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    Inquinavano il fiume Sarno: sequestrate due aziende a Striano e Sant’Antonio Abate

    I Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli hanno sequestrato due aziende a Sant’Antonio Abate e Striano, ritenute responsabili di gravi reati ambientali.
    Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e  svolte dai Carabinieri del NOE di Napoli con la collaborazione dell’ARPAC, hanno accertato che le due aziende, operanti nel settore della produzione e commercializzazione di conserve alimentari, violavano la normativa ambientale in materia di scarico dei reflui nei corsi d’acqua e gestione dei rifiuti.
    Le violazioni riscontrate nel corso degli accertamenti sono state deposito incontrollato e abbandono di rifiuti speciali, anche pericolosi, su aree non pavimentate.
    Scarico delle acque di dilavamento dei rifiuti in un canale di bonifica tributario del fiume Sarno, senza alcun processo di depurazione.
     Procura e Arpac hanno riscontrato numerose violazioni nelle due aziende
    Modifiche sostanziali agli impianti per ostacolare i controlli sui reflui industriali.Superamento dei parametri limite per gli scarichi nei corsi d’acqua.  Realizzazione di un capannone industriale senza le previste autorizzazioni edilizie.
    Per questi motivi che la Procura di Torre Annunziata retta da Nunzio Fragliasso, ha firmato i provvedimenti di sequestro preventivo delle due aziende.
    Sono 300 i controlli effettuati dalla Procura di Torre Annunziata; 160 controlli con esito di non conformità; 48 sequestri, totali o parziali, di aziende o impianti produttivi;  29 sanzioni amministrative; 74 persone denunciate in stato di libertà e infine 2 persone arrestate.
    L’obiettivo dei controlli è Tutelare l’ambiente e il fiume Sarno. Contrastare l’inquinamento causato da scarichi abusivi e attività illecite. Individuare i responsabili e interrompere le attività che danneggiano il corso d’acqua.
    Un’importante operazione a tutela del territorio e della salute pubblica. L’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura è fondamentale per contrastare i reati ambientali e per la salvaguardia dell’ambiente. LEGGI TUTTO

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    Striano, scoperta fabbrica di falso olio di oliva e di champagne: 2 denunciati

    Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie, ha intensificato le attività di controllo del territorio volte a contrastare le frodi anche nel settore alimentare.In particolare, i militari della Compagnia di Casalnuovo di Napoli hanno sottoposto a sequestro, a Striano, un opificio abusivo allestito per la produzione e il confezionamento di bevande e prodotti alimentari, destinati alla vendita in un mercato parallelo, illecito.
    All’accesso all’interno dei locali, i finanzieri hanno sorpreso 2 soggetti che avevano allestito un rudimentale circuito di imbottigliamento di olio, apparentemente d’oliva, ma in realtà frutto di una miscelazione di olio di semi di girasole con sostanze coloranti, quali la clorofilla ed il betacarotene.
    La miscela così ottenuta veniva confezionata in taniche e bottiglie sulle quali erano apposte etichette, contraffatte, di noti marchi del settore.
    L’approfondito controllo della struttura ha permesso di scoprire, altresì, ulteriori cartoni con all’interno bottiglie contenenti champagne o alcool per uso alimentare.
    Anche in questo caso, le etichette sono risultate contraffatte e il prodotto, pertanto, è stato sottoposto a sequestro.
    Durante le attività di riscontro sono intervenuti funzionari dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (I.C.Q.R.F.), al fine di verificare la composizione dei prodotti rinvenuti.
    Sequestrati oltre 8.000 litri fra champagne, olio e alcool contraffatti
    All’esito dell’intervento, sono stati sequestrati oltre 8.000 litri fra champagne, olio e alcool contraffatti, circa 100.000 etichette adesive abilmente contraffatte, 150.000 contrassegni riportanti l’emblema della Repubblica Italiana, macchinari per l’imbottigliamento e una cisterna da 1.000 litri, utilizzata per lo stoccaggio degli oli miscelati.
    L’attività di servizio ha consentito di deferire all’A.G. competente 2 responsabili, i quali sono da ritenersi innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. LEGGI TUTTO