire la costruzione della cabina.
    Impediremo l’abbattimento di 25.000 mq di alberi e verde”, Ma Luigi De Rosa solleva anche una serie di legittimi dubbi: “A chi serve realmente questa Cabina Primaria? Perché si è deciso di metterla Lei in Via Sensale?
    Non ci fermeremo finché non ritireranno il progetto…”. Anche il consigliere di “Voltare Pagina” Natale Russo era intervenuto sulla vicenda. Intanto la maggioranza si definisce ancora in fase di valutazione sull’intera vicenda con esplicite dichiarazioni dei consiglieri.

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    Calano le presenze degli stranieri in Cilento

    Il turismo in Campania continua a registrare successi straordinari ma il Cilento non riesce a tenere il passo.
    L’area a sud della provincia di Salerno, infatti, sta registrando una grave contrazione dei flussi turistici, soprattutto da parte dei visitatori stranieri. Secondo i dati Istat, nel 2014 il Cilento accoglieva circa 600 mila presenze turistiche straniere.
    Oggi, a otto anni di distanza, i numeri sono precipitati a 186 mila presenze, con un calo del 67,6%. Anche il 2023 non sembra aver segnato alcun segnale di ripresa e, secondo i primi dati e le relative proiezioni che giungono dagli operatori locali, il 2024 si chiuderà con un’ulteriore contrazione.
    Per Marco Sansiviero, presidente di Cilento Autentico DMO “i buoni propositi e gli obiettivi da raggiungere passano necessariamente attraverso la creazione di un nuovo modello di governance turistica unitaria e sostenibile per il nostro territorio. In tal senso, gli sforzi fatti in questi mesi dagli operatori turistici cilentani vanno proprio in questa direzione”.
    Per Sansiviero “il Cilento ha tutte le potenzialità per tornare a essere una destinazione turistica di primo piano, ma questo richiede un impegno collettivo. È essenziale che comuni, imprenditori e istituzioni regionali collaborino per sviluppare un piano strategico che promuova il nostro patrimonio unico al mondo”.
    “Siamo pronti – aggiunge il presidente di Cilento Autentico DMO – a fare la nostra parte e a lavorare per costruire un futuro florido, attirando turisti da ogni parte del mondo, per tutto l’anno. Con il giusto sostegno e una visione condivisa, possiamo realizzare il sogno di un Cilento che non solo resiste, ma prospera, diventando un modello di turismo sostenibile a livello internazionale”.

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    Napoli, sequestri di alimenti scaduti nei locali di Chiaia

    Napoli. Nella scorsa serata, gli agenti del Commissariato San Ferdinando, Poggioreale, Posillipo e gli operatori della Guardia di Finanza, con il supporto di personale della Polizia Locale, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ASL NA1, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio in zona Chiaia.
    Nel corso dell’attività, sono state identificate 114 persone, di cui una con precedenti di polizia, e contestate 2 violazioni del Codice della Strada.
    Gli operatori hanno, altresì, controllato e sanzionato 5 attività commerciali per occupazione abusiva di suolo pubblico, mancanza di concessione per l’installazione di tende da sole, difformità strutturali e violazioni in materia di impatto acustico; infine, sono stati sequestrati 75 kg di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.
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    Detenuto tenta di strangolare due agenti penitenziari a Poggioreale

    Un detenuto albanese di quarant’anni ha chiesto di essere trasferito dal carcere di Poggioreale e, non ottenendo risposta, ha aggredito due ispettori della polizia penitenziaria.
    Inizialmente ha cercato di strangolarli, successivamente ha tentato di colpirli con un punteruolo improvvisato da una forchetta di plastica. L’incidente è avvenuto ieri. Tommaso De Lia, segretario regionale del Con.si.pe Campania, ha commentato: “Grazie all’intervento tempestivo del personale di turno, si è evitato il peggio”, sottolineando la gravità dell’evento e la necessità di misure serie e concrete.
    “Da tempo chiediamo l’espulsione definitiva dei detenuti stranieri dal nostro Paese,” ha aggiunto.
    Luigi Castaldo, vicepresidente del Con.si.pe., ha dichiarato che il fenomeno delle aggressioni deve essere affrontato con urgenza dal legislatore per inviare un messaggio forte e chiaro: chi commette tali atti di violenza contro il personale penitenziario deve affrontare conseguenze esemplari e dissuasive.
    Castaldo auspica che lo Stato dimostri la propria fermezza contro questi comportamenti violenti. “Il Con.si.pe. esprime la massima solidarietà agli agenti coinvolti in questo brutale attacco,” ha concluso Castaldo.
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    Pozzuoli in fiamme gli autocarri di una azienda di distribuzione alimentare

    Pozzuoli.Un incendio, molto probabilmente di natura dolosa ha mandato in fiamme all’alba di poggi numerosi autocarri di una nota azienda di distribuzione alimentare al confine tra Pozzuoli e Pianura.
    Sul posto ci sono nymerosi autobotti dei vigili dei fuoco insieme con i carabinieri. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono ancora in corso e intanto la colonna di fuma che si è levata dagli autocarri incendiati è visibile a distanza.
    I carabinieri nella sezione radiomobile di Pozzuoli che stanno conducendo le indagini hanno sentito a sommarie informazioni i titolari della ditta. Non è emersa alcuna richiesta estorsiva o minaccia.
    Una volta spente le fiamme si dovrà capire cosa ha generato l’incendio. Intanto si stanno visionando le immagini delle telecamere di sicurezza dell’azienda per capire se nella notte ci sono stati intrusioni sospette.
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    Napoli, omicidio nella notte al Lavinaio: ucciso extracomunitario

    Napoli.  Omicidio nella notte nei vicoli a ridosso di Porta Nolana. La vittima è un cittadino extracomunitario non ancora identificato.
    La vittima é stata trovata priva di vita in Vico colonne al Lavinaio. I carabinieri della compagnia Stella sono arrivati sul posto  dopo le segnalazioni al 112 che parlavano di un uomo in strada e del sangue attorno al corpo.
    E infatti la vittima era riversa sull’asfalto e presentava sul corpo diverse ferite da arma da taglio.
    Indagini in corso per comprendere la dinamica e ricostruire l’identità della vittima. Si stanno cercando immagini utili dalle telecamere private presenti in zona.
    Al momento nessuna pista è esclusa: come una lite tra connazionali finita nel sangue, un tentativo di rapina o un regolamento di conti.
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    Il Tritone di mare recuperato nel parco sommerso della Gaiola

    Qualche giorno fa, il gruppo di biologi marini del Parco Sommerso della Gaiola, coordinati dal Direttore del Parco, Maurizio Simeone, durante le attività di ricerca scientifica e monitoraggio subacqueo sui banchi rocciosi profondi della Zona Speciale di Conservazione Gaiola-Nisida, nell’ambito del Progetto URCHIN, si sono imbattuti in uno splendido e rarissimo esemplare di Charonia lampas, comunemente detto tritone di mare, il gasteropode marino più grande del Mediterraneo. L’esemplare censito sui fondali della ZSC misurava circa 30 cm.
    Negli ultimi decenni, la specie ha subito un’enorme rarefazione in tutto il Mediterraneo a causa dell’inquinamento del mare e della pesca indiscriminata, soprattutto per la bellezza e grandezza unica della sua conchiglia. Raggiunge infatti i 30/40 centimetri di lunghezza e mostra un mantello chiazzato, con base grigio biancastra e macchie molto compatte di colore arancio o più scure (rossastre).
    La specie è oggi protetta ed è inserita nell’allegato II della Convenzione di Berna e nell’allegato II del Protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona. Anticamente, la conchiglia era utilizzata come strumento musicale e come corno da nebbia dai pescatori. Vive su fondali detritici e rocciosi, soprattutto all’interno della biocenosi del Coralligeno, oltre i 20 metri di profondità, su cui si sta concentrando il Progetto URCHIN – Underwater Research Coralligenous Habitat In Naples, portato avanti dal Parco Sommerso di Gaiola nell’ambito del Programma di Ricerca del Progetto Centro Nazionale “National Biodiversity Future Center” con il sostegno del CNR.
    “Un avvistamento più unico che raro che sottolinea l’importanza biologica fondamentale di questo tratto di costa dove sono ancora presenti gli ultimi banchi di Coralligeno della costa napoletana. Un habitat fondamentale, riconosciuto quale hot spot di biodiversità del Mediterraneo e per questo tutelato sia dalla Convenzione di Barcellona che dalla Direttiva Habitat,” dichiara il Direttore del Parco, Maurizio Simeone.
    “È una segnalazione di grandissimo valore biologico ed interesse scientifico. È un organismo ormai estremamente raro, tra l’altro un bellissimo esemplare adulto che impiega decine di anni per raggiungere quelle dimensioni,” dichiara Guido Villani, biologo marino e fotografo subacqueo esperto dei fondali del Golfo.
    Questo splendido incontro con il tritone marino su questi fondali non può non riportare l’attenzione su quanto si è appreso recentemente circa il rischio che tutto ciò venga perso per sempre. Paradossalmente, infatti, il PRARU di Bagnoli ha individuato proprio quest’area e questi splendidi banchi coralligeni come area sacrificale per convogliare, raddoppiandone la portata, tutti gli scarichi di troppo pieno dell’intera area occidentale di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura). Il progetto prevede il raddoppio degli scarichi sulla linea di costa tra l’Isola di Nisida e il Parco della Gaiola (portata massima che passerà dagli attuali 100m³/sec a 206m³/sec), e la realizzazione anche di nuovi scarichi sui fondali proprio in prossimità dei 3 banchi di coralligeno che ospitano il magnifico tritone e tantissime altre specie tutelate.

    Specie ed habitat fondamentali che sono valse a quest’area la designazione quale Zona Speciale di Conservazione della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, il cui scopo è proprio quello di “salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato”.
    Naturalmente, il Parco Sommerso della Gaiola ha già espresso in tutte le sedi il proprio parere negativo a queste scellerate opere, con una dettagliata relazione tecnica che mette in evidenza i gravissimi rischi per la salvaguardia di questo scrigno di biodiversità unico della nostra città, che, ricordiamolo, custodisce ben 15 diverse comunità biologiche marine, 3 habitat oggetto di tutela europea, di cui 1 habitat prioritario, e oltre 20 specie protette.
    Fortunatamente, il Parco non è solo in questa battaglia di civiltà, poiché al MASE sono giunte oltre 80 osservazioni tecniche contrarie da parte di ricercatori, professori universitari, associazioni ambientali, tecnici, mondo della cultura e semplici cittadini.
    Speriamo che la bellissima Charonia lampas, assieme alle tantissime altre specie fondamentali sopravvissute fino ad oggi sui fondali della Gaiola, non debbano essere ancora una volta ennesime vittime della cecità umana.
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    Napoli, scippa il telefono a una donna in attesa del bus: arrestato

    Napoli. Un tentativo di scippo è stato sventato questa mattina a Napoli. Un 36enne georgiano, con precedenti penali, ha strappato il cellulare a una donna in attesa del bus in corso Garibaldi.
    Allertati da un passante, gli agenti della Polizia di Stato si sono lanciati all’inseguimento del ladro, dando vita a una caccia all’uomo per le vie del centro storico.
    La fuga è durata poco: braccato e accerchiato, il malvivente è stato bloccato in piazza S. Anna a Capuana e arrestato.
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    Operazione alto impatto a Nocera, un denunciato

    La Polizia di Stato ha svolto un’operazione “alto impatto” nel comune di Nocera Inferiore.
    Intervento deciso dal questore di Salerno a seguito di determinazioni assunte in sede di riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, finalizzata ad implementare i controlli nella stagione estiva nei luoghi di maggiore afflusso della movida.
    In particolare sono stati effettuati numerosi controlli durante la serata di ieri lungo le vie della città e nella zona della movida per prevenire episodi di violenza in centro. Il servizio è stato posto in essere con posti di controllo in via Atzori, in Piazza Santa Chiara, a confine con Pagani, e nel centro cittadino con impiego di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Campania.
    Un giovane, con precedenti di polizia, è stato denunciato dagli agenti della Polizia di Stato per guida senza patente a bordo di un motociclo di grossa cilindrata e sanzionato per guida senza casco. Lo stesso è stato destinatario del foglio di via in quanto non residente nel comune di Nocera.
    Nel centro cittadino sono stati effettuati controlli a numerose persone, per lo più giovani avventori nella zona della movida, anche adolescenti in comitiva, al fine di proseguire l’azione di prevenzione di episodi di violenza.
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    Napoli, danneggiava le auto parcheggiate al Corso Meridionale e aggredisce gli agenti: arrestato

    Questa mattina, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in Corso Meridionale in seguito a una segnalazione arrivata alla Sala Operativa locale.
    Giunti sul posto, hanno notato un uomo intento a danneggiare le auto parcheggiate e, alla vista degli agenti, l’individuo ha tentato di fuggire.
    Raggiunto dai poliziotti, l’uomo ha reagito violentemente, aggredendoli con calci e pugni.
    Nonostante le difficoltà, gli agenti sono riusciti a bloccarlo. Il 42enne, un napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato per lesioni personali, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato.
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    Napoli, Funicolare di Montesanto: fermo per un guasto tecnico

    Napoli. “Come se non bastasse la prolungata chiusura della Funicolare di Chiaia, ferma dal 1° ottobre 2022 e ormai fuori servizio da quasi due anni per lavori di revisione ventennale, che ha lasciato a piedi ben 15.000 utenti quotidiani, ieri sera, all’improvviso, anche la Funicolare di Montesanto si è fermata a causa di un ‘guasto tecnico’, secondo quanto riportato sul sito dell’Azienda Napoletana Mobilità (ANM)”.
    Lo segnala Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari ed ex presidente della Circoscrizione Vomero. Capodanno, da anni impegnato in battaglie per denunciare le disfunzioni del trasporto pubblico napoletano, sottolinea che la Funicolare di Montesanto trasporta quotidianamente circa 12.500 passeggeri, un numero poco inferiore a quello della Funicolare di Chiaia.
    “Secondo le informazioni presenti sul sito dell’azienda,” prosegue Capodanno, “il servizio dell’importante impianto a fune non è stato ancora ripristinato, e non ci sono aggiornamenti su quando ciò avverrà.”
    “La sospensione,” evidenzia Capodanno, “ha particolarmente penalizzato i turisti, che utilizzano questo impianto per raggiungere l’area di San Martino, dove si trovano tesori artistici e culturali unici al mondo, come Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino.
    Inoltre, sembra che non sia stata fornita alcuna alternativa per raggiungere il Vomero. A complicare ulteriormente la situazione, la circolare V1, l’unica linea su gomma che collegava il piazzale di San Martino, è stata sospesa dal 21 febbraio scorso a causa della voragine apertasi in via Morghen, e nonostante la riapertura della strada al traffico veicolare il 1° aprile, non è ancora stata ripristinata.”
    “Va ricordato,” puntualizza Capodanno, “che quest’anno scadono i venti anni previsti per i lavori di revisione anche per l’impianto che collega via Morghen con la Pignasecca.

    Tuttavia, per evitare la contemporanea chiusura delle funicolari di Montesanto e Chiaia, quest’ultima non riaprirà prima del prossimo autunno, è stata concessa una proroga di un anno dal Ministero dei Trasporti e dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, rinviando così i lavori al 2025.”
    Con l’occasione, Capodanno chiede che vengano condotte indagini approfondite da parte degli uffici competenti per chiarire le cause del fermo della Funicolare di Montesanto e per verificare che siano garantite le condizioni di sicurezza per i viaggiatori, soprattutto alla luce del recente rinvio dei lavori di revisione ventennale, prescritti dalle normative vigenti.
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    Napoli, stanca di aspettare aggredisce infermiera all’ospedale del Mare

    Napoli. Ennesimo atto di violenza nei confronti degli operatori saniatri negli ospedali di Napoli e provincia.
    E’ accaduto anche la notte scorsa presso l’Ospedale del Mare. Lo rende noto l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate  che racconta di un “atto di violenza gratuita ai danni di una infermiera in servizio presso il pronto soccorso”.
    Secondo quanto riporta la puntualissima associazione Una donna ha aggredito l’infermiera prendendola per il collo e scaraventando a terra, soltanto per la troppa attesa, a suo dire.
    “L’operatrice sanitaria e’ stata prontamente soccorsa dai colleghi, sul posto sono intervenuti le forze dell’ordine chiamati dai colleghi infermieri.
    L’ospedale del Mare della ASL Napoli 1 Centro resta il nosocomio con il più gran numero di aggressioni di tutti i tempi, nell’indifferenza di chi dovrebbe tutelare gli operatori sanitari”.
    Quella appena raccontata è l’aggressione numero 32 dall’inizio dell’anno negli ospedali dell’Asl Napoli 1 ed è la 48esima tra Napoli e provincia.

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