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    Bargi (Lega): chiarire i costi sostenuti per le quinte dosi di vaccino Covid

    “Chiarire a quanto ammonta la spesa sostenuta dalla Regione per l’acquisto dei vaccini relativi alla quinta dose vaccinale contro il Covid”.
    Il quesito è posto da Sefano Bargi (Lega) il quale ricorda come, da notizie dei media, emerga la richiesta dell’Emilia-Romagna nei confronti della società Pfizer per mezzo milione di vaccini anti Covid adattati alle nuove varianti. La consegna dei sieri dovrebbe avvenire in due tranche: la prima alla fine di settembre, mentre le 164mila dosi rimanente dovrebbero arrivare alla fine del mese di ottobre.
    Considerando il quadro epidemiologico che certifica per il territorio regionale meno di 1.200 nuovi casi alla settimana e 17 decessi totali nel mese di agosto, il consigliere sottolinea come, “stando ai dati rilasciati dal Ministero, la campagna vaccinale per la quinta dose è stata un flop: secondo l’ultimo aggiornamento del 22 agosto 2024, sono 2.214.738 le somministrazioni totali e i richiami procedono a ritmi di centinaia di iniezioni a settimana, decisamente meno rispetto al passato”.
    Stando alla situazione descritta, Bargi non solo vuole il dettaglio della spesa sostenuta, ma chiede anche “quante vaccinazioni da quinta dose siano previste dalla Regione Emilia-Romagna per l’attuale stagione vaccinale e se non si corra il rischio di aver comprato dosi in eccesso”. Concludendo il proprio atto ispettivo, il consigliere leghista chiede infine “dove verranno destinate le eventuali dosi vaccinali in eccesso, se verranno comunque pagate in parte oppure se la Regione verrà integralmente rimborsata per le dosi inutilizzate”.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    26 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Reggio Emilia, Catellani (Lega): fare luce su ricadute dell’incendio all’azienda I.BLU

    Chiarire le ricadute ambientali e occupazionali dopo il vasto incendio che nella giornata di venerdì 23 agosto ha devastato l’azienda I.BLUE di Cadelbosco Sopra, in provincia di Reggio Emilia.
    A sollecitare la giunta è Maura Catellani (Lega), la quale ricorda come l’incendio si sia sviluppato fin dalle primissime ore del mattino, mentre nel tardo pomeriggio non risultava ancora completamente domato in un impianto industriale ubicato all’interno del paese reggiano che si occupa di riciclaggio di materiale plastico proveniente da raccolta differenziata. A fronte di una nube di fumo acre -continua la consigliera leghista- “che risulterebbe essersi espansa anche a diversi chilometri di distanza dal luogo dell’incendio a causa di venti leggeri che potrebbero rendere difficile l’individuazione dell’area di ricaduta degli inquinanti”, i tecnici di Arpae avrebbero effettuato alcuni campionamenti nell’area esterna dell’impianto ottenendo valori al di sotto del limite di rilevabilità.
    A fronte delle peculiarità delle lavorazioni attuate, Catellani ricorda le rigorose norme e disposizioni antincendio per impianti di questo tipo e sottolinea come l’azienda, acquisita nel 2020 da Iren Ambiente, fosse reduce da un piano industriale per un aumento della capacità produttiva da 40 a 200 Kton/a per un gruppo che fornisce anche soluzioni integrate per l’efficienza energetica rivolte a imprese e terziario, condomini, pubblica amministrazione ed Enti del terzo settore.
    Alla luce della situazione descritta, l’atto ispettivo presentato dalla leghista chiede alla giunta “se la documentazione antincendio richiesta da Arpae a I.BLU sia stata prodotta nei modi e nei termini indicati, se i contenuti siano stati  sistematicamente attuati e se e come intenda procedere a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici di I.BLU in termini di ammortizzatori sociali ed eventuali anticipazioni e/o integrazioni dei trattamenti economici”.
    In via più generale, poi, Catellani sollecita l’esecutivo regionale per capire se gli impegni e le azioni per la riduzione delle emissioni e per la sicurezza energetica “possano essere compiutamente e concretamente perseguiti e attuati da un soggetto quale Iren Smart Solutions che si trova in rapporto di collegamento societario con Iren Ambiente, società che detiene l’80% del capitale della I.BLU ed rappresentata dal medesimo amminstratore delegato”.
    Chiedendo infine se alla società I.BLUE siano mai stati riconosciuti contributi economici regionali, la consigliera chiede anche una specifica tutela per la “comunità di Cadelbosco di Sopra, dei suoi cittadini e amministratori duramente provati da un evento ancora non concluso nonché dei territori limitrofi che potrebbero subire danni indiretti”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    26 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (FdI): inutili calendari venatori su cui vi sono regolarmente ricorsi

    “La giunta si pronunci sull’impugnazione, per la terza volta consecutiva, del calendario faunistico-venatorio regionale da parte della Lega abolizione caccia”.
    A sollecitare l’esecutivo regionale è Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) che in un atto ispettivo rimarca la volontà di riproporre “con la stessa formulazione il documento approvato per le precedenti stagioni faunistico-venatorie e su cui, per il terzo anno consecutivo, è stato presentato ricorso al Tar da parte della Lega abolizione caccia”.
    Evangelisti  sottolinea come sia “totalmente inutile continuare ad approvare calendari venatori fotocopia per poi rimettere tutto in discussione a seguito dei prevedibili ricorsi alla magistratura amministrativa da parte delle associazioni ambientaliste” e ricorda il voto negativo del suo gruppo all’atto dell’approvazione del calendario 2024-2025 “come conseguenza del lavoro di ascolto e studio svolto fuori dall’aula, dando voce ai veri protagonisti che sono e saranno sempre i cacciatori”.
    Per la consigliera si tratta “dell’ennesima stangata per i cacciatori che si trovano, ancora una volta, nella situazione di vedersi posticipare la data di apertura o di assistere a modifiche del calendario stesso dopo aver sostenuto spese ed organizzato le attività necessarie all’esercizio della caccia” e da ciò nasce l’interrogazione presentata.
    Oltre alla sollecitazione principale, Marta Evangelisti chiede alla giunta anche “se intende difendere l’impianto del proprio calendario faunistico-venatorio evitando inutili sospensive volte a dilatare le tempistiche a discapito dei cacciatori e a non entrare mai nel merito” e quali azioni intenda intraprendere “per assicurare l’entrata in vigore della caccia alla data del 15 settembre”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    26 Agosto 2024 LEGGI TUTTO