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    Tagliaferri (Fdi): nominare un Commissario regionale contro la peste suina africana

    Nominare un Commissario regionale per il contrasto alla peste suina africana.
    A chiederlo è un’interrogazione di Fratelli d’Italia a firma di Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario), Marta Evangelisti e Luca Cuoghi.
    “Il 15 febbraio scorso l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi ha incontrato, presso la sala consiliare della Provincia di Piacenza, sindaci, associazioni di categoria agricole, rappresentanti degli allevamenti suinicoli e degli Ambiti Territoriali di Caccia, dichiarando che l’evoluzione della peste suina rappresenta ormai una vera e propria emergenza nazionale, di fatto scaricando la responsabilità della situazione sul governo italiano e sulla struttura commissariale”, spiegano i consiglieri per i quali “l’azione del commissario straordinario nazionale Vincenzo Caputo è stata da subito indirizzata a favorire una maggiore quantità di prelievo dei cinghiali così da eliminare il diffondersi della malattia: i risultati sono estremamente positivi in Piemonte e Lombardia, Regioni che hanno seguito le linee dettate dai decreti commissariali, mente in Emilia-Romagna, Regione nella quale nulla è ancora stato fatto in attuazione delle linee commissariali – il prelievo nel 2023 è drasticamente diminuito, addirittura di due terzi rispetto alla media degli anni 2019/2021, passando da una media di abbattimento di 31.000 capi a quella di meno di 13.500 capi”.
    Fdi ricorda come “contrariamente a quanto sostenuto dall’assessore Mammi, la proclamazione dello Stato di Emergenza Nazionale non aiuterebbe la regolare funzionalità dei distretti suinicoli, mentre lo stato di emergenza a livello locale può supportare con maggiore energia le attività amministrative regionali e locali: invece, come sperimentato nella regione Piemonte, la nomina di un Commissario Regionale quale soggetto attuatore ha dato buoni risultati per l’attuazione delle strategie nazionali indicate dal Commissario Straordinario nazionale alla peste suina africana”.
    Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “quali azioni intenda intraprendere al fine di dare attuazione al “Piano Straordinario” elaborato dal Commissario nazionale e se intenda procedere con la nomina di un Commissario regionale che possa coordinare la propria azione con il Commissario nazionale”.
    Fdi vuole inoltre sapere se l’amministrazione regionale “intenda procedere ai fini della dichiarazione di stato di emergenza regionale con l’obbiettivo di tutelare il tessuto economico regionale legato alla filiera suinicola ed agroalimentare che in Emilia-Romagna rappresenta una vera e propria eccellenza e quali azioni intenda intraprendere al fine di dare risposte alle aziende suinicole ed alla filiera dei salumi della nostra Regione”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    26 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd: intervenire nella messa all’asta di 57 asini di un’azienda agricola fallita

    “Verificare se nella procedura fallimentare di un’azienda agricola di San Possidonio (Modena) sussistono le condizioni per evitare la messa all’asta di 57 asini non essendo quest’ultimi né oggetti, né beni immobili ma esseri senzienti”.
    Con la sollecitazione rivolta alla giunta regionale i consiglieri Pd modenesi Palma Costi (prima firmataria), Francesca Maletti e Luca Sabattini chiedono l’interessamento delle strutture regionali e delle Asl competenti in materia di sanità veterinaria e di benessere degli animali per tutelare i 57 capi rientranti fra i beni di un’azienda agricola di San Possidonio dichiarata fallita nei giorni scorsi dal Tribunale di Modena. Degli asini messi all’asta in un unico lotto, solo 8 non sono macellabili in quanto animali d’affezione, mentre gli altri 49 sono considerati capi di allevamento, quindi senza alcun vincolo di protezione.
    Stante la situazione descritta e la presa di posizione di tanti cittadini che hanno preso a cuore la sorte dei 57 animali (valutati complessivamente dal tribunale per una cifra superiore a 14 mila euro), i dem modenesi suggeriscono quindi “di suddividere il lotto di animali in modo da permettere anche a soggetti con minori possibilità economiche e finanziarie -come fattorie didattiche, agriturismi e associazioni- di acquisire anche solo qualche esemplare in modo da poterlo utilizzare per scopi didattici, educativi o di pet therapy”.
    (Luca Boccaletti)

    Imprese lavoro e turismo

    26 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    In commissione Politiche economiche si discute di ART-ER e Sessione europea

    Manuela Rontini (Pd)

    Il programma dell’attività di ART-ER e la Sessione europea. Questi i temi all’ordine del giorno della commissione Politiche economiche che si riunirà il 27 febbraio alle ore 14,45: Roberto Righetti, direttore di ART-ER, riferirà sul programma annuale e consortile 2024 di ART-ER, mentre per la Sessione europea interverranno Lorenzo Calabri, Ricerca e innovazione di ART-ER, Alessandro Curti, Amministratore delegato della CURTI S.p.A, e Paolo Tortora, docente all’Università di Bologna.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Imprese lavoro e turismo

    26 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Donne e lavoro, incontro a Bologna: “La certificazione di genere per le imprese favorisce la parità”

    Incontro a Bologna

    “La certificazione di genere per le imprese pubbliche e private, 300 in Emilia-Romagna, che hanno adottato politiche per la riduzione del divario fra donne e uomini in materia di parità salariale a parità di mansioni, opportunità di crescita, tutela della maternità, politiche di gestione delle differenze, favorisce la parità di genere in ambito lavorativo e sociale, anche se il quadro generale rimane connotato da un divario ancora ampio”.
    Sulla rilevanza della cerificazione di genere, introdotta per legge nel 2021, sono concordi le imprenditrici, sindacaliste, docenti universitarie e professioniste intervenute al seminario organizzato a Bologna, nella sede dell’Assemblea legislativa, da Sonia Alvisi, consigliera di parità della Regione Emilia-Romagna.
    “L’obiettivo del legislatore – spiega la consigliera di parità – è di incentivare le imprese ad adottare politiche aziendali che riducano il gap di genere attraverso la creazione di un sistema nazionale di certificazione. La legge individua i parametri minimi per il conseguimento della certificazione, con l’adozione di specifici indicatori chiave di prestazione. L’obiettivo è di coinvolgere un migliaio di aziende entro il 2026. L’ottenimento della certificazione, oltre a rafforzare l’immagine e la reputazione aziendale, si accompagna a una premialità che consiste in sgravi contributivi, punteggi più alti per la concessione di fondi statali o regionali, riduzione del 20 per cento della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche e migliore posizionamento in graduatoria nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture”.
    Sonia Alvisi, poi, traccia un quadro della situazione lavorativa in Emilia-Romagna: “I dati sull’occupazione femminile evidenziano come nel 2023 ci siano state 17.200 assunzioni mentre quelle maschili si sono fermate a 5.600. Le donne, però, faticano a raggiungere posizioni apicali e permangono differenze nelle retribuzioni, circa un 20 per cento in meno rispetto agli uomini. Un divario che aumenta, fino a superare il 50 per centro, tra operaie e operai. La piena parità di genere è ancora all’orizzonte”.
    Al seminario è stata letta anche una nota della ministra Marina Elvira Calderone. La ministra del Lavoro e delle politiche sociali ribadisce la necessità di puntare alla parità sul lavoro: “La partecipazione delle donne al mercato del lavoro è un tema di equità sociale, da affrontare trasversalmente. Su questa convinzione è stata orientata l’attività di governo sin dall’avvio della legislatura, seguendo linee di intervento convergenti verso l’obiettivo di migliorare la condizione del lavoro femminile”. La ministra Calderone aggiunge: “È necessario rafforzare garanzie e tutele e sostenere welfare e strumenti di conciliazione, in un’azione complessiva che intervenga anche sulle scelte delle imprese, sui contratti collettivi, sulle politiche e le condizioni del mercato del lavoro per cambiare il differenziale nell’occupazione di donne e uomini”. “Per realizzare questi impegni – conclude Elvira Calderone – è fondamentale avere il supporto attivo degli uffici delle consigliere di parità e della rete dei soggetti che a livello regionale e territoriale sono attivi per la promozione della parità e per la conciliazione”.
    Susanna Zucchelli, diversity manager gruppo Hera, è intervenuta raccontando l’esperienza nella sua azienda: “Nel gruppo Hera, l’azienda più grande della regione, abbiamo una lunga tradizione di diversity management, l’insieme delle politiche adottate da un’azienda per promuovere la diversità all’interno dell’ambiente di lavoro. I parametri della certificazione da noi sono stati raggiunti da tempo, tanto che il tema della parità, collegato al concetto di inclusione, consente all’azienda di migliorarsi. La certificazione, pertanto, è per noi un punto fermo. Serve una legge, anche regionale, affinché non vengano dati crediti formativi a tutte le iniziative solo maschili o solo femminili”.
    Fotogallery
    (Cristian Casali)

    Parità, diritti e partecipazione

    23 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): chiarezza su nuovi mezzi elettrici per la polizia locale di Parma

    Fare chiarezza sui nuovi mezzi elettrici, acquistati dalla Regione, dati in dotazione alla polizia locale di Parma e poi ritirati perché ritenuti malfunzionanti.
    La richiesta è di Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione in cui vuole sapere “se i mezzi pervenuti al Comune di Parma risultino dotati di certificato di omologazione dedicato e se la presunta non idoneità fosse stata tempestivamente comunicata a suo tempo agli uffici competenti, per la valutazione di eventuali inadempienze contrattuali”. La consigliera, inoltre, chiede “se risulti un eventuale contenzioso, in corso o concluso, per il risarcimento danni nei confronti dell’azienda fornitrice dei mezzi e se ritenga che il Comune di Parma sia rimasto penalizzato dalla fornitura di mezzi non idonei e quali azioni abbia intrapreso o intenda intraprendere di conseguenza”.
    La capogruppo Fdi ricorda che la Regione ha stanziato 2,4 milioni di euro per l’acquisto di 103 veicoli elettrici per 15 Comuni. Nel 2016 la Regione finanziò al 100% l’acquisto di auto, autocarri van, autocarri e quadricicli da parte dei 15 Comuni aderenti all’Accordo di qualità dell’aria 2012-2015. La gara per i 27 mezzi elettrici fu vinta da un’azienda. A Evangelisti è stato, però, segnalato che il Comune di Parma ordinò 10 quadricicli elettrici (7 per la PA e 3 allestiti per la Polizia Locale) e “agenti di polizia locale avrebbero constatato che tali mezzi presentino seri problemi di ribaltamento in curva e pertanto il Comune ne avrebbe interrotto l’utilizzo. I veicoli risulterebbero attualmente in vendita all’asta a 200 euro l’uno, prezzo base, da parte del Comune di Parma”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    23 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Piccinini (M5s): salvare 57 asini destinati al macello

    La Regione si attivi per “garantire la sopravvivenza dei 57 capi di asino dell’allevamento di Forcello di San Possidonio (Modena).
    Lo chiede Silvia Piccinini, capogruppo del Movimento 5 stelle, in un’interrogazione in cui sollecita la giunta “sollecitando le istituzioni competenti in tutte le sedi opportune” per salvare gli animali dell’azienda “i cui beni andranno all’asta, per volontà del liquidatore giudiziale, il 5 marzo”. La consigliera sottolinea come il “proprietario Daniele Campagnoli, li ha sempre considerati animali da compagnia e mai da macello”. Il proprietario li ha sempre curati con passione e attenzione e sta cercando di acquistare il terreno con donazioni e raccolte fondi (il costo è di 14mila euro) ma ora “rischiano “di essere venduti all’asta e per 49 di loro si apre la concreta possibilità di finire al macello, come denuncia Oipa Italia Odv – Organizzazione internazionale protezione animali”.

    “È inaccettabile – conclude Piccinini – trattare degli esseri viventi alla stregua di beni di consumo qualsiasi, non solo liberamente acquistabili e cedibili, ma addirittura sacrificabili per mere logiche di profitto”. Per questo la consigliera chiede un intervento “tempestivo” della Regione.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO

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    Assemblea legislativa: agenda dal 26 febbraio al 1 marzo

    Martedì 27 febbraioore 14.30: commissione Politiche economiche
    Progetto di legge d’iniziativa consiglieri recante: “Promozione della vendita di prodotti sfusi e alla spina sul territorio regionale dell’Emilia-Romagna per ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio“. A firma della Consigliera: Zamboni
    Informativa di Roberto Righetti, direttore di ART-ER, sul programma annuale e consortile 2024 di ART-ER
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024 su “Uno spazio sicuro per la transizione verde e digitale – Normativa dell’UE in materia di spazio”
    –  audizione Lorenzo Calabri, Ricerca e innovazione, ART-ER, in materia di sviluppo dell’aerospace economy nel contesto regionale e le sue applicazioni per aziende anche di altri settori (non space)
    –  audizione Alessandro Curti, Amministratore delegato della CURTI S.p.A., in materia di aerospace economy applicata alle aziende
    –  audizione Paolo Tortora, Direttore di CIRI Aerospace, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, in materia di ricerca nel settore della space economy
    Mercoledì 28 febbraio:
    Assemblea legislativa ore 9.30-17.30 con pausa ora 13-14.30
    Giovedì 29 febbraio:
    Assemblea legislativa ore 9.30-17.30 con pausa ora 13-14.30
    Ore 13: conferenza stampa “Donna”, mostra fotografica di Mario Rebeschini

    Assemblea

    23 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Carcere Parma, il garante Roberto Cavalieri incontra i detenuti che hanno annunciato lo sciopero

    Sono 114 i detenuti nelle sezioni AS3 (Alta sicurezza) del Carcere di Parma che hanno annunciato, con una lettera alle principali autorità giudiziarie del Paese, quattro settimane di sciopero generale pacifico per richiamare l’attenzione sulle richieste di miglioramento delle condizioni carcerarie. Fra i destinatari della missiva anche il garante dei detenuti della Regione Emilia-Romagna Roberto Cavalieri, che domani, sabato 24 febbraio, sarà a Parma per visitare le cinque sezioni per detenuti alta sicurezza e incontrare i firmatari della lettera di protesta.
    “Riceviamo continuamente sollecitazioni e richieste di intervento da parte dei detenuti e dei loro legali – afferma il garante Cavalieri -. Nonostante tutti gli sforzi organizzativi messi in campo dalle direzioni delle carceri e dagli operatori penitenziari, quello che pesa come un macigno è il sovraffollamento, che mina un sistema oramai allo stremo”.
    Le richieste dei detenuti contenute nella lettera alle autorità giudiziarie – fa sapere il garante – vanno dall’autorizzazione alle chiamate ai famigliari anche nei giorni festivi all’inserimento dei detenuti nelle sezioni ad alta sicurezza nelle liste di abilitazione al lavoro, dagli aspiratori nei bagni alle salette per fumatori, dal miglioramento dell’assistenza sanitaria alle condizioni delle camere di pernottamento. Una lista dettagliata (25 punti) di condizioni e disagi che – secondo i detenuti – “rendono il trattamento carcerario debilitante, fisicamente e psicologicamente, tanto da incidere negativamente sulla vita del detenuto e dei suoi affetti famigliari”. Al punto che i firmatari della lettera annunciano di “essere disposti ad attuare uno sciopero generale di quattro settimane, pacifico e non violento, che vede progressivamente la sospensione della spesa, del vitto giornaliero, dell’assunzione di cibo e, da ultima, la sospensione di tutte le attività lavorative e formative”.

    Assemblea

    23 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Bergamini (Lega): accelerare la costruzione del nuovo deposito Tper a Cento

    Realizzare il nuovo deposito Tper a Cento in modo che non capiti più che, come avvenuto nei giorni scorsi, gli autisti stiano in locali al freddo.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Fabio Bergamini (Lega) che ricorda come “a Cento, a seguito di un’incomprensione tra azienda del trasporto pubblico, Comune e azienda erogatrice dell’elettricità, il contatore degli spazi utilizzati dagli autisti delle corriere è stato distaccato, lasciando il personale al freddo e al buio. Ora, in attesa della creazione del nuovo deposito, annunciato a Cento, gli autisti e il personale Tper usufruiscono per ora di container provvisori e bagni chimici, in una situazione di precarietà che si spera possa essere limitata il più possibile”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere “come si siano svolti esattamente i fatti che hanno provocato l’interruzione della fornitura elettrica nei container e quali sono i tempi di realizzazione del nuovo deposito Tper di Cento che, secondo la stampa, dovrebbe unificare alcune funzioni per ora suddivise tra le province di Ferrara e Bologna”.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    23 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Regione Emilia-Romagna. L’Assemblea legislativa si riunisce il 28 e 29 febbraio

    Il nuovo regolamento per l’uso del concime animale, question time, interpellanze e risoluzione. Questi i temi all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa che si riunirà il 28 e 29 febbraio dalle ore 9,30 alle ore 17,30 (pausa dalle ore 13 alle ore 14,30).
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it. LEGGI TUTTO

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    Zamboni (Europa Verde): più tutele per le aree ambientali protette

    Ampliare e prevedere maggiori tutele per le zone protette (SIC/ZSC), nuovi piani di gestione per quelle aderenti alla Rete Natura 2000.
    L’impegno chiesto alla giunta è contenuto in una risoluzione di Silvia Zamboni, capogruppo di Europa verde. La consigliera ricorda che la legge urbanistica regionale prevede che la “Regione concorre al finanziamento dei progetti regionali di tutela, recupero e valorizzazione del paesaggio attraverso appositi contributi agli enti territoriali. La Ue, a causa dei ritardi nella designazione delle SIC/ZSC e alla non corretta definizione degli obiettivi e delle misure di conservazione per le aree ZSC, nel 2015 ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia”. Il ministero dell’Ambiente ha più volte chiesto alle Regioni di “approvare gli obiettivi e le misure di conservazione per le ZSC. L’Emilia- Romagna è tra le sette le Regioni che risultano ancora inadempienti”. Nel 2022, la Regione ha coinvolto i gestori delle aree protette e gli enti locali per proposte di ampliamento di SIC e ZSC. Le deliberazioni della Regione erano attese per la fine del 2023. A Novembre 2023, la Regione, “ha affidato a un raggruppamento temporaneo di imprese l’incarico di ridefinire gli obiettivi e l’aggiornamento delle misure di conservazione e dei piani di gestione dei siti NATURA 2000″. L’avviso di manifestazione di interesse, oltre ad attuare la direttiva Ue “Habitat”, prevede di “risolvere le criticità evidenziate dalla procedura d’infrazione europea in atto”. 
    Dai territori, però, ad Europa verde arrivano “segnalazioni relative alle modalità di gestione dei siti della Rete Natura 2000 in merito, ad esempio, alla realizzazione di competizioni sportive, motociclistiche e rally, e alle modalità di realizzazione delle opere di ripristino delle infrastrutture stradali all’interno delle aree protette e alla impossibilità per gli enti gestori di regolamentare attività impattanti sui sentieri come il downhill”.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO

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    Castaldini (Fi): la Regione sostenga la natalità

    La Regione si impegni di più per sostenere la natalità.
    A chiederlo, in una risoluzione, è Valentina Castaldini (Fi) per la quale bisogna “istituire un Gruppo interdirezionale per le azioni integrate per la natalità, un coordinamento trasversale delle direzioni generali con lo scopo di censire le azioni già in atto, di favorire l’integrazione delle politiche e dei programmi regionali in materia sociale, scolastica, formativa, sanitaria, abitativa, culturale, del tempo libero, del lavoro, di pianificazione territoriale, di mobilità e di sviluppo sostenibile che possano avere una ricaduta positiva sulla natalità, individuando la modalità più efficace di collaborazione fra i servizi regionali coinvolti e studiando proposte innovative”.
    A sostegno della richiesta, Castaldini ricorda come “nel paragone dei trienni 2008-2010 e 2020-2022 il calo delle nascite in Emilia-Romagna è del 29,2% e le anticipazioni Istat per il 2023 parlano di un ulteriore calo tra il 2022 e il 2023 del 3,3%, un nuovo minimo storico di 888mila nati in meno. È ormai condiviso da più parti che l’emergenza natalità necessiti, oltre che di interventi puntuali, di politiche strutturali che si integrino con il rafforzamento delle comunità, il welfare generativo, la transizione ecologica e digitale e che la responsabilità vada condivisa fra tutti gli attori politici, economici e sociali”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO